Scena madre
Sono successe tante cose stamattina. Ma in realtà è stata come una scena madre, come se tutti i miei ultimi mesi si fossero riversati in queste poche ore. C'è stato tutto: io che non riesco a studiare, la mia amica, i casini con G, i miei che litigano, mia madre che si arrabbia con me, io che non voglio mangiare e voglio solo nascondermi sotto le coperte in silenzio, fingendo di non esistere. E anche il loro ritorno. Il ritorno dei pensieri di morte.
Mi sono alzata stamattina poco dopo mia madre. Ho chattato con G e abbiamo parlato di qualcosa che mi ha mandato davvero fuori di testa, così ho mandato un messaggio anche alla mia amica. Mia madre si è arrabbiata perché dice che sto sempre sul cellulare. Poi abbiamo mangiato, ma non avevo fame. Ho provato a studiare, ma pensavo a G e non ci riuscivo, non ci riuscivo proprio. Nel rattempo i miei hanno litigato al telefono. Ho parlato con mia madre e lei non ha capito assolutamente nulla, e si è incazzata di nuovo; allora mi è venuta voglia di mettermi al letto e restarci, sperando di morire lì sotto il lenzuolo, e intanto lei continuava a sbraitare. E così ho pensato:
"Quanto sarebbe bello morire adesso. Smettere di sentirla, di farla arrabbiare. Smettere di farmi scivolare addosso tutti i suoi insulti, le sue minacce e i suoi ragionamenti privi di senso. Troverei finalmente la pace, e lei troverebbe la sua non dovendosi fare più il sangue amaro per me. Ma non facciamo gli ipocriti, non è per lei che lo farei, è per me. Per stare meglio. Perché o uccido lei, o mi uccido io."
Era tanto tempo che non ci pensavo. Questo pensiero... è come se mi facesse sentire a casa un'altra volta.
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