-28. Linderhof
questo spero di vederlo il terzo giorno, dopo (o prima) Oberammergau
Il Castello di Linderhof è situato nei pressi della cittadina di Oberammergau nella Baviera del sud vicino all'abbazia di Ettal. È il più piccolo dei tre castelli costruiti da Re Ludovico II di Baviera e l'unico che riuscì a vedere completato.
Sviluppo dell'edificio
Ludwig conosceva bene questa zona sin dalla giovane età, quando accompagnava il padre Re Massimiliano II di Baviera durante le sue battute di caccia sulle Alpi Bavaresi. Quando Ludwig II divenne Re nel 1874 ereditò l'allora chiamato Königshäuschen dal padre e dal 1869 cominciò ad allargare l'edificio originario. Nel 1874 decise di demolire il Königshäuschen e ricostruirlo nel punto dove è possibile osservarlo ora. L'edificio venne progettato secondo i canoni del secondo periodo rococò. Tra il 1863 e il 1886 un totale di 8,460,937 Marchi vennero spesi per costruire Linderhof.
Le stanze
Linderhof, rispetto alle altre residenze, ha un'atmosfera più intima, privata. Infatti, sono solo quattro le stanze che hanno un'effettiva e reale funzione.
Stanza degli specchi
Questa stanza venne utilizzata dal Re come soggiorno, egli amava sedersi nella nicchia, a volte leggendo l'intera notte. Dato che Ludwig II era solito dormire di giorno e stare sveglio la notte, gli specchi creavano un effetto spettacolare per lui di tutte le luci delle candele riflesse centinaia di volte.
Camere degli arazzi Est e Ovest
Queste due Camere degli arazzi sono molto simili e non sembrano avere apparentemente una reale funzione. Quella a ovest è chiamata "la stanza della musica" vista la presenza di un Aeolodion (strumento che combina piano e armonium). Le scene sulle pareti sono dipinte su tela grezza in modo da imitare la trama degli arazzi.
La camera delle udienze
La camera delle udienze situata nell'ala est e Re Ludwig II non usò mai questa stanza per accogliere qualcuno. Egli la usò raramente come studio.
Camera da letto
Il modello di questa stanza era la camera da letto delle ricche stanze della Residenza di Monaco. Venne totalmente ricostruita nel 1884 e non poté essere totalmente completata sino a due anni dopo la morte del Re.
Il parco
I giardini che incorniciano il castello sono considerati tra i più belli. Il parco combina elementi formali del periodo Barocco con i giardini rinascimentali italiani e con scorci che ricordano i Giardini all'inglese. La struttura dei giardini fu progettata e completata sotto la supervisione del direttore dei giardini di corte Carl von Effner entro il 1880. I giardini, dalla disposizione rigorosamente geometrica, sono immersi in un ampio parco paesaggistico. Il grande bacino d'acqua, antistante il castello, con una fontana il cui getto raggiunge i 25 metri di altezza, così come i tre livelli dei giardini terrazzati, sono coronati da un piccolo Tempio Circolare, il cosiddetto Tempio di Venere, e dalla Fontana di Nettuno, con le sue cascate a 30 livelli, che donano al parco un aspetto d'incomparabile bellezza. Il parco copre un'area di circa 50 ettari (125 acri) ed è perfettamente integrato all'interno del paesaggio naturale delle Alpi. Al suo interno ci sono numerosi edifici di diversi stili distribuiti, tra i quali:
Grotta di Venere
Edificio totalmente artificiale e costruito per il Re come scenario dell'Atto I dell'opera di Richard Wagner , il Tannhäuser secondo una antica leggenda relativa ad una grotta realmente esistente nei monti del Horselberg.
Chiosco moresco
Edificio disegnato dall'architetto Berlinese Karl von Diebitsch per l'Esposizione Internationale di Parigi del 1867. Ludwig II volle comprarlo ma venne anticipato dal "re" delle rotaie Bethel Henry Strousberg e riuscì ad averlo solo dopo il fallimento di Strousberg.
Casa Marocchina
Costruito effettivamente in Marocco per l'Esposizione Internazionale di Vienna del 1873. Il Re la comprò nel 1878 e la fece decorare con uno stile più reale e confacentegli.
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