Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

𝕺𝖕𝖆𝖑 ꧁៙Tredicesimo Capitolo៙꧂

Il fidanzamento tra me ed Elia non aveva turbato solo chi smaniava di dividerci, ma anche me. Paradossalmente anche io ne ero rimasta scossa. Ero così abituata alla nostra segretezza, al nostro non mostrarci, che l'idea di infrangere quel vetro che ci oscurava mi rendeva inquieta.
Ciò che era avvenuto quel giorno, lontano dai miei occhi, Elia me lo raccontó solo più tardi. E non mi sconvolse subito come avrebbe dovuto.

Io ero rimasta al Diamond. Gli avevo detto che dovevo sbrigare alcune faccende per cui lui era andato a trovare suo padre.
Ovviamente il dottor Sarassi voleva parlargli della sua relazione con me. Le voci ormai correvano come saette.
E, ovviamente, lui non la approvava. Elia me lo aveva confessato con un velo di imbarazzo, con quella vergogna nel sentirsi responsabile delle stranezze dei propri genitori.
"Ovvio, conosco ogni suo segreto" pensai invece io, ma non glielo dissi. Lasciai che continuasse a raccontarmi.

«Mio padre ha ospitato Aleith qui a Milano in virtù della serata della moda a cui lei deve partecipare».
Rimasi in silenzio nel comprendere che quella donna, viste gli innumerevoli rifiuti di Elia, aveva trovato il modo di ritrovarlo comunque.
Quanto mi ricordava Anastasia... Che, a proposito, sapevo essere in Germania per le riprese del film, ma non si era più fatta viva con me.

Elia mi aveva assicurato che non sembrava più attraente come quando stavano insieme. Ma sapevo che non era vero. Ogni tanto guardavo i suoi post e vedevo quanto il suo fisico sinuoso attirasse tantissimi commenti.
Lo sguardo deciso e le labbra sottili di quella donna sembravano incantare gli uomini come la voce delle sirene.

Tuttavia, però, era innegabile la sua bellezza. Avrei potuto pensare a vari ritocchi tramite photoshop fatti di volta in volta sulle foto, ma avevo visto anche vari video difficili da modificare.
Aleith era bellissima. E questo dato di fatto mi faceva ribollire le viscere.

Il mio stato d'animo Elia lo aveva colto presto e forse in virtù di ciò si era affrettato a dirmi che avevavo solo parlato. Lei aveva provato a risistemare la loro storia e lui l'aveva respinta per l ennesima volta.
Avevo qualche tipo di diritto nel non credergli? No.
Non potevo assolutamente dubitare di lui. Eppure...

Mi sedetti sul letto della sua stanza, quella notte avremmo dormito da lui, nel suo attico in centro, tra i rumori soffusi della città e l'odore di smog.
«Ti giuro che non l'ho neanche sfiorata» mi aveva assicurato abbracciandomi. Io ricambiai a mia volta, ma la mia stretta era di una freddezza evidente.

Nella mia testa la scena di loro due nella stessa stanza aveva atmosfere diverse da quelle che Elia mi aveva raccontato.
Nella mia testa Aleith gli era troppo vicino, quei suoi occhietti brillanti troppo concentrati nei suoi.

E avevo immaginato come lei avesse tentato di persuaderlo nel ritornare sui suoi passi, nel tornare con lei. Magari lo aveva toccato, abbracciato... Forse aveva anche tentato di baciarlo. E lo poteva aver fatto con le lacrime agli occhi.
In fin dei conti non amare Elia era davvero impossibile. Era un ragazzo meraviglioso. Io stessa ero sempre tornata da lui.

Non sarei mai riuscita a sopportare nessun altro al mio fianco che non fosse lui.
Elia mi amava nonostante i miei sbalzi di umore, i miei silenzi e le mie indecisioni che in quel periodo mi stavano soffocando. L'aver ricevuto quel file contenente il filmato del mio stupro fu il colpo di grazia che atterrò completamente la mia psiche.
Mi aveva gettato in confusione senza che riuscissi a capire come sbrogliarmi.

Avevo bisogno di tornare ad essere forte e vigorosa come un tempo, quella donna sicura che tutti temevano, ma non sapevo da dove iniziare.

La sera che ero stata al Diamond, con Pier, stavo quasi per cedere.
I nostri visi così vicini mi avevano tentata. Baciarlo sarebbe stato come tornare indietro, attirare e fare nuovamente mia la Sara di un tempo.

Ero con una mano sulla guancia del mio amico, le labbra così vicine alle sue che i nostri respiri si fondevano.
«Resti il mio migliore amico Pier. Niente può cambiare questo» dissi infine.
Spezzai quel momento e non me ne pentii.
«Vorrei che tu avessi amato me così come ami lui» aveva risposto, rassegnato all'inevitabile. Avrebbe sempre avuto un posto nel mio cuore, anche se non era quello che sperava di avere.

Non ero in grado di stare in piedi decentemente, così mi aiutó a rialzarmi e mi portó dentro.
Mi accasciai sul letto senza lasciare però la mano di Pier, che stringeva le mie dita con dolcezza.
«Allora, tornando agli affari... A chi dobbiamo spaccare il culo?».

Sorrisi scaltra, con gli occhi seminichiusi e annebbiati dall'alcol. «Lo dobbiamo scoprire insieme, ancora una volta. E so che con il tuo aiuto quel bastardo ha le ore contate».

Sfogarmi con Pier era sempre stato semplice, come parlare a cuore aperto con se stessi. Lui mi aveva sempre capita al volo, non giudicando quasi mai una mia idea folle.
O forse qualche volta, ma solo perché non lo avevo reso partecipe.

Pier era il mio alter ego maschile, uguali e opposti allo stesso tempo. Ed era per questo che non sarei mai riuscita ad innamorarmi di lui.

Elia invece mi completava, era l'acqua tiepida che plavava il mio incendio, il clima mite che scaldava l'inverno che avevo dentro.
Ed era il sole in grado di caricarmi.
Per lui provavo una gelosia che non credevo di poter mai provare.

«Per favore credimi, Aleith per me non esiste. Resterà da mio padre ancora qualche giorno, ma non ci sarà occasione che io la riveda».

«Elia, mi fido di te».
Avevo il suo biso tra le mani, qiell'accnno di barba che mi pizzicava i polpastrelli, quel profumo inconfondibile che mi avvolgeva.
Ero nella stessa situazione in cui mi ero trovata con Pier la sera prima, con i visi vicini e le labbra ad un soffio di distanza.

Però, senza pensarci, Elia lo baciai. Lo baciai con disperazione, con lacrime trattenute a causa degli eventi emotivamente travolgenti che mi avevano schiacciata.

Pier poteva anche avere quella parte di me ferita e vendicativa, forte e travolgente. Ma era con Elia che mi sentivo davvero libera di abbassare ogni tipo di barriera, libera di piangere come una bambina senza sentirmi in imbarazzo.

Amavo Elia con ogni fibra del mio corpo, e quella stronza non me lo avrebbe mai portato via.

-----------Spazio Autrice----- 🍻

Brindiamo all'uscita del capitolo tanto sofferto; e non con champagne, ma con la birra. Che adoro.
Sono mesi e mesi che scrivo e mi blocco. Tra lavoro, uscite, salvataggi di animali e figlio che stressa ho avuto proprio poco tempo.
Poi, essendo io una folle, passo dal voler scrivere questo romanzo ad un altro completamente diverso.
E, come al solito, non ne finisco mai neanche uno.

Vi ringrazio infinitamente per l'attesa e il sostegno che mi avete dimostrato. Mi avete spronato nel continuare! Ed è per questo che mi interessa molto conoscere il vostro parere i merito.
Scrivetemi tutto quello che pensate in merito al modo in cui la storia sta procedendo, miraccomando ❤️

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro