In genere non guardavo mai la tv. Il mio mondo era confinato nelle perversioni del Diamond o nella natura selvaggia quando ero in vacanza. Il mondo umano mi riguardava appena. Non conoscevo i veri gossip dell'alta società a meno che non rientrassero nel mio lavoro, né mi intendevo delle nuove mode o dei nuovi vip.

"Sei in suite?"mi chiese Nyx per messaggio. Erano le sei di pomeriggio.

"Sì. Vuoi raggiungermi?" scrissi lasciva.

"Magari. Comunque no, ho solo il tempo di una doccia. Dovresti accendere su canale cinque. Penso che ti interesserebbe."

Aggrottai le sopracciglia. Lei non era da show televisivi gossipposi tanto quanto non lo ero io. Per questo la sua informazione mi rovinò lo stomaco. Presi il telecomando e accesi il mio maxi schermo. I suoi colori mi accecarono. Però, ciò che vidi poco dopo mi lasciò molto perplessa.

Deglutii. Era un servizio su Elia. Certo, sapevo partecipasse a molti incontri quando non era in orario di lavoro all'ospedale o quando non stava con me,ma io non mi ero mai interessata a cosa venisse detto.

Fu così che scoprii che in Germania lui faceva il modello oltre che l'universitario. Un modello molto molto apprezzato che aveva fatto scalpore soprattutto per la sua storia d'amore con una diva del cinema locale. Elia non mi aveva mai raccontato di quella Alheit Krämer.

Era ovvio che non avesse potuto passare dodici anni a ricordarmi, ma vedere in tv come lui guardava una foto di lei con quel velo di nostalgia mi infastidiva parecchio.

La presentatrice incalzava sulle motivazioni della rottura tra lui e l'attrice come un avvoltoio; a quanto pare era stata una storia importante dato che lei aveva lasciato il marito per stare con lui. Continuai ad ascoltare con il cuore in gola.

«Come mai la vostra storia è finita dopo tre anni? » domandò ancora la ficcanaso strapagata, quasi cercasse di farmi male indirettamente. Tre anni...

«Non posso dirlo. Io e Alheit abbiamo preferito lasciare la cosa tra noi» sorrise,evitando la risposta e ammaliando la donna. Maledetto fascino di Elia.

«Ma siete rimasti in buoni rapporti? » accavallò le gambe, sporgendosi dal divanetto. «Su su, confidati! »

«Non ci odiamo.Posso dire solo questo».

L'intervistatrice scoppiò a ridere, facendo scene patetiche da salottino d'alta società e io sentii l'impulso di picchiarla. Poi ci furono altre domande sul suo lavoro da modello, su come riuscisse ad andare anche all'università...E dopo giunse quella che mi fece più male.

«Hanno detto ultimamente di averti trovato in un bar di Milano con una donna. Nuova fiamma? » occhietto indagatore incredibilmente irritante.

Elia scosse il capo.«Solo un'amica».

«Sentito amiche? Ancora single! Fatevi avanti donzelle! » e scoppiò a ridere. Non avevano inquadrato Elia, perciò non sapevo che faccia avesse fatto. Spensi il televisore. Avevo visto a sufficienza.

Ero stata io stesso ad imporre ad Elia la segretezza sulla nostra relazione. Ci vedevamo a casa mia o a casa sua. Ma in quel momento la frase "Solo un'amica" mi ferì terribilmente. Avrei voluto che dicesse che ero la sua ragazza, che mi amava e che non si ricordava neanche più chi fosse quella Alheit.

Ricordai poi quel numero tedesco che lo aveva contattato quel pomeriggio quando ero da lui, il fatto che vi avesse risposto scocciato e togliendo la sim cambiando numero. Il mio intuito mi suggeriva fosse lei, probabilmente lo stava ancora cercando.

Presi il telefono e mi collegai ad internet. Sapevo che avrebbe fatto male, ma iniziai a spulciare in rete le foto dei due, guardando le loro passeggiatine mano nella mano, i loro baci, le loro interviste, i loro scandali...Mi chiesi perché nessuno sapesse del motivo della loro rottura anche se erano passati quasi due anni e soprattutto chi avesse lasciato chi.

Non sapevo se arrabbiarmi, e se ne avessi il diritto. Anche io avevo i miei scheletri nell'armadio e con i miei abiti da dominatrice addosso il mio segreto era ancora più pressante.
Ero solo conscia che la gelosia che provavo nei confronti di Elia mi avrebbe fatto diventare ancora più cattiva.