Il mondo è così confuso e così fragile intorno a me.
Mi basta sfiorarne una parte per far crollare il tutto.
È nebbia, senza consistenza.
Inafferrabile, invisibile, inesistente.
Questo mondo intorno a me non esiste. Non è che sostanza inconsistente nella quale fluttuo, persa.

Perdo coscienza, perdo il passo. Perdo il senso delle cose, che per me non esistono più.

Ieri non è più dietro di me, si muove, può muoversi, sono io che non posso farlo.
Ieri mi passa sotto i piedi, striscia sulle mie gambe, mi avvolge lo stomaco, mi stringe la pancia, come un serpente mi uccide bloccando il mio cuore con una stretta mortale.

Domani non l'ho mai visto, mi raccontano sempre dove dovrebbe essere ma ne avverto unicamente la presenza, talvolta.
È così piccolo, sono così piccoli, sono così tanti. Come piccole formiche che fanno avanti e indietro nutrendosi di piccoli pezzetti di me, piccole parti del mio corpo, parti del mio corpo già morte, già inaridite già putrefatte, liquefatte dal veleno che emanano le piccole formiche.

24/08/2023