♣️❤️ Schwertmaid ♣️❤️
❤️Fiamma alias Fatacristallina,intervista Schwertmaid♣️
❤️Fiamma:
Buonasera Schwertmaid, ti ringrazio per aver accettato di prendere parte a quest’intervista. Hai conquistato il podio nella categoria narrativa storica con la tua “ Herz aus Stahl “. Il tuo, è un romanzo storico, oserei dire completo. Oltre ai riferimenti storici e all’azione, che quasi porta il lettore a essere trasportato in un tempo lontano, dove la guerra, l’odio, la sete di potere, la desolazione e la distruzione erano cosa comune.
Che siano ambientati in epoche lontane o in tempi più vicini e ben noti, i romanzi storici uniscono l’interesse per la storia e tutto quello che le concerne. Cosa ti ha portato a scegliere questo tempo storico? E perché?
♣️Schwertmaid:
Buonasera a te, e grazie mille per l'opportunità!
D
omanda tosta, direi, perché questo romanzo nasce quasi per caso.
Ho sempre provato attrazione per la Storia e in particolare per i periodi più controversi, "oscuri", come il Medioevo (che non è poi tanto oscuro, ma questa è un'altra storia…) e le due guerre mondiali.
E dopo anni passati quasi esclusivamente a occuparmi di Storia medievale, alla fine ho deciso di tentare questa nuova strada.
❤️Fiamma:
Come ogni genere letterario, il romanzo storico ha visto la nascita di vari sottogruppi, creati dalla mescolanza e dall’incontro tra i generi di varia natura; come ad esempio : romanzi storici rosa, i gialli storici e i thriller storici. Secondo il tuo punto di vista, a quale sottogruppo si avvicina la tua storia? E perché?
♣️Schwertmaid:
Vale la definizione "polpettone storico"?
Scherzi a parte, tendo ad affibbiare a questa storia il sottogenere "azione", perché fondamentalmente è un racconto di guerra e vita al fronte, dove ripercorro le varie (dis)avventure di due giovani ufficiali della Wehrmacht che sono anche legati da una relazione sentimentale (non è spoiler, tranquilli). Un altro sottogenere che ci vedo bene è quello che in gergo si definirebbe "angst", per ovvi motivi che chi ha letto la storia ben conosce (ma questi non li posso rivelare), ma non credo che abbia un corrispettivo nella denominazione “classica”.
E poi, naturalmente, c'è la componente M/M o slash che dir si voglia, con tutte le difficoltà che questi due devono affrontare in un contesto così repressivo.
(E continuo a dire che “polpettone” sia la definizione più adatta!^^)
❤️Fiamma:
Leggendo alcuni romanzi storici, ho notato, che la veridicità degli avvenimenti storici, è essenziale per definire un romanzo «storico» e distinguerlo da uno genericamente ambientato nel passato. Cosa pensi tu, in merito a questo?
♣️Schwertmaid:
Sono pienamente d'accordo, ho trovato spesso storie di questo genere. Sebbene non esistano confini netti tra le due cose, io penso che ricostruire l'ambientazione e l'epoca scelta, con tanto di mentalità, costumi, cultura, linguaggio ecc. sia fondamentale se si vuole scrivere un romanzo storico. Per il resto, non serve necessariamente basare la storia su fatti realmente accaduti/personaggi realmente esistiti; l'importante è collocare queste vicende di fantasia in un contesto preciso e ben delineato (e soprattutto attendibile, anche nei dettagli). Altrimenti, ci troviamo di fronte a un romanzo ambientato in un passato generico, che non ha abbastanza elementi per potersi definire "storico".
❤️Fiamma:
Se un neo scrittore di romanzi storici, ti chiedesse se è essenziale il dover ricorrere a una robusta documentazione; il doversi procurare cronache, saggi storici, atti ufficiali dei governi locali e nazionali, testi specialistici eccetera, tu cosa gli risponderesti?
♣️Schwertmaid:
Dipende da quello che uno vuole scrivere, ma le cose fondamentali (società, costumi, mentalità, avvenimenti principali) e - soprattutto - conoscenze abbastanza approfondite sull'argomento trattato secondo me dovrebbero sempre esserci, qualunque sia la trama o il tema della storia. Personalmente cerco sempre di documentarmi su tutte le cose che vado affrontando proprio perché sono la prima a storcere il naso se trovo imprecisioni o errori grossolani. Poi chiaro, se io scrivo una storia di soldati al fronte magari farò ricerche inerenti a quel campo e sarò meno ferrata sulla vita di un lavoratore di fabbrica (o viceversa), però il senso è quello.
❤️Fiamma:
Benissimo, l’intervista finisce qui. Grazie di cuore per aver risposto alle mie domande e per avermi dedicato un po’ del tuo tempo.
♣️Schwertmaid:
Ci mancherebbe, sono io a dover ringraziare voi per questa bellissima iniziativa, per aver creduto nella mia storia e per avermi dedicato questo piccolo spazio.
Trovare qualcuno con cui poter condividere qualcosa della tua scrittura è il più grande onore per uno scribacchino, molto più gratificante di una sfilza di stelline e vuoti complimenti.
Alla prossima!
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