❤️♣️ MassimoDuepuntozero ♣️❤️
❤️Danaida alias @graznapol intervista ♣️Massimo alias MassimoDuepuntozero
❤️Danaida:
Buongiorno MassimoDuepuntozero, so che sei di Misano Adriatico, che ti chiami Massimo e che sei di un’intelligenza e cultura dissacrante, che hai un senso dell’ironia molto spiccato e che forse sei un dj. Dimmi tu cosa è vero e cosa è leggenda.
♣️Massimo:
Mi chiamo Massimo, ho 45 anni, una moglie e due figli di cui uno di 19, vivo a Misano Adriatico, verissimo, à pochi passi dal circuito che ospita la Motogp. Ma non mi credo così intelligente, mi piace l’ironia, certo, e la uso parecchio. Non sono un dj, ma ho un debole per la musica e per gli strumenti musicali, suono chitarra e batteria. In passato ho militato in diversi gruppi amatoriali.
❤️Danaida:
Interessante, quindi hai un’esperienza trasversale con le arti, per questo i tuoi lavori hanno un ritmo serrato e coinvolgente.
♣️Massimo:
Mi lascio trasportare, sono un tipo molto curioso! Ho avuto un sacco di esperienze diverse, ma non ne ho abbracciata seriamente una. Sono stato anche regista e attore di teatro, sempre a livello di hobby. Ma su Google non trovi info su me, mica sono famoso!
❤️Danaida:
Per i tuoi personaggi e per le situazioni che, fammelo dire, metti in scena, attingi alla cronaca, a ciò che ti circonda e vivi o è tutto frutto della tua fantasia?
♣️Massimo:
Amo osservare ciò che mi circonda, ma anche immaginare situazioni surreali. Credo che saper osservare e ascoltare siano doti necessarie per chi ama scrivere racconti. Non sono uno scrittore di professione e ho iniziato a scrivere relativamente tardi. Diciamo che è più un giusto mix tra queste cose. Shekera bene, aggiungi ironia e ottieni il mio stile.
❤️Danaida:
Pensi di far diventare il tutto non solo hobby e passione, ma anche lavoro?
♣️Massimo:
Mi è piaciuto scrivere, per scrivere, per il teatro, cose da circondario, chiaramente. Ma non ho il percorso studi necessario a far sì che le mie passioni diventino lavoro. Mi sono limitato agli hobby. Poi sono un animo molto casalingo, non sono abituato a viaggiare, né a dormire fuori casa mia. Tipo Salgari ahahahah!
Scrittura e arte sono parte della mia vita. Ho sempre cercato una voce per potermi esprimere: che sia il palco di un teatro, o un foglio di documento word bianco, non ha importanza.
❤️Danaida:
I tuoi figli e tua moglie hanno la stessa tua passione per musica, teatro e scrittura?
♣️Massimo: No, I miei figli non sono interessati a ciò che faccio, ma mia moglie stella sempre le mie storie, yep! Però guardano volentieri i DVD registrati delle commedie in cui il mio gruppo teatrale recitava opere di Neil Simon, ma si tratta di rappresentazioni di 15 anni fa.
❤️Danaida:
Hai detto di aver iniziato a scrivere tardi. Cosa ha scatenato in te l’impulso a mettere su file e a pubblicare su Wattpad?
♣️Massimo:
Prima di Wattpad c’è stato il periodo dei Blog: daal 2007 al 2010. Ho scritto lì cose come “Perso nel bianco”, “Somewhere” e “La Cicatrice” sono nati post dopo post. Scrivere, per me, è “Espressione”. Quindi quando scrivo è come se dicessi: “Mi vedi? Sono qui!“ Ma è un rapporto conflittuale, fato di amore e odio. Pensa che dal 2013 al 2018 non ho scritto una riga.
❤️Danaida:
Visto che le tue prime opere sono nate in un susseguirsi di post, possiamo dire che hanno avuto uno sviluppo anche per il rapporto con i tuoi follows?
♣️Massimo:
Sì, avere del seguito ti mette la carica per scrivere, ma a essere analitici ci si accorge che è una cosa effimera. La vera scrittura, il vero stimolo per scrivere, DEVE venire da te. Devi scrivere per te, perché ti piace farlo. Se lo fai solo per ricevere complimenti, è chiaro che poi vai in crisi. A essere sincero, io sono molto creativo, mentre uno scrittore deve essere anche, e soprattutto, analitico. Io scrivo senza trama, senza progetti, e ciò non fa di me un vero scrittore. Ma il fatto è che io sono fatto così, e se mi dai una trama da seguire e una scaletta da rispettare mi annoio terribilmente!
“Trash” è stato un esperimento proprio per questi motivi: avevo un racconto di 10.000 parole e ho cercato di ampliarlo seguendo una trama “pensata” e una scaletta. L’ho portato a 40.000 parole, mi ci sono voluti 6 mesi, e alla fine l’ho odiato. Diciamo che preferisco i racconti brevi.
❤️Danaida:
Che ne pensi del progetto a cui hai partecipato, hai critiche o suggerimenti su come si potrebbe migliorare? E infine se il Team Noir ti chiedesse aiuto, per una collaborazione, in qualità di regista e/o di musicista, gli daresti una mano?
♣️Massimo:
Non ho mai partecipato a Contest, ma volevo fare un esperienza nuova e così ci ho provato. Solitamente le gare mi spaventano molto, perché ho paura di perdere.
La Scelta del Contest in chiave Noir è stata azzeccata, secondo me. Questo fa emergere il progetto, bisogna essere creativi anche per fare emergere un Contest! Le idee originali spesso non si esprimono per paura, ma bisogna andare oltre! Tra l’altro offrite anche diversi servizi interessati…
Suggerimenti, solo uno: ascoltare gli utenti e avere taaaaanta pazienza. Questo fa la differenza.
Collaborazioni e faccio sempre molto volentieri, anche perché non so dire di no. Ma dipende dal mood del periodo: sono schivo per natura.
❤️Danaida:
Hai detto che hai paura di perdere, per questo non avevi mai partecipato a un Contest, ora la paura ti sarà, di certo, passata, no?
♣️Massimo:
No. Non credere, quando uno è pauroso e insicuro per natura continuerà a esserlo. Avrà i suoi picchi di fiducia, certo, ma chi nasce pollo, muore pollo! 😄
❤️Danaida:
Poco male allora. Viva i polli! 🤗
♣️Massimo:
W i polli!
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