♣️♥️_LouFire_♥️♣️
Fiamma alias Fatacristallina intervista
_LouFire_
❤️Fiamma:
Carissimo _LouFire_, innanzitutto vorrei ringraziarti per aver accettato di prendere parte in questa intervista, che è parte dei premi vinti da te nel New Contest Noir 2019. Hai conquistato il podio nella categoria teen fiction con la celeberrima “Fuoco “. Quest’opera ti ha dato parecchie soddisfazioni, ed io, vorrei darle l’onore e la collocazione che merita, poiché ho trovato la tua storia un vero è proprio romanzo psicologico e vorrei approfondire questo aspetto.
In questo tipo di narrazione la fabula è debole, focalizza tutta l'attenzione sui meccanismi mentali dei personaggi, proprio come fai tu con Alberto. Quindi, il tuo intento è quello di offrire agli utenti una sorta di manuale sull’auto analisi? Hai mai pensato di poter sollecitare il lettore a trovare se stesso attraverso le vicende e i conflitti interiori del tuo protagonista?
♣️LouFire:
Ti ringrazio infinitamente per avermi concesso l’opportunità di raccontare il mio lavoro, dunque l’idea alla base, attraverso il mezzo di questa intervista.
Tra i miei vari e poco premeditati intenti, sicuramente vi è anche quello di richiamare i lettori a intraprendere un percorso introspettivo a fianco di Alberto. Non direi che volessi fornir loro una sorta di manuale sull’autoanalisi, bensì mi piacerebbe porli nella condizione di riflettere e rivolgersi domande in autonomia. Gli eventi di Fuoco, così come le vicende della saga in generale, non sono determinati dalle casualità, ma da personaggi pensanti che, tramite il libero arbitrio, influenzano irrimediabilmente il regolare corso della trama. Alberto è protagonista, conosciamo maggiormente lui e i suoi deliri, tuttavia si muove in universo pullulante di comprimari, ognuno diverso e col proprio modo di vedere le cose. Sono figure instabili, in chiaro scuro, non le si può etichettare buono o cattive con assoluta certezza, poiché l’ambiguità la fa da padrona. Intavolare la discussione, pertanto, ha lo scopo di comprendere le ragioni, i perché, gli obiettivi, scoprendo (talvolta) interessanti punti in comune con i profili descritti. Ritenevo doveroso entrare nelle menti dei personaggi, prima di mettere in moto il tutto; parimenti cerco di fare in modo che chi legge si immerga nei medesimi, verso i quali nascono simpatie o antipatie. Nei casi di lettori più attenti e costanti, il desiderio si è realizzato: hanno ragionato con Alberto, formulato ipotesi, smosso critiche e supportato il folle protagonista, rivelando filosofie accomunanti. Uno dei fini era esattamente questo, percorrere in compagnia il cammino e imparare qualcosa di nuovo e recondito. Il prossimo traguardo è ripetermi e trovare qualcuno che, giunto alla fine, riconosca cosa Alberto rappresenti.
❤️Fiamma:
A dominare in questo genere vi è il mondo interiore dei personaggi, i loro processi psichici, le emozioni che derivano dal profondo, gli stati d’animo e le riflessioni consce o inconsce. Nel tuo romanzo, il lettore non entra in contatto solo con il protagonista, ma anche con il narratore, il quale è parte integrante del romanzo e interagisce in modo attivo e straordinario con il protagonista, creando dei battibecchi irriverenti e divertenti. In che modo e perché hai deciso di prendere parte in maniera attiva all’interno del tuo romanzo?
♣️LouFire:
Come spesso faccio, l’idea di diventare parte della storia è nata per caso, mentre ero al pub.
L’universo di Fuoco era già fondato sull’irrealtà e volute esagerazioni grottesche, però pensavo che mancasse qualcosa. Ispirato da Deadpool, l’idea di rompere la quarta parete mi stuzzicava. Volendo aggiungervi qualcosa di mio e originale, e decisamente arrogante, ho optato per l’inserimento di una figura semidivina che intervenisse per sfida ed esigenze, ma mai per “morale”. Da lì è nata la scommessa tra i due, che corrisponde al Big Bang dell’universo narrativo. In seguito sono sopraggiunte ulteriori riflessioni, messaggi nascosti e riferimenti ad altri pensatori. L’autore, lovecraftianamente parlando, identifica un Dio odiato, conseguenza del profondo astio che Alberto nutre nei riguardi del padre, ergo verso l’autorità: forze dell’ordine, politica, enti ecclesiastici, chiunque stia sopra di lui, in un perpetuo misoteismo che si placherà soltanto dopo annidi esperienze, battaglie e dolori.
L’autore vuole anche fungere da parziale limitatore alle gesta del protagonista, perciò battibeccano e discutono continuamente. Pure da correttore, perché non è raro che esprima un parere in merito a quanto osserva, sperando che la spontaneità di Alberto, le sue ammissioni, non infettino chi legge, soprattutto gli individui più propensi a pensare con la pancia che con la testa.
❤️Fiamma:
I personaggi del tuo romanzo, sono dei ragazzi giovani che vivono in una realtà assai corrotta qual è il mondo attuale, non trovano facilmente una via d’uscita e spesso le loro riflessioni diventano pensieri fissi e manie, che rendono la loro vita angosciosa e piena di paure di varia natura. Alla base di quanto emerso dal tuo racconto, qual è il mostro che affligge la generazione dei giovani d’oggi?
♣️LouFire:
Il mostro della nuova generazione, come è sempre stato, è la mancanza di strumenti utili a comprendere quanto avvenga nei dintorni. È facile leggere un giornale e apprendere una notizia, cosa è difficile è la capacità d’intenderla al cento per cento. Mio malgrado, mi duole ammetterlo, ho notato che i lettori inesperti faticano molto a scorgere le molteplici sfumature costituenti Alberto, da pochissimi visto per ciò che è realmente. C’è pochissima voglia di domandare, esigua brama di conoscenza, troppo arroganza e assenza di predisposizione al sacrificio; è l’epoca delle risposte facili, dell’ottenere tutto subito, dei confronti virtuali e dei problemi gonfiati dalla superficialità di giudizio. Ai giovani occorrono esempi concreti di fame di migliorarsi, ma che al contempo insegnino che il perfezionamento, già di suo un lunghissimo viaggio, giunge unicamente a suon di sforzi, sudore e fallimenti. Percepisco, invece, paura verso l’intraprendenza e la crescita personale, per non parlare della rottura dei limiti propri. Alberto, tra le righe, condanna anche questo timore, sostenendo che il vero problema per qualcuno non è avere l’elefante in casa, è incrociare qualcuno che glielo fa presente.
♥️Fiamma:
Solitamente, chi sceglie di scrivere un romanzo psicologico, concentra la propria attenzione dalla descrizione oggettiva a quella soggettiva. Cos’hai da dire in merito a questo? Ti rivedi nel pensiero dello scrittore avvezzo a quello stile e genere di scrittura?
♣️LouFire:
Io sono più per la descrizione distruttiva, una mia invenzione. Restando seri, prediligo assai la descrizione soggettiva, finché di romanzi si tratta. Nonostante la preferenza, mi accorgo pure della necessità di imporre l’oggettivo, specie quando la situazione comincia a sfuggire di mano e quanto il protagonista esterna potrebbe essere travisato. Seppur velato,l’intento informativo compare perfino in un romanzo folle come Fuoco. Ho ancora tantissimo da imparare in merito, quindi pondero la risposta in attesa di competenze maggiori (benché abbia seri dubbi che possa conseguirle).
❤️Fiamma:
Leggendo la tua opera ho notato che, la si potrebbe collocare anche all’interno della sotto categoria del romanzo psicologico, ossia Il romanzo psicoanalitico, il quale rappresenta una sottocategoria del romanzo psicologico. La caratteristica principale di questo genere è la prevalenza del monologo interiore dell'autore o di uno o più personaggi. Secondo te, in quello che ho appena elencato, ritrovi le caratteristiche del tuo romanzo, o pensi che vi siano delle caratteristiche che possano differenziarlo da quest’ultimo?
♣️LouFire:
Risposta all'ultima domanda: Fuoco si appropria dei canoni di vari generi letterari, tra i quali è costante la presenza dell'ABC del romanzo psicologico. L'insieme è così variegato da annoverare contrasti interni, modelli in contrapposizione con altri e via discorrendo. Vi sono molti monologhi interiori a confermare quanto dici, contemporaneamente è vero che numerose caratteristiche distinguano il romanzo dalla letteratura psicoanalitica seria, quella che ha senso. Se facessi l'elenco di tali particolarità, l'intervista non finirebbe più.
❤️Fiamma:
Siamo giunti alla conclusione di questa intervista, ti ringrazio per aver accettato di prendere parte a quest’intervista, e grazie per il tempo a me dedicatomi rispondendo alle mie domande.
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