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"Be my Valentine"

A/N devo dire che questo capitolo non sarebbe dovuto esistere, ne stavo scrivendo uno molto più serio e deprimente ma poi ho preso quell'idea per scriverci un racconto originale (un po' lo stesso processo di After) e ora mi ritrovo senza nulla - non che a qualcuno importi quelli che scrivo - quindi ecco il capitolo più boh che abbia mai scritto.

La classe era nel silenzio, la professoressa Finnelan era stata chiamata dalla direttrice per parlare di 'certe questioni', se si ascoltava attentamente però si riuscivano ad udire bisbiglii tra i banchi. Nessuno sapeva di cosa si trattasse, doveva essere qualcosa di importante per far scomodare la direttrice, no? A dire il vero però ... qualcuno sapeva di cosa si trattasse ...
Una certa ragazza bionda con gli occhi di ghiaccio era ben consapevole di quale fosse la 'questione' ma non disse nulla.
" Diana, tu che dici? " chiese una delle sue due compagne di banco, Barbara.
" A cosa ti riferisci? " rispose, o meglio, richiese Diana.
" Non ci stavi ascoltando? Secondo te di cosa parlano la Finnelan e la Holbrooke? "
Diana fece finta di pensarci qualche secondo per poi dare una leggera scrollata di capo con la sua solita eleganza.
" Non ne ho idea. " Disse senza lasciar trapelare alcuna emozione.

Immediatamente le sue compagne ripresero a parlare per conto loro e lei continuò l'attività che aveva interrotto poco prima: guardare in maniera ossessiva una dolce, simpatica ed iperattiva Atsuko Kagari, per gli amici Akko.
Diana non voleva ammettere di star guardando proprio lei, mentiva a se stessa per convincersi del contrario nonostante rimanesse imbambolata a guardare quella ragazza in qualsiasi momento le fosse possibile.
Il suo carattere esuberante ed infantile l'avevano resa, in un primo momento, fastidiosa agli occhi della britannica dai capelli platino. Ora però era l'unica persona a cui parlava in quella maniera, a cui sorrideva in quel modo speciale, l'unica che guardava con quello sguardo sognante.

Fino a quando non s'incrociano. Quando succedeva Diana si voltava all'istante fingendo che nulla fosse.
Proprio come aveva appena fatto sotto lo sguardo confuso delle sue compagne.

Dall'altro lato Akko si stava confrontando con le sue due migliori amiche su una questione molto importante.
" Credete ce l'abbia con me ..? " domandò la mora girandosi i pollici " avete visto come mi guardava? " aggiunse con tono preoccupato.
Mentre Sucy era troppo impegnata ad ignorarla Lotte le fece un sorriso dolce è imbarazzato, tentata se dirle la verità o lasciare lo scoprisse da sola.
" Non credo sia arrabbiata, se così fosse dovresti almeno sapere il motivo, no? "
" È quello il problema, se avessi dimenticato qualcosa? Il suo compleanno ad esempio? "
" Diana non è nata il 30 aprile? "
" Beh ... sì ... era un esempio, chissà quante cose ho dimenticato che nemmeno ricordo! "
" È proprio quello il punto del dimenticare. " si intromise Sucy stupita dall'incredibile stupidità che il discorso stava raggiungendo.
" Senti Akko, se ha qualcosa da dirti te lo dirà, è di Diana che stiamo parlando. " la rassicurò Lotte con una pacca sulla spalla talmente leggera da sembrare una carezza.
Akko sorrise ed annuì prima di iniziare a spettegolare riguardo a cosa stesse succedendo di importante, esattamente come le altre studentesse.

•IL GIORNO DOPO•

Diana Cavendish si era alzata di prima mattina come faceva sempre e, come sempre, le sue compagne di stanza si alzarono quando lei era già uscita.
La giovane ragazza britannica era in preda all'ansia nonostante nulla lo lasciasse intuire. Essendo una tranquilla domenica andò in biblioteca, per due motivi principali, il primo era che voleva concludere un elaborato assegnato qualche giorno prima, il secondo era evitare tutto il romanticismo che, da lì a poco, su sarebbe riversato per la scuola.
Era infatti il giorno di San Valentino, quella festa commerciale quanto il Natale ma dieci volte più deprimente, Diana immaginò che sarebbero arrivati dei ragazzi (specialmente dell'Appelton) a proporre uscite e scambi di regali alle ragazze di Luna Nova, com'era normale che fosse, eppure lei non voleva assolutamente essere immischiata in faccende tanto stupide e complicate. I suoi studi erano mille volte più importanti.
Aveva anche un terzo motivo, circa, si stava nascondendo da una persona.

Dopo appena un'ora dal suo arrivo Diana sentì la porta aprirsi una seconda volta, la sua sorpresa iniziale aumentò quando vide una persona a dir poco inattesa: Atsuko Kagari, o per meglio dire Akko.
Aveva un'espressione leggermente trasandata, come se fosse appena corsa via da qualche parte. Diana la guardò confusa per qualche secondo fino a quando non fu notata.
" Diana? Che ci fai in ... non importa ... " Akko si andò a sedere di fianco all'altra studentessa con un sorriso " scappi da qualche pretendente? " chiese in modo scherzoso. Diana abbasso lo sguardo e sospirò, una cosa molto non da lei, almeno in pubblico.
" Puoi definirla così ... " sussurrò scoraggiata.
" Oh ... ehm ... siamo in due! " esclamò leggermente troppo ad alta voce, venendo subito ripresa.
" E da chi ti nascondi? " aggiunse con un tono nettamente più silenzioso.

Diana la guardò un solo istante, il quale bastò per perdersi completamente. Per fortuna riprese il controllo di se prima che la situazione diventasse strana.
" Un ... ragazzo che ha scelto mia zia ... hai presente? Se ... se dovessi piacere a questo ragazzo mia zia è disposta a farmi lasciare la scuola per- fece una pausa cercando delle parole adatte- per ... sposarlo, credo che lo abbia già fatto presente alla dirigente, probabilmente ne discutevano ieri. "  arrivò a sussurrare e le parole non si sentivano quasi per nulla, quasi per nulla.

" Cosa?! "
L'improvvisa esclamazione di Akko per poco fece cadere Diana dalla sedia, entrambe vennero fulminate dallo sguardo della custode nonostante fosse più rivolto ad Akko che non a Diana.
" Ma è assurdo, è come un matrimonio combinato, perché lasci che decida lei? "
" Perché è lei a pagare la mia quota scolastica ... " sentendo che il discorso stava andando troppo sul personale Diana pensò velocemente come spostare l'attenzione su altro " ma ... anche tu ti stai nascondendo, no? Da chi? "
" Oh, quindi cambi discorso? Starò al gioco solo perché mi va di raccontarlo. Mi sto nascondendosi da Andrew. "
" A..Andrew? "
" Assurdo vero? Mi ha chiesto di uscire per San Valentino proprio poco fa, e dopo averlo rifiutato mi sentivo a disagio e in imbarazzo in mezzo a tutte le altre ragazze che mi guardavano male. "

" Perché lo hai rifiutato? "
Akko soffocò una risata prima di rispondere.
" Perché a me piace un'altra persona. " guardò Diana continuando a sorridere per poi fissare gli scaffali tutti intorno " e a te Diana? Non piace qualcuno? "
" Forse ... "

Diana stessa si stupì della sincerità con cui aveva risposto. Era forse impazzita a mostrarsi tanto insicura di fronte a qualcuno? Anche se Akko era Akko, lei era diversa.
" A me piace una ragazza, di questa scuola. " disse Akko con noncuranza continuando a guardarsi intorno, sotto quella spavalderia c'era una ragazza imbarazzata che sperava di avere qualche possibilità di stare con la persona che desiderava, con la ragazza che desiderava.
" Una ragazza di questa scuola? Abbiamo probabilmente una cosa in comune. " replicò Diana, subito dopo si coprì la bocca iniziando ad arrossire visibilmente " non volevo dirlo ad alta voce " biascicò continuando a tenere le mani davanti alla bocca.
" Sei carina quando sei ... normale, sai senza preoccuparti di fare tutto alla perfezione eccetera, mi piace la Diana imbarazzata. " commentò Akko divertita.

Rimasero entrambe in silenzio qualche secondo prima che Akko riprendesse la parola, si fece coraggio e guardò Diana dritta negli occhi.
" Visto che non abbiamo nessuno con cui festeggiare San Valentino perché non festeggiamo assieme? "
" Mi ... mi stai chiedendo di uscire? "
" Possiamo anche restare qui. "
" Intendevo ... mi stai chiedendo ... come un appuntamento? "

Entrambe arrossirono e distolsero lo sguardo contemporaneamente.
" Se fosse tu cosa diresti Diana? "
" Direi che mi piacerebbe andare ad un appuntamento con te ... "

" Davvero?! "
Per la terza volta la bibliotecaria ammonì Akko con un'intensa occhiataccia ma la ragazza nemmeno se ne accorse, era troppo felice per badare a quello.
" Mi piacerebbe uscire con te Akko. " ripetè Diana, questa volta più calma e con un leggero sorriso.

A/N
1- scusate credevo di aver già pubblicato il capitolo
2- non sapevo come concludere e quindi è così

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