Dedicata a @Pinkingwords

È un sabato pomeriggio come tanti, fuori piove, è arrivato l'autunno e con esso la malinconia.
Non voglio chiudermi in questa tristezza, non importa che tempo fa, voglio uscire da queste quattro mura.
La pioggia è leggera, mi lascio accarezzare il viso mentre cammino senza meta. Ho bisogno di respirare, di muovermi,di non pensare a niente per un po'. Cosa cerco non lo so.
Come per istinto mi giro, ce un manifesto che attira la mia attenzione, così mi avvicino e leggo: - corsi di musica.- Noto che la data è odierna, e la struttura è a due passi da dove sono. Decido di andare a vedere, e scopro che si tratta di una dimostrazione da parte di insegnanti e allievi. Entro per curiosità, c'è molta gente, molti giovani con i loro strumenti, ma anche adulti e famiglie che come me sono lì solo per guardare, e con la passione della musica. Individuo il responsabile e chiedo informazioni. Intanto sento che dall'interno del teatrino stanno suonando, chiedo se posso entrare, visto che stanno provando gli strumenti, voglio farmi un'idea di quale scegliere, perché... sì, voglio imparare a suonare un nuovo strumento.
Ho da sempre avuto la passione per la musica, e avrei tanto desiderato imparare il piano, anche se è il violino che ho scelto di imparare. Mi è capitato spesso di ascoltare artisti di strada, e sono sempre rimasta incantata ad ascoltarli. Un giorno chiesi a uno di loro se potevo provarlo, per curiosità, e , anche se non molto convinto mi allungò il violino e l'archetto. Come lo sfiorai..le mie mani cominciarono a tremare, non era paura, ma emozione. Riuscii solo a graffiare il suono, eppure in quel momento avevo capito di essermi innamorata di quello strumento: il violino.
Ora ho l'occasione che aspettavo, e solo al pensiero mi sento bene.
Entro e mi siedo in fondo, come sono solita fare quando sono sola. Da li vedo la gente che si affretta a prender posto, lo spettacolo sta per cominciare. Sul palco si vedono molti strumenti, il più vistoso è il pianoforte a coda, stupendo nella sua forma. Sposto lo sguardo e noto una batteria, altro strumento pieno di fascino. Si abbassano le luci, le persone smettono di parlare, e in silenzio entrano i musicisti posizionandosi ognuno al suo posto. Uno dopo l'altro si esibiscono, iniziando dai più giovani ai più esperti, e ogni volta, ascoltare e vedere le loro mani accarezzare tasti, sfiorare corde e sentirli cantare...è un brivido continuo, un emozione unica. Se avessi avuto un foglio di carta e una penna, avrei impresso ciò che provavo in quel momento. Era come se non esistesse niente intorno a me, e quel grigio, dove iniziò la mia giornata, divenne un arcobaleno. Sentivo i mie polmoni riempirsi d'aria, il cuore battere, e finalmente sorrisi, era quello che cercavo, ora lo sapevo. Fuori non pioveva più, e tornai a casa con la felicità stampata in viso. Una sensazione bellissima, che durò finché non oltrepassai la porta di casa, tornando nella mia realtà, ma facendo in modo che quel sorriso non sparisse.