27. (PARTE TERZA)
La Sirena stava sdraiata poco distante dall'imboccatura della Grotta, nella penombra. Ascoltava il suono monotono della risacca che le riempiva l'orecchio destro. Nel sinistro si muoveva il Vento.
«Ho ripreso il libro degli incantesimi. Dove si parla dello scambio del corpo fra gli umani e le sirene. Peccato che l'autore sia anonimo e defunto, altrimenti mi sarebbe piaciuto conversare con lui o con lei. Non ho trovato nessun riferimento a conchiglie che feriscono sirene alate, solo un passo dove si dice che la preghiera di un uomo o una donna di fede diminuisca i nostri poteri. E ho scoperto che gli uomini tolsero le ali alle sirene, non dovevano somigliare agli angeli. Poi le scolpirono nella pietra benedetta e le posero nelle chiese per imprigionarle e controllarle.» Tirò su il busto, ma lasciò la coda poggiata alla ironshore. «Leggere mi ha reso dubbiosa. Circa cosa, mi chiederesti, se potessi parlare. Il nostro aspetto è definito dalle parole degli uomini oppure ci hanno descritto nel momento in cui ci hanno conosciute? Se io fossi una discendente di Kyriake a cui hanno tolto le ali e dato la coda? So di essere nata per volere di Nettuno e lei, invece, da una divinità uccello vecchia di ere. Mio padre mi chiama Sirena e io lo chiamo Padre o Nettuno o Dio del Mare, termini coniati da uomini. Tu sai che prima della comparsa dell'Homo erectus pensavamo per immagini, come gli animali, e solo talvolta ne replicavamo i versi. Se esistiamo da prima di loro... qualcuno ci ha dato questi nomi, che in seguito loro hanno preso, oppure siamo stati battezzati dalla lingua umana? Com'è possibile se siamo vincolati da leggi che ci impediscono di parlare con gli uomini? Mio padre, poi, disapprova l'uso del loro idioma. Qualcuno nelle epoche avrà tradito? Qualcuno di noi si sarà fatto vedere da loro perché scrivessero della nostra evoluzione? Se fosse vero che sono gli uomini gli artefici del linguaggio, Vento, sarebbero loro a... non è facile da spiegare. Sento che potremmo essere inferiori pur credendoci superiori e avendo il potere di controllare le forze del mondo e di ucciderli.»
Dal fondo della Grotta giunse un ululato lontano di canide.
«Ho deciso di chiedere l'aiuto di un umano. Spero che abbia fede in me. Ma non so come arrivare da lui.» Benché distante, la Sirena si accorse di un cambiamento nella fiacca dell'aria. «Non intendo consegnarmi, ho scelto con cura. Non andrò dal pastore della chiesa presbiteriana e neppure da chi so che non crede alla mia esistenza.» Si rivoltò e rinculò per entrare in mare. «Adesso posso cercare di comprendere il sentimento del capitano.» Permise al buio della Grotta di entrarle negli occhi. «La sopraffazione è manifesta da quando c'è Kyriake, e così l'arbitrarietà.» La voce non aveva tentennamenti. «Starò via per qualche tempo. Le mante mi hanno comunicato che la corvetta con il mozzo di legno con le pale si dirigerà alla Pozza. Abbi pazienza, risolverò da me i nostri guai.»
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro