6. Cur?
Harry baciò le mani del maestro e lo ringraziò.
Quando l'uomo se ne fu andato, lasciò cadere la testa sul cuscino e cominciò a singhiozzare disperato.
Cosa ne sarebbe stato della sua vita, ora?
Come avrebbe reagito suo padre alla notizia?
Si ritrovava a diciassette anni incinto, incinto di qualcuno di cui non conosceva nemmeno l'identità e che l'aveva violentato.
Lui non voleva quel bambino, non lo voleva, non voleva l'essere che gli aveva rovinato l'esistenza e avrebbe dato qualsiasi cosa per eliminare quella nuova vita che stava nascendo dentro di lui.
Con questi pensieri in testa si addormentò e sperò che il giorno dopo per lui sarebbe stato migliore.
Lucio, facendo finta che Harry soffrisse di un indebolimento del corpo, riuscì a trattenere il ragazzo in infermeria per un mese intero, ma ormai la pancia era troppo evidente e, un giorno, verso il tramonto, accompagnò Harry sul retro dell'edificio dove vivevano e lo fece uscire di nascosto.
Il riccio ricacciò indietro le lacrime che minacciavano di uscirgli dagli occhi e, camminando lentamente, si diresse verso l'abitazione dei suoi genitori.
Non appena giunse davanti alla porta d'ingresso, bussò esitante e, quando lo schiavo che aveva la funzione di portinaio aprì la porta, lo riconobbe come il figlio del padrone e lo introdusse subito nella stanza dove suo padre stava cenando in compagnia di sua madre.
I genitori alzarono lo sguardo stupiti quando videro entrare il figlio e Servio chiese:
" Che cosa fai qui? Come mai ti hanno permesso di tornare a casa?"
Harry deglutì con gli occhi lucidi e, non trovando il coraggio di parlare, tolse il lungo mantello che indossava sopra la tunica.
Non appena la madre vide la pancia pronunciata del figlio, si mise sul volto le mani iniziando a piangere.
Il padre impallidì e urlò a gran voce:
" Vattene da questa casa immediatamente, tu hai disonorato il mio nome e quello della nostra famiglia...io non ho più un figlio...mio figlio è morto..."
Harry, udendo le parole pronunciate dall'uomo, sentì il cuore spezzarsi in mille pezzi, si rivestì con il mantello e uscì dalla sala, non prima di aver incrociato lo sguardo con quello disperato della madre.
Il ragazzo abbandonò la casa paterna e, mentre stava avviandosi verso il centro della città, fu raggiunto da quella che riconobbe come una delle ancelle della madre.
La ragazza gli mise in mano un sacchetto di monete, gli sorrise in modo triste e ritornò da dove era venuta.
Ciao a tutti e buona domenica!
Se volete leggerla, ho pubblicato una os per San Valentino...si intitola " Fatum crudele " e la trovate sul mio profilo 💕💕💕💕
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