Harry e Louis percorsero un lungo viale e passarono davanti ad una bizzarra abitazione da cui fuoriusciva uno sbuffo di fumo e da cui provenivano strani rumori.

" Chi ci abita?" chiese Harry.

" Vulcano, il dio del fuoco, colui che forgia le armi per dei ed eroi."

" Anche la tua spada era stata creata da lui?"

" Sì, era stata forgiata utilizzando l'armatura di Crono, dopo la sua sconfitta contro Giove.
Era bellissima..." disse Louis con rimpianto.

" Mi dispiace che tu l'abbia sacrificata per me" rispose Harry abbassando gli occhi.

Louis si fermò e lo fece voltare verso di sè.

" Non dire mai più una cosa simile, tu per me vali più della più meravigliosa arma che esista al mondo, più dell'armatura di Achille, più di qualsiasi cosa".

Harry sorrise mostrando al dio le fossette e, riprendendo a camminare, chiese:

" Quindi tu c'eri durante la guerra di Troia?"

" Sì, mi sono divertito tantissimo..."

Harry lo guardò allibito e Louis rispose:

" Sono il dio della guerra, lo sai..."

" Com'era Achille?" chiese il riccio.

" Un valoroso combattente, un eroe semidivino"

" Intendevo fisicamente...era bello?"

" Sì, molto bello...mai quanto te, però "

Harry arrossì e rispose:

" Anche tu non sei male, dio della guerra"

Nel frattempo, i due giunsero in un enorme spiazzo erboso dove stava correndo un meraviglioso cavallo bianco.

" Possiamo avvicinarci?" chiese il riccio,

" Sì, ma non fare movimenti bruschi perché Pegaso è un animale selvatico, che non ama molto gli uomini"

Si avvicinarono, quindi, lentamente, all'animale che, non appena notò degli estranei, smise di correre e si fermò.

Quando, però, riconobbe Louis, trottò elegantemente accanto a lui e gli appoggiò il muso sulla spalla.

" Non avevi detto che odiava gli uomini?" chiese stupito Harry.

" Io e lui siamo amici da secoli, vero, Pegaso?"

Il cavallo nitrì in risposta scuotendo la lunga criniera.

" Sai, Harry, Pegaso è nato dal sangue sgorgato da Medusa e, non appena è stato in grado di volare, è salito sull'Olimpo.
Io e mia sorella Minerva l'abbiamo domato e da allora fra noi c'è un legame di profondo rispetto reciproco."

Harry vide come Louis accarezzava il muso del cavallo e, timidamente, appoggiò una mano sul fianco dell'animale.

Pegaso sbuffò infastidito e il riccio ritirò la mano rattristato.

Louis gli sorrise con affetto e fissando negli occhi l'animale disse:

" Harry non vuole farti nulla di male, te lo garantisco...io lo conosco"

Louis e Pegaso sembrarono iniziare una conversazione silenziosa nelle loro menti, finché il dio della guerra non abbassò a terra lo sguardo imbarazzato.