Harry si avvicinò a Louis e disse:

" Sai qual era il mio sogno, prima che mio padre mi mandasse nel collegio sacerdotale del dio della guerra....insomma nel tuo collegio sacerdotale?"

Louis sorrise e scosse la testa:

" Mi sarebbe piaciuto conoscere le erbe ed utilizzarle per curare le persone...."

Il dio annuì pensieroso e poi aggiunse:

" Ti farò conoscere un altro dei miei numerosi parenti, Esculapio, il dio della medicina...sarà sicuramente felice di averti come aiutante..."

" Mi piacerebbe molto...ma i bambini?"

" Loro hanno bisogno di un maestro, Harry,...li farò educare da Chirone, il centauro.
È colui che ha istruito Achille ed Ercole e, visto l'amore che hanno per la guerra e le battaglie,  si troveranno sicuramente bene con lui."

È così avvenne....

Harry cominciò a recarsi nel laboratorio di Esculapio e, in breve tempo, fu travolto piacevolmente dall'allegria  e dalla simpatia del dio.

Se la dimora di Louis era cupa e triste, quella del dio della medicina era un tripudio di colori e profumi.

Ovunque vi erano fiori dai nomi improponibili e piante dall'odore acre e pungente.

Esculapio insegnò ad Harry a miscelare le erbe tra loro per creare unguenti e rimedi per le malattie e il ragazzo si mostrava un discepolo attento e desideroso di imparare.

Un giorno Louis passò per caso davanti alla casa del dio della medicina e sentì provenire dall'interno voci allegre e frequenti scoppi di risa.

Spinto dalla curiosità e anche da una buona dose di gelosia, si avvicinò ad una finestra aperta e spiò all'interno.

Harry era intento a mescolare qualcosa in una ciotola, mentre Esculapio gli accarezzava i ricci e glieli sistemava dietro le orecchie sorridendo dolcemente.

Louis arretrò lentamente e nei suoi occhi si delinearono due fiamme minacciose.

Si smaterializzò all'istante e comparve nella stanza delle armi all'interno della sua casa.

Come una furia staccò dal muro tutte le spade, le lance e i giavellotti e li ruppe in mille pezzi.

Scaraventò a terra gli scudi e le armature e, non contento di ciò che aveva fatto, devastò tutte le stanze della casa lasciandosi cadere, alla fine, per terra, vicino alla culla di legno che Harry aveva voluto portare con sé come ricordo di Tullio e della sua vita sulla Terra.

Harry tornò a casa qualche ora dopo e, non appena mise piede nell'abitazione, si accorse della devastazione che regnava ovunque.

Si aggirò per ogni stanza finché giunse nella propria e trovò Louis seduto per terra che respirava affannosamente con lo sguardo fisso nel vuoto.