Capitolo 6: un triste passato di Ketie
*rivesionato*
Pov Lilli
Dopo quell'incidente l'ambulanza a portato subito in ospedale Fire.
Adesso io, Ketie e Laura citrovavamo nella sala di attesa, in attesa che i medici ci dicevano le sue condizioni, Ketie era abbracciata e me mentre io gli accarezzavola testa, e Laura faceva avanti e in dietro ormai in crisi per la situazione.
<Per favore Laura si calmi, Fire non è in percolo di vita, se la caverà> gli dico cercando di calmarla.
<Lo spero tanto Lilli, non voglio perdere anche lui...> disse lei sedendosi vicino a noi conlo sguardo basso, decisi di non insistere per approfondire la sua ultima affermazione, non era il momento opportuno, forse si stava riferendo a sua sorella, probabilmente anche lei non la vedeva da mesi per il suo lavoro da detective.
Dopo qualche minuto vediamouscire il dottore e dirigersi verso di noi, prontamente ci alziamo inpiedi.
<Allora? Come sta mio marito?> chiede subito preoccupata Laura all'uomo.
<Il signor Fire è statomolto fortunato, è sopravvissuto ad una brutta caduta, ma la meta del merito va al suo androide signora> guarda verso di me <Se non fosse intervenuto in tempo sarebbe morto asfissiato per il fumo o peggio rimasto coinvolto nell'esplosione> conclude
<Era mio dovere signore> rispondo facendo un cenno con la testa.
Laura ^
<Possiamo vedere papà?> chiese Ketie.
<Certo, pero solo per pocotempo, gli abbiamo dato un anestetico che farà effetto dopo cinqueminuti, in modo che si riposi un po>
<Faremo in fretta allora> rispose Laura.
Allora il medico ci condusse nella stanza dove si trovava Fire.
Pov Fire
Fantastico.
Questa giornata non potevaandare peggio. Prima vengo licenziato senzamotivo, poi vado in contro ad un incidente stradale, e adesso mi trovo le gambe doloranti, che non riesco nemmeno a camminare, e con il braccio sinistro rotto. Sospiro scocciato, mettendola mano destra sul volto.
Ma in che cazzo di mondo viviamo...
Sento la porta della miastanza aprirsi, giro lo sguardo e vedo entrare nella stanza Laura, Ketie e Lilli. Di scatto Ketie corre versodi me e mi abbraccia forte, facendomi un po' male al braccio fasciamo, ma resisto al dolore e l'abbraccio a mia volta.
<Hey, tranquilla tesoro,sto bene> gli dico cercando di rassicurarla.
Una volta che Ketie si separada me mi si avvicina Laura.
<Allora come stai?> mi chiede Laura con tono visibilmente preoccupato.
<Un po' acciaccato qua ela, ma sto bene> gli risposi con un sorriso per non farla preoccupare troppo.
Lei si siede sul bordo del letto. <Meno male che c'era Lilli in quel momento, e ti ha slavato>
<Lilli?> chiedo sorpreso.
<Si, avresti dovuto vederla, a corso verso la macchina in fiamme e ti a tirato fuori prima che questa esplodesse> mi spiego Ketie con entusiasmo.
Poso lo sguardo su Lilli che in quel momento si era avvicinata a noi.
<Grazie Lilli> senza dire niente mi sorrise.
<Sarà meglio che chiamila CiberLife per avvertirla del tuo incidente> mi dice Laura.
Ecco fato, adesso come faccioa dirglielo..
Distolgo lo sguardo dal suo.
<Qualcosa non va papà?> Ketie mi guarda con un sguardo preoccupato.
<No penso che ce ne sarà bisogno Laura> rispondo continuando a guardare a terra.
<Perché? Che cosa èsuccesso?> mi chiede lei.
Non rispondo.
<Fire, che cosa èsuccesso?> mi chiede di nuovo.
Sapevo che mi avrebbe fatto parlare comunque, visto che fa parte della polizia. Sospiro e decido dirispondere. <Il mio capo mi ha licenziato...>
<Cosa?! Ma perché?!>
<Per salvaguardare la sua stupida azienda del cazzo> rispondo con un po' di rabbia nella voce.
<Ma questo non ègiusto!!> si in tormente nella conversazione Ketie.
<Lo so Ketie, ma purtroppo non le faccio io le regole> gli rispondo con un po' di amarezza.
<Adesso che farai?> michiede poi.
<Non lo tesoro... se pensoche il mio lavoro se l'è preso quello stronzo di Rocco...> stringo i pugni per la rabbia pensando è quello stronzo nel mio laboratorio con un ghigno beffardo stampato sulla sua stupida faccia.
<Innanzi tutto adesso ti devi riprendere dall'operazione, poi penseremo sul da farsi> mi rispose Laura mettendo una mano sulla mia cercando di calmarmi.
<Hai ragione...> rispondo sospirando.
Noto Lilli, appoggiata ad un muro con le braccia incrociate, che guarda fuori dalla finestra. Il suo LED continuava ad alternarsi tra il giallo e il blu. Capi subito che c'era qualcosa che la turbava, chiesi a Laura di portare fuori Ketie in modo che potessi parlare da solo con lei. Laura, capendo la situazione, annui e prendendo Ketie per mano uscirono dalla stanza.
Una volta da soli mi voltaiverso Lilli.
<C'è qualcosa che non va Lilli?>
<No... niente...> mi risponde continuando a guardare la finestra.
<Non mentire Lilli, conosco i miei androidi, e so che c'è qualcosa che ti preoccupa>
Lei sospira. <è solo che... è da un po' che... non lo so... mi sento qualcosa di stranodentro... qualcosa che... non riesco a capire...>
Forse ho capito che cosa intendeva, con la mano gli faccio segno di avvicinarsi e di sedersi sul letto vicino a me.
Lei un po esitante si avvicino e si sedette sul letto, io cercai di mettermi in una posizione seduta in modo di guardarla negli occhi.
<Inizia dal principio, quando hai iniziato a sentirti... strana>
<Io e Ketie abbiamo incontrato un deviante... ma... invece di chiamare la polizia come midiceva di fare il mio Softwer... lo lasciato scappare...>
Il suo LED era fisso sul giallo.
<Quando ho guardato negli occhi quel deviante... ho sentito qualcosa che... mi impedì di fare seguire la mia programmazione...> continua a parlare con lo sguardo basso.
Io resto in silenzio a da ascoltare quello che diceva, più ne parlava, più capivo la suasituazione, e più restavo della mia idea su cosa gli stesse succedendo.
<Poi... quando sono entranella casetta sull'albero di Ketie, e lei mi porse una piccola chitarra... non so perché ma... ho iniziato a suonarla senza pensarci... con una consone che... non si trova nel mio programma...> poi rivolge lo sguardo verso di me <Fire... cosa mi stasuccedendo?>
Era visibilmente confusa, il suo LED lampeggiava dal giallo al rosso e vice versa.
<Stai iniziando a provaredelle emozioni...> gli risposi.
Lei mi guarda sorpresa.
<Quella cosa che hai provato per quel deviante si chiama empatia, è una delle tante emozioni umane>
Il suo LED andò fisso sulrosso
<Ma quindi... sto diventando un deviante...> Le sue mani iniziarono atremare un po'. <N-non voglio essere undeviante, non voglio fare del male a nessuno!>
<Lilli calmati> gli prendo le mani, lei mi guarda con uno sguardo molto spaventato .<Ascolta, adesso stai avendo paura di quello che dovrebbe succedere, ma non devi avere paura, tu vuoi bene a noi, e sopratuttovuoi bene a Ketie, vero?>
Il suo LED torno sul giallo ,annuisce.
<Allora devi restaretranquilla, ok? Non so molto sul caso della devianza, ma su una cosa ne sono certo, i devianti non fanno del male alle persone a cui vogliono bene, quindi non c'è motivo di preoccuparsi> poggio unamano sulla guancia. <Non sei obbligata a seguire il tuo programma>sposto la mano sul so petto. <Devi solo seguire quello che ti diceil tuo cuore, e non permettere a nessuno di dirti che cosa fare o chi devi essere> concludo sorridendo.
Il suo LED, lentamente, torno sull'azzurro, fa un piccolo sorriso.
Inizio a sentire le palpebre farsi pesanti, molto probabilmente è il farmaco che mi hanno dato idottori prima.
<Prima che ve ne andate, voglio darti questo Lilli>
Prendo una chiavetta e un freeeeeeswwwcodice dal tavolino vicino al mio letto e li passo a Lilli che liprende in mano.
<che cosa sarebbero?>
<Quando ti saranno utililo scoprirai da sola>
In quel momento tornarono dentro Laura e Ketie.
<Sarà meglio che andiamo adesso, Fire ha bisogno di riposarsi> Mi distendo di nuovo sul letto, Luara posa una mano sulla mia
<Tu riposati ok? Torneremo atrovarti presto>
Annuisco, vedo loro treuscire dalla stanza, dopo di che appoggio la testa sul cuscino echiudo gli occhi per abbandonarmi alle dolci braccia del sonno.
Pov Ketie
Uscite dall'ospedale saliamoin macchina, io salgo nel sedile posteriore e Lilli fa lo stessosedendosi vicino a me. Mia madre mette in moto epartiamo verso casa.
Durante il viaggio passiamodavanti al parco, mentre passavamo vedevo un sacco di Androidigiardinieri che sistemavano alcune zone del parco. Guardandoli dal finestrino miviene in mente lui.
Vorrei tanto sapere che cosagli sia successo dopo il suo incidente, ormai sono anni che non lovedo più. Faccio un piccolo sospirotriste ripensando a lui e a tutte quelle volte che mi veniva atrovare a casa.
<Ti manca vero?> mi chiede mia madre notando il mio sguardo triste con la codadell'occhio.
Annuisco tristemente.
<Lo so tesoro, era unbravo androide> mi rispose sospirando un po' <ma purtroppo èandata cosi, certo gli androidi rotti si possono sostituire, ma luiera un androide speciale per te, e questo non si può sostituire conuna copia>
Annuisco triste con gli occhiun po' lucidi, avrei voluto tanto riaverlo indietro.
Dopo un paio d'ore arriviamoa casa.
<Ok io vado a preparare lacena, tu vai a giocare, tesoro ok?>
<Va bene>
Mentre mia madre se ne va incucina io mi dirigo in giardino per entrare nella mia casettasull'albero.
Entrata dentro mi inginocchiodavanti alla scrivania e da sotto prendo una piccola scatola dilegno, la apro e da li predo una piccola bambola di pezza, creata dame, con le sembianze di un androide giardiniere con i capelli biondi,occhi marroni e la divisa da giardiniere verde.
Presa in mano la bambola misiedo sotto la scrivania e abbraccio il bambolotto. <Non sai quanto mimanchi... vorrei tanto sapere dove sei adesso... ma ho temo che nonsei nemmeno piu attivo...>
Scende una piccola lacrimadal mio occhio.
<Va tutto bene Ketie?>
Noto Lilli che si inginocchiadavanti a me.
<Si sto bene> miasciugo la lacrima con la mano.
Esco da sotto la scrivania.
<Stavi piangendo?>
<No.. stavo solo...pensando....> stringo al petto il bambolotto, Lilli lo nota.
<Lo hai fatto tu quelbambolotto?>
<Si... un po' mi haaiutato mi madre, ma la maggior parte del lavoro lo fatto io...>guardo il bambolotto. <L'ho fatto per ricordarmi sempre del mioamico...>
<E' la persona di quistavi parlando con Laura in macchina poco fa?>
Annuisco.
<In teoria era unandroide, ma per me era come un umano...>
Lilli si inginocchia davantia me. <Come si chiamava questoAndroide?>
<Si chiamava Ralph...anche se era un androide era molto dolce con me, quando andavo alparco lo trovavo sempre a lavoro e stavo un po' con lui per tutto iltempo... e a volte quando non lavorava mi veniva a trovare a casa...sopratutto quando i miei erano a lavoro... lui restava sempre conme...> inizio un po' a piangere. <N-non sai quanto mi manca...>
In quel momento successe una cosa che non mi aspettavo, Lilli mi abbraccia stringendomi a se. Ormai in preda al piantol'abbraccio anche io con le lacrime che uscivano a fiumi.
Dopo qualche minuto mi calmaiun po', ero rimasta tutto il tempo abbracciata a lei, che nelfrattempo mi accarezzava dolcemente la testa.
Forse veramente stavadiventano un deviante, ma non mi preoccupavo più di tanto, da unaparte perché avevo ascoltato quello che si sono detti lei e miopadre, e dall'altra sapevo che non mi avrebbe fatto mai del male, mivuole bene e io ne voglio a lei.
Poi dal giardino sento lavoce di mia madre. <Tesoro vieni è pronta lacena>
<Arrivo mamma> glirispondo cercando di non singhiozzare.
Mi separo da Lilli.
<Stai meglio adesso?>
<Si.. grazie Lilli.. ne avevo bisogno> gli sorrido
Lei mi sorride a sua volta. <Bene, allora ti aspettodentro casa>
Annuisco e le vedo usciredalla casetta, rimango quale secondo in silenzio nella casetta e poidecido di uscire e vado dentro casa dirigendomi in cucina.
Io e mia madre ci sediamo intavola a mangiare la pizza appena sfornata da lei. Dopo cena Lilli sparecchio latavola.
<Tesoro, io adesso vado aletto, con tutte queste cose che sono successe in un giorno solo sonoesausta, ma tu non fare tardi>
<Ok mamma, buona notte>
Vedo mia madre salire lescale per recarsi nella sua stanza, non la biasimo, anche io dopotutto quello che ho visto anche io sono un po' sconvolta. Mi dirigo in soggiorno e misiedo sul divano con ancora il pupazzo di Ralph in mano, prendo itelecomando della TV e l'accendo per distrarmi un po'.
Pov Lilli
Finito di sparecchiare latavola mi si a lavare i piati e togliere le briciole della pizzarimasta sulla tovaglia.
Mi volto verso Ketie e lanoto seduta sul divano a guardare la TV mentre teneva in braccio ilpupazzetto fatto da lei. Deciso di sedermi vicino alei per farle un po' di compagnia, noto subito che lei ha lo sguardoperso.
Chissà a cosa stapensando adesso.
Non faccio altro che penaretutte quelle cose che mi sono successe e alle parole che mi ha dettoFire all'ospedale.
<Ketie, posso chiedertiuna cosa?>
<hm-hm> risponde continuando a guardare la TV con il suo sguardo assente.
<Se... se diventerò undeviante... mi vorrai bene comunque?>
A quella domanda lei si giraverso di me guardandomi negli occhi. <Che domande certo che si,perché non dovrei?>
Guardo in basso. <Vedi... quando tu e Laurastava cenando ho dato un occhiata hai vecchi casi dei devianti... enella maggior parte... molti degli androidi devianti non venivaapprezzati dai loro vecchi padroni...> stringo i pugni sulle miegambe <e penso che.... ho paura di perdervi...>
Softwerinstabile ^
Sento la mano di Ketie poggiarsi sulla mia e mi volto verso di lei.
<Non devi pensarlo nemmenoLilli, per me sei come una sorella, non potrei mai non volerti bene epoi dopo quello che hai fatto per mio padre, non posso non farlo>mi sorride.
Ketie ^
amichevole
Sorrido un po' a mia volta,dopo di che lei mi abbraccia, io faccio lo stesso, sono contenta diessere capitata in questa famiglia, mi fanno sentire... viva.
Restiamo in questa posizioneper qualche minuto poi ci separiamo e noto che Ketie aveva il viso unpo' assonnato.
<E' meglio che adesso vaia dormire Ketie, si è fatto tardi>
<Ma io non ho sonno>riabbatte facendo uno sbadiglio.
<Quello sbadiglio dice unaltra cosa> gli rispondo ridendo un po'.
Alla fine la convinco, laprendo per mano e la porto nella sua stanza, dopo essersi messa ilpigiama la metto a letto e gli rimbocco le coperte.
<Buona notte Keite> glido una bacio sulla fronte e mi dirigo alla porta della camera.
<Lilli...>
<Si Ketie?> rispondogirandomi verso di lei che si era messa seduta sul letto.
<Puoi... puoi restare quiper sta notte?>
<Non sei un po' troppogrande per queste cose?> gli rispondo con una risatina.
<Lo so pero...> guarda in baso e giocherella con le lenzuola del letto fra le dita.
<Hehehe, ho capito. Va bene per questa notte resto con te>
Mi sorride, prendo una sediae mi siedo vicino al suo letto. <Buona notte Lilli> chiude gli occhi sorridendo.
Buona notte... sorellina.
Angolo autrice
E finalmente ecco il sesto capitolo, e insomma abbiamo visto che la nostra cara Lilli inzia ad essere una davinte, chissa che cosa succedera dopo e a che cosa serviaranno gli oggetti che gli a dato Fire? datemi una vostra opinione.
e spero di far uscire il prossimo capitolo al piu presto, anche se penso che per la povera Ketie ci saranno molto piu traumi di quanti non è ha gia avuti
ciao ciao ^W^
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro