La regina Neferti del regno dei fiumi aveva appena avuto una bambina, ma un unione con un altro popolo in un momento di tensione come quello avrebbe solo causati danni alla sua fitta rete di commercio, ma rifiutando un offerta come quella avrebbe perso la fiducia, e quindi la possibilità si navigare nei laghi interni alle nazioni. Inoltre c'era la possibilità di farlo sposare con un amazone del villaggio del loro, era ora di risanare i rapporti, quelle donne guerriere gli stavano causando troppo guai.
Nel suo cervello giravano e ritiravano mille possibilità contorte per scampare a questa proposta cosí azzardata ma erano tutte infattibile. Era davanti a un bivio in cui però la felicità è la libertà di suo figlio non erano contemplate.
E scelse la navigabilitá dei fiumi, era troppo importante da perdere, pensando che avrebbe dovuto sbrigarsi a risolvere i problemi di ' coesistenza tra villagi ' come venivano gentilmente chimati, cosicché avrebbe mantenuto almeno parte del suo vasto commerciale negl'altri regni.

Prese  dalla scrivania disordinata una penna di piuma di pavone è un calamaio con pregiato inchiostro di seppia del sud, e, con la calligrafia di mani esperte accettò l'offerta di matrimonio per quando la ragazza avrebbe compiuto i diciott'anni.
Sfilò da un piccolo pacchettino argenteo una candela alla vaniglia, simbolo di purezza, e l'avvolse dentro la pergamena chiusa poi con un elegante sigillo.
La lettera ci avrebbe messo settimane ad arrivare, ma ormai era partita, non si poteva tornare in dietro

Aveva appena deciso l'intera vita di suo figlio.