Caity’s POV

Passarono i mesi e continuammo a girare senza sosta. Di giorno lavoravo e la sera chiacchieravo con Max o stavo con Dylan le poche volte in cui stava a casa con me.

Era incredibile come trovasse sempre una scusa per andarsene non appena io tornavo a casa. E poi era diventato sempre più distante; per esempio, lui si interessava sempre di sapere come era andata la mia giornata sul set, cosa avevamo girato ecc. Ultimamente non mi chiedeva più nulla, probabilmente agli occhi degli altri non sembravamo nemmeno insieme.

-Tutto ok?- mi chiese Jes mentre uscivamo dal set quella sera, dirette ognuno al suo camerino.
-Sì, perché?-.

-Non so, oggi mi sembravi distante-.
-Non preoccuparti è solo un po’ di stanchezza, ultimamente non riesco a dormire molto bene-.

Lei sospirò e non sembrava del tutto convinta delle mie parole.
-Lo sai che se hai bisogno di parlarne con qualcuno puoi venire da me vero?-.
-Certo, lo so benissimo- dissi sorridendo e la abbracciai.

-Ci vediamo dopo le vacanze, fatti sentire ogni tanto!-.
E si allontanò, mentre io mi dirigevo verso il mio camerino per cambiarmi. Quella sera avrei avuto l’aereo per Los Angeles dove avrei passato le vacanze di Natale e il mio compleanno.

Arrivai nella mia camera d’hotel qualche ora dopo e trovai le valigie nell’ingresso.
Beezlee mi venne subito incontro, scodinzolando. Mi chinai ad accarezzarlo e nel farlo notai per terra dei vestiti: era un abito rosso abbastanza corto che di certo non era mio.

Lo raccolsi e iniziai a girare per la suite cercando Dylan, doveva darmi assolutamente una spiegazione valida a ciò.

Avvicinandomi alla camera da letto sentii la sua voce, seguita da quella di una donna.

-Sicuro che non ci troverà?- chiese la ragazza.
-No, rimarrà al lavoro fino a tardi. Abbiamo la suite tutta per noi-.

E poi sentii il familiare rumore di baci scambiati.

Il mio cuore si fermò e tutto intorno a me iniziò a girare.
Mi appoggiai alla parete per non cadere e iniziai a piangere silenziosamente.

Avrei potuto entrare e fare una sfuriata ad entrambi, ma non riuscivo a ragionare razionalmente in quel momento, così decisi di prendere le valigie ed andare in aeroporto.

Durante il viaggio il tempo non passava più, sembrava che tutto si muovesse più lentamente, mentre il mio cervello era impostato su una singola certezza: Dylan mi aveva tradito.

****
Max’s POV

Quella doveva essere una semplice serata con la mia famiglia passata davanti alla televisione a guardare la partita di baseball.

Era una sorta di tradizione quella di passare così il sabato sera.
Mi stavo divertendo un mondo, quando ad un certo punto mi squillò il telefono: Caity.

-Chi è tesoro?- chiese mia mamma vedendo il display del telefono illuminarsi
.
-Un’amica, vado un attimo a rispondere-.

Salii in camera alla velocità della luce e cliccai la cornetta verde.

-Pronto?-.

-Max…(singhiozzo) Ho bisogno… (singhiozzo)- disse lei.

-Caity? Tutto ok?- chiesi preoccupata.

-Verresti qui da me? Sai dove abito (singhiozzo)-.

-Certo, arrivo subito-.

Ok, ero veramente preoccupata! Non avevo mai visto Caity in quello stato, era sempre stata allegra e sorridente con me.

-Mamma! Devo uscire, un’amica ha bisogno di aiuto! Poi fatemi sapere chi vince!- dissi mentre afferravo la giacca e uscivo di casa con in sottofondo la voce di mia madre che mi diceva di fare attenzione.

Arrivai a casa di Caity in pochi minuti e trovai la porta aperta, così entrai.
-Caity?- chiesi e dal salotto sentii arrivare un singhiozzo.

Mi addentrai in quella enorme casa e la trovai sul divano con un calice di vino in mano.

Aveva un aspetto molto trasandato, i capelli erano arruffati, gli occhi gonfi e rossi.

-Max…- sussurrò tra i singhiozzi.
-Che è successo? Al telefono sembravi sconvolta- dissi avvicinandomi e sedendomi accanto a lei.

-Dylan… Lui mi…- cercò di dire tra i singhiozzi.
-Ti ha lasciata?- provai.
Scosse la testa: -Mi ha… mi ha tradita- disse e poi scoppiò a piangere.

Non potevo crederci, come aveva potuto fare una cosa del genere a una persona magnifica come lei?
-Oddio, mi dispiace tantissimo- dissi e la abbracciai, mentre lei continuava a piangere disperata.

Non potevo minimamente immaginare come potesse sentirsi in quel momento, il mio cervello non riusciva neanche a pensare alla possibilità che Mark potesse tradirmi.

-Shh, ci sono io qui- le dissi stringendola il più possibile a me e sussurrandole parole dolci e confortanti.

-Come ha potuto farlo?- disse lei tra i singhiozzi.

-Non lo so, non capisco come una persona posso tradire chi ama- dissi.

Passammo la serata in quella posizione, abbracciate. Qualche minuto dopo Caity si addormentò ed io inviai un messaggio a mia madre dicendole che avrei passato la notte da lei, non me la sentivo di lasciarla da sola.

Le misi una coperta addosso e poi, facendo attenzione a non fare rumore, mi sdraiai sul divano accanto al suo, addormentandomi poco dopo.

****
Thomas’ POV

Quella sera io e Katie eravamo usciti a bere qualcosa: lei aveva iniziato a stare a casa per Natale ed era tornata a Los Angeles qualche ora prima.

-Mi mancavano queste serate, ultimamente mi concentravo solo sul lavoro!- mi disse lei mentre la accompagnavo a casa.

-Possiamo rifarlo qualche volta se vuoi- le dissi e lei annuì.
-Sicuramente!-.

Continuammo a ridere e scherzare finché non arrivammo davanti al cancello di casa sua.

-Beh allora ci vediamo, grazie per la compagnia- dissi e lei sorrise.
-È stato un piacere, dobbiamo assolutamente rifarlo!- disse.

E poi successe, la vidi sporgersi verso di me, sempre più vicina. Chiusi gli occhi in attesa del momento in cui tutto sarebbe cambiato tutto; in pochi istanti le sue labbra si posarono… sulla mia guancia.

-Ci vediamo- disse ed entrò in casa, mentre io rimasi imbambolato davanti al cancello.

Mi aveva dato un bacio sulla guancia?! Davvero?!
Arrossii e con un sorriso stampato in faccia mi avviai verso casa.

Note:
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye