Capitolo 13: Ending
Max’s POV
Senza neanche rendermene conto giugno arrivò un’altra volta.
Tra un mese ci sarebbe stato nuovamente il Comic Con, così avevo deciso di fare a Caity una sorpresa e prenotare una vacanza qualche settimana prima solo per noi due.
Stavo tornando a casa dopo essere stata in agenzia a prenotare il nostro viaggio quando vidi Thomas e Katie muoversi frettolosi per la strada.
Appena mi videro corsero verso di me.
-Max! Ti stavamo cercando!- disse Thomas.
-State bene? Sembrate agitati-.
Thomas prese il suo telefono e mi mostrò un video che Mark gli aveva inviato.
Mi si gelò il sangue.
-Hey Max! La riconosci?- disse Mark allungando la mano verso Caity, la quale era terrorizzata.
-Hai 3 ore per venire qui DA SOLA oppure la tua ragazza farà una brutta fine. Tic toc-.
E il video finì.
-Dobbiamo chiamare la polizia- disse Katie -Non abbiamo altra scelta-.
-No, le farà del male. Ho un piano: vado io, se entro un’ora non sono tornata mandate la polizia-.
-È un piano rischioso, sei sicura?- mi chiese Thomas.
-Sì. Devo farlo-.
Arrivai a casa di Mark ed entrai cercando di sembrare il più calma possibile.
-Ah eccoti!- disse lui avanzando verso di me con Caity alle sue spalle.
Aveva un aspetto orribile, i capelli erano arruffati, i vestiti stracciati, il volto coperto di sporcizia, lacrime e sangue.
Aspetta, sangue?
-Le hai fatto del male!- urlai.
-Tu l’hai fatto a me lasciandomi. Occhio per occhio-.
-Caity non c’entra niente in tutto questo! – dissi mentre sentivo le lacrime scendere.
Mark la liberò e lei corse subito verso di me ed io la strinsi.
-Stai bene?- le sussurrai.
-S… Sì- disse tra i singhiozzi.
Tremava un sacco e questo mi fece arrabbiare ancora di più.
-Sai come si dice Max? Se non posso averti io non potrà averti nessuno- disse Mark mentre in lontananza si sentivano i rumori delle auto della polizia.
-Avevo detto di venire da sola!-.
Puntò la pistola verso Caity e sparò.
Tutto accadde a rallentatore: il colpo che partiva, io che mi posizionavo davanti a lei e prendevo il proiettile al suo posto.
Vidi le luci blu e rosse delle auto invadere la stanza e la voce di Caity riempirmi le orecchie prima di perdere i sensi.
****
Caity’s POV
-Max! Max svegliati!- urlai scrollandola mentre altre lacrime iniziavano a scorrere lungo le mie guance.
Pensavo che dopo quello che era successo non sarei più stata in grado di piangere ma evidentemente mi sbagliavo.
-Ti prego Max non lasciarmi- dissi mentre i poliziotti arrestavano Mark e i medici si occupavano di lei.
-Lei sta bene signorina Lotz?- mi chiese uno dei poliziotti.
-Sì, sto bene. Sono solo un po’ scossa-.
-Caity!- urlò qualcuno e dalla folla vidi arrivare Katie con Thomas.
Mi abbracciò ed io feci lo stesso, temevo che non l’avrei mai più rivista.
-Ho temuto il peggio, sono tutti preoccupati per te- disse piangendo.
-Sto bene, tranquilla-.
-Dove sono Mark e Max?- chiese Thomas.
-Mark è stato arrestato e Max… ha preso il proiettile al mio posto e… l’hanno portata in ospedale- dissi tra i singhiozzi.
Qualche ora dopo il medico uscì dalla sala operatoria ed io scattai in piedi insieme a Thomas.
-Allora?-.
-Il proiettile le ha sfiorato il polmone. Ci vorrà un po’ ma si riprenderà. Tra un’ora dovrebbe svegliarsi-.
Tirai un sospiro di sollievo ed entrai nella sala dove si trovava Max.
Mi sedetti accanto al letto e presi la sua mano tra le mie, iniziando a piangere dalla gioia e dal sollievo.
Un po’ di tempo dopo la sentii rispondere alla mia presa e quando alzai lo sguardo verso di lei la vidi cercare di aprire gli occhi.
-Max…- dissi dolcemente e lei girò piano la testa verso di me, sorridendo.
-Sono qui, sono qui- e le diedi un bacio sulla fronte.
Qualche settimana dopo…
-E per ultimo ma non meno importante l’anima di questa serie, la magnifica Caity Lotz!- disse il presentatore ed io salii sul palco tra le urla dei fan e mi posizionai insieme agli altri membri del cast.
-Credo che qui tutti si stiano facendo la stessa domanda Caity- iniziò il presentatore -Com’è andata nelle ultime settimane dopo il terribile evento che ti è capitato?-.
Mi aspettavo quella domanda e non li biasimavo, era normale che volessero sapere come stessero andando le cose.
-Sta andando tutto per il meglio, il colpevole ha ottenuto l’ergastolo come pena, Max si sta riprendendo alla grande ed io sono tornata alla mia vita di prima che non vedo l’ora di condividere con la mia ragazza- spiegai.
-Io aggiungerei una cosa se posso- disse Jes -Ovvero che tutti dovrebbero prenderla come esempio sul non arrendersi mai davanti alle difficoltà e ad andare sempre avanti a testa alta-.
Il redto dei miei colleghi annuì ed io sorrisi.
-Allora? Com’è andata oggi al Comic Con?- mi chiese Max appena arrivai a casa.
Avevamo affittato un piccolo appartamento a San Diego e con il permesso dei medici lei era potuta venire con me a patto che non si muovesse mai di casa.
-Molto bene, un sacco di persone non vede l’ora di rivederti al mio fianco- dissi e le diedi un bacio.
-Quando sarà tutto finito voglio una vacanza solo noi due, ce lo siamo meritato- disse lei.
-Avremo tutta la vita da passare insieme ma direi che una vacanza è un buon inizio-.
La baciai di nuovo. Ero stata davvero fortunata a trovarla, se non fossi mai andata al Comic Con l’anno precedente la mia vita sarebbe stata molto diversa.
Ma si sa, il Destino, quello con la D maiuscola, è sempre imprevedibile.
Fine
Note:
Mi scende una lacrimuccia, non posso credere sia già finita!
Grazie a chi ha letto, commentato, votato ❤
Alla prossima!
Bye
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