43 RITORNO A CASA parte 3
Eravamo in cammino già da un paio d'ore e cominciavo a sentirmi stanca,o meglio spossata.
Era una sensazione strana a cui non ero abituata,dopotutto i demoni non dovrebbero avere di questi problemi quindi non capivo perché mi sentissi così.
Mi girava la testa e sentivo a tratti mancarmi le forze ma decisi di non dire nulla per non fermare il nostro cammino verso casa di Alex ,dove saremmo stati davvero al sicuro, o almeno più tranquilli per poterci riposare un po,senza contare che non vedevo l'ora di rincontrare Andriu,Barbara e gli altri per essere certa che stessero bene.
Ma ovviamente era difficile nascondere qualcosa che mi riguardasse al sottoscritto.
Infatti Alex non faceva altro che fissarmi in uno strano modo ormai da svariati minuti ma comunque a debita distanza.
Avevo notato che aveva rallentato anche il passo,ma non feci domande anche perché a stento riuscivo solo a seguirlo e a guardare dove mettevo i piedi,figuriamoci avere uno dei nostri scambi di opinioni.
"Siamo quasi arrivati"sentii poi la sua voce più vicina e sollevando gli occhi lo vidi al mio fianco ma nello stesso istante ,per fissarlo, persi l'equilibrio inciampando in una radice, ma grazie alla sua presa sul mio braccio riuscii ad evitare una tragica caduta.
"Tesoro so che ti faccio un certo effetto ma addirittura cascare così ai miei piedi!"esordì lui divertito mentre io mi liberai dalla sua stretta.
"È stata solo colpa tua,mi sei apparso davanti all'improvviso" esordii impacciata.
Ci fu uno scambio di sguardi tra noi e i suoi occhi si fecero sempre più serii e si strinsero maggiormente studiandomi e mi stavo già preparando ad un'altra delle sue battutine,ma mentre si avvicinava stranamente l'unica cosa che rimbombava nella mia mente era un rumore ripetuto e costante, infatti il suo battito mi risuonava prepotentemente,il pulsare del sangue nelle sue vene mi richiamava come un incantesimo tanto da rendermi visibili le stesse sotto la sua ambrata pelle e subito dopo mi si affannò il respiro.
Dannazione,pensai portandomi una mano alle tempie e socchiudendo gli occhi sperando di riprendere il controllo.
"Sei assetata! Te lo si legge in faccia" mi sussurrò sul viso con un sorrisetto compiaciuto e la sua voce mi arrivò ovattata perché nello stesso istante la testa cominciò a girare.
"Dannazione Alex... allontanati" ringhiai a fil di voce con la gola in fiamme e un dolore fisico che era nuovo e sfiancante,non riuscivo nemmeno a pensare.
"Cosa credi che abbia fatto nell'ultima mezz'ora? L'ho capito da un bel po che a mala pena ti reggi in piedi...però mi fa piacere che nonostante la vicinanza di Jack tu perda i lumi per il mio di sangue"disse ridacchiando girandosi e ricominciando a camminare.
Sollevai lo sguardo al cielo maledicendolo mentalmente per aver reso pubblico il mio malessere e poi sbuffai osservandolo allontanarsi.
"Alis è tutto apposto? Siamo quasi arrivati tra poco potrai riposarti"si intromise allora Jack avvicinadosi a me e posandomi una mano sulla spalla.
"Sto bene"dissi seccata scostando quel tocco senza neanche guardarlo con ancora il respiro pesante,dopotutto non avevo dimenticato il suo giochetto al castello e ne ero ancora risentita.
Lui annuì probabilmente cosciente del mio stato d'animo, oltre che della mia spossatezza evidentemente più visibile di quello che pensavo,ma continuò comunque a camminare al mio fianco guadagnandosi una mia occhiataccia di traverso.
Man mano che Alex si allontanava sentivo la pressione al petto allentarsi e riprendevo sempre più lucidità.
Tirai un respiro profondo,solo allora mi voltai interamente verso Jack che non aveva emesso più alcuna parola.
"Grazie per l'interesse,sto bene. Davvero."aggiunsi con più calma,ero arrabbiata ma infondo lui era solo preoccupato quindi non aveva senso comportarsi da bambini offesi.
"Tranquilla è normale che tu sia arrabbiata con me, lo capisco e poi non dovresti nascondere ciò che senti,e del tutto normale anche se per te che non sei ancora abituata a certe dinamiche risulta ancora un po strano"disse con ovvietà.
"Dinamiche?" Chiesi accigliandomi.
"Bhe" scrollò le spalle impacciato ,secondo me perché lui stesso era incerto su ciò che voleva dire ,infondo era consapevole anche lui di aver sbagliato prima al palazzo quindi di sicuro ora cercava solo un modo per sciogliere il gelo che si era creato"sai...cose da demoni....sangue, sete ,sangue,ancora più sete...gesti sconsiderati...silenzi imbarazzanti...cose così..."aggiunse con titubanza e ridacchiando infine facendomi fare lo stesso per la sua spiegazione alquanto semplificata e poco originale.
"Però!...ora si che ho un quadro generale di tutta la situazione"commentai ironica sollevando un sopracciglio.
"Bhe...perlomeno hai sorriso finalmente"disse lui facendosi serio e girandosi verso di me per un secondo.
Io lo fissai di conseguenza e subito dopo distolsi lo sguardo amareggiata ripensando che prima aveva davvero avuto la malsana idea di usare i suoi poteri su di me per bere il mio sangue.
E poi un dubbio mi attanagliò la mente:perché?
Insomma! Con Alex sapevo che era il legame a spingerci a farlo,a desiderare uno l'altra,ma lui? Cosa poteva averlo spinto a fare un gesto tanto stupito e sconsiderato?
E in effetti, ripensandoci ora, Alex era stato fin troppo tranquillo e comprensivo per non avergli staccato la testa dal collo e ridotto in brandelli il resto del suo corpo.
E un brivido mi attraverso la schiena perché ero consapevole che ne era davvero in grado e nello stesso istante il diretto interessato si voltò verso di me con un sorrisetto sadico.
~dopotutto cominci a conoscermi davvero bene tesoro...~
~già,fin troppo se calcoli che ti conosco da quanto? Dieci giorni si e no?~risposi beffarda e scuotendo il viso.
~Alis dimentichi forse che noi ci conosciamo da sempre! Giorno più,giorno meno non fa alcuna differenza perché nel profondo noi siamo legati e siamo solo due parti della stessa medaglia~ e il suo tono si fece più serio ma io non risposi sta volta riflettendo sulla veridicità di quelle parole.
~certo... è diverso per quel viscido verme che hai affianco! Lui lo conosci davvero da un giorno e a volte mi hai dato l'impressione di fidarti più di lui che di me o Andriu....è snervante! Soprattutto dopo ciò che è successo e dal tuo atteggiamento quasi indifferente o addirittura accondiscendente a tutto...~sbottò inacidito accelerando il passo.
~ma che dici?indifferente? ....sono molto infastidita anch'io da tutto! Ma che dovrei fare? Io sono più riflessiva di te,preferisco capire fino in fondo prima di condannare! Tutti possiamo sbagliare!~risposi con tono severo e accelerando di qualche passo per raggiungerlo.
"Alis! Tutto ok?"mi richiamò Jack ovviamente disorientato dalla scena poiché non aveva accesso a quella nostra discussione silenziosa.
"Certo!" Mi voltai e risposi stizzita per poi cercare di raggiungere Alex che era ormai a diversi metri da noi.
"Ok..." mi fissò stranito lui "scusa,non volevo intromettermi"sussurro appena.
Mi fermai sbuffando.
"No,tranquillo...è solo che Alex e io la pensiamo diversamente su alcune cose,tutto qui" aggiunsi fissando il diretto interessato farsi strada nervosamente tra i rami degli alberi che gli si ponevano dinanzi.
"Bhe se è per ciò che è successo prima lo comprendo,dopotutto ho sbagliato quindi meritavo il suo scatto d'ira"disse lui attirando il mio sguardo per trovarlo con il viso chino sui suoi passi.
"Già,in effetti penso che Alex non avesse poi tutti i torti! Sono ancora molto infastidita anch'io Jack!"mi fermai e lo fissai severa.
"Lo so e me ne dispiace per tutto. Ho sbagliato facendomi sopraffare dall'istinto"e sia i suoi occhi che il suo tono erano così mortificati al punto da farmi fare un respiro profondo e ammorbidire il mio sguardo severo.
"Perché l'hai fatto? "Chiesi poi a bruciapelo.
Lui mi fissò stranito accigliandosi.
"Perché? Sono stato uno sciocco,ecco perché! Ho lasciato che la mia curiosità prevalesse e ho perso la ragione per un singolo secondo"disse fissandomi quasi adirato.
"La curiosità? Per cosa?" Davvero non capivo.
Lui sviò lo sguardo con un amaro sorriso ma quando tornò con gli occhi su di me non fece in tempo a preferire parola che subito dopo spostò l'attenzione alle mie spalle sospirando.
"Non credo che sia il luogo e il momento appropriato"disse fissando severo alle mie spalle e voltandomi per capire mi trovai Alex ad un palmo dal viso facendomi quasi sobbalzare.
"Alex!"dissi sospirando non aspettando di trovarmelo alle spalle.
"Già decisamente non è né tempo né il momento adatto!"sbottò lui ignorandomi e fulminando Jack.
"Non avrai intenzione di ricominciare spero"dissi io con tono esasperato e solo allora Alex mi degnò di un suo sguardo per poi afferrarmi un polso e tirarmi via con lui.
Comprendevo a pieno l'atteggiamento di Jack e anche il nervosismo di Alex ma infondo io quella risposta la bramavo ugualmente e chissà forse sarò più fortunata in un secondo momento.
"Hai deciso di trattarmi come un sacco di patate da spostare a tuo piacimento senza degnarmi di una parola?"lo rimproverai acida in un sussurro.
"No"rispose secco accelerando il passo.
"E allora?"lo esortati io a lasciarmi andare il polso tirandolo, ma inutilmente.
"Allora niente! Siamo arrivati quindi non mi sembra il caso di inoltrarsi in certe discussioni proprio fuori dal palazzo senza contare che già lui non è il benvenuto poi se attirassimo l'attenzione con una zuffa che lo vedesse coinvolto con me di certo sarebbe morto prima di entrare...."e d'un tratto si zittì fermandosi pensieroso.
"Eh...in effetti non è male come idea,risolverei due problemi con poco sforzo"continuò massaggiandosi il mento e voltandosi lentamente con un sorrisetto sadico verso Jack che lo fissò sconcertato di rimando.
"Tu non sei davvero normale amico! Mi avresti davvero fatto fare tutta questa strada per farmi uccidere qui fuori infine?Avanti! So che sei più furbo di così!"lo punzecchiò questo beffardo continuando a camminare tranquillamente.
"Chissà"rispose Alex ridendo malefico"Forse mi sopravvaluti!"e lo inchiodò con uno dei suoi sguardi di ghiaccio,uno di quelli che ti arrivava al centro dell'animo e ti svuotava nel profondo facendoti rabbrividire ma Jack non si scompone anzi continuò a incamminarsi.
"Ti serve ben altro per intimorormi!A maggior ragione se certe cose non si possono evitare!"aggiunse arrivato in prossimità di Alex facendo il suo sguardo più tetro e davvero non capivo quale fosse davvero il loro problema.
"Smettetela!...andiamo adesso,per favore o finiremo davvero per attirare inutilmente l'attenzione su di noi"sbottai io esortando Alex a voltarsi tirandolo per un braccio mentre lui mi fissò ridacchiando.
"Che c'è tesoro? Sei preoccupata per il povero Jack? Tranquilla non è ancora il suo momento e poi sa difendersi da solo non temere "disse acido più del dovuto fissando le spalle di Jack ormai a qualche metro da noi.
"Sei un idiota! Non sono preoccupata per Jack,sono preoccupata per tutti noi, abbiamo già abbastanza problemi non sarebbe una mossa decisamente intelligente crearcene altri con le nostre stesse mani"dissi decisamente snervata da questa loro conversazione per me incomprensibile.
"E poi...due problemi?A cosa ti riferivi?"mi accigliai chiedendo con tono di voce sussurrato e sollevando le spalle confusa.
"Avrei eliminato il problema e il portatore del problema. Peccato non si possa avere tutto e subito!"rispose lui sarcastico lasciandomi ancora più confusa,ma sapevo che non avrei avuto una risposta più esaustiva di quella al momento quindi lasciai perdere sbuffando nervosamente.
"Non vi capirò mai!"dissi poi esasperata e voltandomi per riprendere il nostro cammino.
Spostati un paio di rami notai in lontananza un enorme castello disposto su un'altura e circondato da delle imponenti mura e lo scenario era davvero vasto tanto da restarne stupefatta.
Il castello di Vicktor non era grande neanche le metà seppure non avevo avuto molto tempo per ammirarlo nel giusto modo.
"Siamo a casa"esclamò Alex con il sorriso sul volto "andiamo,avremo tutto il tempo di litigare una volta al sicuro"continuò beffardo superandomi e facendomi alzare gli occhi al cielo.
Dopo pochi minuti eravamo in prossimità di un vasto villaggio con all'interno delle imponenti mura perimetrali che circondavano il castello,e ora che ci facevo caso in effetti lo scenario e l'atmosfera che si respirava qui era decisamente differente da quello o che avevamo lasciato qualche ora prima,proprio come aveva già preannunciato Alex.
Il cielo appariva più sereno seppur di un'innaturale color rossastro e a tratti violaceo,la vegetazione che si estendeva nei dintorni non era composta da tetri tronchi e rami privi ormai di vita bensì il contrario,era rigogliosa e folta.
Senza contare che questa zona era visibilmente più abitata dell'altra,infatti svariate costruzioni circondavano il perimetrale del castello e ormai il portone d'ingresso era sempre più vicino e mi appariva ora decisamente grande e imponente.
Continuavo a camminare dietro Alex senza emettere un fiato mentre scrutavo incuriosita ogni singolo angolo di quel posto,restandone sempre più ammaliata e sorpresa.
"Che c'è tesoro?"si voltò di scatto Alex verso di me "sembri sorpresa,credevi che ti stessi mentendo prima?"aggiunse con un sorriso compiaciuto.
"No ,ecco...io non credevo che questo posto potesse essere così...normale...o meglio dopo aver visto il castello di Vicktor, e ciò che lo circondava, mi ha stupito notare un'ambientazione del tutto differente,in questo posto riconosco a tratti quella foresta che mi hai mostrato vicino Rosdubh"risposi stupefatta.
"Già,domani ti porterò a vederla. Sai dal vivo è ancora più bello e magico quel posto..."disse avvicinandosi malizioso al mio viso "...e più romantico anche,ti ricordo che abbiamo un conto in sospeso noi due" concluse ridacchiando.
"Sei sempre il solito..." Lo fissai sospirando e scuotendo la testa.
~Non puoi sfuggirmi sta volta tesoro,qui sei nel mio regno e in genere io ottengo sempre ciò che voglio dato che sono il principe!~il suo tono era profondo e i suoi occhi fissi nei miei tanto da togliermi il fiato senza contare che conoscevo già molto bene l'effetto dei suoi poteri sulla mia pelle e il brivido che mi percorreva la spalla non era certo frutto delle mie sole sensazioni.
"Alex,smettila!E comunque ti ricordo che non sono una tua proprietà! Principe o no...qualunque sia il tuo pensiero te lo dovrai guadagnare...niente è scontato!"dissi a voce sussurrata e dandogli un leggero schiaffo sul braccio mentre mi voltai lentalmente alle mie spalle imbarazzata dal fatto che non fossimo soli in quel momento e probabilmente Jack ci stava osservando.
Infatti lo trovai alle nostre spalle che ci fissava irritato mentre teneva le mani ben in vista dinanzi al petto,gesto che onestamente mi apparve incomprensibile.
"Tranquilli! Ma fate pure! Infondo non sono uno straniero in terra nemica che le tue guardie stanno puntando a vista dalle torri" Sbottò Jack infastidito mentre linciava Alex con lo sguardo.
Allora mi voltai verso le mura e notai solo allora le numerose guardie in posizione d'attacco che puntavano le loro armi proprio su Jack pronti a scoccare il colpo non appena lo avessero ritenuto opportuno.
"Alex!Fermali subito"urlai afferrandogli il braccio ma lui si limitò a ridacchiare mentre osservava Jack fermo in quella posizione di resa.
"Lo sai? Non mi dispiacerebbe lasciarti lì così dopotutto"disse divertito.
"Alex"lo rimproverai con tono severo.
"Dai tesoro stavo solo scherzando"disse lui sollevando un braccio verso l'alto per bloccare le guardie.
"Tranquilli,abbassate le armi e aprite le porte,il principe Jack è con me"ordinò con tono deciso, e subito le guardie abbassarono in sincronia le armi ed si accinsero ad aprire il portone.
"Andiamo"disse poi passandomi una mano dietro la spalla per spronarmi ad incamminarmi.
"Grazie vostra maestà"lo canzonò Jack mentre nervoso e sbuffando si avvicinava a noi e comunque non abbassando la guardia,infatti lo vidi guardarsi intorno abbastanza scettico e poco convinto di ogni passo che faceva verso il castello.
E onestamente il suo atteggiamento cominciava a preoccuparmi.
"Siamo sicuri che non lo uccideranno?"chiesi titubante verso Alex guardando le facce sorprese e rabbiose delle guardie al nostro passaggio,atteggiamento sicuramente indirizzato a Jack.
"No tranquilla,se non sarà per un mio ordine non gli torceranno un solo capello"disse lui tranquillo mentre indirizzava lo sguardo dinanzi a se e alle svariate guardie che prendevano posizione sui lati dello spiazzale per salutare in modo formale il ritorno del loro principe.
"Bentornato vosta altezza"esordì il primo chinando il capo al nostro passaggio.
"Bentornato vostra altezza"ripetettero gli altri in coro imitando il gesto.
Decisamente non ero abituata a tutte queste cerimonie ma non potetti far a meno di riflettere che infondo questo era il mondo a cui appartenevo davvero e avrei dovuto abituarmici a questo genere di cose.
"Sei nervosa?"mi chiese improvvisamente Alex sorridendo e avvicinadosi al mio orecchio,forse incuriosito dal mio silenzio o dal mio stringere nervosamente la cappa con le mani o semplicemente per il fatto che ficcava continuamente il naso tra i mie pensieri.
"Un po',spione ficcanaso, è solo che non sono abituata a tutto questo e credo che non mi ci abituerò mai!"dissi sincera seppur fissandolo di traverso per manifestare il mio disappunto sul suo continuo insinuarsi nella mia mente.
"Lo farai,ti ci serve solo del tempo"disse lui sorridendo per poi bloccarsi e offrirmi la sua mano dinanzi come un perfetto gentiluomo.
Lo fissai accigliandomi ,non capendo.
Forse qualche giorno fa' queste sue gelaterie improvvise mi avrebbero di certo impressionata ma adesso che lo conoscevo abbastanza sapevo che quando faceva il galante c'era sempre da preoccuparsi,infondo si sa che quando il diavolo ti pone attenzioni vuole solo l'anima.
Lui ovviamente sollevò un sopracciglio e abbassò di poco il viso per mascherare una risata a quel mio pensiero e io sollevai gli occhi al cielo.
"Hai intenzione di lasciarmi quì così ancora per molto? Non credo che a mio padre piacerà che io permetta che tu ti presenti da sola al suo cospetto"mi disse ridacchiando "sarebbe molto più appropriato che sia io a farlo quindi gradirei che mi porgessi la tua mano"continuò divertito ripetendo il gesto della mano e solo allora sollevai la mia per posarla sulla sua.
"Bene. Lascia parlare me e sta tranquilla,mio padre non morde o almeno in genere non lo fa "disse sottovoce per poi riportare l'attenzione difronte a sé con espressione seria e composta.
"Bentornato figlio mio,noto che non torni a mani vuote... come tuo solito...me ne compiaccio"affermò una figura imponente sulla sommità delle scale che precedevano l'uscio del castello indicando con un gesto e un espressione compiaciuta la figura dietro di noi quasi ignorandoci.
~cominciamo bene~pensai, Alex si preoccupava di chissà quali buone norme di presentazione e invece all'improvviso mi sentivo non solo nervosa ma anche invisibile ,di sicuro a causa di Jack, non doveva davvero godere di buona reputazione o fiducia in questo posto al punto che tutto passava in secondo piano.
Di certo la maggior parte delle figure lì presenti pensavano e speravano che Jack fosse un prigioniero o qualcosa di simile dato le espressioni sulle loro facce, e questo non tranquillizzava né il diretto interessato né me.
"Padre,perdonatemi ma non è come credete! E poi abbiamo un'ospite inattesa"esordì Alex leggendomi nel pensiero e cercando di alleggerire la tensione.
E solo allora l'imponente figura che ci si poneva dinanzi si concentrò su di noi fissando dapprima Alex con disappunto e poi me con aria confusa.
"Non posso crederci"esordi stupefatto in un sussurro.
"Padre...lasciate che vi presenti Allison Rosdubh"disse a quel punto Alex con tono compiaciuto e spronandomi a fare qualche passo verso quell'uomo a me del tutto sconosciuto.
"Alis ti presento mio padre ,nonché il sovrano indiscusso di queste terre , re Derick"agginse poi portandosi un pugno al petto e inclinando il capo.
"Sei la copia esatta di tua madre Katherine...credevo davvero che non avrei più rivisto il tuo volto in questa vita bambina"disse facendo alcuni passi anche lui verso di noi per poi fermarsi ormai a pochi centimetri da me e allungare una mano per sfiorarmi il viso esattamente come farebbe un padre emozionato nel rivedere una figlia,e i suoi occhi quasi lucidi e sgranati ne erano la dimostrazione.
Onestamente mi sentivo molto imbarazzata da quel gesto e non sapevo neanche cosa fare in quel momento per rispondere a quel saluto e feci la prima cosa che mi venne in mente.
"Il piacere è mio...vostra maestà" dissi inclinando il viso e facendo un inchino impacciato.
"Bambina mia sei come una figlia certe formalità non servono"disse lui sorridendo e sollevandomi il mento.
"Ne anvrai passate tante in questi ultimi anni...non appena ti sarai messa a tuo agio e ti sentirai pronta voglio che mi racconti tutto...sei sempre stata parte di questa famiglia e lo sarai sempre,la mia casa e anche casa tua...voglio che tu lo tenga sempre a mente!"disse con tono dolce e affettuoso accarezzandomi il volto con il pollice lasciandomi senza parole.
"Io...io vi ringrazio...è solo che per me è tutto ancora un po confuso e nuovo...perdonatemi"dissi sviando lo sguardo impacciata o meglio quasi mortificata.
Volevo in qualche modo giustificare e mascherare il mio atteggiamento infondo quell'uomo era stato molto gentile ma io davvero non ricordavo nulla,né riconoscevo lui né quel posto,anche se sentivo comunque che le sue intenzioni erano sincere e amorevoli tanto da farmi provare un peso sul petto,come se effettivamente il tocco di quelle carezze,a me sconosciuto fino ad ora, mi fosse mancato davvero in qualche modo e a quel pensiero socchiusi qualche secondo gli occhi per celare un velo di tristezza.
"Tranquilla bambina,capisco il tuo stato d'animo...tutto si aggiusterà e tornerà esattamente com'era a tempo debito"concluse con un sorriso per poi riportare l'attenzione su Jack alle nostre spalle e indurire drasticamente lo sguardo.
"Alexander cosa significa la sua presenza qui?"chiese autoritario indicando con un gesto della mano Jack.
Studiando quell'uomo così da vicino non potetti far a meno di notare la somiglianza con Alex ,era indiscussa la loro parentela, anche se la sua figura era davvero più minacciosa e imponente.
Dopotutto dinanzi mi si poneva un uomo sulla quarantina su per giù,alto,capelli scuri e brizzolati a tratti,ma voluminosi e lunghi fino alle spalle,una leggera e argentea barba gli incorniciava il viso e infine gli stessi occhi di ghiaccio anche se segnati dal tempo gli indurivano l'espressione.
Un vero re sotto ogni aspetto,incuteva timore e rispetto nel solo guardarlo.
"Padre,lasciate che vi spieghi più tardi tutti i dettagli,per ora sappiate solo che è quì come un nostro alleato. Sia io che Alis siamo davvero provati dal viaggio avremmo bisogno di riposarci"cercò nuovamente Alex di alleggerire la situazione guadagnandosi un occhiata alquanto sgradevole del padre.
"Tu pensi davvero che lascerò entrare un Dragulia in casa mia così semplicemente!"sbottò irritato il re facendomi sobbalzare.
Rimasi in silenzio a fissare la scena disorientata e intimorita per alcuni secondi e proprio mentre spostai il mio sguardo preoccupato su Alex il re ci superò incamminandosi verso Jack che era rimasto immobile e silenzioso alle nostre spalle.
"GUARDIE!"Urlò il re.
"Vi porgo i miei ossequi vostra maestà"in quel preciso istante Jack con movimenti impeccabili e pacati chinò il capo di fronte al re e si portò il pugno al petto,come Alex aveva fatto poco fà,lasciando tutti di stucco compreso re Derick.
Le guardie avevano accerchiato ormai Jack ed erano pronte a prendere in custodia lo stesso quando il re sollevò una mano fermandole.
"Un Dragulia che china il capo in mia presenza? Mi viene quasi da chiedermi se tu sia davvero figlio di Vicktor!"commentò re Derick quasi spiazzato dal gesto appena visto.
"Eppure è così vostra maestà"disse Jack ancora a capo chino.
"Vi chiedo perdono se la mia presenza quì vi ha in qualche modo arrecato disturbo ma vi assicuro che sono totalmente in buonafede,non desidero altro che assicurarmi dell'incolumità di mia cugina Allison e collaborare con il principe Alexander ,vostro figlio,nella riuscita del piano per contrastare mio padre Vicktor nelle sue folli manie di grandezza"aggiunse poi stupendo nuovamente tutti che ora si fissavano l'un l'altro sconvolti.
"Come posso credere alle parole di un figlio che contrasta e tradisce il suo stesso padre! Come posso fidarmi di chi tradisce il suo stesso sangue? Cosa vi impedirà di tradire ancora?"lo fissò con durezza e sospetto il re.
"Avete tutte le dovute ragioni per non credermi...e non vi biasimo in effetti visto i precedenti tra le nostre famiglie"rispose a voce smorzata Jack quasi come se colpito nel profondo dalle parole del re.
"Bene. Quindi converrete con me che non è saggio fidarsi così avventatamente di voi?"disse il re con un sorrisetto arrogante e fissando le guardie alle spalle di Jack per dare un tacito consenso nel compiere l'ordine impartitogli.
"Ma può il figlio accollarsi le stesse colpe e le stesse follie del padre senza proferire parola o senza riflessione alcuna a riguardo?"aggiunse a quel punto Jack sollevando il capo e alzando il tono di voce.
Il re induri l'espressione e sollevò la mano per bloccare nuovamente le guardie.
"Può un semplice ragazzo vedere e ignorare la pazzia dell'uomo che l'ha cresciuto? Una pazzia che va ben oltre l'immaginario al punto da distruggere se stesso e chi gli sta accanto?"aggiunse Jack facendo un passo avanti verso il re e fissandolo con determinazione e una luce negli occhi che metteva fuori tutto il suo orgoglio ferito oltre che il suo desiderio di riscatto.
Capivo il suo stato d'animo,infondo lo si incolpava solo per il suo nome e per le malefatte del padre.
Il suo atteggiamento però venne interpretato come sfida, visto che ora tutte le guardie erano in posizione d'attacco con le mani sulle else delle loro armi.
L'aria si era fatta in un attimo decisamente pesante e avversa e vidi Alex fare subito alcuni passi cauti verso di loro linciando tacitamente Jack con lo sguardo, probabilmente preoccupato per un disastroso evolversi della discussione,esattamente come me d'altronde.
La mano del re si pose verso Alex fermando i suoi passi, senza degnarlo di un sguardo, e poi verso le guardie facendo abbandonare dalle stesse la posizione d'attacco.
"Con questo cosa vorresti dire ragazzo?"chiese a quel punto dubbioso il re.
"Io non credo che il legame del sangue vincoli un uomo a fare certe scelte deleterie per se stesso e per i suoi cari...non le scelte che sono stato costretto a fare io almeno...quindi perdonate la mia impudenza vostra maestà ma è la mia coscienza a impormi le mie scelte e non il mio sangue...anche se..."aggiunse poi Jack ammorbidendo i toni e abbassando nuovamente il capo,ma più sconfortato che in segno di rispetto"...se seguissi effettivamente il vero legame del mio sangue non avrei fatto passi diversi da quelli già realizzati sino ad oggi,quindi potere davvero condannarmi come traditore ordunque? "e la sua voce non era che un sussurro quasi impercettibile.
Io e Alex ci fissammo sconcertati non capendo assolutamente dove il discorso di Jack avesse voluto andare a parare.
"Alzate il viso Jack Dragulia,siete un principe e come tale i vostri occhi saranno specchio delle vostra anima, non sarà certo un vostro inchino o le vostre parole a convincermi delle vostre buone intenzioni"sentenziò il re e Jack subito si apprestò ad eseguire l'ordine.
Jack e Derick continuarono a fissarsi silenziosi per alcuni secondi finché il re abbassò lo sguardo e rilassò la sua espressione.
"È così dunque! Tu sai..."Commentò in un sussurro il re.
E vidi lo sguardo di Alex stringersi sui due ancora più confuso, ma d'altronde nessuno stava capendo granché.
~ tu sai? Ripetetti nella mia mente. Cosa significava? Oh dannazione! Ma perché sono sempre tutti cosi enigmatici!~sospirai nervosa.
~ tesoro hai pienamente ragione,anche a me questa storia comincia a darmi alquanto sui nervi...mio padre mi dovrà delle spiegazioni ...oltre a Jack! è stato un folle a voler affrontare così spudoratamente mio padre anche se... per fare una cosa del genere o è totalmente fuori di testa o di certo ha qualche asso nella manica che noi non conosciamo...~rispose Alex ai miei pensieri trovandomi pienamente daccordo.
~già,penso sia più probabile l'ultima dato la frase di tuo padre 'tu sai'~non potetti far a meno di ripensarci ~ chissà a cosa si stava riferendo poi?~
~mio padre legge la mente e l'animo di chiunque tramite il contatto visivo,quindi deve aver visto nella mente di Jack le sue vere intenzioni oltre che la verità dei fatti,che a quanto pare per mio padre non è stata una sorpresa così come per noi al maniero!~ ed era difficile non notare il nervosismo di Alex, anche se ben giustificato.
"Si mio re...io so tutto...ed è mia intenzione solo fermare tutto ciò una volta per tutte...non voglio più essere associato agli errori e alle folli ambizioni di Vicktor! Non voglio veder soffrire mai più nessuno della mia famiglia...mai più"rispose Jack con tono affranto e quasi sofferente.
"Spero che le vostre parole siano sincere e che le vostre di ambizioni non vi portino un domani a fare passi più lunghi delle vostre gambe principe Jack"rispose re Derick assottigliando lo sguardo su di lui,e sia io che Alex ci fissammo sempre più confusi per quelle parole così prive di senso per noi ma probabilmente con celati significati ,a quanto pare ben chiari,per i diretti interessati.
"Lo sono vostra maestà come d'altronde anche le mie intenzioni"rispose Jack con un leggero sorriso,probabilmente soddisfatto di aver fatto valere la sua posizione nonostante i pregiudizi legati al suo nome.
"Bene...Il principe Jack sarà ospite gradito quì al castello per volere del re e come tale non gli verrà torto un solo capello finché godrà di tale privilegio" esordì poi re Derick rivolgendosi alle guardie circostanti.
"Ora visto che la situazione è stata chiarita è decisamente il caso di spostarci all'interno"disse poi rivolgendosi verso di noi con il sorriso sulle labbra come se nulla fosse accaduto e incamminandosi verso l'ingresso.
"Certo padre" sbottò Alex con tono infastidito.
"Qualcosa ti turba figlio mio?"si voltò e lo fissò duramente il re,cambiando espressione e facendosi più serio.
"Certo che no padre" rispose fin troppo poco convinto ma comunque incamminandosi dietro di lui posandomi una mano dietro la schiena per esortarmi a fare lo stesso.
"Sarete stanchi,è giusto che vi riposiate adesso" aggiunse il re ignorando il cattivo umore di Alex "e poi all'interno ce già chi ti aspetta figlio mio" disse poi attirando tutta la mia attenzione.
"Andriu!"esclamai in apprensione.
"Si mia cara, Driu è arrivato quì poco prima di voi scortato da altri tre inaspettati ospiti"mi rispose re Dereck sollevando un sopracciglio, poco felice evidentemente di avere all'interno del castello degli hunter,perché era ovvio che si stesse riferendo ai miei amici.
"Tre? Solo tre?"Un dubbio improvviso mi attanagliò la mente e mi voltai verso Alex con occhi sgranati.
"Tranquilla tesoro erano tre sin dal principio. Non si è perso nessun pezzo ,il damerino tutto muscoli e niente cervello non è venuto affatto!"rispose Alex quasi beffardo e compiaciuto e io lo fissai maledicendolo seppur tirando un respiro di sollievo.
Quindi Ryan non c'era,non era mai venuto qui.
E onestamente non sapevo se la cosa mi rallegrasse o ferisse allo stesso tempo,abbassai infatti gli occhi amareggiata.
"Driu e arrivato quì con due curiose signorine e un cavaliere ,li conoscete già forse?"aggiunse subito dopo il re incuriosito e facendomi discostare così dai miei pensieri.
"Si"risposi semplicemente, incerta sul dire o meno tutta la verità,infondo questa parte della storia riguardava anche me ed era un argomento un po delicato da trattare così su due piedi.
"È una storia troppo lunga padre,la affronteremo a tempo debito...come tutto il resto d'altronde "disse Alex sempre con tono allusorio carico di doppi sensi e un tirato sorriso.
Re Derick lo fissò severamente per pochi istanti prima di decidere di ignorare volutamente le sue parole e proseguire il cammino.
C'era davvero qualcosa che cercava di nasconderci,anche se grazie ai poteri di Alex al maniero avevamo già scoperto abbastanza sui segreti di Jack,ma ovviamente lui ignorava questo piccolo particolare o probabilmente c'era dell'altro che noi ancora non sapevamo ma di certo ne saremmo venuti a capo,eravamo due tipi caparbii e determinati dopotutto.
Superammo il portone d'ingresso e il castello all'interno era a dir poco da togliere il fiato,niente in confronto al maniero.
Era tutto finemente decorato,niente lasciato al caso. Il colore principale che padroneggiava era il rosso scuro e il dorato.
Dinanzi a noi si estendeva, per diversi metri, un tappeto rosso che conduceva a delle rampe di scale quasi interminabili.
Quasi di fronte a queste il re si fermò e richiamò un servitore.
"Fà preparare delle stanze per il nostro ospite" ordinò indicando solo Jack lasciandomi sorpresa.
Eravamo in tre,perché far preparare una sola stanza?
"Allison tu hai già la tua stanza,seppur vuota da molto tempo. Sarà Alexander a mostrartela"aggiunse poi dando voce ai miei dubbi.
Quindi avevo addirittura una mia stanza qui! Un altro pezzo di vita che non ricordavo affatto si affacciava dal mio passato oscurato fatto di ricordi velati e inconsistenti e al pensiero non potetti sospirare rattristata attirando uno sguardo curioso del re.
"Certo padre."attirò l'attenzione Alex e lo ringraziai mentalmente per non aver dato spazio a pressanti domande legate al mio umore.
"Accompagnerò io entrambi e se non vi dispiace ci congederemo subito da voi, così passeremo a salutare Andriu, Alis è molto preoccupata per suo fratello" disse Alex chinando il capo verso il padre per non lasciare altra scelta che assecondarlo.
"Ma certo comprensibile ,andate pure. Ci rivedremo più tardi per cena, farò organizzare un banchetto per il ritorno di Allison e per tutti i nostri ospiti"e dopo un cenno del viso si voltò e si incamminò verso la destra delle scale seguito da diverse figure.
Sentii Alex sospirare rumorosamente non appena il padre scomparve dalla nostra vista e non potetti far a meno di posare una mano sulla sua spalla cosciente di quale fosse la causa del suo malumore.
"Tutto bene?"chiesi avvicinandomi con il viso al suo.
"Me lo stai chiedendo davvero?"mi fissò di traverso lui alzando un sopracciglio per poi indirizzare uno dei suoi sguardi di ghiaccio verso Jack, e sapevo che quello sarebbe stato l'inizio dell'ennesimo problema.
"Certo"alzai le spalle con un sorrisetto sul viso.
"Sai bene che non va affatto tutto bene!"mi disse fissandomi dritto negli occhi.
"Certo, ma scopriremo tutto a tempo debito, no?" Gli sussurrai strizzando un'occhio.
Infondo era ovvio che Jack ci nascondeva qualcosa,e qualsiasi cosa fosse non ci avrebbe detto nulla usando le maniere forti soprattutto dopo quello che era successo poco fà,non avrebbe certo messo a repentaglio la sua situazione già delicata poiché era ovvio che il re non volesse far sapere più del dovuto.
~hai ragione...dobbiamo essere cauti... tu sei la voce della mia coscienza tesoro~cambiò velocemente l'espressione sul suo viso e in un movimento veloce si avvicinò al mio volto stampandomi un bacio sulle labbra lasciandomi di soppiatto.
"Andiamo, Andriu sarà preoccupato"disse poi voltandosi e incamminandosi mentre io ero ancora ferma lì e imbambolata.
Ciò che mi aveva sconvolta non era il bacio stranamente,ma bensì le parole che aveva detto e il fatto che avesse seguito il mio consiglio senza battere ciglio,non era da lui,o meglio non era da noi.
"Alis? Che aspetti? Andiamo"ribadì attirando la mia attenzione.
"Sei sicuro di stare bene?" Gli chiedi io a quel punto sollevando un sopracciglio e con un sorriso perplesso.
"Certo,mai stato meglio! Tu piuttosto? Si può sapere che ti prende? Capisco che i miei baci ti fanno perdere la testa ma ormai dovresti esserci abituata!" Disse lui ridacchiando e tornando verso di me per afferrarmi il polso e trascinarmi su per le scale con lui.
"Sei sempre il solito idiota! Non era quel semplice bacio il problema"e socchiusi subito gli occhi sospirando pentendomi di ciò che avevo appena detto perché vidi la malizia farsi strada inesorabilmente nei suoi occhi.
"Ah si ?"si bloccò e si voltò lui compiaciuto.
"Forse volevi che fosse più passionale?"mi chiese avvicinando il viso al mio.
"Nooo! Non travisare le mie parole!"sbottai imbarazzata della piega che stava prendendo la conversazione e poi per il fatto che Jack stava assistendo per l'ennesima volta ad uno dei nostri battibecchi.
"Ma non le sto travisando, anzi sei tu che non sei sincera,potevi dirlo chiaramente che desideravi uno dei miei baci travolgenti invece di fare tutte queste storie"continuò a prendersi gioco di me il maledetto cercando di avvicinare nuovamente il suo viso al mio.
"Vi vorrei ricordare che io sono qui esattamente dietro di voi!"sbottò Jack schiarendosi la voce e con un tono infastidito ed esasperato.
"Ve ne sarei immensamente grato se potreste rimandare a più tardi le vostre smancerie!"aggiunse poi seccato superandoci sbuffando.
"Oh perdonatemi principe Jack non volevo turbare il vostro animo candido"lo punzecchiò Alex con un tono poco amichevole.
"Animo candido?" ripetette Jack divertito"La mia anima è di sicuro oscura esattamente come la tua Alexander,te lo posso assicurare infatti abbiamo entrambi gli stessi interessi sotto molti aspetti"lo fissò con fare provocatorio e Alex indurì la mascella e si sporse verso lo stesso con un ringhio.
Onestamente non ero sicura di capire a cosa si stessero riferendo entrambi ma di certo non era qualcosa di buono.
"Ehi,datevi una calmata non ho intenzione di assistere ad un altra zuffa adolescenziale tra voi"li bloccai ponendomi tra i due.
"Già,hai ragione tesoro, non ne vale la pena perdere tempo con un traditore"sentenziò Alex facendo scattare Jack stavolta.
"Si può sapere qualè il problema?"sbottò questo infatti furioso seppur bloccato da una mia mano sul suo petto.
"Dimmelo tu! Cos'era quella scenetta la fuori? Cosa ci stai nascondendo?"Gli urlò contro Alex e vidi Jack voltare il viso con un sorrisetto amaro.
"Arriverà il tempo delle verità.. stanne certo, ma ora limitiamoci a coesistere per un bene comune"disse poi Jack guardando me di sfuggita per allontanarsi poi sospirando.
E ora ero ancora più confusa di prima.
Che diavolo stava succedendo?
"Andiamo"disse Alex irritato riprendendo a tirarmi via con lui su per quelle scale.
Minuti di interminabile silenzio ci accompagnarono finché non arrivammo dinanzi ad un salone immenso che aveva tutto l'aspetto di essere un'enorme biblioteca.
Una volta varcato l'ingresso di quella stanza una figura, dalla corta chioma bionda a me famigliare, attirò tutta la mia attenzione facendomi scattare subito verso la stessa.
"Barbara"urlai sorridendo mentre a braccia aperte ero già a pochi passi dalla mia amica.
"Alis"risose lei allo stesso modo.
"Quando Alex mi ha detto che eravate qui ero cosi preoccupata!"dissi stringendola a me.
"Non potevamo certo restare con le mani in mano sapendo cosa fosse successo" esordì a quel punto Kendra con ovvietà.
"Vi ringrazio"esclamai compiaciuta fissandola al mio fianco e subito anche Michael fece alcuni passi verso di me.
"Sei sempre la solita combina guai ,lo sai? In tutti i nostri anni di addestramento non credo che abbiamo collezionato la serie di emozioni che ci hai procurato tu in questo ultimi giorni"disse ridacchiando e passandosi una mano tra la sua chioma ramata.
"Mai avrei pensato in tutta la mia vita di trovarmi dove sono quì oggi"aggiunse aprendo le braccia e guardandosi intorno incredulo e sistemandosi gli occhiali sul naso.
"Già,se me l'avessero raccontato non ci avrei creduto nemmeno io" Commentò Barbara divertita facendomi fare lo stesso.
E solo allora mentre più tranquilla mi osservai intorno concentrai la mia attenzione su di un'altra figura rimasta in disparte.
"Andriu" sussurrai appena vedendolo fissarmi con il sorriso sul volto.
Gli andai incontro e senza proferire parole gli passai le braccia attorno al collo e lo strinsi a me con quasi le lacrime agli occhi.
Ci eravamo lasciati davvero in malo modo dopotutto al maniero e ora era qui di fronte a me dopo aver rischiato la sua vita pur di proteggere la mia e questo riempiva il mio cuore di gioia.
"Mi dispiace..."dissi a voce smorzata e tremante mentre posai la fronte sull'incavo del suo collo.
"Mi hai fatto preoccupare come mai nella mia vita,se non fossi stato immortale probabilmente sarei morto di crepacuore..."disse quasi freddo e distaccato per poi ammorbidire i muscoli del petto e avvolgermi anche lui in una stretta quasi soffocante "ma sono così dannatamente felice di rivederti e sapere che stai bene" aggiunse poi stampandomi un affettuoso bacio tra i capelli.
"Mi dispiace,per tutto quanto..."ripetetti io quasi con un groppo alla gola al pensiero di averlo ferito con le mie parole "...sono stata una stupida,le cose che ti ho detto..."feci per allontanarmi per guardarlo in viso ma lui mi bloccò stringendomi ancora di più.
"Non ha più importanza, sono stati giorni carichi di novità e rivelazioni è normale che tu sia disorientata dal tutto...non pensarci...so che non pensavi davvero le cose che hai detto....come me d'altronde"disse posandomi le mani sulle spalle allontanadomi di poco da lui e guardandomi così dritto negli occhi,quegli stessi occhi verde smeraldo esattamente come i miei in cui potevo specchiarmi e ritrovare una parte di me stessa sempre.
"Fratello sai perfettamente che non avrei mai permesso che le torcessero un solo capello!"ci interruppe Alex ormai vicino a noi dando una pacca sulla spalla di Jack che invece lo fissò maledicendolo.
"Tu!"sbottò infatti Andriu allontanandomi e colpendo Alex al petto con un dito.
"Hai idea di quanto fossi preoccupato? E di quanto fossi arrabbiato dopo il tuo scherzetto al maniero? Ti ucciderei all'istante se non fossi certo che non servirebbe a nulla"sbottò inacidito e Alex di rimando non faceva che ridacchiare divertito.
"Ti diverte farmi preoccupare così eh?"aggiunse sempre più irritato Andriu.
"Avanti fratello,non fare l'offeso infondo ti ho lasciato in ottima compagnia"disse Alex ancora divertito indicando Barbara ,la quale all'istante arrossì e scostò lo sguardo curioso di tutti i presenti, facendomi accigliare non capendo quella reazione stranamente imbarazzata.
Reazione che ebbe anche Andriu scontrando i suoi occhi con quelli di Barbara e tutti ci fissammo confusi.
"Mi spiegate che diavolo succede ?"chiesi io a quel punto ridendo incuriosita.
"Niente,niente"disse subito Barbara muovendo le mani nervosa difronte al suo petto "è solo che dato che ero al maniero quando sei scomparsa ho dato una mano ad Andriu a cercare Alex e poi te tutto quì,come gli altri d'altronde"si giustificò con un'atteggiamento alquanto strano e un sorriso tirato.
"Già,ma riflettendoci..."commentò Kendra assottigliando lo sguardo su Barbara" in effetti tu sei venuta da noi solo dopo alcune ore che Alis era scomparsa,dì un po' non è che ci nascondi qualcosa?" Aggiunse ammiccando divertita.
"Ma cosa vai a pensare?!"si giustificò subito Barbara "abbiamo solo perso un po di tempo cercando Alex e poi per seguire le sue tracce fino a quella strana foresta e quella grotta dove abbiamo trovato il suo messaggio che ci diceva dov'era, come arrivarci e che fare"aggiunse nervosa e a disagio mentre il viso le andava decisamente in fiamme.
Non potetti far a meno di sorridere osservandoli entrambi e scoprendo un lieve imbarazzo anche sul viso di mio fratello.
"Va bene,va bene...tranquilla,stavamo solo scherzando" ridacchiò Kendra seguita da tutti gli altri, me compresa.
"Tornando a noi"riprese Andriu la parola "sei stato un vero stronzo! Hai idea di quanto tempo ci hai fatto perdere? E poi? Se non fosse intervenuta Kendra non avremmo mai potuto attraversare il portale! Devi sempre fare di testa tua,sei un irresponsabile!"continuò con tono severo quasi come un padre che rimprovera i figli " e ovviamente la cosa vale anche per te signorina!"si voltò poi verso di me indicandomi con il gesto della mano "scappare in quel modo! Voi mi fatere diventare matto!"concluse esasperato passandosi le mani tra i capelli.
"Oh come ti capisco cugino" esordì Jack avvicinadosi ad Andriu "questi due insieme sono matti da legare,una più pazzo dell'altro,un attimo prima sono d'amore e d'accordo e quello dopo sono peggio di due belve inferocitile,a starci dietro ci perdi la lucidità mentale!"aggiunse sollevando gli occhi al cielo.
"Meno male che non sono il solo a pensarlo!"disse Andriu annuendo verso Jack.
"A proposito sono felice seppur sorpreso di vederti tra queste mura cugino"disse poi serio Andriu allungando un braccio verso Jack per dargli una pacca sulla spalla"re Derick non ti ha ucciso a vista,come mai?"ridacchiò poi ,stupendomi poiché l'ultima volta che erano insieme si stavano quasi azzuffando.
"Grazie per la considerazione Andriu,comunque ho semplicemente espresso il mio punto di vista al re che ha gentilmente compreso la diversità dei miei ideali da quelli di mio padre"rispose con ovvietà.
"Ne sono felice,questo fa di te un vero Rosdubh adesso"disse Andriu con tono compiaciuto e provocando in Jack un sorriso orgoglioso e il mio stupore nel vedere Andriu così ben disposto verso Jack crebbe ancor di più.
"Da quando siete così amichevoli tra voi?"chiesi sconcertata accigliandomi.
"Abbiamo raggiunto un accordo...almeno per il momento,dopotutto Jack è pur sempre sangue del nostro sangue sorellina,merita un pizzico della nostra fiducia a maggior ragione se i suoi scopi coincidono con i nostri"rispose Andriu ridacchido e fissando Jack con complicità.
"Questo è ancora da vedere!" sbottò però Alex con disappunto attirando lo sguardo furioso di Jack su di sé di oltre che il mio.
~ti prego Alex~ cercai di dissuaderlo da iniziare l'ennesima discussione e lui mi fissò per poi alzare gli occhi al cielo.
"A cosa ti riferisci? C'è qualcosa di cui dovrei essere messo al corrente?"domandò allora dubbioso Andriu verso Alex.
"Certo che no cugino,quella di Alex era solo una semplice battuta di cattivo gusto"spiegò con un tirato sorriso Jack fulminando Alex con gli occhi.
"Si. Fratello lascia stare,arriverà il momento opportuno per raccontarci le nostre disavventure"rispose Alex assecondando il mio desiderio di evitare discussioni.
Andriu però ci fissò tutti e tre perplesso,di sicuro le nostre espressioni manifestavano tutt'altro che un'apparente calma.
"Bene. L'importante è essere tutti qui adesso. Sani e salvi"disse poi Andriu cambiando drasticamente discorso assecondando Alex.
Sapevo bene che si leggevano negli occhi meglio di come Alex leggeva la mia mente quindi di sicuro avrà capito che c'era qualcosa che non andava ma che Alex voleva parlarne privatamente solo con lui.
"Già. È stata una giornata carica di emozioni"commentò Barbara sorridendo "ma per fortuna ora siamo al sicuro"aggiunse guardando Andriu con un sorriso fin troppo accentuato.
Di sicuro anche loro due mi nascondevano qualcosa,chissà cosa sarà successo davvero tra loro? Non potevo far a meno di chiedermelo fissandoli entrambi e infondo l'idea folle che mi passava nella mente su un loro avvicinamento mi divertiva e compiaceva allo stesso tempo.
Avrò modo in serata di indagare con Barbara poi però nuovamente incominciarono a fischiarmi le orecchie e girarmi la testa come qualche minuto prima al punto da avere un leggero cedimento all'indietro.
"Alis?"allungò le braccia verso di me Andriu anche se alle mie spalle già due mani reggevano prontamente il mio peso.
"Alis?"Ovviamente anche Barbara come tutti gli altri si avvicinarono preoccupati fissandomi in apprensione.
"Va tutto bene?"mi sussurrò Alex all'altezza del mio orecchio mentre mi voltai leggermente capendo che era stato lui ad afferrarmi.
"Si"risposi poco convinta,infatti a mala pena riuscivo a stare in piedi e ora che era così vicino a me nella mia mente nuovamente rimbombava solo il suo battito.
"È solo stanca"disse poi lui guardando Andriu per rassicurarlo "la accompagno nella sua stanza,potresti occuparti tu di accompagnare Jack nel frattempo?"aggiunse poi.
"Ma certo"rispose Andriu annuendo"ci rivediamo più tardi di sotto,tuo padre sta organizzando un banchetto per tutti noi...quindi non tardate"agginse poi fissando Alex con occhi severi.
Di sicuro aveva ben chiaro il motivo del mio malessere però a quanto pare come un padre preoccupato il fatto che sarei rimasta da sola con Alex ancora lo infastidiva.
"Tranquillo fratello,non la mangerò"disse Alex ridacchiando e io non potetti non alzare gli occhi al cielo.
"Certo" sentenziò Andriu poco convinto.
"Ma che le succede?"chiese preoccupata Barbara.
"Niente di cui preoccuparsi,tranquilla si prenderà Alex cura di lei"disse Andriu rassicurandola e lei sembrò seguire subito il suo consiglio senza battere ciglio.
"Andiamo"disse poi Alex ancora col sorriso sul volto passandomi un braccio attorno al petto e l'altro sotto le gambe alzandomi così in uno scatto verso l'alto senza darmi il tempo di oppormi.
"Alex...posso camminare da sola,lasciami subito andare"dissi imbarazzata e cercando di divincolarmi ,ma allo stesso tempo il mio malessere si fece più pressante perché ero di poco distante dal suo collo e socchiusi gli occhi mentre il mio respiro si affannava sempre più.
~Smettila di agitarti o sarà peggio,a meno che tu non voglia dare spettacolo dinanzi ai tuoi amici,sai non credo che sarebbero contenti di assistere ad una cosa del genere~le sue parole erano sussurrate direttamente nella mia mente e ovviamente non potetti che trovarmi daccordo.
~ no infatti,andiamo via da qui ti prego ho la testa che mi scoppia e...~mi arresi nel lasciarmi portare via da lì anche perché ora non riuscivo più a pensare ad altro che alla sete che mi attanagliava la mente e soffocava la gola.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro