24 FUOCO E CENERE (Parte 2)
Nella foto Alex.
Quale sarà il significato nascosto di quella frase.
La ripetevo nella mia mente come se avessi la certezza che nascondesse la chiave di tutta la situazione,ma per quanto mi sforzassi non trovavo la risposta che cercavo.
Vicktor aveva ragione,l'unico che potrà mai fare chiarezza su tutto cio è lui stesso,arriverà il giorno in cui io dovrò incontrarlo e lui dovrà mettere in ordine i tasselli di tutta questa storia.
Ma ora i miei pensieri dovevano aspettare,avevo una questione ben più importante da affrontare:Barbara aveva sempre saputo tutto, o almeno aveva intuito qualcosa, ma non ne aveva mai parlato con nessuno di noi,la resa dei conti si faceva sempre più difficile e imprevedibile.
"Cos'è questa storia dei miei occhi?...Non potevo avere gli occhi da demone,la mia natura era celata,almeno fino a due giorni fà,finché Andriù e Alex non mi hanno liberata dal sigillo."dissi fissando Barbara in preda alla confusione.
"Io non sò cosa di preciso ti accadesse nel sonno Alis,ma a volte al tuo risveglio,solo per un istante e in particolar modo dopo i tuoi incubi ,i tuoi occhi brillavano ed erano rossi,ma per timore che ti potesse accadere qualcosa e che gli altri non avrebbero capito e accettato di buon grado la cosa, ho sempre mantenuto il segreto,perché inoltre sapevo con certezza che anche tu in primis non sapevi cosa ti stesse accadendo,e raccontandoti una cosa del genere avrei aumentato ancor più le tue angoscie"disse Barbara con gli occhi ancora lucidi fissandomi tristemente.
"Io davvero non ci sto capendo più nulla" disse Kendra in un urlo esasperato portandosi le mani alle tempie.
"Lo credo bene tutto questo è assurdo!"continuò Michael indiettrggiando e poggiandosi di spalle al muro per poi portarsi anche lui le mani alla testa in segno di esasperazione.
Era come se volessero cancellare quelle parole e la situazione che gli si parava dinnanzi,esattamente come lo desideravo io al principio,ma questa è la realtà dei fatti e bella o brutta che sia bisognava accettarla per ciò che è.
Poi vidi Kendra fissarmi e addolcire la sua espressione per poi voltarsi verso Barbara.
"Barbara io capisco la tua reazione e ciò che hai fatto...infondo lo avrei fatto anch'io credo. Noi cinque siamo insieme da sempre,siamo uno la forza dell'altro e non ce niente di sbagliato nel voler difendere la propria famiglia,anche se devo ammettere che tutto questo è davvero piuttosto difficile da accettare"disse Kendra poggiando una mano sulla spalla di Barbara e fissandola negli occhi.
"Prima hai detto che avresti voluto spiegarci tutto ma che ti avremmo dovuto concedere il beneficio del dubbio,io sono pronta ad ascoltare adesso Alis,mi dispiace se in un primo momento la mia reazione sia stata di avversione ma infondo non puoi biasimarmi, siamo hunter ed è nella nostra natura non fidarci!"mi disse Kendra voltandosi verso di me con un sorriso sul volto.
Il suo voler capire mi rincuorava,doveva essere uno sforzo immane per lei e tutti loro accettare una cosa del genere, quindi avrei raccontato tutto con estremo piacere se fosse servito ad averli ancora vicino a me.
Mi voltai verso Ryan e Michael nella speranza di ricevere anche la loro comprensione, ma il timore che fosse troppo tutto questo per le loro radicate convinzioni mi massacrava l'animo.
Infatti i loro sguardi erano duri e carichi di odio e rammarico,mi sentivo come se con un solo sguardo potessero ridurmi in un cumulo di cenere.
"Allora ragazzi"intervenne Kendra avvicinandosi ad entrambi "Prima di condannarla diamole la possibilità di spiegare cosa sta succedendo,infondo è Alis,è una di noi...bhe occhi da brivido a parte,ma ci sarà di certo una ovvia ragione per tutto quanto,poi una volta che saremo a conoscenza di tutta la storia decideremo insieme sul da farsi. Che ne dite?"
Furono i due minuti di silenzio più lunghi della mia vita,finché almeno uno di loro non prese finalmente parola.
"Io ci sto!Sono tutt'orecchie"disse Michael fissandomi.
"Ryan?"lo richiamò Kendra ma lui si limitò a fissare prima me privo di emozioni per poi trafiggere con il suo sguardo carico d'odio Andriù.
"D'accordo,siamo comunque la maggioranza,tre su quattro,quindi ascolterai in silenzio ciò che Alis ha da dire"disse Kendra sedendosi per terra di fianco a Michael,seguita da Barbara.
Ryan rimase in piedi in disparte.
"Prego,comincia pure quando vuoi Alis"mi fece un cenno con la mano Michael.
"Io...Io non so davvero da dove cominciare ,vorrei potervi dire che so come spiegarvi tutto quanto,ma la realtà è che ne so quasi quanto voi,apparte che dopo tutto questo tempo almeno ho la certezza che non sono mai stata abbandonata e che un membro della mia famiglia mi ha cercata disperatamente in ogni singolo giorno,ed è l'unica vera ragione per cui mi trovo qui ora"dissi guardandoli.
"Davvero?"mi chiese stupita Barbara in un primo momento, per poi sgranare gli occhi e voltarsi verso Michael e Kendra.
"L'anello! Mercatino dell'usato eh?!"disse Michael fissando Andriù.
Non riuscivo a capire a cosa si riferisse,ma voltandomi vidi Andriù sorridere mentre fissava Michael.
"Cosa significa?"gli chiesi sollevando un sopracciglio.
"Una lunga storia,diciamo che i tuoi amichetti notano i particolari"mi disse sorridendo Andriù.
"Quindi avevate già intuito qualcosa a riguardo?"chiesi fissandoli stranita.
"Bhe,sai che sono un ottimo osservatore e non mi è sfuggito il particolare dell'anello con lo stemma della rosa nera sul dorso"disse Michael.
"Quindi è il caso che vi presenti ufficialmente mio fratello Andreius Rusdubh"dissi col sorriso stampato sul volto.
"Bhe devo ammettere che infondo la somiglianza cè"esordì Kendra.
"Già...infondo sapevo che il damerino nascondeva qualcosa,anche se tutta questa storia ha davvero dell'incredibile!"continuò Michael.
"Io non capisco,se questo è vero,per tutti questi anni dove sei stato?perché non l'hai mai cercata?non hai mai tentato di avvicinarla?cosa ci dà la certezza che tu non stia mentendo o non stia solo cercando di manipolarla?....insomma cosa ci assicura che tu abbia buone intenzioni? Infondo siamo venuti fin qui per caso,non ha alcun senso che tu abbia deciso di incontrarla proprio ora!"Ryan mise fuori con rabbia i suoi pensieri senza però muoversi dalla sua posizione,a braccia incrociate di spalle al muro poco lontano da noi,e con il suo duro sguardo rivolto verso mio fratello.
"Perché non è affatto un caso che voi siate quì"gli rispose Andriù con freddezza.
"Aspettavo da tempo ormai l'occasione di parlare con Alis, e infondo a pensarci bene sei stato proprio tu a fare in modo che si concretizzasse il tutto,allontanandoti dagli altri per andare al Keira club,se tu non fossi andato lì,loro non ti avrebbero seguito e Io non avrei mai avuto l'occasione di parlare con lei."continuò Andriù fissandolo con un sorriso carico di scherno.
"Cosa vorresti dire con questo? Che la colpa è mia se Alis ora è...in questo stato?"vidi Ryan indicarmi con una mano e poi chiudere l'altra in un pugno.
"Al contrario,non cè una colpa bensì un merito,è solo merito tuo Ryan se lei è venuta dritta da me,quindi dovrei ringraziarti in effetti" disse Andriù facendo un cenno col capo.
"Maledetto demone,ti prendi gioco di me!Come osi!"vidi Ryan allontanarsi dal muro per lanciarsi contro Andriù,ma Michael prontamente intervenne.
"RYAN!...MANTIENI LA CALMA"lo bloccò afferandolo per un braccio provocando un suo sguardo gelido e carico d'odio.
"Capisco il tuo stato d'animo, ma abbiamo promesso di ascoltate prima di trarre conclusioni affrettate,quindi ascolteremo!"continuò Michael, Ryan con uno strattone si liberò il braccio e riprese la sua posizione portandosi nuovamente di spalle al muro con le braccia incrociate e fissando il suo sguardo dalla parte opposta a tutti noi in segno di disappunto.
"Ok...continua pure Alis,e tu Andriù bada a ciò che dici,sarai anche suo fratello ma ciò non ti dà la libertà di prenderti gioco di noi! Non dimenticare che sei in una stanza piena di hunter...Stà attento!"disse Michael puntandolo con un dito per poi riprendere anche lui il suo posto.
"Ok,ok...stavo solo raccontando i fatti,niente di più,non volevo offendere nessuno"disse Andriù portandosi le mani a palmi aperti di fronte al petto in segno di resa.
"Ok...cerchiamo di stare calmi,non ce motivo di agitarsi"dissi io fissando poi Andriù per accertarmi che anche lui contribuisse a mantenere calmi gli animi.
E mio fratello mi fece cenno con la mano di continuare il racconto,avendo capito la mia tacita richiesta.
"Bene,allora incominciamo dal principio, ho incontrato Andriù e Alex al club la prima volta,2 giorni fà,la mia curiosità di hunter, e non solo considerando come si sono svolti i fatti ,mi spinse quella sera a dare un occhiata alla saletta privata al piano superiore del club,dentro di me sapevo che c'era qualcosa che non andava,dovevo capire cosa e dato che non riuscivo a trovarvi mi gettai in quella ricerca da sola senza sapere che poi si sarebbe rivelata la miccia di tutto questo. Ovviamente la mia prima reazione a tutto è stata tutt'altro che positiva,anzi ho avuto un rifiuto, ma mi sono dovuta ricredere man mano che parlavo e avevo a che fare con loro,con Andriù maggiormente.
Molte cose di cui Andriù mi ha raccontato combaciavano con i miei incubi,e poi questo posto,questa casa... è stata un ulteriore conferma del tutto, in quasi tutto cio che si trova in questa villa appare lo stemma della rosa nera" d'istinto strinsi la mia collana con una mano e sospirai per un secondo,Andriù capendo il mio stato d'animo mi posò una mano sulla spalla e Io mi voltai per fissarlo e trovare la forza di andare avanti "e fuori dalla villa,nel giardino,ho avuto la conferma più grande, due statue completamente identiche alle figure che vedo nei miei incubi da sempre,e....e quelle figure erano i miei genitori,e con certezza erano dei demoni. Quello che io vedevo nei miei incubi non sono altro che reminiscenze del mio passato,per la precisione del giorno della loro morte,l'ultimo in cui io li ho visti e....e lo stesso in cui sono stata portata in questo mondo da Wanda"dissi con il fiato mozzato dal dolore.
"Ma è incredibile!"disse Barbara fissandomi a occhi sgranati.
"Quindi Wanda ha sempre saputo? Anche quando le avevo manifestato i miei dubbi sulla runa...questo spiegherebbe la sua calma e la sua segretezza,forse anche lei ha mantenuto il silenzio per proteggere Alis "aggiunse fissando gli altri.
"Bhe la storia è un Po più contorta di così,diciamo solo che per ciò che sò,lei non è stata proprio limpida come vuole far sembrare"dissi fissando Andriù,certa di un suo sbalzo di umore,poiché odiava anche solo sentirla nominare.
"Limpida? Bhe è un termine che non le si addice affatto a quella maledetta strega doppiogiochista!"aggiunse lui fissandomi con la scintilla della rabbia negli occhi.
"Cosa vorresti dire?"chiese Michael accigliandosi.
"Semplice,è lei la causa della presenza di Alis tra di voi, è stata lei a ingannare nostra madre e a portarla addirittura tra gli hunter per tenerla lontana dalla sua vera famiglia, da me!"urlò Andriù in preda al risentimento.
"Ma perché? Perché mai avrebbe dovuto fare una cosa simile? È assurdo! Portare un demone tra gli hunter è da folli!"diede voce ai dubbi Kendra fissando prima Andriù e poi tutti gli altri.
"Già! Perché quella pazza è fuori di testa e tutto ciò che le importava era il potere,cosa che ha ottenuto di certo sfruttando il sangue di Alis e il grimorio che nostra madre le aveva affidato per proteggere mia sorella"rispose Andriù con un tono di voce misto tra rabbia e tristezza.
Infondo metteva angoscia anche a me ripensare a tutta la storia che mi aveva raccontato Ekate,mia madre...già,mia madre voleva solo proteggermi da Vicktor affidandosi a lei,e Wanda l'ha tradita solo per accrescere il suo potere,non potetti fare a meno di stringere più forte il ciondolo che avevo al collo e poi allungare la mia mano verso quella di Andriù per condividere il nostro stesso tormento.
Lui rispose al mio gesto e mi sorrise amaramente con gli occhi invasi da una luce di tristezza.
"Proteggere da chi?"chiese allora Michael.
"Dall'essere che ci ha attacati qui stasera Michael"rispose Andriù con un ghigno.
"Quel demone cercava Alis,lo ha detto più volte,ma cosa centra Wanda con lui?"chiese allora Kendra ancora più confusa.
"A dire il vero,spero nulla!O la renderebbe ancora più viscida ai miei occhi, quella serpe!"disse Andriù con rabbia e disgusto.
"Ragazzi non so voi,ma io non riesco a credere a niente di tutto questo! È una follia bella e buona! Non hanno le prove per accusare Wanda,come noi non abbiamo la certezza che Alis non sia stata semplicemente trasformata e soggiogata da lui e dal suo amichetto!"disse Ryan facendo qualche passo verso gli altri e poi indicando con una mano me e Andriù senza neanche guardarci.
Doveva essere alquanto sconvolto,lo erano tutti infondo,ma sapevo bene che con lui sarebbe stato più difficile spiegare e avere il suo beneficio del dubbio.
"Non ti basta la mia parola Ryan" intervenni io con durezza.
"Ti fidi così poco di me! Tutto ciò che state ascoltando è la pura verità,ci sono cose che anch'io non sò ancora come spiegarmi,ma su una cosa non ho dubbi, io sono Allison Rusdubh e Andriù è mio fratello, i miei genitori hanno dato la loro vita pur di proteggermi dalle follie dell'essere che avete avuto modo di affrontare stasera,il suo nome è Vicktor Dragulia,che sfortunatamente è anche nostro zio, Wanda è stata solo una parentesi sfortunata di una serie di eventi che ci hanno portati tutti qui oggi,quindi siete liberi di non credermi ma è questa la verità e io non posso far altro che accettarla, cosa che dovreste fare anche voi se la nostra amicizia abbia davvero contato qualcosa per tutti voi" dissi facendo infine alcuni passi verso di loro e accovacciandomi sulle ginocchia per poter fissare i loro occhi nei miei ormai carichi di lacrime.
"Io...io Alis non so davvero che dire..."mi fissò stranita Kendra.
"Io ti credo Alis,infondo ho sempre saputo che nascondevi qualcosa,sei sempre stata troppo forte per essere solo una dolce e fragile ragazzina"disse Michael provocandomi un sorriso.
"Non serve che tu cerchi il mio appoggio,sei sempre stata come una sorella per me e infondo ti ho già protetta a tua insaputa non conoscendo ancora tutti i fatti,quindi si, io ti credo Alis, e sono disposta ad aiutarti se il caso lo vorrà "disse Barbara facendomi piangere lacrime di gioia.
"Grazie"riuscii solo e dire carica di gratitudine verso Barbara e il suo affetto sincero nei miei confronti.
E infine mi alzai e diressi il mio sguardo verso di lui,verso Ryan,con le lacrime ai bordi del mio viso mi incamminai verso di lui e il suo sguardo ferreo mi gelò il sangue.
"Non puoi chiedermi questo Alis! Non puoi! Sai bene quanto io detesti tutto questo"fece un cenno con la mano per indicare me ed Andriù,e mi sentii ferita più di una lama nel petto.
"Sono sempre io Ryan. I demoni non sono tutti come ci hanno insegnato,io lo sono sempre stata dentro di me,e avevo la tua fiducia,perché ora dovrebbe essere diverso?"dissi singhiozzando,non trattenendo la mia tristezza.
"E poi...avendo le conoscenze giuste potremmo fare ciò che tu brani da tutta una vita Ryan!"attirai il suo sguardo dritto nei miei occhi lucidi.
"Potremmo trovare il responsabile della morte dei tuoi genitori e potrai vendicarli!...Infondo è questo che vogliamo anche io e Andriù,vogliamo giustizia per i torti subiti dalla nostra famiglia!"continuai sentendo il desiderio di vendetta prendere forma dentro di me,aumentando i miei respiri e il mio battito,tanto da far mutare il colore dei miei occhi di un rosso fuoco.
La cosa ovviamente turbò in modo considerevole Ryan che istintivamente fece un passo indietro e mi fissò interdetto.
Io d'altrocanto non riuscivo a placare il fuoco che ardeva dentro di me quindi non potevo controllare la rabbia crescente.
"Alis la vendetta può essere un buon mordente,ma è un sentimento subdolo,non bisogna mai farsi accecare del tutto da esso o ne resteremo sopraffatti e lontani dal fine ultimo delle nostre azioni.
Per vincere una battaglia necessità strategia,riflessione e cautela,e per vincere la guerra ci vuole pieno controllo delle nostre emozioni,dobbiamo essere calcolatori e privi di sentimenti"intervenne Andriù posandomi una mano sulla spalla.
Mi voltai verso di lui e feci un respiro profondo cercando di riprendere il controllo delle mie emozioni.
" Hai ragione,scusami,mi sono fatta sopraffare dalla situazione."
Ormai riuscivo a percepire il cambiamento dei miei occhi,tornati al loro naturale verde smeraldo.
Mi voltai nuovamente verso Ryan e lo fissai in silenzio aspettando una sua reazione.
"Per quanto tu possa tentarmi Alis,sei un demone adesso, e non avrai la mia approvazione su tutta questa storia, senza contare che non ho ben capito come ci siamo finiti in questo dannato posto, e neanche qual è il fine che il damerino si è prefissato di raggiungere!"disse fissando Andriù.
"Il motivo per cui voi vi trovate qui adesso purtroppo è Viktor. Sia io, che Alex ci muoviamo ormai da sempre,dal nostro mondo in questo,utilizzando il mio potere,che per ovvii motivi,dato che io ed Alis abbiamo lo stesso sangue, è celato agli Hunter,per merito della tua amata strega Wanda. Viktor invece è stato subito percepito non appena ha oltrepassato il portale. Ecco perché è scattato l'allarme e siete stati inviati qui."disse Andriù con ovvietà.
"Questa è la risposta alla prima domanda. E l'altra? Cos'è che vuoi...volete esattamente?"disse indicandoci entrambi e incrociando a malapena il suo sguardo al mio.
Sembrava come se volesse che fossi invisibile ai suoi occhi.
"È un po complicato rispondere alla tua domanda,in quanto non ho neanche io ben chiare le idee sul da farsi,l'unica cosa che sò con certezza è che quel mostro deve tenere le sue grinfie il più possibile lontano da mia sorella!"concluse con rabbia Andriù, continuando a fissare Ryan.
"È cosa vuole quel tipo da Alis?"chiese allora Michael.
Andriù si volto verso gli altri con un amaro sorriso.
"Quello che vuole qualunque demone del nostro genere:sangue e potere! Dovreste saperlo bene,anche se sono cose che voi hunter non potete di certo capirea pieno,e d'altronde infondo è meglio che voi ne restiate fuori,in quanto non siete altro che un piccolo fastidio facilmente eliminabile per esseri come noi,penso che ne abbiate avuto già un piccolo assaggio stasera facendovi ridurre in questo stato!"disse Andriù,indicando la visibile ferita di Michael,con uno sguardo serio e quasi minaccioso tanto da far brillare di rosso le sue iridi.
"Sembrerebbe quasi una minaccia!"esordì Michael irrigidendosi istintivamente per via della mutazione di Andriù.
L'aria sembrò caricarsi di una strana elettricità per via dell'aura di Andriù che si espandeva mostrando il suo potere.
Per un attimo pensai anche io,solo per una frazione di secondo,che la sua volesse essere una minaccia,ma mi calmai vedendolo riprendere subito il controllo.
"Andriù"lo richiamai per essere certa delle sue buone intenzioni.
"Sta tranquilla,non era mia intenzione minacciare nessuno,volevo solo far capire ai tuoi amici chi e con cosa dovranno avere a che fare."disse verso di me per poi continuare il suo discorso verso gli altri.
"Io non sono uno dei demoni che siete abituati a fronteggiare,come non lo è Alis o Alex e anche Viktor,purtroppo."disse fissando tutti loro.
"I demoni sono tutti uguali! Una razza di mostri che va debellata in tutti i modi! Di qualunque tipologia siano!"intervenne a toni duri Ryan.
"Ah,ah,ah...certo Ryan,capisco le tue convinzioni,ma posso assicurarti che sei ben lontano dalla realtà dei fatti.
Ci sono creature la cui natura è ben lontana dalle vostre conoscenze e contro cui le vostre indiscusse capacità non basterebbero neanche a scalfirli lontanamente"disse Andriù divertito.
"Tu mi sottovaluti dannato demone! Forse hai bisogno di una prova effettiva della mia forza prima di dire certe idiozie!"disse Ryan estraendo la sua lama e portandola verso Andriù visibilmente irritato dalle sue parole.
"Ragazzi calmiamoci! Nessuno vuole attaccare nessuno! Andriù stava solo cercando di farvi capire contro chi avrete a che fare,tutto qui. Giusto Andriù?" Mi rivolsi verso Andriù trattendolo per un braccio per timore di una sua reazione nei confronti di Ryan.
"Sta tranquilla,non gli avrei fatto comunque nulla di male in ogni caso,infondo mi sta simpatico il tuo amichetto, sorellina,e poi da quello che mi è parso di capire lui ha subito quasi il nostro stesso destino,quindi ha tutta la mia comprensione e il mio rispetto"concluse Andriù col sorriso sul volto.
"Io non ho nulla a che fare con un essere come te! Non osare paragonarti a me! Tu non sai niente di me! Quindi bada a ciò che dici!"lo interruppe Ryan innalzando pericolosamente la sua lama verso il viso di Andriù.
"Sta calmo amico!"disse Andriù alzando le mani in segno di resa e con un tono calmo e distaccato.
"Forse non ti è ben chiaro il messaggio che volevo darti pochi secondi fà.
La tua lama mi farebbe a mala pena il solletico! Sei tutto muscoli e niente cervello! Mi deludi!" Concluse Andriù beffegiandosi di Ryan,cosa che ovviamente non servì a placare il suo animo,bensì ad accrescere la sua rabbia e a costringere gli altri a trattenerlo.
"Andriù! Non credo sia giusto trattarlo in questo modo. Per lui è già difficile accettare la situazione figuriamoci tutto il resto. Dà loro il tempo necessario per metabolizzare il tutto,poi affronteremo anche questo discorso." Cercai di riportare alla calma gli animi.
"Anche perché penso che siamo tutti un po' provati da questa giornata. L'ideale sarebbe riposarsi un po e riparlarne l'indomani a mente lucida.
Cosa ne pensate?" Chiesi verso gli altri.
"Sono d'accordo! È decisamente il caso di calmarci un po tutti e di rielaborare un po le idee"disse Michael in tono freddo e fissando in malo modo Andriù.
Sapevo bene che non gli era per niente piaciuto il battibecco tra i due di poco fà,per lui,come per tutti noi d'altrocanto,la famiglia è tutto,è niente e nessuno tocca o offende uno di noi senza le dovute conseguenze,senza contare che da un demone non avrebbero tollerato neanche il minimo torto.
"Mi farebbe piacere se accettaste l'invito di Andriù di restare qui per la notte. Sarebbe un posto sicuro dove potervi riposare e riprendervi dallo scontro di stasera.
Sempre se per voi non sia un problema ovviamente" conclusi fissando il pavimento sapendo che la mia era quasi una richiesta inaccettabile,oltre che fuori luogo,dato l'atteggiamento di Ryan sulla questione demoni.
"Bhe a me non dispiacerebbe,è penso che valga lo stesso per Kendra,sarebbe anche una buona occasione per parlare un Po tra noi di tutto quanto,ma ovviamente non mi va di dividerci ancora,vista la contorta situazione in cui ci troviamo,quindi a voi la scelta"disse Barbara indicando Ryan e Michael.
"È fuori discussione, non resteremo mai qui per la notte!"intervenne immediatamente e duramente Ryan.
"Ryan,in un altra circostanza sarei stato pienamente d'accordo con te,ma date le nostre condizioni credo che sia opportuno usufruire dell'ospitalità di Andriù per stanotte. Siamo decisamente provati dalla battaglia con Viktor e inoltre ritengo opportuno riprendere il discorso domani,ho necessità di comprendere meglio la situazione,oltre al fatto che ci toccherà fare rapporto alla congrega domani e dovremmo trovare insieme un modo per celare ciò che è successo ad Alis,almeno per il momento"disse Michael mettendo in evidenza la sua capacità di gestire le avversità in modo razionale.
"Cosa? Voi state davvero perdendo il senno! Non vi rendete conto di ciò che dite! Non possiamo restare quì. Saremo circondati da demoni,praticamente in trappola. Se volessero ci attacherebbero tranquillamente nel sonno sfruttando la vostra buonafede! Cerca di ragionare Michael!"continuò Ryan pervaso dalla sua avversione.
"Io sto ragionando! Chi non ragiona sei tu! Se avessero voluto farci del male penso che sarebbe già successo,per quanto mi riguarda l'unione fa la forza,e noi abbiamo bisogno di riprendere le forze per ora,quindi resteremo qui stanotte. Domani decideremo sul da farsi, questo è quanto! Quindi accettiamo di buon grado il tuo invito a restare Andriù almeno per stanotte" disse Michael rivolgendo un cenno del capo a mio fratello.
"Da quando sei stato eletto capo gruppo? Non mi sembra che nessuno di noi ti abbia dato il diritto decisionale sugli altri!"lo sfidò Ryan alzando il tono di voce.
"Da quando serve ragionare razionalmente e non facendosi trasportare dall'inpulsività! Michael ha ragione. Quindi datti una calmata,non ha senso farsi guerra tra di noi." lo zittì immediatamente Kendra fulminandolo con lo sguardo.
"Fantastico! Ma non dite che non vi avevo avvisato! Sono certo che tutto questo non ci porterà a nulla di buono!"disse Ryan incamminandosi verso l'uscita.
"Bene...dato che siete tutti d'accordo,vi mostro le vostre stanze" disse Andriù col sorriso sul volto fissando l'immagine di Ryan scomparire tra le penombre del corridoio.
"Certo...ho solo una richiesta da farti.
Non vorrei sembrarti scortese,ma preferirei che noi hunter stessimo tutti nella stessa stanza. Spero tu comprenda la mia richiesta." Disse Michael con un accennato sorriso.
"Certo,nessun problema"rispose Andriù ricambiando il suo falso sorriso.
Sembrava davvero tutto così irreale,eppure eravamo tutto qui a far i conti con la verità dei fatti.
Mentre gli altri camminavano davanti e me non potevo far a meno di pensare che Alex non era ancora tornato al casale e che una volta quì di certo non avrebbe apprezzato la presenza degli hunter alla villa.
Arrivati all'ingresso della villa Andriù chiamò Leila, la sua assistente, affinché mostrasse agli altri la loro stanza.
"Leila accompagna i nostri ospiti in una delle stanze piu grandi e fà in modo che abbiano il necessario per curare le loro ferite oltre che un cambio abiti adeguato."
"Certo mio signore,me ne occuperò di persona" si congedò facendo un leggero inchino col capo verso Andriù e poi verso di me scatenando in me un leggero imbarazzo poiché gli altri erano rimasti lì fermi a guardare la scena.
"Però non male,potrei abituarmi facilmente a questo tipo di attenzioni"disse Barbara con il sorriso sul volto e fissandomi sbalordita.
"Io non ho fatto ancora l'abitudine a tutto questo,e non penso mi ci abituerò mai"dissi io rispondendo con sarcasmo.
"Se volete seguirmi vi mostro la vostra stanza" ci interruppe Leila.
"Tu vieni con noi Alis?" Chiese a quel punto Barbara.
"Io...no,per il momento preferirei restare un po da sola con Andriù,ma verrò da voi più tardi." Dissi fissando gli altri incamminarsi su per le scale guidati da Leila e in particolare fissai Ryan,immaginando quanto potesse detestare anche solo la mia vista in questo momento.
Barbara seguì il mio sguardo e intuendo i miei pensieri mi posò una mano sulla spalla.
"Vedrai,gli passerà. Sai com'è fatto! È una testa calda. Domani sarà più calmo" disse Barbara facendomi l'occhilino per poi seguire gli altri.
"A dopo Alis" aggiunse Barbara attirando l'attenzione di Michael,che fece qualche passo verso di me.
"Non vieni con noi?"chiese Michael.
"Vi raggiungerò tra poco,penso sia più giusto che per ora Io mantenga le dovute distanze"dissi indirizzando il mio sguardo verso la figura di Ryan,rimasto di spalle sul ciglio della scale.
"Bhe...Non lo biasimo in effetti ha le sue ragioni,però vedrai che dopo una bella doccia sarà più mansueto.A dopo Alis"e anche Michael si congedò dirigendosi verso gli altri per seguire Leila.
Rimasi lì immobe a fissare quella scala per qualche secondo prima di incrociare lo sguardo con quello di Andriù.
"Tutto ok?"mi chiese lui in evidente apprensione per me e il mio stato d'animo.
"Certo,infondo poteva andare molto peggio di così,quindi posso ritenermi soddisfatta"risposi accennando un sorriso.
"Perché non sei andata con loro?"Mi chiese Andriù sollevando un sopracciglio.
"Mi sembra ovvio,Ryan ha bisogno che io stia lontano da lui e da loro al momento. È stato piuttosto chiaro il suo disappunto nei miei confronti e infondo,non ha tutti i torti. Andrò da loro più tardi sperando si sia calmato un po" conclusi ridendo e incamminadomi verso la sala della biblioteca.
Andriù mi rispose con un sorriso e mi seguì.
"Bhe in effetti poteva andare molto peggio,meglio così. Ti và di bere qualcosa? Tutto queste emozioni mi hanno davvero devastato oggi,ho bisogno di ripremdermi un po anch'io"dissi Andriù sospirando.
"Si un buon whisky mi aiuterà a calmare i nervi" risposi aprendo la porta della biblioteca.
"Solo whisky? In verità io mi riferivo a qualcosa di diverso,sarai assetata"disse Andriù ridendo e superandomi dirigendosi verso l'angolo bar e prendendo una bottiglia con all'intero un liquido scuro e due calici.
"Oh...ecco,io...non ci avevo pensato in effetti,ma non penso di aver bisogno di quello...forse perché avendone bevuto già...prima di venire quì...con Alex...poi non credevo aveste delle bottiglie di....anche se avrei dovuto immaginarlo...bhe forse è per questo che quando mi hai chiesto di bere qualcosa ho subito pensato al whisky...io...scusami,devo ancora abituarmi a tutto questo"scossi la testa e mi portai le mani sul viso,mi sentivo davvero in difficoltà a parlare di una cosa del genere, tanto da percepire il mio viso arrossire e da non riuscire a non farfugliare frasi senza senso,in pratica mi sentivo una perfetta idiota.
"Ehi!Ehi! Calma,non è necessario agitarsi o che tu ti giustifichi,è normale che per te sia ancora un argomento delicato,ma col tempo ti ci abituerai,sta tranquilla"disse Andriù ridendo così di gusto da far ridere anche me.
In effetti doveva essere una scena davvero ridicola vedermi in imbarazzo a farfugliare cose senza senso per qualcosa che era talmente ovvia e normale per un essere come me e lui,eppure ,nonostante la mia natura,mi sembrava ancora una cosa lontana da me.
Mi accomodai sul divanetto all'ingresso della stanza e poggiando la spalla allo schienale sospirai,percepii in un solo istante tutto il peso della faticosa giornata.
Andriù mi raggiunse e mi passò il bicchiere,riempito con due dita di whisky, e innalzò poi il suo calice verso il mio tumbler.
"Alle difficoltà della vita! Che ogni sfida superata ci unisca sempre più,sorella!"disse con un sincero sorriso e con sguardo carico d'affetto.
"Alle difficoltà della vita! Che la nostra unione ci porti a superare ogni sfida,fratello"non potetti far a meno di sorridere e abbassare lo sguardo pronunciando la parola fratello,mi sembrava ancora così innaturale.
"È bello averti qui Alis,al mio fianco finalmente,come sarebbe dovuto essere da sempre. L'ho desiderato per così tanto tempo che non mi sembra quasi reale"disse Andriù poggiando la sua mano sul mio ginocchio.
"Lo immagino. Sai Andriù tutto questo risulta ancora difficile da credere anche per me,eppure è la verità,sono qui,e tu sei mio fratello." Dissi posando la mia mano sulla sua.
"Avrei davvero un sacco di cose da chiederti,vorrei sapere tutto,tutto ciò che è stato celato per tutto questo tempo alla mia mente. Ho dei ricordi sporadici del passato,tante immagini a cui non sò dare un senso e un nome."poi fissai i miei occhi nei suoi e fu come se lui avesse letto nei miei pensieri più profondi.
"Vuoi che io ti parli di loro,vero? Di nostra madre,di Kathrine Rusdubh?"dalle sue parole,che erano appena sussurrate,traspariva il suo dolore.
"So che è una richiesta dolorosa per te, ma Andriù è doloroso anche per me non riuscire a ricordare tutto. Non ti chiedo di parlarne adesso,ma comunque mi farebbe un immenso piacere saperne di più su di loro,su di lei...infondo era mia madre...nostra madre."sapevo che l'argomento era molto delicato e carico di sofferenze,ma io avevo bisogno di sapere e lui era l'unico a poter riportare alla luce il mio passato poiché era anche il suo.
"Lo capisco. E ti prometto che un giorno ne parleremo,ma ora non mi sento pronto ad affrontare questo discorso,a maggior ragione che 'Lui' è quì, e cerca di arrivare a te,e non sopprterei l'idea di perdere anche te per mano sua,per uno dei suoi subdoli piani. La mia mente deve essere lucida Alis, per poter affrontare al meglio le minaccie di Vicktor! Ripensare al passato mi annebbia i pensieri e mi porta e ragionare col cuore, ma nella guerra i sentimenti non servono,per vincere ci vuole concentrazione e freddezza. Quindi ne riparleremo quando tutto questo sarà un lontano ricordo. Te lo prometto Alis. Per ora ti basti sapere che è questa la tua casa e il tuo posto è vicino a me e ad Alex."disse fissando un punto indefinito della stanza.
L'argomento doveva turbarlo parecchio,e io non volevo in nessun modo procurargli dolore.
"Daccordo,ho atteso 17 anni per capire chi fossi realmente,penso di poter aspettare ancora un po per conoscere il mio passato. Quindi nessun problema,me ne parlerai quando lo riterrai opportuno"Dissi facendo un lieve sorriso per poi portare il bicchiere alle labbra,lasciando cadere l'argomento.
Poi d'improvviso mi passò per la mente una domanda che avevo voglia di rivolgere ad Andriù da prima,ed era anche un altro motivo per cui avevo deciso di non seguire gli altri.
"Cambiando discorso,visto che lo hai nominato, cosa è successo prima con Alex in questa stanza?...È dimmi la verità...so bene che prima non ne volevi parlare davanti agli altri"lo fissai con determinazione per fargli comprendere che non mi sarei arresa facilmente.
"Bhe...forse è meglio che affronti questo discorso con lui,io ti ho già detto tutto ciò che sò" disse in evidente difficoltà, cercando di sviare il discorso.
"Andriù,non mentirmi. Che cosa mi stai nascondendo? Ho tutto il diritto di saperlo"dissi accigliandomi.
"Ma io non ti sto nascondendo nulla Alis. Davvero non sò perché sia andato via in quel modo!".
Andriù sembrava infastidito ma ancora non capivo da cosa.
"In quale modo?"chiesi sollevando un sopracciglio facendolo sospirare e roteare gli occhi al cielo.
"Nei suoi soliti modi! Penso tu cominci a conoscerlo e sai quanto sia imprevedibile." Fissò per qualche secondo il bicchiere che aveva tra le mani e poi tornò a fissarmi.
"Quando hai perso i sensi,lui ha cercato in tutti i modi di mettersi in contatto con te,ma per quanto ci provasse ogni tentativo era vano.
Credo che la cosa lo abbia turbato un po,specialmente quando io sono riuscito a mettermi in contatto con te.
L'unica cosa che ho visto mentre ero collegato alla tua mente è stato lui strattonare uno dei tuoi amichetti hunter e andare via sbattendo la porta."tornò a fissare il bicchiere roteandolo tre le mani.
"Sai Alis,questa storia del legame...bhe Alex ne è turbato da sempre. Lui è stato cresciuto in funzione del vostro legame,è una cosa che lo tormenta da tutta la vita,poi il fatto di averti ritrovata e averti qui, dopo tutto questo tempo,deve averlo messo a dura prova;dentro di sé si era come tacitamente liberato da questo vincolo,data la tua condizione e lontananza,ma poi le cose sono cambiate,per fortuna aggiungerei,e lui ha dovuto far i conti con l'inevitabile,come te d'altrocanto.
Per lui non è affatto semplice tutto questo,posso assicurartelo Alis,lo conosco abbastanza da sapere che detesta con tutto se stesso l'idea di vincolare ed essere vincolato ad un altra persona contro natura,solo per una forza mistica che vi spinge uno vesto l'altra senza ragione.
Il discorso è un po delicato e credo sia più logico che sia lui a parlarne con te, infondo riguarda entrambi.
Io credo che quello che è successo in questa stanza per lui sia stata come una sconfitta,penso che in quel momento abbia odiato anche me poiché nonostante il vostro legame lui non è stato in grado di collegarsi ai tuoi pensieri più profondi mentre io ci sono riuscito dopo numerosi sforzi e tentativi,e il pensiero che ci sia riuscito Vicktor, per giunta,credo che lo abbia mandato fuori di sé.
Quindi non sò dove sia adesso,ma di certo non credo tornerà per il momento." Concluse fissandomi per qualche secondo in silenzio.
"Lo avevo immaginato. Infondo comincio a conoscervi entrambi e avevo capito che c'era qualcos'altro sotto.
Se devo essere onesta,questa storia del legame turba molto anche me,e non ti nego di averne già parlato con lui più di una volta.
Infondo la pensiamo allo stesso modo a riguardo,ma a volte non sò davvero se ciò che penso e faccio quando sono con lui sia spinto dalla ragione o solo da quel dannato legame,è avvilente.
Immagino come si sia potuto sentire impotente in quel momento,infondo l'ho pensato anch'io perché ho provato inutilmente più volte a mettermi in contatto con lui,ed è stato odioso che una cosa incontrollabile che ci spinge a cercarci anche inconsciamente nel momento del bisogno ci abbia tenuto lontani.
È stato davvero strano."Dissi fissando il mio bicchiere e per poi alzarmi e dirigermi verso la veranda per fissare il cielo sospirando.
"Bhe devo ammettere che la vostra è una strana situazione. Mi sono sempre chiesto cosa lo turbasse al punto da detestare il legame,ma ascoltando te,ora comprendo meglio il suo stato d'animo. In un primo momento,ammetto di essermi sentito infastifito dalla sua reazione,mi era sembrato fosse geloso del fatto che io fossi riuscito a contattarti,ma diamine sei mia sorella,sarabbe stato strano il contrario;adesso però comprendo meglio la questione.
Scusami se te lo dico sorellina, ma più che un legame la vostra mi sembra davvero una condanna.Voi siete incatenati in un limbo,insieme,per sempre,senza facoltà di scelta. É orribile!" Disse concludendo la frase in una risata.
Notai il pizzico di sarcasmo nelle sue parole ma non riuscii a trarne la vena ironica poiché infondo era la verità e non potetti far a meno di pensare ad Alex,lontano chissà dove a tormentarsi con i miei stessi pensieri.
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