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22 UNA MINACCIA INCOMBENTE parte 2

Nell'immagine c'è Jack.

Ero ancora stesa lì per terra in quella grotta lontano dal mondo persa tra le braccia di Alexander che sapientemente faceva vagare le sue mani sulla mia pelle e mi trasportava con lui nell'oblio dei suoi baci.

Poi ad un tratto si bloccò e sentii il suo respiro pesante e affannoso e sollevandosi mi pose dinnanzi il suo sguardo di fuoco.

"Alex..."riuscii appena a sussurrare ancora intorpidita dalla situazione.

"Alex c'è qualcosa che non và?"chiesi posandogli una mano sulla spalla,era visibilmente turbato e sembrava quasi che il suo sguardo fosse perso nel vuoto,infatti non mi degnò di nessuna risposta ma si portò una mano sul viso a coprirsi gli occhi.

"ALEX!"urlai attirando la sua attenzione su di me.

"Che diamine ti prende?"afferrai la mano che aveva sul viso per cercare di capire cosa gli stesse succedendo ma lui scostò subito il mio tocco,si alzò in piedi e si allontanò di qualche passo da me.

"Nulla...avevo solo perso il controllo per un secondo..."disse appena con un tono quasi sofferente.

"Perso il controllo?"lo fissai confusa.

"L'odore del tuo sangue mi ha sopraffatto per un attimo femacendomi perdere il controllo.
Avrei potuto anche dissanguarti se non mi fossi allontanato subito"il suo tono di voce era serio e preoccupato.

"Comunque fammi un favore Alis semai ricapitasse una scena simile stammi il più lontana possibile,altrimenti non mi aiuti affatto!"sembrò rimproverarmi col tono di voce oltre che con il suo sguardo tagliente tornato color ghiaccio.

"Daccordo...scusami...io non sono ancora molto pratica con queste cose da demoni...anche se non capisco dove sia il problema dato che ormai,essendo anch'io un demone,non corri il rischio di uccidermi... giusto?"Ero piuttosto confusa.

"Diciamo di si...però se non mi fermassi di certo passeresti almeno un paio di giorni in un sonno profondo prima che tu ti riprenda del tutto. È non penso che sia l'ideale visto che a casa ci aspettano le tue amiche hunter."

"Oh santo cielo! L'avevo quasi dimenticato! Noi siamo ancora qui lontani dal mondo! Loro saranno già a casa con Andriu,dobbiamo andarcene subito.Alzati immediatamente e torniamo a casa!"dissi quasi urlando invasa dal panico alzandomi frettolosamente e incamminadomi verso l'uscita della grotta.

"Alla faccia dell'essere lunatici! Siamo passati da 'Alex come stai' al 'non mi interessa il tuo stato,alzati e cammina',tu mi batti di gran lunga tesoro in fatto di stranezze!" Disse ridendo e raggiungendomi.

"Non fare l'offeso fuori posto Alexander, alla fine dei conti mi hai quasi portata qui con la forza,non mi hai dato scelta quando invece dovremmo già essere a casa da tempo."mi voltai verso di lui linciandolo con gli occhi continuando poi a camminare verso l'uscita.

"Grazie Alex per avermi regalato qualche minuto di pace in queste ultime ore di inferno"disse alle mie spalle canzonando e imitando la mia voce "sarebbe stata più consona come risposta,ma fa niente confido che ti farai perdonare stanotte mentre mi farai dormire beatamente al tuo fianco" aggiunse poi ridendo e accelerando il passo superandomi ma camminando con le spalle verso la cascata e guardandomi dritta negli occhi per poi mandarmi un bacio volante.

"Non prendermi in giro!...e comunque puoi scordartelo di dormire nella mia stanza!"

"Ma se non vedi l'ora!...lo hai dimostrato pochi minuti fà tesoro.
Cos'è il brunetto non soddisfava a pieno le tue voglie? Sembri famelica quando mi salti addosso!"scoppiò in un odiosa risata facendomi l'occhilino.

"Ma come osi!sei un maledetto....argh!!"Ero furiosa.

<Maledetto ragazzo impertinente,se lo prendo gli staccò la testa sta volta!>

"TORNA QUI!"

"Che c'è? Senti già il bisogno di toccarmi! Tesoro contieniti! Avremo tutto il tempo per le tue perversioni una volta arrivati a casa!" Mi fissò con un'espressione sconvolta alzando le mani al cielo come per alludere che davvero lo stessi esasperando per le cavolate che lui stesso stava inventando.

"Ma io ti ammazzo per davvero!" È ottenni solo una sua risata fragorosa mentre cominciò a correre dandomi le spalle.

"Si scappa pure Alex,tanto prima o poi mi capiterai sotto le mani e la pagherai per la tua sfacciataggine!"

"Oh ma io non vedo l'ora di capitare sotto le tue mani tesoro"disse dirigendosi a passo svelto lungo il percorso sul lago e incamminandosi poi verso la casetta in legno.

"Sei davvero odioso quando ti comporti così! E fermati dannazione!"cercai di raggiungerlo ma non ero di certo abile quanto lui nel muovermi in quel posto.

"Non ci penso nemmeno... TESORO!"urlò ridendo e scomparendo dalla mia vista.

"Ma che avrò mai fatto di male per meritarmi tutto questo! Per meritare per giunta di incontrare un essere odioso come te sul mio cammino poi!"

Cercai di recuperare terreno usando la super velocità e seguendo le sue traccie ma non lo trovai.
Continuai a guardarmi intorno ma pur percependone la presenza non lo vedevo.

"Sei un codardo! Nasconderti non ti salverà da ciò che ti farò! Lo so che ci sei esci fuori idiota" dissi furibonda.

Ad un tratto sentii un rumore sopra la mia testa e lui saltò giù da un tronco di un albero piuttosto alto talmente veloce che non ebbi il tempo di percepirlo dietro le mie spalle.
Mi cinse con le braccia il petto bloccandomi.

"Adoro quando ti arrabbi,e comunque non ho nessuna intenzione di nascondermi,dopo potrai farmi tutto ciò che vorrai tesoro,ma ora basta giocare andiamo prima che gli altri ci diamo davvero per dispersi"e mi lasciò andare subito dopo avermi stampato un bacio sul collo.

"Te l'ha mai detto nessuno che il tuo cambiare umore a velocità della luce è alquanto fastidioso!...e comunque io non sto affatto giocando" dissi voltandomi ma era già lontano da me.

Rimasi lì ferma per un attimo e lo fissai allontanarsi lentamente di spalle da me e un piccolo sorriso si impadronì delle mie labbra,infondo non mi dispiaceva questo nostro modo di punzecchiarci,anzi lo trovavo alquanto divertente sotto certi aspetti.
Era come se fossimo legati da una molla che tanto si tendeva mentre ci provocavamo e tanto ci attirava violentemente uno verso l'altra una volta raggiunta la massima estensione.

Ed io era proprio così che mi sentivo,più lo odiavo e lo volevo lontano da me e più una forza invisibile mi spingeva a desiderarlo ardentemente e a volerlo vicino.
Il mio desiderio di strozzarlo era proporzionale a quello di sentire di nuovo le sue labbra sulle mie.
Che questi siano gli effetti del legame?Chissà!...Tutta questa storia era complicata, disarmante e avvilente eppure cominciavo a farci l'abitudine.

Anche se non lo conoscevo affatto sotto certi aspetti,sentivo di capirlo nel profondo più di chiunque altro e infondo il gesto di portarmi qui lontano dal mondo e da tutto ciò che era successo nelle ultime ore era stato davvero carino da parte sua,ma ovviamente non glielo avrei mai detto apertamente,io ero di gran lunga più orgogliosa di lui.

Sentivo che in lui c'era un mondo da scoprire,che c'era ben altro sotto la sua corazza da odioso arrogante sbruffone e una piccola parte di me era compiaciuta dal fatto che lui sentisse il bisogno di mettere fuori quella parte nascosta di sé solo con me e lo ammiravo per il suo coraggio,infondo non mi conosceva affatto eppure cercava,seppur a modo suo,di mettere a nudo la sua anima con me;io in tutta la mia vita non ci ero mai riuscita anzi avevo sempre preferito nascondermi dentro la mia solitudine e la mia silenziosa sofferenza per timore di non essere compresa.
Chissà se riuscirò mai a mostrarmi senza riserve un giorno,senza paura di non essere accettata per ciò che sono.

Ma il fatto che lo sentissi di poco più vicino a me di certo non lo salverà da un atroce punizione per la sua impertinenza al momento opportuno.

I miei pensieri mi fecero sorridere ancor di più e scuotere più volte la testa mentre mi incamminai seguendolo in direzione della macchina.

"A che stai pensando?"sentii all'improvviso la sua voce che mi fece tornare con i piedi per terra.

"A nulla"lo fissai continuando a sorridere.

"A nulla eh?...Non riesco a leggere la tua mente,stai cominciando a sviluppare le tue capacità,ma di certo quel sorriso sul tuo volto non promette nulla di buono"disse fissandomi negli occhi come a voler scrutare a tutti i costi i miei pensieri.

"Che fine ha fatto la tua spavalderia?"lo fissai con un malefico sorriso sollevando un sopracciglio e incamminadomi verso il lato passeggero dell'auto.

"Scompare nello stesso istante in cui non riesco a leggere la tua mente.
È risaputo che un donna arrabbiata e peggio del diavolo in persona.
Credo proprio che stasera dormirò da solo nella mia stanza e chiuderò a chiave la porta per evitare che tu corrompa la mia anima malefico demone."Mi fissò con occhi sgranati e con un'espressione indecifrabile,mista tra serietà e ironia poi scoppiò in una rumorosa risata senza contegno facendo sorridere anche me,aprì poi la portiera ed entrò in auto.

"Sei davvero uno stupido" dissi divertita imitando il suo gesto e aprendo lo sportello dell'auto per accomodarmi sul sedile.

"Tieniti forte tesoro"mi disse prima di mettere in moto l'auto e partire ad una velocità davvero eccessiva e posando poi la sua mano,in un gesto per lui quasi normale,sulla mia gamba cominciando a risalire velocemente verso l'interno coscia.

"Alex! Che diavolo stai facendo?"urlai immediatamente afferrando e togliendo via la sua mano dalla mia gamba e fissandolo ad occhi sgranati.

"Oh avanti tesoro...rilassati un po...Non ti mangio mica"mi fece l'occhilino per poi tornare a guardare la strada.

"Si certo....disse il lupo all'agnello!" mi voltai per osservare dal finestrino in lontananza quel posto quasi fatato farsi sempre più piccolo e distante.

"Saresti tu l'agnello? Ma fammi il favore! Ti ho vista in preda all'ira prima al club e mi sembravi tutto al fuorché di un agnello!"disse sollevando le sopracciglia e con un'espressione sorpresa.

"Beh ero arrabbiata,è ovvio che fossi fuori di me! È poi non riuscivo a gestire la sensazione di rabbia che cresceva sempre più dentro me,avevo perso il controllo per qualche attimo"

"Si l'ho notato,dovresti decisamente imparare a controllarti"disse lui.

"E comunque tu meriti ben peggio di una sfuriata del genere!"incrociai le braccia al petto.

"Già non vedo l'ora di subire la tua 'atroce punizione per la mia impertinenza' TESORO!"disse imitando la mia voce.

Io mi girai di scatto e lo fissai stranita.

"Credevo avessi detto che non riuscivi a leggere i miei pensieri,sei un miserabile bugiardo!"sgranai gli occhi e gli colpii il braccio con il dorso della mano.

"Ne ho percepito solo un piccolo assaggio"rideva di gusto fissando la strada e accelerando l'andatura dell'auto.

"Si certo"dissi sollevando gli occhi al cielo.

"Davvero...Non ho percepito molto del tuo interessante monologo sul nostro essere simili e su quanto ti abbia fatto piacere il fatto che ti abbia gentilmente concesso qualche minuto di pace nel mio rifugio lontano dal mondo"disse continuando a imitare la mia voce e con un sorrisetto odioso.

"Sai Alex dovresti cercare di rispettare di più la privacy altrui,specialmente la mia,non sopporto il fatto che tu ti prenda la libertà di leggere liberamente la mia mente,oltre al fatto che non ti limiti a questo,dato che non perdi occasione per mettermi di continuò in situazioni imbarazzanti saltandomi letteralmente addosso,tra noi due dovresti imparare a controllarti più tu secondo me"lo fissai con tono di scherno e di sfida.

"Tesoro noto un certo risentimento nella tua voce. Infondo potresti benissimo leggere anche tu i miei pensieri se solo lo volessi quindi non vedo il problema".

"Il problema sta nel fatto che io non ho alcun interesse ad entrare nella tua mente oltre al fatto che...beh... non ne sono ancora pienamente capace".

"Ah capisco. Quindi il problema è solo questo,che tu non puoi fare la stessa cosa con me!...ma tranquilla imparerai col tempo...e poi te lo ripeto io potrei insegnarti ad usare al meglio le tue capacità,sempre se me lo permetterai ovviamente"disse facendomi l'occhilino.

"Non hai capito un bel niente. Non mi interessa affatto entrare nella tua mente perché non mi interessa ciò che pensi o fai,ne tanto meno mi attira l'idea di controllarti e gestirti perché non é affar mio ciò che ti riguarda ,cosa che tu invece non ti risparmi di fare con me!"

"E poi sarei io il bugiardo!?"disse lui con ironia.

"E con questo che vorresti dire?"lo fissai confusa.

"Che sei una bugiarda...ciò che penso e ciò che faccio ti interessa e come! Anche perché è normale che sia così per noi,poiché è un riflesso naturale del legame. Quindi non è possibile che tu riesca a resistere alla tentazione".

"Io non sono affatto una bugiarda. Non ho alcun motivo per gestire la tua mente,i tuoi pensieri e le tue sensazioni oltre che non ne ho l'interesse,ognuno è libero di fare ciò che meglio crede,questa storia del legame è solo una enorme cavolata secondo me,siamo entrambi liberi di fare ciò che più ci aggrada, senza essere costretti da una forza invisibile a fare qualcosa che semai non desideriamo realmente,sarebbe avvilente e orribile". Mi voltai verso il finestrino incrociando di nuovo le braccia al petto.

<Lo detesto!...dannato demone!...È dannato legame!...che sia come dica lui o meno comunque non sopporto l'idea che lui mi manipoli,io non lo farei neanche se ne avessi la capacità,è una cosa innaturale e irrispettosa! Eppure non sembra un concetto difficile da comprendere!>pensai invasa dalla rabbia.

"Oh ma io lo comprendo molto bene!... chi non comprende ciò che è ovvio sei tu Alis"disse continuando a fissare la strada e con tono tranquillo.

"Stai continuando a farlo Alex!"sbottai infastidita.

"Cosa?"disse lui ridendo.

"Leggermi la mente! Potresti avere l'accortezza di lasciarmi in pace almeno qualche minuto?!"mi immersi nel sedile,ero fuori di me.

"D'accordo ammettiamo che sia come dici tu...io non mi sono mai fatto gestire a pieno dal legame quindi potresti avere ragione infondo,ma questo non giustificherebbe il tuo atteggiamento!"

"Di quale atteggiamento stai parlando?"dissi sospirando esasperata dei suoi giochetti.

"Del tuo essere accondiscendente quando io 'ti salto addosso' come lo definisci tu. Per non parlare della scenata di gelosia al club,se non era dettata dal legame sarà emersa dal tuo spontaneo interesse nei miei confronti? Strano....dato che non ti interessa un fico secco di me e delle mie cose."disse lui sollevando un sopracciglio e con un subdolo sorriso.

"E no mio caro, non puoi certo dire che io abbia avuto molta scelta in certe situazioni!...mi sembra che in ogni episodio tu mi abbia letteralmente costretta,e per quanto riguarda il club...beh...non lo so da cosa è scaturita la mia reazione,forse era solo un insieme di cose che mi ha portato a reagire in quel modo...Ma di certo non è stato per gelosia Alex...Non farti strane idee!"

"O ma non sono strane le mie idee bensì le tue teorie. Sei stata tu a dire che il legame non c'entra niente quindi non resta che l'ipotesi della gelosia. Comunque potrei sbagliarmi ma mi sembra che tu abbia risposto in modo molto attivo e coinvolgente alle mie provocazioni quindi non fare la vittima tesoro"disse con tono di sfida.

"Ma se non fai altro che manipolarmi tutte le volte per arrivare ai tuoi fini!"gli urlai contro in preda alla rabbia.

"Ma io lo faccio solo al principio poi il resto lo fai tutto da sola,te lo assicuro tesoro!Forse sei un po' troppo famelica nell'ultimo periodo,dovresti imparare a controllarti invece di accusare me"disse ridendo.

"Come osi!...Sei davvero un odioso farabutto!"gli colpii il braccio con un pugno.

"Ehi! Non molestare il conducente piccola bugiarda! Sei stata tu a cominciare questo discorso ora non prendertela con me!"rideva come un bambino incrementando ancora di più la mia ira nei suoi confronti.

"Ma io non intendevo di certo questo!....oooh sai una cosa Alex!?... lascia stare!come sempre hai l'abilità di cambiare addirittura il senso delle mie parole...comunque approposito di conducente, potresti evitare di correre in questo modo!?"dissi fissando la strada dinanzi a noi non percependo più i contorni del paesaggio per la velocità dell'auto.

"Perché?hai forse paura?...Non temere sò perfettamente ciò che faccio"mi guardò di traverso con quegli occhi di ghiaccio che non promettevano niente di buono.

"Si certo,come ho notato il tuo modo di essere irresponsabile e senza regole"mi voltai dal lato del finestrino per evitare di guardarlo altrimenti finirà col farmi ribollire il sangue.

"Alis..."disse lui con tono serio.

"Mmmh..."risposi io svogliata fissando la strada dal finestrino.
"Che c'è?"aggiunsi acidamente tornando a fissarlo.

"Lo sai che il legame,che tu pensi non esista, ci dà la capacità di controllare interamente le nostre menti a vicenda...e anche di amplificare le sensazioni a nostro piacimento?"disse con uno strano sorrisetto.

"E con questo cosa vorresti dire?"chiesi confusa sul dove volesse andare a parare.

"Lo capirai al momento opportuno!"lo sentii soghignare maleficamente rendendomi ancora più nervosa e irritabile.

"Odio le mezze risposte! Parla chiaro se stai cercando di dirmi qualcosa!"gli urlai contro.

Lui si voltò verso di me con i suoi occhi in fiamme facendomi sobbalzare per la sorpresa.
Nello stesso istante sentii una sensazione che?aimè,avevo avuto modo di conoscere già molto bene in queste ultime ore.

Sentivo sul mio corpo la sensazione che le sue mani lo stessero percorrendo ininterrottamente però senza un ordine,mi sembrava come se la mia percezione fosse amplificata oltre ogni limite.

Sentii in principio un brivido lungo la schiena che si spostò poi lungo il collo per discendere sul petto fino a inoltrarsi tra il mio seno per poi discendere verso il basso ventre e allo stesso tempo la stessa sensazione risaliva dalle mie gambe verso l'interno coscia.

"ALEX qualunque cosa... tu ...stia facendo...smettila subito!"la mia voce cominciava a tremare e fui costretta a reggermi con le mani al sedile quando la sensazione si spostò interamente tra le mie gambe.
Sposai di scatto la testa all'indietro chiudendo gli occhi e sospirai rumorosamente più volte,poi afferrai con la mano il suo braccio con forza sperando di bloccarlo in qualche modo.

"Smettilaaa Alex....dannazione....cosaaaa ti sei messo in testa di fareeee!"Non riuscivo a trattenermi da ansimare la frase,era come un riflesso involontario a ciò che mi stava facendo e lui sembrò piuttosto divertito al punto che rallentò l'andatura dell'auto.

"Sai Alis stavo riflettendo che in questo modo non infrango nessuna delle tue regole in un certo senso e allo stesso tempo ottengo ciò che voglio! Non ti salto addosso e non manipolo la tua mente!"continuò a ridere passandosi la lingua sulle labbra per poi mordersi il labbro inferiore.

"E cosaaaa pensi di ottenere in questo modooooo!dannazione smettilaaaa"lo supplicai in preda ai brividi che invadevano il mio basso ventre e chiusi gli occhi stringendo la morsa della mia mano sul suo braccio.

Era come se sentissi indistintamente le sue dita muoversi sapientemente per tutto il mio corpo,era assurdo ma la percezione era oltre il reale...Non credo di aver mai provato un sensazione del genere in tutta la mia vita,mi sentivo sul punto di esplodere, non riuscivo più a mantenere la lucidità e sentivo il mio corpo vibrare incessantemente sempre di più in cerca di soddisfazione,chiusi istintivamente le gambe e continuai a muovermi di riflesso sul sedile,ero completamente alla sua mercé.

"Voglio che tu ammetta cio che senti per me Alis"mi sembrò sussurrarmi la frase all'orecchio e solo in quel momento mi resi conto aprendo gli occhi di scatto e guardando avanti che l'auto era ferma sul ciglio della strada e lui era girato verso di me con le mani ben salde sul manubrio e sembrava come se la sua stretta aumentasse ogni secondo di più per via della crescente situazione.

Lo guardai con rabbia per qualche secondo poi tornai a richiudere gli occhi perché percepii la sensazione intensificarsi fini a farmi perdere le parole,dalle mie labbra fuoriuscivano solo sospiri ansimanti sempre più frequenti e intensi.

Poi d'un tratto la sensazione si fermò del tutto lasciandomi insoddisfatta e completamente sconvolta.
Lui si girò del tutto verso di me e con l'altra mano mi afferrò il mento costringendomi a voltare il viso verso di lui.

Io mi sentivo alquanto a disagio per tutto quello che stava accadendo lo odiavo tremendamente per ciò che mi stava facendo infatti aprii lentamente gli occhi con uno sguardo di odio profondo.

Lui mi sorrise divertito e tirò il mio viso verso di lui al punto da avere le sue labbra a pochi centimetri dalle mie,d'istinto afferrai il suo polso per cercare di liberarmi ma sentii la sensazione riemergere questa volta molto lentamente in una disarmante agonia e questo mi fece perdere nuovamente la lucidità.

<dannazione>richiusi gli occhi contorcendomi sul sedile.

"Alex smettila,qualunque cosa tu stia facendo,smettila"dissi sussurrando col fiato spazzato dai sospiri.

"Non ho ancora finito,e poi non ho intenzione di lasciarti così facilmente tesoro...prima voglio che tu mi dica una cosa"

"Cosa vuoi da me!"Urlai quasi esasperata dalle sensazioni che mi invadevano il corpo e che si concentravano sempre più nell'interno coscia.

"Devi ripetere con me le parole che ti dirò e ti giuro che poi ti lascio andare...o se preferisci ti farò provare una sensazione di piacere talmente immensa che somo certo mi supplicherai di ricominciare da capo tesoro!"scoppiò in una arrogante risata.

"Te l'ho già detto che ti odio vero!"riuscii a ringhiare le parole a mala pena.

"Si parecchie volte in due giorni a dire il vero" la sua risata mi ispirava alla violenza.

"Giuro che me la pagherai per davvero questa volta Alex! Te lo giurooooo"sentii la sensazione aumentare e non potetti fare a meno di richiudere gli occhi e deglutire a fatica.

"Adoro sentirti ansimare per me sai...Mi fai venire voglia di tornare in dietro in quella casetta di legno e passare li tutta la notte a farti mia,a sentire la tua pelle sotto le mie mani e il tuo corpo contorcersi per le sensazioni che solo io posso darti...perché tu sei solo mia Alis"si spostò ad altezza dell'orecchio sussurrandomi le sue parole mentre mi teneva ancora il mento ben saldo tra le sue dita.

"Dimmi che sei solo mia Alis! Dimmelo! Dimmi che mi vuoi tanto quanto io voglio te"il tono della sua voce a pochissima distanza dal mio orecchio era a mala pena udibile e mi fece rabbrividire.

Mi morsi le labbra e voltai il viso di scatto in modo da liberarmi dalla sua presa sul mio mento poi però poggiai la fronte sulla sua spalla in preda all'esasperazione perché non riuscivo più a mantenere la lucidità ero di nuovo persa tra gli spasmi e non volevo nient'altro che quella sensazione arrivasse al termine,mi stava facendo impazzire.

"Sono solo tua..."dissi sconfitta con un filo di voce e lo sentii sorridere.

"E poi..."continuò lui sempre vicino al mio orecchio.

"Ti voglio..."continuai con le labbra poggiare sulla sua spalla.

"Brava" disse lui cominciando a baciare il mio collo e sentii la sua mano sfiorarmi la gamba fino a raggiungere l'interno coscia e poi la tirò verso di lui facendomi girare verso di lui e aprire le gambe.
Sentii il suo respiro affannarsi esattamente come il mio e in un attimo sentii le sue mani avventurarsi sul mio corpo,questa volta per davvero,non era una percezione della mia mente indotta dal suo controllo su di me.

I suoi movimenti e i suoi baci in pochi secondi mi trascinarono in una lussuria senza controllo che il mio corpo cercava affannosamente dopo ciò che mi aveva fatto quache secondo prima,e mentre ero con il viso ad altezza del suo collo,proprio nel culmine delle sensazioni percepii nitidamente il suo battito e vidi la sua vena pulsare davanti ai miei occhi e non desiderai altro che affondare i miei denti nella sua carne per completare quel culmine di sensazioni come se mi fosse indispensabile, cosa che feci quasi subito e lui mi sembrò come prevedere una reazione del genere perché mi infilò la mano tra i capelli e mi accompagnò il viso in quel movimento continuando con l'altra mano a vagare sulla mia pelle.

"Questo significa essere demoni...non serve il legame per spiegare un desiderio incontrollato.
Desiderare ardentemente la linfa vitale dell'altro al punto di perdere la ragione,al punto che nulla ha più importanza se non la soddisfazione di un proprio istinto,si arriva facilmente anche ad uccidere per sanare questo tipo di bisogno Alis.
Per questo non ha senso essere falsi con se stessi,io sò perfettamente cosa vuoi e il fatto che tra di noi ci sia anche attrazione fisica e una certa chimica non fà altro che amplificare il legame,ma non é solo quello che ti spinge verso di me tesoro."

Sollevai il viso dal suo collo passando la lingua sulle labbra ancora impegnate del suo sangue che sentivo fluire dentro di me rinvigirendo ogni parte del mio corpo,era come se fossi attraversata da una scarica elettrica,mi sentivo quasi lontano dalla realtà.
Con Andriù non era stato così intenso.
Avevo bevuto il suo sangue e avevo perso il controllo ma non così.
È stato assurdo,un insieme di eccitazione e bramosia,era da uscire fuori di testa per davvero.

Lo fissai per un attimo confusa,alternando il mio sguardo tra i suoi occhi e le sue labbra.

Poi mi avvicinai lentamente verso il suo viso e con un filo di voce gli sussurrai ancora ciò che voleva sentirsi dire a un soffio dalle sue labbra.

"Alex...ti voglio..."non riuscii a trattenere un perfido sorriso.

Poi sentii una sensazione crescere violentemente dentro di me:una rabbia incontrollabile che solo lui riusciva a far emergere.

E in una frazione di secondo gli piantai un rumoroso schiaffone sul volto prendendolo alla sprovvista.

"TI VOGLIO UCCIDERE IN QUESTO PRECISO ISTANTE!"gli urlai fuori di me.

"NON OSARE MAI PIU FARMI UNA COSA DEL GENERE!O PROVERAI SULLA TUA PELLE IL SIGNIFICATO DI SODDISFAZIONE DI UN ISTINTO!...Ma non nel senso che pensi tu IDIOTA!Giuro che ti ammazzo!"gli urlai contro furiosa.

Lui si passo il palmo della mano sulla guancia e mi fissò serio per pochi secondi poi scoppiò a fastidiosamente a ridere.

"Cos'hai da ridere adesso?" <ma quanto si puo odiare qualcuno?>.

"Tu!...Tu mi fai ridere...Sei decisamente peggio di me in fatto di cocciutagine...e comunque tesoro mi eccita da morire il tuo sguardo da brivido quando mi minacci,se continui a fissarmi in quel modo non sono sicuro di riuscire a mantenere la calma"con il suo subdolo sorriso continuava a prendersi spudoratamente gioco di me il maledetto.

Presa dalla curiosità delle sue parole però mi voltai verso il finestrino e vidi le mie iridi brillare del colore del fuoco,rimasi quasi sconcertata per un attimo poi presi un respiro profondo e liberai la mente,come mi aveva insegnato Andriù,e socchiusi gli occhi.
Una volta riaperti erano di nuovo verde smeraldo come sempre.

"È solo colpa tua! È già la seconda volta che mi fai perdere il controllo in questo modo! Altro che gelosia,è odio allo stato puro!"

"Si,Certo!...se ti piace pensarla in questo modo fai pure...tanto conosci bene la verità di ciò che senti meglio di me"disse ricomponendosi,ma sempre con un odioso sorriso sul volto,rimettendo in moto l'auto.

"Sei odioso...non ha importanza ciò che sento,non cambierà il fatto che desidero strozzarti con le mie mani.
E lo farò non appena ne avrò l'occasione!stanne certo Alexander!".

"Dai torniamo a casa. Abbiamo perso fin troppo tempo, sono certo che Andriù provvederà ad uccidermi al posto tuo puoi starne tranquilla" disse ridendo di gusto.

"Me lo auguro di cuore!"intrecciai le braccia al petto sprofondando nel sedile e fissai lo sguardo al finestrino restando in silenzio fino all'arrivo alla villa.

"Oh santo cielo!che diavolo e successo qui?"urlai in apprensione una volta giunti in prossimita del cancello vedendolo decisamente mal ridotto.

Mi voltai verso Alex notando il suo sguardo freddo e un amara espressione sul viso che mostravano anche la sua preoccupazione.

"Non mi piace tutto questo...e neanche la presenza che aleggia nell'aria"disse serio e fissando la villa.

Superato il cancello e parcheggiata la macchina in prossimità del giardino ci fiondammo velocemente fuori dall'auto e ci dirigemmo in prossimità dell'ingresso notando con angoscia che anche la porta d'ingresso era mal messa.

"Alex di chi è l'aura che aleggia nella villa? Sembra alquanto raggelante anche solo percepirla."chiesi preoccupata ma non ricevetti da lui nessuna risposta solo un suo gelido sguardo che a dire il vero non era rassicurante.

<Non doveva essere piacevole ritrovarsi Alex come nemico,infondo è un vantaggio averlo dalla mia parte in occasioni come questa>pensai cercando di mantenere la calma.

Lui si incamminò silenziosamente verso il salone d'ingresso e con la mano mi fece segno di stare in silenzio e di stare dietro di lui per sicurezza.

Ovviamente segui le sue indicazioni,non riuscivo a spiegarmelo ma avevo una strana brutta sensazione che mi faceva congelare il sangue ad ogni passo.
Lo spettacolo che ci si parò dinnanzi fu sconcertante,sembrava che ci fosse stata una violenta battaglia,tutta la casa sembrava sottosopra,ma la domanda che mi assillava era contro chi aveva combattuto Andriù? E all'improvviso un altro dubbio mi attanagliò la mente.

<le altre! Cosa sarà mai successo?E se Kendra e Barbara si fossero ritrovate in uno scontro tra demoni?e se avessero scoperto così la natura di Andriù e lo avessero attaccato?>l'ansia mi divirava il petto.

Arrivati in prossimità della stanza della biblioteca sentimmo delle voci e Alex si voltò verso di me indicandomi di restare lì ferma per perlustrare la stanza.

Non appena Alex spalancò la porta vidi il suo sguardo sgranarsi facendomi perdere il respiro per un secondo e aspettandomi il peggio mi fiondai al suo fianco per vedere cosa lo avesse sconvolto così tanto.

In effetti rimasi un po perplessa anch'io alla vista delle figure nella stanza.

C'erano tutti gli altri,non solo le ragazze,ma anche Michael e Ryan e a parte delle ferite sparse sul corpo sembravano stare tutti più o meno bene,compreso Andriù che era chino su Ryan per fasciargli un braccio.

"Che cosa è successo?"chiesi in apprensione e confusa.

"Cosa e successo a noiii???...Cosa è successo a voi? Dove diavolo siete finiti?Qui e scoppiato un inferno"esordì Ryan con un tono nervoso e visibilmente irritato.

"Ecco....noi ci siamo fermati un attimo sulla strada"risposi io presa alla sprovvista e linciando Alex con lo sguardo per un secondo poi tornai ad osservare gli altri ancor confusa dalla scena che mi si parava dinnanzi.

"Meglio così infondo,vista la situazione è stato meglio che lei non fosse qui!"disse Andriù fissando Alex.

"Già infondo quel tipo non faceva che chiedere dove fosse Allison e dire cose strane sul suo sangue"disse Barbara verso Andriù e poi fissandomi in modo strano.

"Si,se non ricordo male ha anche detto qualcosa a riguardo di un legale e penso che centri qualcosa la tua rosa nera,quella del ciondolo,o almeno l'ha nominata"disse Michael alzandosi da terra mantenendosi a Barbara visibilmente ferito ad una gamba.

"Non riesco a capire di chi state parlando?"aggrottai la fronte,mi sentivo alquanto disorientata da tutta la situazione,e non capivo chi fosse questa nuova minaccia incombente che cercava il mio sangue,il sangue della rosa nera,il potere nascosto dei Rosdubh.

Poi d'un tratto un brivido mi attraversò la schiena.
<che lui sia qui?...Alex e Andriù avevano detto che non correvo alcun rischio qui,che sia riuscito a trovarmi!?>vidi Alex fissarmi con preoccupazione e capii che stava leggendo i miei pensieri.

"È Vicktor vero?"chiesi sgranando gli occhi e fissando alternativamente sia Alex che Andriù.

Ovviamente non mi servì una loro risposta poiché Alex abbassò lo sguardo e diede un pugno sul muro.

"Si è non è solo,c'è anche Jack con lui" disse Andriù scambiandosi un indecifrabile sguardo con Alex.

N.A. Se la storia vi piace lasciate un commento e votate!mi farebbe piacere sapere i vostri pareri🤗

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