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21 UNA MINACCIA INCOMBENTE parte1

Nella foto c'è Victor.

Una volta usciti dal club ci congedammo da Micheal, che era decisamente poco convinto da tutta la situazione, ma non poteva certo contrabbattere poiché era solo, contro tre donne.
Ci stavamo dirigendo verso la macchina di Alex per tornare alla villa,cosa che mi suonò alquanto strana al punto da non trattenermi nel ricominciare il nostro silenzioso scambio di battute.

<non credevo utilizzaste delle auto...infondo avete una super velocità, pensavo non vi occorressero>fissai Alex con ovvietà.

<servono invece...innanzitutto per non dare nell'occhio e poi mi piacciono...sono simboli di potere...la mia è molto... come dire...imponente...come me d'altronde>

<si certo...>

Alzai gli occhi cielo e poi continuai a suguirlo. Girato l'angolo però la mia bocca si spalancò e non riuscii a dire una parola mentre lui si limitò a sorridere indicando l'auto con soddisfazione.

<Vedi...è imponente...esattamente come me>

"Però!...non male...devo dartene atto ha il suo perché" dissi ad alta voce guardandolo e le altre mi fissarono stranite.

"Cosa?"chiese Kendra al mio fianco.

"Mmh...l'auto...mi riferivo alla macchina di Alex" guardai le altre scrollando le spalle come se fosse tutto normale.

<questa storia dei nostri discorsi silenziosi mi farà impazzire...>sospirai fissandolo.

<sei tu che non sai gestirla ancora a pieno tesoro...vedrai col tempo ti sarà più semplice...E comunque se vuoi io potrei darti delle lezioni private su come utilizzare i tuoi nuovi poteri>e sul suo viso comparve il suo solito sorriso malizioso.

<CERTO... ci penserò...>alzai un sopraciglio e poi lo superai per dirigermi verso l'auto.

Però in quell'istante sentii un brivido percorrermi la schiena, era come se avessi le sue mani a contatto direttamente con la mia pelle che risalivano dalla base dei fianchi fino al petto per poi riscendere verso il mio basso ventre.
La sensazione fu talmente reale tanto da farmi fermare sul posto e farmi sfuggire un sospiro.
Lui colse l'attimo e arrivato alle mie spalle mi cinse i fianchi con le mani avvicinando la mia schiena al suo petto per poi portare le labbra al mio orecchio.

"Non c'è niente su cui riflettere tesoro...devi imparare a seguire di più l'istinto"mi sussurrò appena e poi sentii la sensazione di poco fa continuare a percorrermi il corpo e infine con violenza risalire dalle gambe, dalle ginocchia all'interno coscia,facendomi sobbalzare.

"Smettila!...sei impazzito!"cercai di allontanarlo ma lui mi strinse più forte.

"Non ancora...ma ho intenzione di far impazzire te più tardi!"mi sussurrò ancora all'orecchio per poi lasciarmi di scatto e aprire l'auto.

Alex aveva il potere di stravolgere la mia quiete interiore anche in una manciata di secondi.

Lo fissai sconvolta a metà tra l'odio e lo stupore. Era davvero senza pudore...gli altri erano lì a pochi metri da noi dannazionee sicuramente non era sfuggita a nessuno questa scenetta fuori luogo.

"Allora signorina...ne abbiamo di cose da raccontarci"sentii la voce di Barbara alle mi spalle e voltandomi la trovai al mio fianco.
Sicuramente non sarà sfuggita ad entrambe tutta le scena di poco fa.
Che imbarazzo. E cosa avrei potuto dire per uscirmene!

"Non c'è assolutamente nulla da raccontare! Alex è un idiota che si diverte a mettermi in imbarazzo tutto qui!" Alzai la voce e la fissai forse con un po troppa rabbia perché si zittì...poi feci un lungo sospiro per calmarmi e mi diressi verso il posto passeggero dell'auto aprendo lo sportello.

"Ragazze qualcuna vuole venire con me? Abbiamo due macchine e potremmo dividerci se vi va."disse Andriu incamminandosi dalla parte opposta.

"Fantastico! Io e Kendra veniamo con te! Ai due piccioncini servirà un po di privacy!"ridacchiò Barbara sussurrando l'ultima frase e afferrando Kendra per un braccio trascinandola verso Andriu.

Ero in trappola! Mi stavano lasciando da sola con quel pervertito do Alex!

Non potetti evitare di fissare Alex che era di fronte a me dall'atro lato dell'auto, e il suo sorriso mi spinse a sospirare con rabbia e guardare altrove.

"Tesoro non essere nervosa...ti assicuro che non mordo!" Scoppiò a ridere lui facendomi sgranare gli occhi per poi indirizzare il mio sguardo ad Andriu e le altre, che tra le risate erano ormai giunti all'auto e si accingevano ad entrarci continuando a fissarmi divertite e salutandomi con la mano in lontananza.

"Non posso credere che stia succedendo per davvero! Ma che razza di amiche mi ritrovo!"diedi voce ai miei pensieri entrando poi in auto sbattendo la portiera.

"Ehi tesoro vacci piano!l'auto non ha colpe!"mi disse Alex decisamente divertito da tutta questa situazione.

"Già in effetti la colpa è solo tua! Forse dovrei scaricare la mia rabbia sul tuo bel faccino!"non lo degnai di uno sguardo mantenendo gli occhi dritti sul parabrezza e incrociando le braccia al petto.

Lo sentii solo sorridere prima di mettere in moto l'auto e partire come un'accelerazione decisamente spropositata tanto da farmi sobbalzare e afferrare al sedile con una mano e con l'altra al cruscotto.

"Sei impazzito!"lo fissai sconvolta.

"Tieniti forte tesoro e allaccia la cintura ,io adoro il brivido della velocità!"il suo tono era serio e lo sguardo fisso sulla strada mentre accelerava sempre di più.

Aveva decisamente una guida sportiva,e finché non uscimmo dal paese ebbi in cuore in gola per tutto il tempo.

Una volta fuori Rosdubh però lo vidi prendere una strada diversa da quella che avevo percorso io qualche ora prima.

"Dove stai andando?"lo fissai stranita.

Lui si limitò a fissarmi di traverso per un secondo con i suoi occhi di ghiaccio e con un sorriso appena accennato per poi tornare a fissare la strada premendo l'acceleratore.

Devo ammettere che doveva saper ben gestire e allo stesso intimorire con quello sguardo agghiacciante.
Io non mi sentivo affatto tranquilla infatti,chissà cosa gli passava per la mente.

"Alex, dove mi stai portando?"la mia voce tremò un po e il mio battito accellerò notevolmente.

"Lo vedrai quando ci arriveremo " disse lui con un malizioso sorriso.

"Dovremmo andare alla villa,le altre si preoccuperanno! Non abbiamo tempo per le tue sciocchezze!" Incrociai le braccia al petto e sprofondai con la schiena nel sedile.

"Non parlare e lasciati travolgere dall'adrenalina della velocità!...chiudi gli occhi...infondo non corriamo nessun rischio...siamo immortali Alis!"disse scrollando le spalle e con una certa tranquillità.

"E questo che vorrebbe dire?...immortali o no non ho alcuna intenzione di incorrere in qualche incidente...che sia chiaro! Quindi modera la velocità e ritorna alla villa Alexander!"gli puntai un dito dritto verso il viso.

"È un ordine?"lui mi fissò serio col suo sguardo di ghiaccio.

"Sì!Lo è!...e guarda la strada!"lo fissai con odio.

"Bene,ti svelo un segreto!...io odio che mi si dica cosa fare o no, quindi tesoro non PROVOCARMI!" Il suo tono fù graffiante.

"Non osare minacciarmi!"gli urlai contro e lo vidi sorridere quasi malignamente,e a quel gesto io per il nervoso distolsi lo sguardo fissando poi il finestrino.

La velocità dell'auto era tale che non era semplice percepire il territorio circostante e non potevo neanche ben definire dove fossimo e di quanto ci eravamo allontanati da Rosdubh,e a quel pensiero mi salì la rabbia.

"Sei un idiota! odioso principe arrogante dei miei stivali"borbottai tra me.

"Prego????? Non ho capito!...mi hai forse detto che sono un idiota?" Disse lui con un tono di voce insolente.

"Io?...non ho parlato affatto!"lo fissai con fare innocente.

Allora lui frenò bruscamente facendo girare l'auto un paio di volte su sé stessa.

"Aleeeeex!"urlai per lo spavento mantenedomi con entrambe le mani al cruscotto.
Dai vetri notati un polverone alzarsi proprio intorno a noi e poi mi girai verso di lui e lo fissai furiosa.

"Che diamine credi di fare? Tu sei davvero fuori di testa!"cercai la maniglia della portiera e dopo un paio di tentativi la trovai e mi affrettai ad uscire dall'auto mentre lo sentivo sorridere divertito dall'auto.

"LA MIA VITA NON ERA ABBASTANZA COMPLICATA DI SUO GIÀ COSÌ!??...EH?!....COSA AVRÒ MAI FATTO DI MALE PER MERITARE DI INCONTRARE UN TIPO COSÌ FUORI DI TESTA COME TE SULLA MIA STRADA!!!...MALEDIZIONE...." Continuai ad urlare camminando avanti e dietro sul ciglio della strada poi mi guardai intorno per capire che strada prendere per poter andare il più lontano possibile da lì e da lui.

Mi si fermò il fiato però alla vista di ciò che mi circondava.

La strada principale doveva essere lontana e attorno a noi c'erano solo alberi molto alti, sembrava una foresta di strani alberi simili a dei pini ma molto poi ampi.
Mi incuriosì subito il rumore dell'acqua e mi diressi dal lato più luminoso della foresta.
Dopo qualche metro non riuscivo a credere a ciò che stavo vedendo al punto di girarmi più volte indietro per capire se Alex era ancora lì,e notai in lontananza la macchina.

<Quindi è reale!...ma che posto è?!>pensai in estasi.

Di fronte a me si estendeva un lago dall'acqua cristallina, con al centro un isolotto su cui si ergeva una villetta in legno di minuziosa fattura con un ponte sempre in legno che la collegava a riva.

Era da togliere il fiato.
Sembrava di essere in un'altra dimensione, era quasi un posto fatato.
Dall'altro lato il rumore dell'acqua continuava ad attirare la mia attenzione e mi incamminai verso quel suono dopo qualche metro vidi una piccola cascata che riversava l'acqua nel lago e a pelo d'acqua sembravano muoversi delle scie luminose sul violetto con dei movimenti talmente veloci che sembravano irreali.

Tirai un sospiro, quel panorama sembrava avermi svuotata completamente dell'ira di poco fa e sbattei le palpebre più volte per essere sicura che ciò che stavo osservando fosse reale.

"Ti sei calmata tesoro?"sentii la voce di Alex che era a pochi passi da me.

Mi voltai e lo fissai ma non riuscivo ad emettere una parola perché ero completamente presa dalla visione che mi circondava,continuai a guardarmi intorno ancora per qualche istante poi lo fissai.

"Che posto è?...sembra un'altra dimensione...e poi non sapevo che ci fosse un lago vicino Rosdubh".
Mentre parlavo continuavo a guardarmi attorno meravigliata.

Alla fine fissai Alex che aveva un sorriso sul volto.

"Ero certo ti sarebbe piaciuto...non è Rosdubh, questo è uno stralcio"

"Stralcio? Di cosa?...e poi cosa significa non è Rosdubh?" lo interruppi fissandolo confusa.

"Uno stralcio della nostra dimensione."

Lo fissai sconvolta sgranando gli occhi senza proferire parola.

"Nostra....dimensione....?" ripetetti appena sussurrando per l'incredibilità di quelle parole.

"E una bolla tra le due dimensioni che ci permette semplicemente di avere in questa dimensione un pezzo dell'altra. Ovviamente non è comunicante, non è possibile passare nel nostro mondo tramite questi stralci, fungono come dei ritratti animati.
È un bellissimo quadro raffigurante a dimensioni reali un posto ben definito.
Li vedi,hai la percezione di toccarli ma non sono veramente qui.
Questo è uno stralcio del mio posto preferito" Si incamminò verso la casetta in legno fissando tutto il paesaggio che ci circondava e annusando avidamente l'aria che ci circondava,carica di profumi soavi.

"Questa nel mio mondo è la dimora della veggente,o almeno lo era finché lei era in vita,ora è un luogo quasi dimenticato.
Negli anni la veggente mi ha sempre guidato nelle mie scelte indicamdomi la strada da seguire e le difficoltà da affrontare.
Diciamo che è stata il mio mentore.
Adoro questo posto mi aiuta a riflettere e ne ho ricreato uno stralcio per averlo anche quando sono qui a Rosdubh" il suo tono di voce sembrava così serio e soave,doveva adorare davvero molto questo posto.

Continuai a fissarlo in silenzio...forse per troppo tempo perché lui si voltò verso di me e sollevò un sopracciglio.

"Che c'è? Hai perso la tua lingua biforcuta tesoro?"inclinò la testa di lato e mi fissò beffardo.

"Certo che no idiota!...è solo che...non riesco a capire come sia possibile una cosa del genere...non ne ho mai sentito parlare..." continuavo a guardarmi intorno estasiata.

"questo posto è stupendo,è da togliere il fiato."aggiunsi.

Poi mi voltai di scatto verso di lui tornando con i piedi per terra.

"Comunque...non ti facevo un tipo da questo genere di cose...è un posto fin tropo bello per un tipo odioso come te!"lo fissai riprendendo la mia espressione accigliata e ridendo di gusto.

"Ecco che ritorna la tua lingua biforcuta!...Alis tu non mi conosci abbastanza per sapere che tipo sono infondo tesoro!"disse prendendomi il mento con la mano e solevamdomi il viso verso di lui avvicinandosi.

Mi ritrovai a fissarlo in quei suoi occhi di ghiaccio.
Era come sprofondare nell'abisso senza avere possibilità di ritorno.
Sentii il cuore fermarsi per qualche secondo e mi mancò il respiro.

"Lo sai Alis...mi fa impazzire l'idea che se solo volessi potrei esercitare interamente il mio volere su di te."
Mi sussurrò quelle parole a pochi centimetri dalla mie labbra.

"E tu non potresti far nulla per evitarlo...perché il legame ti spingerebbe a volerlo esattamente quanto me" sentii il suo fiato sul mio viso.

"Non dire sciocchezze"riuscii a mala pena a sussurrare.

"Tu non hai idea di quanto io ti voglia"si avvicinò lentamente al mio collo e il suo respiro sulla pelle mi fece rabbrividire.

Chiusi gli occhi,feci un respiro profondo e poi cercai con tutte le forze di riprendere il controllo;
Liberai il viso dalla sua presa allontanandomi e dandogli le spalle.

"Poi non offenderti se ti dico che sei odioso ed egiosta,non ti smentisci mai! Non riesci a pensare ad altro che ai tuoi istinti primitivi"urlai mentre mi incamminavo in una direzione qualunque di quel posto meraviglioso.

Poi mi sentii afferrare il braccio e fui costretta a voltarmi trovandomi il suo viso ancora una volta a pochi centimetri da me.

"Perché mai dovrei non pensarci quando e ciò che voglio di più in questo momento?"mi disse a pochi centimetri dal viso,tirandomi sempre più verso di lui e facendomi affogare in quei pozzi di ghiaccio.

"Comunque non ti ho portata quì per questo"disse riequilibrando il tono della voce e raddrizzando il viso continuando a fissarmi negli occhi.

"Già...e per quale motivo siamo qui?"chiesi io con tono acido e fissandolo socchiudendo gli occhi.

"Ho pensato ti avrebbe fatto piacere liberare un po la mente ,tesoro,prima di affrontare una serata con le tue amiche...infondo nelle ultime ore hai accumulato parecchia tensione"aveva un leggero sorriso sul viso.
"Ovviamente non mi dispiacerebbe anche cedere ai miei istinti primitivi, se la situazione lo permetterà"sollevò un sopracciglio.

"Davvero?"lo fissai sbalordita.

"Certo,infondo loro pensano già che siamo chissà dove a fare cose oscene...quindi non abbiamo problemi di tempo"disse ridendo.

"IDIOTA!...Non intendevo di certo quello!....sei assurdo!"ruotai gli occhi sollevando lo sguardo al cielo.

"Lo so. Ma non resisto alla tentazione di farti arrabbiare...adoro il tuo sguardo furibondo" disse con il sorriso sul viso e avvicinandosi alle mie labbra.

Tirai un sospiro chiudendo gli occhi e scossi il viso più volte. Mi sentivo esasperata,era davvero insopportabilmente odioso.

"Lo sai che ti odio vero?"aprii gli occhi e lo fissai con odio.

"Si. Esattamente come so che odio e amore sono strettamente collegati!"rideva di gusto e con la mano mi portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Si certo... per le persone comuni forse,ma credimi con te non funziona così!"dissi beffandomi di lui.

"Comunque...Mi hai davvero portato qui per farmi....rilassare in po?" Chiesi quasi sconvolta.

"Certo. Non ti piace forse?"Il suo tono era serio.

"No. Anzi,questo posto è favoloso. Penso che piacerebbe a chiunque...ed è davvero molto...carino da parte tua aver pensato una cosa del genere"sollevai un sopracciglio quasi incredula per ciò che io stessa avevo detto.

"Già...peccato che non è un posto da chiunque.
Non ho mai portato nessuno qui.
Diciamo che è il mio angolo di paradiso. Mi piace venire qui quando sono pensieroso".

"Sei venuto qui dopo che io mi sono risvegliata vero?" Ero curiosa,e poi questo spiegherebbe la sua scomparsa di molte ore.

"Si. Sono stato qui un bel po prima si andare al club." Mi diede le spalle e si incamminò verso la riva del laghetto violaceo.

"Vieni qui"mi disse allungando una mano verso di me e fissandomi con una profonda serietà, quasi disarmante.
Aveva dei cambi di umore assurdi.
Lo fissai per qualche secondo poi mi incamminai verso di lui e afferrai la sua mano.

Con l'altra mano Alex fece un movimento verso il lago in direzione della piccola cascata e all'istante emersero dall'acqua dei piedistalli in pietra che tutti insieme creavano un passaggio verso la cascata.

"Vieni...metti i piedi dove li metto io" disse lui tirandomi per la mano.

"Dove mi stai portando Alex?"

"Nel mio posto preferito. Non ti fidi forse di me tesoro?"mi fissò per una frazione di secondo con sguardo malizioso per poi tornare a guardare davanti trascinandomi.

"Ancora non lo so con certezza a dire il vero."dissi con tono ironico.

"Dovresti..."disse mentre alternava i passi su quei piedistalli ben decorati e allineati.

"La fiducia si guadagna col tempo...Non puoi pretendere da me piena fiducia,ti conosco a mala pena da due giorni infondo"lo guardai sorridendo mentre seguivo e ripetevo i suoi movimenti.

"Però per via del nostro legame dovresti sentire la necessità di fidarti incondizionatamente di me Alis"

"Per te è così?" Gli chiesi fissandolo...cominciavo a capire che quando mi chiamava per nome era serio,evidentemente quello che gli avevo detto lo doveva aver infastidito un po.

"Tu ti fidi ciecamente di me?...nonostante non mi conosci affatto!...cioè non fraintendermi Alex,é solo un discorso senza senso ma per quanto ne sai io sono cresciuta come un hunter quindi, anche se la mia natura è demoniaca adesso,cosa ti fa credere che io non ti voglia comunque morto?...potrei sempre infilarti un paletto nel cuore mentre dormi beatamente"lo fissai sollevando un sopracciglio e ridendo maleficamente.

Non l'avrei mai fatto per davvero,infondo avevo dentro di me quasi la certezza che lui avesse ragione;Mi fidavo sia di lui che di Andriu ovviamente,esattamente come mi fidavo dei miei amici hunter,ma non volevo essere ancora del tutto onesta con lui e con me stessa,e poi più che altro volevo capire il suo punto di vista e l'idea che si era fatto di me in queste poche ore.

"Correrei volentieri il rischio Alis se significherebbe dormire beatamente al tuo fianco" disse la frase fissando la cascata e con un tono piuttosto serio spiazzandomi, mi aspettavo una delle sue risposte strafottenti.

"Non dicevo sul serio ovviamente. E non mi aspettavo una risposta del genere credevo mi avresti dato una delle tue assurde e odiose risposte" sentii il bisogno di giustificarmi come se avessi dentro di me il timore di averlo ferito in qualche modo.

"Lo so. Ma come vedi posso stupirti,non sono solo un odioso ragazzo arrogante tesoro, c'è ben altro sotto questo sguardo ammaliante e il mio aspetto attraente" si voltò lentamente verso di me con un'espressione indecifrabile con un triste sorriso sulle labbra indicandosi rispettivamente prima gli occhi con l'indice della mano destra e poi il petto cosa che mi fece ridere di gusto ovviamente.

Nel frattempo eravamo arrivati in prossimità della cascata e notai l'entrata di una piccola grotta dietro al flusso d'acqua.
Lui mi tirò facendomi oltrepassare la cascata e trovandomi quindi di fronte un'immagine sorprendente.

"Prego,prima le signore"disse lui lasciandomi passare.
La grotta seppur piccola e arredata in modo rudimentale era stupefacente, sui muri c'era dell'acqua che scorreva e dava un tono violaceo al tutto,delle strane scie luminose si muovevano dappertutto come se fossero delle lucciole,c'era un tavolo al centro della stanza con quattro sedie attorno e infondo alla grotta c'erano degli strani fiori di ogni colore su di un manto verdeggiante,sembrava un piccolo giardinetto nato dal nulla,affianco del quale scorreva un piccolo ruscello.

"È...Alex...È....Non è descrivibile."
Non trovavo le parole,era bellissimo sembrava quasi un posto fatato,mi sembrava inverosimile che provenisse da una dimensione demoniaca.

"Già...Lo so" disse soltanto e poi si sedette per terra vicino quel piccolo ruscello e sul manto d'erba,invitandomi a fare lo stesso.

"Come è possibile che esista un posto del genere nel tuo mondo?"chiesi ancora elettrizzata da ciò che vedevo.

"Che cosa ti aspettavi tesoro?...fiamme,oscurità e oblio?"...scoppiò in una rumorosa risata.
"Comunque è anche il tuo mondo,non solo il mio, e poi la nostra dimensione non è mica tutta così,questo luogo rispecchiava chi ci abitava.
La veggente amava queste ambientazioni fatate,e col tempo ho imparato ad apprezzarle anch'io...questo posto mi e stato di grande aiuto quando mi sentivo solo."

Notai il suo cambio di tono nella voce da strafottente all'inizio a triste nel finale. Non lo capivo affatto.

<È come se ci fossero due persone diverse, o forse anche più,nella sua mente, chi lo sà!...cambia continuamente umore e passa dall'irriverente al essere premuroso e dolce...>

Scossi più volte la testa alle idee che mi stavano invadendo la mente e vidi lui girarsi verso di me divertito forse perché stava come al solito curiosando tra i miei pensieri,sospirai rumorosamente e poi pensai che era meglio mettere fuori i miei dubbi,infondo li stava ugualmente silenziosamente ascoltando.

"Avvolte penso che tu sia davvero strano Alex.... Non riesco a capire a fondo il tuo vero modo di essere, oserei dire che tu sia quasi lunatico! Non basterebbe una vita intera per decifrare cosa ti passa davvero per la tua mente contorta nonostante il fatto che i tuoi pensieri non mi siano celati....o almeno in parte dato che non sono ancora molto brava in questo....credo che ci sia comunque una parte di te nascosta abbastanza bene dietro il tuo carattere odioso e irriverente anche se non ne capisco ancora la ragione...perché ti nascondi dietro una maschera?Di cosa hai paura esattamente? Perché sono quasi certa che tu ti sforzi di apparite in un modo che in realtà non ti rispecchia,ciò che mostri agli altri non sei davvero tu" Avvicinai le ginocchia al petto e le abbracciai per poi poggirci il viso di lato fissandolo.

Ero cosciente del fatto che stavo intraprendendo un discorso molto delicato anche per me,infondo anch'io avevo sempre nascosto dietro una maschera la vera me per timore o per via dell'angoscia che inconsciamente vivevo.

"Beh noi abbiamo tutta l'eternità davanti quindi avrai tutto il tempo per trovare le risposte alle tue domande tesoro"disse sorridendomi appena per poi avvicinarsi e portarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"È un modo alquanto gentile per dirmi 'fatti gli affari tuoi'.
Lo capisco d'altronde non sono nessuno per chiederti di mettere a nudo la tua anima...sempre che tu ne abbia una,Certo!" Sollevai il viso fissando un punto indefinito nella direzione opposta alla sua.

"Beh... pensandoci bene tesoro sarei ben felice di mettermi a nudo con te!"disse ridendo e cominciando a sfilarsi la giacca,gesto che mi costrinse a girarmi.

"Ehi ehi...Non intendevo certo questo!sei sempre il solito!"lo fissai irritata.

"Cosa c'è? Non posso neanche togliere la giacca?...ti fidi davvero così poco di me da dubitare su ogni mio gesto? E sarei io quello strano!Sei tu la mal pensante tesoro"continuava a ridere come un bambino.

"MA NON È AFFATTO VERO! con te è difficile non essere diffidenti,non fai altro che prenderti gioco di me per la maggior parte del tempo! Idiota!"

Feci per alzarmi ma lui mi afferrò il polso tirandomi indietro rifacendomi sedere.

"LASCIAMI SUBIT..."gli urlai contro ma non feci in tempo a terminare la frase che le mie parole si bloccarono al contatto delle sue morbide labbra sulle mie.

In un attimo mi ritrovai distesa tra quei fiori dai mille colori con il suo corpo sul mio con un polso bloccato al di sopra della mia testa e l'altra mano contro il suo petto,rigido come il marmo mentre la sua lingua assaporava sapientemente il mio palato.
Sentivo la sua mano percorrermi il corpo in un turbinio di sensazioni,era assurdo come in un attimo aveva la piena padronanza su ogni mio lembo di pelle.
Sentivo le vibrazioni invadermi su per la schiena e nel basso ventre,ero come immersa in una situazione surreale e involontaria.
Ad un tratto si staccò dalle mie labbra e mi fissò mentre il mio respiro era ancora pesantemente accelerato e con la mano scese sul mio fianco e poi sulla gamba tirandola verso di se portandola attorno ai suoi fianchi.

"Alex...che vuoi fare?"riuscii a mala pena a sussurrare guardandolo in quegli occhi di ghiaccio.

"Domanda sciocca non credi?"Mi disse sorridendo e abbasandosi sul mio collo per spostare lì il suo bacio facendomi sospirare non appena sentii la sua lingua scivolare sapientemente sulla mia pelle travolgendomi nella sua lussuria.

"Alex fermati..."portai la mano libera dalla sua presa dietro il suo collo infilandola poi tra i suoi capelli per poi cercare di tirare indietro la sua testa per allontanarlo.

"Perché ti ostini a dare il sopravvento alla ragione Alis?...Non senti le vibrazioni invadere il tuo corpo mentre la mia mano ti sfiora e la tua pelle rabbrividire al tocco delle mie labbra?...perché non ti lasci andare Tesoro...Non c'è niente di sbagliato in tutto questo se non il tuo continuò opporti!"continuava a far viaggiare il suo bacio tra il collo e l'orecchio sussurrandomi le sue parole in modo tale da farmi venire i brividi.

"E tutto sbagliato invece,perché per me non è semplice distinguere fino a che punto entra in ballo il legame o meno e mi infastidisce l'idea che non ho il controllo di me Alex"dissi a voce bassa con il respiro affannato.

Lui sollevò il viso e mi fissò poi lentamente mi afferrò anche l'altro polso e lo portò su oltre il mio viso, facendo scivolare le sue dita sulla mia pelle, dal polso alla punta delle mie dita in modo da intrecciarle poi alla fine alle sue.
Ero immobile sotto di lui immersa nel suo sguardo di ghiaccio e vedevo il mio petto sollevarsi per il respiro ancora accelerato seguendo i suoi movimenti del petto.

"Di cosa hai paura Alis? Pensi che non mi fermerei se me lo chiedessi?...credi che io mi faccia travolgere dal legame trasportando anche te?...Non sopporto neanche io l'idea di non essere padrone delle mie emozioni...Non mi lascerei mai sopraffare,non lo faccio perché mi sento costretto lo faccio perché mi piace l'idea,perché mi piaci tu non ce nessun'altra ragione".

"Cosa ti fa credere di avere il controllo di te stesso...io non credo di averlo. Quando mi sei accanto tutto di te mi attrae e quando le tue mani sfiorano la mia pelle io credo di perdere del tutto il controllo, come fai tu ad opporti?"

"Semplice...Non ci penso tanto quanto te e cerco di mantenere il controllo delle mie emozioni altrimenti ti sarei saltato addosso già da un bel po tesoro. E comunque non rischierei mai di farti del male o di costringerti a fare niente contro la tua volontà Alis."

"Come in questo momento?...Non mi sembra di avere tanta scelta Alex sono praticamente immobile sotto di te" dissi fissamdolo in malo modo.

"Come se la cosa ti dispiaccia per davvero!"Mi disse abbasandosi col viso fino ad arrivare al mio orecchio.

"Sono perfettamente cosciente del fatto che se io non mi controllassi tu mi salreresti praticamente addosso mia cara."

"ALEXANDER!...sei davvero un idiota. Fino a prova contraria mi sei saltato addosso tu per l'ennesima volta!"cercai di divincolarmi dalla sua presa ma lui mi lasciò un polso e torno a cingermi la gamba attorno ai suoi fianchi.

"Non puoi scappare da me Alis.
Tu sei mia."e si fiondò sulle mie labbra facendole sue di nuovo.

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