Capitolo 3
Dopo essere arrivata a casa di Mary,passo tutto il pomeriggio da lei,torno a casa verso l'ora di cena,entro in casa,
-Sono tornata!- dico,
-Com'è andata tesoro?- mi chiede mia madre,strano che me lo chieda,solitamente si comporta sempre gardandomi,annuendo e non spiccicando parola,
-Che novità!mi hai risposto.Comunque tutto bene.- gli dico quardandola,lei si gira e mi guarda con aria preoccupata,
-Che c'è?- gli chiedo,allora lei si stacca da me come se fosse stata pietrificata per qualche secondo e poi mi dice,
-No nulla,stavo ripensando a quello che mi hai detto questa mattina e in effetti hai ragione,non ti diamo la giusta attensione e questo non va bene,voglio che tu sia felice,e noi,anche se sei diversa,ti vogliamo bene.- mi dice guardandomi.
Io so bene che non è così,ho sentito e risentito questa frase ormai da anni e tutte le volte è come se il bel discorso fatto prima svanisse nel nulla.
Io la guardo con aria irritata,so bene che non è così,quindi predo la mia roba e salgo in camera mia al secondo piano,è sera e io non ho cenato,non mi va di vedere nessuno la sera perche sono troppo occupata a pensare a quale altro incubo potrò sognare la notte.
Passa più o meno un'oretta da quando i miei e mia sorella hanno iniziato a cenare,ad un tratto sento qualcuno salire le scale,è Cerise,
-Che cosa vuoi?- gli chiedo con aria poco rassicurante,lei si siede sul mio letto proprio accanto a me,ha un vassoio in mano,
-Ti ho portato qualcosa da mangiare.- mi dice lei porgendomi il vassoio,
-Se non sbaglio vi avevo detto che non ho fame e che non voglio cenare- gli dico alzandomi dal letto,
-Ma qualcosa devi pur mangiare- mi dice alzandosi anche lei dal letto,
-HO DETTO NO!- gli rispondo girandomi di scatto e rovesciando il vassoio a terra,la guardo per pochi attimi e dopo mi dirigo verso la finestra che da al giardino posteriore della casa,
-Senti,sò che non hai punta voglia di vedermi,ma ho bisogno di parlarti,non voglio vivere in una casa dove mia sorella minore mi odia a morte- mi dice a bassa voce,
-E tu non ti sei mai chiesta il perche?- gli dico prima girandomi verso di lei e poi rivolgere di nuovo il mio sguardo verso la finestra,
-E' proproi questo che ti volevo chiedere,perche?- mi chiede lei,
-Io...mi sento esclusa,ecco perche,i norstri genitori hanno sempre prestato più attenzioni a te, tutto quello di cui parlano è di quello stupido libro che a te fanno vedere e a me no,non mi hanno mai dato le risposte che volevo,io non mi sento proprio parte di questa famiglia,avvolte mi chiedo se sono diversa solo perche vengo da un altro posto,da un altro luogo,non sò!- gli dico abbassando sempre di più il tono di voce,le mi guarda,fa un sospiro profondo ,
-Sai,a volte anche io mi chiedo le stesse cose,anche io non mi sento di questo posto.- mi dice,
-No,non ti credo non è possibile,se avessi avuto tutte le attenzioni che hai avuto tu per tutti questi anni mi sentirei a casa in questo momento,ma così no è.- gli dico poi girandomi verso di lei,
-Posso dirti che inizierai a capire solo quando avrai compiuto 18 anni- mi dice,io mi giro nuovamente verso la finestra e sospiro,lei mi osserva con aria triste, -Spero che questa cosa la possiamo superare,insieme,e che non ci siano più rivalità tra noi.- ,
-Ne dubito- gli dico non degnandola di uno sguardo,
Cerise esce dalla mia stanza,chiude la porta e torna al piano terra,non credo che questa cosa si possa risolvere pacificamente,per troppo tempo ho finto di volergli bene,ma nel corso degli anno non so come,è cresciuto qualcosa dentro di me che ormai non riesco più a fingere,è come se la mia rabbia e il mio odio abbiano trovato un modo per uscire e mostrarsi,e non l'ho notato solo io,Mary e Vector l'hanno notato subito dal primo momento,ho il terrore che questa cosa in futuro possa causarmi seri problemi,è proprio da quando la mia rabbia è fuori uscuta che ho iniziato ad avere incubi,e più che il giorno del mio compleanno si avvicina più la cosa peggiora,sono davvero terrorizzata.
Arriva il momento di andare a letto,ma io non mi addormento,il terrore di scoprire quale altro incubo mi attende,mi costringe a rimanere sveglia.
Passano almeno due ore da quando l'intera famiglia si adormenta lasciando il posto ad un silenzio tombale,la cosa non mi dispiace,anzi,mi piace un sacco! Mi alzo dal letto e mi dirigo sul terrazzo,è davvero molto rilassante,non ho nemmeno sonno!
Improvvisamente vedo il cielo illumisarsi di stelle,e più io sorrido e mi emoziono,più questo brillava.
Resto sveglia per tutta la notte e la mattina stranamente mi sento felice e serena come se tutti i miei problemi fossero svaniti nel nulla,e continuo a non avere sonno,anzi mi sento molto riposata e sollevata.
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