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2. Angel

Angel's Pov.

Era mattina e la sveglia della mia compagna Alice iniziò a tintinnarmi nell'orecchio.
《Uno di questi giorni te la romperò in testa...》borbottai io ancora assonnata. Erano semplicemente le 6 del mattino e io volevo solo dormire ancora.
《Oh porco cane!》Monica e la sua delicatezza. Sbuffai ancora e mi girai verso di lei notando che andava avanti e indietro come un non so cosa,《è tardi!》
È tardi? Ma si è drogata? Erano solo le 6.
《Monica!! Calmati! Sono le 6:10》
《Angel!! Svegliati! Sono le 8:10》
COSA!?

Mi alzai di scatto e guardai l'orario sul cellulare... 8:12. Oh porcospino.
Iniziai a correre avanti e dietro per la camera mentre Alice se ne stava sulla soglia della porta, ridendo. O la uccidevo o la trucidavo lentamente.
Mi lavai i denti e corsi fuori cercando di legare i capelli in una coda alta.
《COGLIONCINEEE!》ci richiamò lei da dietro, ridendo disse《oggi è il primo giorno di scuola... alle 10 in aula magna. Avete un'ora e 40 minuti》
《Io ti trucido!》urlai, feci per correre ma Monica mi fermò.
Sbuffai e decisi di scendere le scale per dirigermi verso uno dei miei posti preferiti: La mensa.
Bellissima aula enorme, con tanto cibo e tante persone.

Scendendo quelle scale con ringhiera bianca e dorata mi accorsi di avere un calzino rosa e l'altra bianco, sbuffai e ritornai in camera per metterne un altro bianco. Le divise erano bellissime, gonna di jeans, maglia da scegliere o rosa, o bianca, o nera, o azzurra, i calzini stesso colore delle maglie, le scarpe e la giacca nere.

Dopo essermi rimessa la scarpetta, scesi di nuovo le scale per poi correre alla mensa. Mentre correvo notai dei ragazzi che mi guardavano strano e, senza guardare avanti, andai a sbattere contro qualcuno. Ops!
La tizia iniziò a borbottare raccogliendo il suo libro e la sua borsa, e mi trucidò con lo sguardo. Doppio ops!
Vidi che la ragazza iniziò a camminare avanti abbassando lo sguardo, mentre i ragazzi che prima mi guardavano iniziarono a ridere.
《Angioletto, fai attenzione! L'orfanella è incazzata stamattina》disse il biondo nano.
《Come sempre, infondo...》commentò il moro grassotto.
《E dimmi, Filippo.... quando inizi la dieta? Se tra poco non ci passi neanche nella porta》urlai incazzata per poi dirigermi in mensa. Che odio.
Bulli del cavolo!
Decisi che uno di quei giorni li avrei mandati in infermeria a tutti... in fin di vita però.

In mensa optai per una colazione leggera: latte e cereali, biscotti, un succo d'arancia e una mela.
Mi avviai nell'angolo mio, dove stavo da sola. Non amavo stare in compagnia... l'unica compagnia che adoravo era quella della mia sorellina. Questo sarebbe stato il suo primo giorno qui, in questo carcere minorile.
Mi promisi di proteggerla, anche se forse non ci sarei riuscita. Ma almeno non l'avrei mai rimasta sola, questo era certo.

Mi guardai intorno e notai la ragazza che avevo scontrato prima. Era carina, lunghi capelli neri, timida... forse un po' troppo perfettina. Aveva due occhiaie violacee... forse non aveva dormito bene quella notte, o quella settimana.

Dopo essere uscita dalla mensa, mi avviai verso la mia camera. Cercai le chiavi nella borsa e nelle tasche della divisa, improvvisamente Filippo le fece tintinnare vicino al mio orecchio, lo guardai e vidi che era incazzato. Ops!
《Le hai perse quando sei caduta prima》feci per prenderle ma mi bloccò e disse《No, devi prima darmi qualcosa di tuo... di importante》
《Quella te la sogni》dissi io pensando subito a male.
Lui cambiò espressione,《allora fammi i compiti per una settimana》sbuffai alzando gli occhi al cielo.《Quindi?》
《Quindi no. I compiti li fai da solo》con uno scatto presi le chiavi e lo buttai sugli scatoloni e mi chiusi subito in camera.

Mi lavai e lessi un libro che avevo preso il giorno prima dalla biblioteca. Arrivate le 9:50, decisi di avviarmi nell'aula magna per il benvenuto ai nuovi studenti. Sperando di vedere mia sorella subito. Aprii la porta e mi ritrovai Filippo con i suoi amici.
《Dove vuoi andare angioletto?》fece per prendermi ma io chiusi la porta chiudendogli anche le dita della mano sinistra.
《E ora? Ora come faccio?》urlai in disperazione.
《PICCOLA...》iniziò a chiamarmi in tantissimi modi e io misi due comodini dietro la porta.

Guardai la finestra e per un momento pensai di scappare da essa, ma poi mi ricordai che c'erano telecamere e guardie fuori... in più i nuovi arrivati.

Dopo una ventina di minuti, sentii una ragazza urlare contro quei teppisti. Mi avvicinai alla porta per sentire meglio e dopo aver sentito dei passi andare via mi arrivò la porta in faccia. Caddi a terra e vidi Alice.
《Fortuna che sono venuta io!》disse... incazzata? Sbuffò e andò verso il suo letto buttandosi sopra. 《Ah! Ho visto la tua sorellina... la sua stanza è al piano terra... la 11》
《Oh.. grazie》certe volte sembrava simpatica, altre volte era una vipera. Bah...

Uscii dalla camera per avviarmi verso la 11. Volevo assolutamente vedere la mia nanetta da giardino preferita. Scesi le scale e non mancavano di certo gli occhi indiscreti, ne le risatine stridule delle ragazzine nuove che credevano di essere le reginette. Sì, le reginette di sto cazzo.
Le guardai per un secondo, poi sbuffando continuai a scendere le scale.
Non guardando avanti, andai a sbattere contro un'altra persona, stavolta una guarda. Un omaccione enorme, sulla trentina forse, occhi azzurri e capelli biondi. Il sogno di ogni ragazza, praticamente. Rimasi a fissarlo per qualche secondo... o minuto.
《Allora? Signorina prosegua la sua strada》mi svegliò lui... che voce possente. Mhh.
DEVO SMETTERLA DI SBAVARCI DIETRO.

Proseguii per la mia strada fino la stanza numerata dall'11. Bussai e qualcuno mi aprì.
《Oh ciao! Tu devi essere Angel, la sorella di Emily. Wow sei carinissima. Ma i tuoi capelli sono naturali?》una ragazzina iniziò a tempestarmi di domande e io sorridevo e annuivo. Alla fine mi fece entrare. Almeno ero riuscita a calmarla... un pochetto ma dettagli.

《Emily!!》urlai appena la vidi. Lei mi saltó addosso dicendo che le ero mancata tantissimo. Non riuscivamo a staccarci! Ero troppo contenta di vederla... adoravo la sua risatina tenera.
《Come è stata questa estate?》mi chiese lei.
《Una noia mortale! Per il mese di agosto avevano chiuso la biblioteca e io stavo morendo dalla voglia di leggere...》e iniziammo a raccontarci quello che era successo. Mi presentó la sua compagna (quella che mi aveva aperto)... il nome era Syria. Tenera. Ma mai quanto me e mia sorella.

Dopo chiacchiere varie, andammo a pranzare nella mensa.
Ci sedemmo a un tavolo insieme e Emily disse《ma quella ragazza, Alice... pranza da sola?》
《Di solito sì... dimmi la verità, vuoi invitarla a pranzare con noi?》lei annuì. Che potevo farci? Infondo stavamo sempre da sole, emtrambe. Magari potevo mettere da parte l'odio che c'era solo per quella volta, magari per conoscerla meglio. Forse non era così antipatica come voleva far credere.

Passammo il tempo a chiacchierare e ridere e, dopo aver finito il pranzo, io decisi di andare in biblioteca. Magari facevo qualche ricerca sulla guerra di 800 anni fa... se non sbagliavo.
Il collegio era uno dei pochi posti dove c'era ancora acqua, cibo e igiene. In che merda ci hanno fatto vivere!?

Guardai l'orario e vidi che era quasi ora di cena. Presi le mie cose e portai il libro con me in camera, nascondendolo sotto il letto. La bibliotecaria era molto gentile con noi e ci dava i libri anche quando era proibito. Per questo era meglio nasconderli.
Mi diressi al bagno, dove mi lavai e mi vestii. Poi mi diressi in mensa.

Mia sorella era strana, non so, forse era in ansia per il primo giorno, o magari sentiva la mancanza di mamma e papà.
Il giorno dopo iniziavano le lezioni. Speravo di non riavere il prof Sylvester. Matematica era pesante con lui.

Dopo pranzo andai in camera e, notando che Monica non c'era e che Alice dormiva russando come un maiale, ricominciai a leggere il libro. Erano 2054 pagine e io stavo ancora alla 105... mi aspettavano tante notti insonne.

Scoprii che degli esseri attaccarono gli umani e loro diedero inizio alla guerra. Così quegli alieni fermarono le nuvole di pioggia portando secchezza totale in tutto il mondo. Poi il mondo si riprese man mano.
Ma nell'anno 2018 quegli alieni hanno rifatto la stessa cosa, peggiorando la situazione umana.

Lessi altre 5 o 6 pagine poi sentii la porta aprirsi, di fretta posai il libro sotto il letto e salutai Monica che era affannata... forse aveva corso per non fare troppo tardi. La guardai per qualche secondo e poi, lentamente, mi abbandonai al sonno.

Il nostro angolo

Heilaa! Io sono Angeles.
Spero che il secondo capitolo vi piaccia, e nulla... qui ho cercato di riassumere un po' della storia. Quella del passato.
A domani per il prossimo capitolo!

~We are Disagiate_07

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