Marzo è arrivato, e con lui il giorno del nostro tanto atteso baby shower. Alberto ed io abbiamo deciso di organizzarlo nella nostra casa, trasformando la sala principale in un luogo accogliente e festoso. Al centro della stanza brillano due grandi lettere luminose: una "M" rosa e una blu, simboli della nostra scelta per il nome del piccolo. Se sarà una femmina, la chiameremo Mia, e se sarà un maschio, Matteo.

La casa si riempie rapidamente del calore e dell'entusiasmo di amici e familiari. Gli ospiti arrivano uno dopo l'altro, portando regali e dolci preparati con amore. La stanza è decorata con palloncini azzurri e rosa, festoni scintillanti, e un tavolo pieno di prelibatezze. C'è una torta a tre piani, riccamente decorata con fiocchi e fiori, insieme a biscotti e cupcakes a tema.

Alberto è al mio fianco per tutta la festa, tenendomi stretta con il suo solito sorriso dolce. Salutiamo gli ospiti insieme, godendoci ogni risata e ogni abbraccio. I suoi genitori e i miei sono tra i primi ad arrivare, felici e impazienti quanto noi. Tra gli amici ci sono Piero e Gian, che con le loro battute sdrammatizzano l'attesa, mentre Ignazio, lontano in Venezuela con la sua fidanzata, manda un messaggio di auguri che mi fa sorridere. È bello sapere che, nonostante tutto, siamo riusciti a mantenere un rapporto di rispetto.

L'atmosfera è leggera e allegra. Ognuno cerca di indovinare il sesso del bambino, creando una simpatica sfida tra il "Team Rosa" e il "Team Blu". Intanto, ci godiamo i momenti di condivisione, scattando foto, aprendo regali, e scherzando con gli amici.

Finalmente arriva il momento clou. Il centro della stanza si anima mentre Alberto e io ci posizioniamo davanti alla torta. Tutti gli occhi sono su di noi. Con una miscela di emozione e suspense, prendiamo il coltello e iniziamo a tagliare. La stanza si fa silenziosa per un istante, poi esplode in un boato di gioia: il ripieno della torta è rosa!

Alberto mi abbraccia con forza, visibilmente commosso. "Sarà la nostra Mia," sussurra, posando la mano sulla mia pancia con uno sguardo colmo d'amore.

Gli ospiti applaudono e si congratulano con noi. Piero e Gian, come sempre, non mancano di aggiungere un tocco di leggerezza: "Finalmente un'altra che metterà in riga Alberto!" dice Piero, mentre Gian ride: "Ma con il tuo carattere, Mia sarà una vera leader!"

La festa prosegue tra risate e festeggiamenti, e il calore degli amici e della famiglia rende tutto perfetto. Quando gli ospiti iniziano ad andare via, rimaniamo soli nella stanza ormai silenziosa. Alberto raccoglie il palloncino rosa più grande e lo porta accanto a me, posandolo sulla mia pancia. "Questa è solo la prima di tante feste che faremo per lei," dice sorridendo.

"Non vedo l'ora," rispondo, lasciandomi cullare dalla gioia del momento. Quella notte ci addormentiamo con un senso di gratitudine e felicità, sapendo che la nostra piccola Mia è già circondata da tanto amore.