Capitolo 39
Finalmente arriva Sanremo, un periodo carico di emozioni e ricordi. Anche quest'anno partecipo, portando una coreografia che rappresenta un pezzo di me. È un momento speciale, ma al tempo stesso complicato: essere qui riaccende vecchie memorie, soprattutto per quello che riguarda Ignazio. Anche perchè i ragazzi quest'anno erano in gara.
Non passa molto tempo dal mio arrivo che Gianluca e Piero vengono a trovarmi nella mia camera di hotel. La loro presenza mi fa sentire un po' più a casa. Chiacchieriamo del più e del meno, ma noto subito una certa tensione. Alla fine, Piero rompe il silenzio con una frase che mi spiazza:
"Igna voleva venire... però sai com'è, è un po'... così."
Capisco immediatamente. Ignazio non ha mai amato i confronti, specialmente con me. Lo capisco, ma una parte di me sperava comunque di rivederlo. Inaspettatamente, qualche minuto dopo, la porta si apre ed entra lui. Il suo sguardo tradisce emozioni contrastanti: un misto di orgoglio e nervosismo.
Appena ci troviamo nella stessa stanza, l'atmosfera cambia. Le tensioni che erano rimaste latenti per mesi esplodono in una discussione accesa. Lui comincia a parlare del fatto che entrambi stiamo per sposarci, quasi come se volesse farmi una sorta di accusa velata. Io, però, non riesco a rimanere calma.
"Ti rendi conto di cosa stai facendo?" gli dico, puntandogli il dito. "Ti sei messo con questa ragazza a novembre e già le hai chiesto di sposarti. È una follia, Ignazio!"
Lui sbuffa, alzando gli occhi al cielo. "E tu invece? Tu che ti sposi come se non avessi fatto esattamente le stesse cose?"
Le sue parole mi feriscono, e la situazione degenera. Non riusciamo a trovare un punto d'incontro, e ognuno di noi continua a rinfacciare all'altro gli errori del passato. Lui mi accusa di Logan, di come quella relazione abbia portato dolore anche a noi due. Io, invece, gli rinfaccio il tradimento che ci ha separati definitivamente.
"Non farmi la morale, Ignazio. Sai benissimo che non hai il diritto di giudicarmi, non dopo tutto quello che è successo!"
"Ah, certo, perché tu invece sei stata un esempio di correttezza, vero?" ribatte lui, sarcastico.
La tensione nella stanza è palpabile, e Gianluca e Piero, che assistono impotenti alla scena, cercano di intervenire. Alberto, silenzioso fino a quel momento, si avvicina e mi prende per mano, cercando di calmarmi.
"Basta così," dice Alberto con un tono fermo, guardandoci entrambi. "Non serve continuare in questo modo."
Nonostante i loro sforzi, io e Ignazio ci ostiniamo a non rivolgerci più la parola. Piero e Gianluca diventano messaggeri improvvisati, cercando di farci parlare di nuovo, ma il rancore tra noi sembra troppo profondo.
"Devi ammettere che anche tu hai sbagliato," mi dice Piero in privato, con un tono di voce quasi paterno. "Non puoi sempre accusarlo senza prenderti le tue responsabilità."
"Lo so," rispondo, con un nodo in gola. "Ma non è facile."
Dall'altra parte, Gianluca prova a convincere Ignazio. "Non puoi continuare così. Le volevi bene, e lo sai. Forse è ora di chiudere questo capitolo nel modo giusto."
Alberto rimane sempre al mio fianco, cercando di essere il mio punto fermo in questa tempesta emotiva. Non mi pressa, ma so che spera che io trovi il coraggio di affrontare davvero questa situazione.
I ragazzi vanno via e io mi preparo per il primo spettacolo, quest'anno ho una bella coreografia con la canzone di Angelina Mango
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