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capitolo 4: la festa

Scoprii di avere trasfigurazione, divinazione, cura delle creature magiche e incantesimi con Pansy, mentre con Draco avevo pozioni, volo ed erbologia (Pansy sapeva il suo orario a memoria).

Feci un pisolino.
Verso le cinque Pansy e Julie mi svegliarono.

"Forza Olivia! Dobbiamo prepararci per la festa di stasera!!! Te sei già dimenticata?" Esclamò Pansy.
"Io... Cosa? Ah giusto la festa" ebbene sì, me ne ero già dimenticata.

Mi alzai controvoglia dal letto e chiesi alle ragazze cosa avrei dovuto indossare.
"Un vestito ovviamente" rispose Julie.
"Non ho portato vestiti ad Hogwarts"
"Cosa??!!! Vabbè te lo imprestiamo noi, ma questo weekend DEVI venire a fare shopping con noi ad Hogsmeade. Ogni serpeverde che si rispetti deve avere stile" mi disse Pansy.

Mi prestarono un vestito verde un po' troppo scollato e attillato per i miei gusti, ma non vollero sentire scuse.

"Per diventare una di noi devi sembrare una di noi. E poi sei uno schianto così, tesoro. Avrai tutti gli occhi puntati su di te" affermò Julie.
Mi diressi con loro nei sotterranei (dove c'era la festa) dopo esserci truccate.

Il tuo vestito:

Quelli di Pansy e Julie:

Pansy indossò un vestito nero aderente mentre Julie uno violetto molto scollato, troppo scollato per una diciassettenne, ma non feci commenti per non essere maleducata.

"Allora, chi ci sarà alla festa?" Chiesi, cercando di fare conversazione.
"Quasi tutti i serpeverde degli ultimi anni. Dal quarto in giù è vietato l'accesso." Rispose Julie.

"Perché? Ti interessa qualcuno per caso?" Si incuriosì Pansy.
"No no... Stavo solamente chiedendo, e poi sono qui da solo un giorno" dissi.
"Beh, anche io sono qui solo da un giorno, ma sono già in cerca di qualcuno da scoparmi" sghignazzò Julie.
"Attenta, che se ti sente Draco spaccherà il culo a te e al ragazzo fortunato" l'avvertì Pansy.

Affrettai il passo, imbarazzata.
"Che c'è, Cameron? Rilassati, devi abituarti a tutto questo; i serpeverde sono noti per entrare in azione, se sai cosa intendo..." Pansy mi fece l'occhiolino.

"Beh sì ecco... Io non ho ancora..." farfugliai, incerta su come spiegarle che sono ancora vergine.
"Cosa?! Tesoro, devi metterti in gioco. Ci saranno molti ragazzi, perché non trovi una preda stasera?" Disse Pansy.
"Non so... Non sono ancora pronta" spiegai.

"Ma dai, non fare la santa come quei leccaculo dei grifondoro" ribatté visibilmente innervosita Julie.
"Lasciala in pace, se vuole fare l'angioletto sono problemi suoi. Si vede che non..." Le ragazze continuarono a discutere, mentre io mi guardavo attorno sempre più a disagio.

Finalmente arrivammo, e la festa non era per niente come me la sarei immaginata.

Centinaia di ragazzi ubriachi erano ammassati in una sala camuffata da discoteca, urlando e ridendo mentre la musica rimbombava nelle mie orecchie. Probabilmente avevano fatto un incantesimo silente, perché da fuori non si sentiva tutto quel casino.

Mi feci strada a fatica cercando di raggiungere il tavolo dei drink.

"Ehi bellezza, posso offrirti qualcosa?" Disse una voce maschile dietro di me.
"No grazie, faccio da sola" chissà cosa voleva offrirmi quello sconosciuto, per fortuna sono stata educata bene.
"Dai assaggia, è solo un bicchiere tesoro" insisté il ragazzo.

Mi voltai, cercando con lo sguardo Pansy e Julie per chiedere aiuto, ma erano già sparite nella folla.
"Sei sordo o cosa, cazzo? Ha detto di no" sbottò qualcuno dietro di me.
Mattheo.

"Okay, scusa amico, non sapevo fosse una delle tue" lo sconosciuto arretrò, spaventato. Perché aveva paura di Mattheo?

"No, io non sono..." Iniziai a dire per fargli capire che non ero qualunque cosa si fosse immaginato quando ha detto 'una delle sue'.

"Vieni, andiamo in un posto più appartato" Mattheo mi prese la mano e mi guidò in uno stanzino meno affollato, facendomi poi sedere su un divanetto di pelle nera assieme a lui.

Lo assecondai a malavoglia; per quanto non volessi andare con lui era decisamente meglio che rimanere con l'altro tipo.

"Non c'era bisogno che intervenissi, me la sarei potuta cavare benissimo da sola, grazie" dissi, per ricordargli che non è il mio capo.
"È così che mi ringrazi? Quel tipo ha una brutta fama per quello che fa alle ragazze, perciò stagli lontano" rispose.

"Non sei il mio capo, e comunque posso parlare con chi voglio" ribattei stizzita. Chi si crede di essere questo?
"La ragazza ha un bel caratterino. Ma va bene, se vuoi essere stuprata fai pure" si voltò dall'altra parte.

"Oh, io non- non pensavo intendessi questo" balbettai.
"Beh, benvenuta tra i serpeverde tesoro" voltò gli occhi al cielo.

Fu in quel momento che notai che indossava solo dei jeans e una camicia sbottonata. Mi presi un secondo ad ammirare il suo fisico scolpito, perché, parliamone, come faceva ad avere una tartaruga del genere?

'In effetti è proprio un bel ragazzo, e i capelli spettinati gli danno un aspetto così... Sexy. Aspetta, cosa diavolo sto pensando? Questo è un tipo che si crede mio padre e che ho appena conosciuto. Riprenditi Olivia.' pensai tra me e me.

Lui sollevò un angolo della bocca.

"Cosa c'è?" Chiesi. Per una frazione di secondo ebbi la sensazione che avesse capito ciò che ho pensato. Impossibile.
"Niente... Stavo pensando" rispose impassibile.

Un ragazzo ed una ragazza si sedettero di fianco a noi sul divanetto intenti a baciarsi, no, divorarsi con foga. Mi scostai disgustata e le mie cosce sfiorarono le gambe di Mattheo.

Appena lo toccai sentii una specie di scossa invadermi. Arrossii visibilmente, ma non riuscii ad allontanarmi nuovamente perché la coppietta non si spostava.

"Perché sei venuta? Non sembri una tipa da feste" mi chiese Mattheo a quel punto.
"Prima di tutto, non mi conosci affatto quindi non puoi dire niente su di me. Secondo, mi hanno obbligato Julie e Pansy" ribattei.
"C'era da aspettarselo. Però una volta che le conosci ti staranno simpatiche, penso." Ridacchiò.

Parlammo un po', ridendo e scherzando. Mi iniziò a stare simpatico. Ad un certo punto mi disse:
"Olivia, è già l'una, domani abbiamo scuola. Non vorrai arrivare mezza addormentata a babbanologia domattina. Ti accompagno" si alzò e mi tese la mano.
"Cosa? È già l'una? Oddio sono finita." Sbadigliai.

"Aspetta un'attimo, come fai a sapere che ho babbanologia alla prima ora domani?" Chiesi insospettendomi.
"Me l'hai detto tu mentre parlavamo poco fa. Cavolo sei proprio stanca" rispose.

"No, sono sicura che -" iniziai a dire, ma mi tirò la mano facendomi alzare e andare a sbattere contro di lui. Ero così stanca che avrei voluto affondare la testa sul suo petto e dormire così.

'mi sa che aveva ragione, sono proprio stanca e magari gliel'ho detto per sbaglio' pensai.

Appoggiò una mano sulla mia vita e mi attirò a se mentre si faceva strada tra la gente. Ero talmente stanca che mi sentii qualcosa nello stomaco mentre mi portava attraverso la stanza, quasi come farfalle... No, impossibile.

Tutti si spostavano al suo passaggio, ma non ci feci caso.

Una volta arrivati nel dormitorio mi adagiò sul mio letto e se ne andò.

Prima di addormentarmi pensai brevemente alla serata passata con Mattheo. Sembrava scontroso, ma si era addolcito mentre parlavamo, e mi aveva portata a letto con una delicatezza...

Dopodiché crollai come un sasso.

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