27~ Correre e "Io difendo te, tu difendi me"
Corri. Corri e basta.
Corri fino a perderti, e a far volare via quei troppi pensieri che ti affolano la mente.
Corri fino a volare e sentirti leggero, corri fino a farti mancare il fiato.
Corri fino a dimenticare quei pesi sulle spalle che ti trascinano a terra, ancorandoti al suolo.
Corri, per questa guerra non voluta che però incombe, prossima.
Corri per tutto ciò che subirai, corri.
Fino a perdere ogni sentimento, ogni emozione, ogni pensiero.
Fino a sentirti privo di qualsiasi cosa, corri.
Corri per gli amici che hai paura di perdere, perché proteggerli sarà difficile.
Corri per quest'amore non ricambiato che ti fa male ma che infondo è bello, perché non ci sarà tempo per la pace.
Corri e basta, senza fermarti, senza voltarti indietro.
Corri perché adesso puoi farlo.
Perché adesso puoi scappare da quei pensieri che sono decisamente troppo per te, ma con i quali un giorno ti ritroverai faccia a faccia.
Corri, e non pensare.
Corri, e non esitare.
-JAMES!-
E lo so che mi stanno chiamando, che vogliono raggiungermi, ma io continuo a correre.
-PRONGS!-
E ignoro Sirius, come prima ho ignorato tutti, e continuo a correre, senza pensare.
-PRONGS!-
E mi chiama di nuovo, ma non mi fermo, non voglio fermarmi.
-PIETRIFICUS TOTALUS!-
E mi volto di scatto, rapido a parare l'incantesimo.
-Che vuoi?!- grido.
Sirius velocizza il passo, fino a raggiungermi.
E ora che ho smesso di correre, i pensieri girano nella mia testa, fino a farmi male.
-Fermati.- dice Sirius.
Restiamo a fissarci, e Sirius mi scruta come solo lui sa fare, cercando di capirmi come io non ci sono mai riuscito.
-Perché l'hai fatto?- chiede.
Volto la testa, per non guardarlo.
La Foresta Proibita si para di fronte a me in tutto il suo temibile splendore, con gli alberi che sembrano toccare il cielo e il fogliame così fitto da sembrare invalicabile.
-Non reggevo più.- rispondo.
Con Sirius è impossibile mentire.
I suoi occhi mi scavano dentro, portando alla luce ogni singola parte di me, anche quelle che ho sempre voluto tenere nascoste, anche quelle che nemmeno io stesso conosco.
-Prongs, è per Evans? Non è la prima volta che avviene uno scontro...-
-Sì, è vero, ma poi?-
-Poi cosa? Piton è stato convocato dal preside...-
-Non essere sciocco. Adesso è solo una ferita, ma domani? E quando sarai tu ad essere ferito? O Remus, o Peter, o di nuovo Lily? E se io non fossi lì a...a...a prendermi i vostri incantesimi, se non fossi lì a proteggervi? Cosa succederebbe se...se voi veniste uccisi o...e io non fossi lì?-
Sirius sgrana gli occhi, avvicinandomisi e posandomi le mani sulle spalle.
-Non devi fare di noi un peso, James, non è mai stato così. Era "Io difendo te, e tu difendi me", lo è sempre stato. Non prenderti sulle spalle la responsabilità di qualsiasi cosa che potrebbe accaderci.-
Abbasso lo sguardo, ispirando e cercando di far sparire dai miei occhi quelle lacrime che si sono affacciate e che mi appannano la vista.
-Prongs...-
-La odio, Padfoot. La odio questa guerra. La odio con ogni fibra del mio essere.- sibilo.
E poi Sirius mi abbraccia.
Mi abbraccia, e io so che mi sta sostenendo.
So che non sono l'unico ad odiare la guerra, che ci metterà contro le nostre famiglie o i nostri amici.
So che Sirius la teme quanto me, e so che detesta incrociare lo sguardo di suo fratello, perché ha paura di vedere quegli occhi coperti da una maschera.
E so che non sono solo, so che non sarò mai solo, finché ci sarà lui, finché ci saranno i malandrini con me.
Perché finché ognuno di loro metterà la nostra amicizia di fronte a tutto, saremo salvi.
-Giuro solennemente...- comincia Sirius, staccandosi e sfidandomi con lo sguardo.
Un sorriso malandrino mi incurva l'angolo della bocca.
-Di non avere buone intenzioni.- concludo, ricambiando lo sguardo.
***
Quando entro in Sala Comune, mi sorprendo di trovarla su una poltroncina accanto al fuoco, circondata da primini adoranti e Alice Prewett che le intreccia i lunghi capelli rossi.
Mi fermo di colpo, quasi Sirius mi cade sopra.
-Prongs?-
A passo spedito mi dirigo da lei, mettendomi di fronte e incrociando le braccia.
-Che ci fai qui?-
-Anche io sono contenta di rivederti, Potter.- replica lei.
Evito di posare lo sguardo sul fianco dove so esserci una spessa fasciatura, perché i ricordi tornerebbero nella mia testa con una violenza inaudita, così come le sensazioni provate mentre, dietro quella barriera protettiva, vedevo Lily duellare contro Piton.
-Stai bene?-
-Altrimenti non sarei qui: lo sai che Madama Chips è estremamente protettiva nei confronti dei suoi pazienti, non mi avrebbe fatta uscire.-
-La ferita?-
-Ci è voluto un po', ma ha smesso di sanguinare.-
È poi quasi contro la mia volontà che mi ritrovo ad abbracciarla.
La testa nell'incavo del suo collo, le braccia attorno alla sua vita sottile, senza osare sfiorarle il fianco ferito per paura di vederla soffrire.
E già la vedo spingermi via, gli occhi verdi che mi fulminano.
Invece la sua mano si immerge, esitante, tra i miei capelli, mentre l'altra mi stringe la spalla.
-Non osare mai più fare una cosa del genere, Evans.- mormoro, contro la sua pelle.
E potrei dire che il brivido che ha avuto è per me, è la sua reazione , ma una parte di me continua a dire che è a causa del freddo: per quale altro motivo sarebbe accanto al fuoco, altrimenti?
Mi separo, mettendomi dritto e abbozzando un sorriso, la mano che mi sale ai capelli e li scompiglia.
Lily non ricambia il mio sorriso, guardandomi con quei suoi grandi occhi verdi, immersa nei suoi pensieri.
-Evans!- ulula Sirius, dandomi una spallata e precipitandosi da lei.
Le dà una rapida ma poderosa stretta, tanto che lei fa una smorfia di fastidio velocemente rimpiazzata da un sorriso divertito e in una seguente risata quando Sirius inciampa in uno dei bambini ancora seduti e cade all'indietro, imprecando.
Ed eccola, splendida mentre ride, le lentiggini spiccano sulla sua pelle chiara, e si copre con la mano le labbra rosse, schiuse.
Gli occhi lampeggiano vividi, mentre si posano su Prewett che si contorce, ridendo anche lei.
Ed è in questo momento che la guerra mi sembra lontana, al caldo del fuoco, con Lily che ride, circondato dalle persone che amo.
Quando Lily smette di ridere i suoi occhi si posano su di me, ancora intento a fissarla, e i suoi zigomi si imporporano.
Sposta lo sguardo sul cielo trapuntato di stelle, e la luna piena che fluttua luminosa nel buio.
-Credo che voi malandrini dobbiate andare al letto.- afferma.
Sirius scatta in piedi, scambiando uno sguardo con me.
-Sì, lo credo anch'io.- conferma.
-Già, e poi Peter starà dormendo da un pezzo.- aggiungo.
Ci dileguiamo a prendere il Mantello e poi riscendiamo, e Lily è ancora lì.
La Sala è più vuota, più silenziosa, ma lei è lì che si mordicchia il labbro tesa, un libro aperto in mano, senza leggerlo.
E all'improvviso sono sicuro che, quando ritorneremo, la troveremo ancora qui, magari addormentata, ma di sicuro seduta sulla poltrona accanto al fuoco, inizialmente intenta ad aspettarci.
SPAZIO AUTRICE
Hellooooo !
Vi sta piacendo la storia?
Commentate e votate ✨
In ogni caso, questo angolo è per incentivarvi ad ascoltare il brano a inizio capitolo "A window to the past" da Harry Potter e Il prigioniero di Azkaban
È un pezzo che adoro, è forse il mio preferito dell'intera saga e divento una fontana quando lo ascolto.
Ve lo rispammo 🤣
Detto/fatto questo, a presto 🤗
Tanti cuori ❣️
~ Tessa Herondale
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