25~ Attacchi di panico e capire tutto
Sono passati due giorni dalla luna piena e sono sul ponte, appena uscito dall'infermeria,solo.
Ho pregato i malandrini di non seguirmi, di lasciarmi solo e andarsi a riposare.
Loro stanno svegli tutta la notte, per me, per il mostro che sono, ed io mi sento terribilmente in colpa quando vedo le loro occhiaie o li vedo sbadigliare.
E mi odio più di quanto non faccia già, perché è pericoloso ciò che fanno.
Ed evito di guardare tutte quei graffi che il lupo lascia loro sulla pelle, perché è colpa mia.
Mi volto quando sento dei passi, e vedo Lily venire verso di me, spedita.
Abbozzo un sorriso, evitando di alzare la mano per saluto a causa dei muscoli ancora indolenziti.
-Lily- le dico però, appoggiandomi con i gomiti sulla ringhiera del ponte.
Lei mi raggiunge e mi scruta con i suoi occhi verdi.
-Lo so.- dice.
Sa ... cosa?
Che al secondo anno ho rubato il suo libro? Non posso darglielo indietro, Sirius l'ha distrutto.
Sa che ho palesemente copiato da lei la seconda risposta di Storia della Magia? È stata solo quella, giuro!
Sa che James è innamorato di lei? Nah, troppo improbabile.
Sa che ho sperato fino all'ultimo che la sua Pozione Polisucco fosse pessima così sarei stato io il migliore?
Perché in ogni caso, la migliore è stata lei e non vedo perché rimproverarmi per una cosa del genere.
-So cosa sei, Remus.- afferma.
Trasalisco, inorridendo.
Lei sa.
Ad un tratto l'aria non mi basta più, e vedo tutto nero.
Mi sento cedere le ginocchia a cado a terra e non riesco a respirare.
E poi gli occhi verdi di Lily sono fissi nei miei, e le sue mani sulle mie spalle.
-Respira. Remus, respira.-
Ma la sua voce è solo un eco distante e io sto decisamente per svenire.
-Facciamolo insieme,va bene? Inspira, espira... inspira, espira...-
La imito, seguo i suoi ordini e ricomincio a respirare.
-I-io...- rantolo.
Lily ha ancora le mani sulle mie spalle, ma ora vedrà che sto meglio e le toglierà sicuramente.
Sono un mostro.
-Va tutto bene. Credo sia stato un attacco di panico.- mi spiega, preoccupata.
Preoccupata di cosa?
Che io possa attaccarla?
Oddio, mi odierà a morte e mi farà espellere.
-Mi dispiace...- esalo, prendendomi la faccia tra le mani e regolando il mio respiro affannoso.
Lei toglie le mani dalle mie spalle e si siede sulle ginocchia, restandomi accanto.
-Di che? È un attacco di panico, non puoi controllarlo...-
-Sono un mostro...-
Lei mi guarda in faccia, gli occhi grandi.
Scuote la testa, afferrandomi i polsi e togliendomi le mani dal viso.
-Non sei affatto un mostro, Remus.-
-Capirò se vorrai che mi espellano, ma io non vorrei mai fare del male alle persone e...- mi si chiude la gola.
Lily aumenta la stretta.
-Non lo dirò a nessuno, Remus. Ma non sei un mostro. Ricordalo. È stato solo un incidente, io lo so, ok? Non devi avere paura di me.-
Nel suo sguardo c'è una ferrea determinazione, e i miei sono pieni di lacrime, ma senza che me ne sia reso conto.
-Remus...-
-Scusa.- dico di nuovo.
Lei scuote la testa e abbozza un sorriso, poi si china su di me per abbracciarmi.
Sorpreso, la tengo stretta, aggrappandomi a lei, lasciando che mi sostenga.
-Moony? Evans?-
La voce di James ci fa separare.
Dietro di lui, Sirius e Peter ci guardano confusi.
Evans si alza in piedi, spazzolandosi via dai vestiti la polvere, tendendomi una mano e tirandomi su.
Mi asciugo in un gesto fugace le guance, gesto che però non sfugge a James. Sirius assottiglia lo sguardo.
-Che è successo?- chiede James.
Scrollo le spalle, senza essere in grado di condividere con i miei amici questo momento di debolezza.
-Remus ha avuto un attacco di panico.- spiega Lily.
Peter trasalisce, facendo un passo verso di me, ma il braccio di Sirius lo blocca.
È intento a fulminare Evans.
-E perché?- ringhia.
Scambio uno sguardo su Lily, e il cuore mi si riempie di gratitudine.
Sta lasciando decidere me.
-Padfoot, lei sa .- affermo.
Peter emette uno squittio spaventato, Sirius fa un passo avanti nel momento stesso in cui James prende il braccio della Evans e se la porta dietro, come a proteggerla dal suo migliore amico.
-Non dirai niente.- ringhia.
-Padfoot ...- l'avverte James con la voce.
Ma Lily, più bassa di James, si alza in punta di piedi per scrutare Sirius da sopra la spalla.
-Non essere sciocco, Black. Certo che non dirò niente, Remus è mio amico. E non dirò niente neanche di voi tre...Animagi non registrati .-
Peter squittisce nuovamente.
Sirius fa per replicare, ma ecco che Lily si libera definitivamente di James e si mette di fronte a Sirius.
-Sono in debito, con voi tre. Mi avete aiutato quando... è successo quel che è successo, e non lo dimenticherò. Vi volevo ringraziare, ma non ne ho avuto il tempo. Questo è il mio modo per sdebitarmi. Lo faccio per voi, stupidi malandrini. E sono veramente costernata del fatto che abbiate pensato che io potessi spifferare i vostri segreti in giro. Sono Caposcuola, è vero, ma di me potete fidarvi.-
-Io mi fido di te, Evans.- interviene subito James, con gli occhi brillanti e un sorriso fiero.
Lily sorride a tutti e quattro, incamminandosi verso l'uscita del ponte.
Prima mi stringe lievemente la spalla, e poi se ne va.
-Io la amo...- sospira James.
-Non ho parole.- borbotta Sirius, a suo modo colpito.
-Lo sa ?- ripete Peter.
E io, io sorrido soltanto.
Perché mi sento accettato, accettato da qualcuno di normale e rispettoso delle regole come Lily.
Perché mi ha visto dentro, e ha capito tutto, l'ho letto nel suo sguardo.
Ha visto il mio dolore, la mia rabbia, la mia tristezza, il mio odio verso me stesso.
E con i suoi occhi verdi mi ha sorriso, e ha guarito una parte delle ferite, quella parte dove i malandrini lavorano da anni.
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