-Secondo me stanno facendo...cose.-

-Non essere ridicolo.-

-Sono serio.-

-Non stanno facendo niente di compromettente, chiaro?-

-No, Black.-

-Ti prego dimmi che ho sentito male.-

Il ghigno che sbatto in faccia a Moony dice tutto il contrario.

Lui sbuffa, perché è noioso.

Non puoi avere un nome come Sirius Black e non farci battute sopra, é inconcepibile.

In ogni caso, resto coerente alla mia idea.

James è con Evans da troppo tempo per non pensare che stiano procreando.

Nonostante questo, mi sdraio meglio sulla poltrona, annoiato a morte.

Peter si sta ingozzando di Cioccorane, James sta sfornando bambini, Moony sta studiando, studiando! , e nessuno pensa al piccolo e docile Padfoot.
Vergogna e disonore.

Così non mi resta altro che sbuffare per palesare la mia presenza e la mia nullafacenza.

Remus mi guarda male, ma che posso farci io se mi ha suggerito di ripassare?

È lui che non sta bene, mica io.

E così resto sdraiato sulla poltrona, in Sala Comune, aspettando che qualcuno si accorga dell'individuo interessante e bello che fa svenire giovani fanciulle col suo fascino.
Alias io.

Ma a quanto pare oggi si sono messi d'accordo per vivere nelle tenebre, e la mia luce,( interiore ed esteriore, ovviamente, perché il nome dice tutt'altro) non può tirarli fuori dall'oblio.

E poi all'improvviso James entra in Sala Comune con un'espressione da esaltato che non fa che confermare la mia ipotesi: un baby Potty è in arrivo.

-PADFOOT! MOONY! WORTMAIL!- ulula, passandosi una mano fra i capelli e sistemandosi gli occhiali sul naso.

Sono nella sua traiettoria, ma me ne resto seduto sulla poltrona.

È Peter quello che salta sulla gente, non James.
Non è mai stato James.

Quindi non capisco perché improvvisamente sto morendo schiacciato dal suo corpo da Cercatore e ho le sue ginocchia appuntite nello stomaco, e i suoi gomiti mi stanno trapanando la fronte.

A nessuno sembra importare della mia morte, a quanto pare, perché sono troppo concentrati a sentire le parole di James.

Quindi decido che, se devo morire, morirò sapendo il perché di questo attacco.

-SI SONO LASCIATIIIIIII- continua a dire James, saltellando su di me come se facessi parte della poltrona, cosa che non è.

E credo che le sue ginocchia stiano per castarmi.

-Cosa?! Chi?!- chiede Moony, posando il libro.

Oh, sì, se questo non è un tradimento ditemi voi.

Due ore intere a pregarlo di abbandonare il libro e fare qualche scherzetto in giro, senza risultati, pii arriva James che decide di privarmi della possibilità di fare bambini, ed ecco che Moony posa il libro.
Ma non per salvarmi.

Neanche a Peter, traditore! , sembra importare che io stia soffocando.
Posa le Cioccorane, improvvisamente attento e immobile.

-La Evans! Chi altri!!!! Oh, sì! GRAZIE GODRIC!- continua a strepitare James, attirando l'attenzione di due innocenti e giovani primini che stanno entrando in Sala Comune.

Anche loro ignorano la mia morte imminente e passano avanti.
Traditori!

-É fantastico, Moony! Fantastico! Grandioso! E dopodomani c'è la gita ad Hogsmeade. Oh, sì!-

Un corno! Il tuo migliore amico sta morendo, Potter.

-Ah, Sirius! Ma che ci fai qui?-

James si rende improvvisamente conto della mia presenza e scende da me, salvando così i miei gioielli purosangue.

La prima cosa che faccio è respirare, e ingoiare tutta l'aria presente in questa stanza.

La seconda fulminare James.

La terza assaltarlo.

Mi lancio dalla poltrona su di lui, aggredendolo.
Finisce a terra e mi siedo sopra di lui.

-CANE PULCIOSO, LEVATI! DEVO VIVERE!- comincia a strepitare.

E io noto solo con la coda dell'occhio Moony prendere di nuovo il suo libro e continuare a leggerlo, mentre Wortmail prende un'altra Cioccorana e se la mangia.

Non poi così tanto traditori, alla fin fine.