Capitolo 7
ALESSIO POV:
Ok mi ha detto che non vuole che l'accompagno, vuole prendere un po' d'aria anche io l'avrei fatto al suo posto. Così sono uscito dal pub e mi sono seduto in macchina sto aspettando che esca dal locale. Ho deciso la seguirò fino a casa. Voglio accertarmi che stia bene.
Diavolo Ale ma perché fai così per una ragazza, non te ne è mai fregato niente di loro.
Non lo so perché.
Verso di lei ho uno spirito di protezione che non riesco a controllare, mi sembra così indifesa, sola e poi se è vero che ha un figlio deve per forza crescerlo da sola perché io non lascerei mai la donna che amo, nonché madre di mio figlio a lavorare in questo schifo.
Eccola che sta uscendo. Comincio a seguirla, lei non si è accorta di nulla sembra assorta nei suoi pensieri.
È davvero molto bella e sembra anche semplice.
Ad un certo punto si ferma apre la sua borsa e tira fuori le chiavi, fa ancora qualche passo e infine entra in un portone
Ok, è a casa, ora sono più tranquillo.
Me ne torno a casa. Sono 10 minuti dal suo appartamento. Non è molto lontano.
Sono le 8:00 oggi devo andare a lavoro prima del solito perché viene un cliente presto, verso le 9:00.
Mi preparo ed esco.
Stanotte mi sono addormentato alle 4:00 ho pensato tutta la notte a lei, non a come scoparmela ma come potrei fare a prendermi cura di lei e di suo figlio. Sono pronto a prendermi cura di un moccioso?
E se lei non vuole che qualcuno gli faccia da padre?
Il fatto che ne abbia uno, quel bambino, lo escludo. Nessun uomo manderebbe la propria donna, soprattutto madre del proprio figlio, in quel pub a lavorare.
Questa sera ci riandrò, voglio scoprire di più.
NOEMI POV:
Ok sono le 8:30 ho appena lasciato Luca all'asilo, stanotte quando sono tornata a casa l'ho trovato che dormiva come un angioletto nel mio letto. Mi piace quando dormiamo insieme lo posso stringere tra le mie braccia e coccolarlo. Ha bisogno di qualcuno che lo fa. È ancora piccolo.
Sono quasi arrivata a scuola. Non mi piace la mia classe in 5 anni di liceo non mi sono fatta neanche un'amico.
Non sono molto socievole, mi piace stare per i fatti miei. Adoro leggere ma ormai sono mesi che non compro più un libro o che non rileggo i miei preferiti.
Eccomi arrivata davanti la porta della mia classe. Per fortuna ho molto spesso la professoressa Ferola, lei mi insegna: italiano, latino, storia e filosofia, che sono le materie più importanti.
Entro.
"Ma perché lei entra sempre alle 8:40 e non gli viene mai detto niente e io che sono entrata alle 8:15 sono stata spedita dal preside?" chiede una ragazza alla quale sono sempre stata antipatica.
Io sto per ribattere ma la professoressa mi fa cenno di non farlo.
"Allora lei ha un permesso speciale e voi tutti sapete perché. Tu sei stata spedita dal preside perché eri qui fuori e non entravi perché stavi fumando. Ecco tutto!" risponde al mio posto.
Mi vado a sedere al mio posto e seguo la lezione ripensando a quanto è stato gentile Alessio, suo figlio, e a quanto le somigli, hanno la stessa forma del viso, lo stesso naso e i stessi occhi, stesso taglio e stesso colore: verde smeraldo.
Sono le 20:00 il pub è aperto da solo un'ora ed è già pieno. Uscita da scuola sono andata a lavorare all'asilo si Luca e una volta a casa ha voluto giocare a monopoli per tutto il tempo.
Io volevo riposare perché sono davvero stanchissima ma non ce l'ho fatta a dirgli di no, dormirò domani. Speriamo.
Entra Alessio mamma mia quanto è bello, oggi ha una maglietta nera con dei jeans bianchi strappati, le sue solite scarpe e gli occhiali da sole che si tira su non appena entra.
Io a quella scena comincio a ridere sotto i baffi.
"Cosa hai da ridere?" si siede allo stesso posto della sera precedente.
"Niente,niente!" gli rispondo continuando a ridere per la sua faccia buffa.
"Dai dimmelo giuro che non mi arrabbio" dice tranquillo.
"No è che fuori è buio e tu avevi gli occhiali , poi quando sei entrato te li sei tolti, e qui c'è più luce!" gli dissi con il sorriso sul volto.
"Beh fa parte del look. È il mio stile baby".
Baby? Ma perché mi ha chiamato così, che senso ha? Forse ci chiama tutti così. Però mi piace essere chiamata in questo modo da lui.
"Lo curi molto?" gli chiedo.
"Si abbastanza, tu no?" Mi chiede con una faccia come se sapesse già la risposta.
"Emm.." rispondo imbarazzata e abbasso gli occhi.
"Tranquilla" inizia e io li rialzo, "...sai l'avevo capito ma non volevo essere scortese" aggiunge.
"Non ti preoccupare".
"Che cosa ti posso servire?" chiedo cambiando argomento.
"Quello che ho preso ieri, scommetto che te lo ricordi" mi dice con un sorriso davanti al quale io mi sciolgo e sono costretta ad allontanarmi se no se ne accorgerà.
Gli porto la sua birra e " me lo ricordo solo perché ieri me hai prese 3" non è per questo che me lo ricordo.
"Probabile, comunque oggi berrò solamente questa, perché ti riporto a casa" dice ridendo.
Io gli tiro il canovaccio ridendo con lui.
"Lo prendo come un si" dichiara infine.
La serata va abbastanza bene, le mance sono buone e per fortuna non è capitato nessun episodio spiacevole.
Sono le 23:30 ormai non c'è più nessuno. Il locale è chiuso e Alessio mi sta aspettando seduto su uno sgabello.
Mi levo il grembiule ed esco.
"Eccomi" dico.
"Oh finalmente" mi risponde.
Usciamo fuori e mi indica una bellissima jeep nera.
"Oh" sono senza parole, " è bellissima".
"Lo so. Dai sali!" mi dice con il suo fantastico sorriso.
Saliamo in macchina lui mette in moto, gli indicò la strada e mentre stiamo uscendo dal parcheggio mi chiede: "il tuo ragazzo ti lascia lavorare in questo schifo?"
"Cosa ti fa pensare che io ce l'abbia?" rispondo.
"Beh sei molto carina, mi sembri per bene, non una di quelle sciacquette che girano".
Ha detto che sono molto carina? Oddio muoio non ci credo.
"Grazie ma no non ce l'ho, non ho tempo per avere un ragazzo".
"Perché?" Chiede con il volto pieno di curiosità.
Ok a me piace ma siamo troppo diversi, non può funzionare, io devo occuparmi di Luca, lui sarebbe solo una distrazione che non posso permettermi, così faccio l'ultima delle cose che vorrei fare " perché devo occuparmi di mio figlio" mento.
"Ok,ok" mi risponde e rimane in silenzio per tutto il resto del viaggio.
"Ecco è qui, siamo arrivati" indico il portone di casa mia.
"Grazie mille" gli do un bacio sulla guancia e scendo.
Lui aspetta che io entro e poi parte a tutta velocità.
Ecco il 7 capitolo. Spero vi piaccia! 😊
Secondo voi ha fatto bene Noemi a mentire??
Questa sera posto il capitolo 8.
Fatemi sapere se vi piace la storia.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro