NOEMI POV:
Alla fine Luca ha scelto alcune macchinine e ha preso 4/5 album di calciatori panini per sfogliarli. È seduto sul divano proprio difronte a me che sono seduta sulla sedia vicino al tavolo. Ormai è un ora che sto studiando e lui per tutto il tempo è stato buono, ha giocato e non mi ha interrotto neanche per chiedermi l'acqua.
La professoressa gli ha offerto i biscotti e lui li ha accettati ringraziandola. Sono molto contenta di come si sta comportando.
Ad un certo punto suona il campanello.
"Chissà cosa si sarà dimenticato mio marito" dice con un sorriso sul volto, " cara posso mandare Luca ad aprire?" mi chiede.
"Sì certo" rispondo.
"Luca tesoro vai ad aprire per favore?" gli chiede.
"Si" risponde e scende dal divano.
Dopo pochi secondi compare Alessio con Luca in braccio.
È una scena bellissima, ma ora ho paura che scopra che ho mentito, che Luca non è mio figlio ma mio fratello. Devo solo stare calma.
Tutti e tre abbiamo sbarrato gli occhi. Io e lui per lo stupore, come a non credere l'uno alla presenza dell'altra, la mamma dalla gioia di vederlo. In tutto questo Luca continua a stare in braccio a lui e a giocare con le macchinine, non capendo nulla.
"Lei la conosci già e lui è...." dice con la voce che trema dalla felicità.
"Luca" la interrompo io.
Lei non aggiunge nulla e Alessio mi fa un cenno con la testa come a chiedere: 'quindi è lui tuo figlio?', io annuisco.
"È qui perché non è potuta venire a scuola in questi giorni e stiamo facendo un po' di ripasso" lo informa lei.
"Oh, io sono venuto prima perché devo andare a comprare il divano nuovo e così pensavo che tu volessi venire con me, quanto vi manca?"
"Certo caro che voglio accompagnarti, guarda ci manca un quarto d'ora che poi lei deve andare a lavoro, mi puoi aspettare?"
Alessio annuisce poi guarda Luca, che ha ancora in braccio, e si rivolge a me: "ti dispiace se nel frattempo ci sto io con lui e giochiamo insieme?" mi chiede.
A quelle parole mi addolcisco:"certo,certo" gli rispondo poi mi rivolgo verso Luca:"fai il bravo, mi raccomando".
Gli do un bacino sul collo e lui ride, ovviamente mi metto in punta di piedi perché Alessio è troppo alto.
Io e la professoressa ci rimettiamo sedute e sento che Alessio chiede a Luca con cosa stava giocando, lui gli indica le macchinette e gli album. Senza farlo scendere dalle sue braccia si inchina verso il divano per prendere le cose, poi si gira verso di noi "noi andiamo a giocare in camera mia" dice sparendo per le scale.
Finito di studiare mi alzo, salgo le scale per andare a prendere Luca, quando mi affaccio alla porta vedo che stanno giocando con le macchine e Alessio gli fa il solletico.
A quella scena mi viene da sorridere.
Loro si accorgono di me e si girano.
"Scusate, non volevo interrompervi" dico con il sorriso da ebete.
"Ma figurati" risponde lui e sbottammo a ridere.
"Lo sai che Alessio è della Roma, proprio come noi" mi dice Luca venendomi incontro.
"L'avevo notato" gli dico io facendogli guardare bene la camera.
Lui si mette a ridere.
"Sei fortunata ad avere un bambino così" mi dice ad un tratto Alessio.
"Grazie" gli rispondo sentendomi in colpa per le bugie che gli sto dicendo.
"Dai piccolino dobbiamo andare, io devo andare a lavoro" prendo Luca per mano.
"Va bene" mi risponde lui un po' arrabbiato come se non volesse andare via.
"Posso salutare Alessio prima?" mi chiede.
"Certo" rispondo.
Luca lascia la mia mano e gli corre incontro, Alessio lo prende in braccio gli fa a fare qualche salto in aria e si fa dare un bacetto sulla guancia per poi rimetterlo a terra.
"Ciao" lo saluto io e poi scendiamo giù.
Salutiamo e ringraziamo la professoressa, ma quando stiamo per uscire dalla porta....

Ecco il 10 capitolo. Spero vi piaccia!😊
Scusate per il ritardo, secondo voi cosa succederà adesso??
Per scoprirlo dovrete aspettare domani!
Buona Lettura!😘