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Level 6: final boss

Fumihiro si svegliò.
Aveva dormito un poco, anche se a fatica.
Si alzò e si avviò fuori dalla sua stanza.
Entrò in cucina.
Aveva intenzione di fare colazione,poi avrebbe fatto un giro, probabilmente.
Si lasciò sfuggire uno sbadiglio, prima di bloccarsi.
Vide il cadavere di Tani riverso a terra.
Il sangue secco che gli sporcava la ferita sul collo.
Rimase come paralizzato.
Non sapeva come reagire, sinceramente.
Anzi, lo sapeva.
Sentì la gola chiudersi, mentre gli occhi cominciavano a pizzicare.
Non avrebbe dovuto rimanere stupito, in fondo era un killing game.
E non era certo la prima volta che qualcuno moriva.
E poi, lui aveva litigato con Tani. E anche pesantemente.
Non erano amici, o almeno, non più.
Allora perchè si sentiva così triste?
Come se avesse perso qualcuno di davvero importante?

Si voltò e uscì dalla cucina, scontrandosi con Sora.
- oh, scusami, io...- si limitò a mormorare Fumihiro prima di correre in stanza.
Non scese sentendo l'annuncio del ritrovamente cadavere, e nemmeno 9er buona parte dell'investigazione.
Tanto, non c'era niente da scoprire, oltre al cadavere e al coltello da cucina insanguinato.
Non c'era letteralmente nient'altro, apparte una tazza sul tavolo.

Finito il tempo d'investigazione, era giunto il momento del trial.
Gli ultimate non sapevano, tuttavia, che sarebbe stato l'ultimo.
Il cielo era plumbeo e piovviginava un poco, mentre il vento sferzava il viso a tutti quanti.
Ma non era un vento forte, solo una brezza particolarmente gelida che di certo non giovava alla morale.
Al posto di Tani, c'era uan figura con una ferita alla gola, mentre al posto di Noah c'era un ammazzo informe di arti sanguinanti.

- Dovremmo iniziare ricapitolando le informazioni che abbiamo- disse prendendo il controllo Leilani - Nishio ha confermato che Tani era decedut* da cinque ore prima del ritrovamento, giusto?- il cacciatore di taglie annuì - L'arma è ovviamente un coltello da cucina. Dovremmo confermare possibili alibi.-
- Io soffro di emofobia.- disse in fretta Fumihiro.
- Lo sappiamo che non sei stato tu, tranquillo. Qualcuno ha degli alibi oltre a "io stavo dormendo"?- chiese Blerry.

Sora alzò una mano.
- Ho passato la notte in stanza con Michiko, anche se, verso le due del mattino sono uscito dalla mia stanza, per andare in bagn,o ma una volta finito ho incontrato una persona che stava per scendere dalle scale. Si trattava di Nishio, quindi per assicurarmi che non facesse... un omicidio, l'ho seguito, dopo aver informato Michiko. Potete chiedere a entrambi conferma.-
I due testimoni confermarono.
- Seguito dove, scusa?- domandò Fumihiro confuso.
Cioè, non che fossero proprio in buoni rapporti quei due.
- Siamo andati al cimitero per esplorare. Abbiamo esaminato le lapidi e le bare, e cercato altre possibili cunette sui bordi. Siamo rientrati nella villa alle...mi sembra circa le tre e quarantacinque. Due ore abbondanti passate a esplorare. Purtroppo, non abbiamo trovato praticamente nulla, apparte i cadaveri nelle bare.-
- Uh?!- fece Blerry, sorpresa - Non pensavo che Hiroshi avrebbe seppelito i nostri compagni deceduti. Non è proprio in linea col suo personaggio.-
- Erano messi molto peggio di come erano al momento del ritrovamento.-
- Oh.-
Fumihiro si portò una mano sotto il mento.
- Okay, quindi voi non potete essere i colpevoli, presumo. Non avrebbe avuto senso uscure dalla propria stanza dopo aver fatto un omicidio. Ma non avete visto nessuno uscire dalla cucina?-
- Nope, quando siamo tornati non siamo passati per la cucina. Ci siamo solo diretti nelle nostre stanze.-
- Quindi, a differenza tua, Michiko non ha un alibi- ragionò ad alta voce Fumihiro. - Porprio come Leilani e Blerry.-

Sora sbiancò un poco.
Michiko aveva gli occhi lucidi.
- I... io... non ho fatto nulla di simile...-
- N... nemmeno io, ehi!- perchè avrei dovuto fare qualcosa del genere?!- intervenne Blerry esibendo anche lei un paio di lacrime, mentre Leilani tirava fuori il cellulare.

- Io non avevo nessun movente per farlo. Voglio dire, l'unico motivo per cui avrei ucciso probabilemnte sarebbe per rivedere Pryscilla, ma ho sprecato questa occasione.-
- Che itnendi?- fece confuso Sora.
Leilani si limitò a mostrare il telefono.
Stava rirpoducendo un video, nel quale si vedeva benissimo la sua mano mentre scriveva sul foglio dorato che era servito da movente.
"Desidero niente".
Due parole, prima che il foglio svanisse.
Poi la telecamera si ruotava, inquadrando il viso un poco fiero di Leilani.
E a quel punto, finì la registrazione.
Leilani mise a posto il telefono.
- Se avessi voluto uccidere qualcuno, non avrei di certo sprecato quest'opportunità.-
- Hai ragione.- ammise Fumihiro - Allora, dovremmo... vedere se Michiko o Blerry hanno delle prove a favore o meno.-

Calò il silenzio.
Blerry giocava coi suoi capelli, mentre comicniava, nuovamente, a diventare vittima dei glitch.
Michiko teneva lo sguardo basso, mentre cercava qualche possibile scusa, e le lacrime cominciavano a scorrerle per il volto.
Scosse la testa, mentre singhiozzava.
- Mi dispiace, Sora, i... io...- scosse di nuovo la testa, mentre *l* su* ragazz* sbiancava mentre si voltava verso di lei.
- Michiko...?-
- Non so che dire... i... io... non so... non so che dire per... difendermi...- e riprese a singhiozzare.
Sora rimase per un attimo senza parole, prima di scuotere la testa anche l*i.
- Non sei stata tu. Lo so, okay? Ora troveremo... un modo per difenderti...-
Si voltò verso di Nishio - Non ci sono altre prove?-
Il cacciatore esitò un attimo, prima di fare un lento segno di diniego.

Sora fissava il pavimento, mentre Blerry si afferrava la testa e Michiko continuava a paingere.
Nessuno disse niente per almeno cinque minuti.
A quel punto, Hiroshi parlò.
- Basta ci impiegate troppo, vi do un minuto prima di votare.-
Fumihiro sussultò.
- COSÌ POCO?! E COME DOVREMMO CAPIRE CHI DELLE DUE È L'ASSASSINA?!-
- In realtà...-
Tutti si voltarono verso Leilani.
La ragazza era pallida come un cencio, e si tormentava le mani.
Era evidente che qualsiasi cosa stesse per dire fosse orribile.
- Non dobbiamo per forza capire chi delle due è la colpevole, no? Possiamo votarle entrambe...-

Calò il silenzio.
Solo un attimo, prima che Sora lo rompesse, con le lacrime agli occhi.
- No, no, no, e ancora no! Michiko non è la colpevole, okay? Anzi, secondo me sei tu, Leilani! Oppure sono io! Ma... non potete votarla, per favore. Non... non potete...- stava piangendo - Non potete farlo...- e a quel punto scoppiò a piangere.
Michiko si voltò verso Sora, anche lei intenta a piangere.
Blerry si abbassò, come per accucciarsi a terra.
Scuoteva la testa e si tirava i capelli, singhiozzando.
Fumihiro la guardò con una certa pena.
Non sapeva per niente chi delle due fosse l'assassina, ma pregava con tutto sè stesso che non fosse Blerry.
Non voleva perdere un'altra persona a lui cara.
Era sua amica, non lo avrebbe tradito così, no?
Ma a quel punto, era ovvio che la fiducia era un lusso che non potevano concedersi.
- È il momento di votare! Su, su, vi ricordo che potete indicare più persone!-

A quel punto, tutti quanti puntarono almeno un dito.
Qualcuno con una freddezza glaciale, qualcun altro con esitazione.
Ma alla fine, giunsero a un risultato.
Michiko e Sora avevano votato Leilani.
Leilani, Nishio, Blerry e Fumihiro avevano indicato Michiko.
Ma tutti quanti, tranne la diretta interessata, avevano indicato Blerry, che con cinque voti era appena stata decisa come assassina più probabile.

Per l'ennesima volta, calò il silenzio.
Poi, Blerry lo ruppe.
Ridendo, piano, mentre si alzava in piedi.
-Ah... Ah... Ahah...-
- C cosa state dicendo? Io? L'assassina...?
La vostra amatissima Blerry? Perché
mai avrei dovuto?!- iniziò a ridere in modo nervoso, mentre con lo sgaurdo saettava tra i volti dei compagni.
A quel punto, i suoi capelli cambairono colore.
Divennero di un castano rossiccio, unti, mentre lei si metteva le mani di fronte agli occhi, che erano diventati marroni.
Il tutto, con un solo, grande glitch come itnermezzo.
-No... Blerry, Blerry non lo farebbe mai... Eheh...-
Comicniò a scuotere la testa, mentre indietreggiava, andando a sbattere contro il podio.
Era in trappola.
- Basta, basta, basta, basta, basta, Blerry
non potrebbe mai, ma Blythe si... No, no,
no! Blythe non... Non deve esistere, io non devo esistere...! Non sono io, niente di tutto ciò sono io! Cioé...- un'altra risata nervosa le sgorgò dalla bocca, prima di cadere in ginocchio.

Fumihiro si sentì la gola stringere.
Fece per aprire bocca, prima di venrie bruscamente interrotto da un suono che terrorizzò quasi tutti i presenti.
Il suono di un qualche genere di clacson, mentre le luci provenienti dal pavimento diventavano rosse, e una sola scritta comparve sopra le loro teste.
Game Over.
Solo uno di loro non aveva tale scritta, e teneva lo sgaurdo basso, senza dire niente.
Come aveva fatto per tutto il trial.

- BRUTTO STR*NZO!- sbottò Fumihiro afferrando il podio mentre inveiva contro l'assassino, ma Nishio non reagì minimamente.
Leilani scuoteva la testa, piano.
- No, no, no...- si mise le mani tra i capelli - Hai mentito sull'orario della morte, dannazione... era strano che tu avessi deciso di fare uan scampagnata proprio durante l'ora del rpesunto assassinio...-
Sora lo fissava con rabbia, mentre Michiko piangeva disperata.
Blythe era ancora in preda a quell'attacco d'ansia che le stava facendo farfugliare su come era tutta colpa sua e non doveva esistere.

Hiroshi scoppiòa ridere, mentre estraeva un foglio dorato direttamente dall'aria.
- Dato che lui stesso ha specificato di farlo prima di possibili esecuzioni, è il momento di avverare il suo desiderio!-
Il bambino si schiarì la gola con un paio di colpi di tosse, mentre saltava giù dal suo podio e si metteva in mezzo al cerchio.
- "Desidero che, prima delle possibili esecuzioni, il gioco termini e tutti i sopravvissuti tornino a casa"-

Oh.
Il sollievo riempì di speranza tutti i presenti.
Fumihiro compresoz che per la seconda volta si era ritrovato a un passo dalla morte ed era stato salvato giusto in tempo.
Il ragazzo ridacchiò, mentre Hiroshi si avvicinava a Nishio.
- Desiderio esaurito!- disse ridacchiando, prima di schioccare le dita.
E non accadde niente, se non che Nishio per un attimo apparve come translucido e difficile da vedere.

Hiroshisi sollevò una manica e si guardò un'rologio da polso, mentre tutti i presenti capivano che qualcosa stava andando terribilemnte male.
Poi, a un secondo schiocco di dita del bambino, Nishio ricomparve.
Pallido in volto, col fiatone, gli occhi stralunati, evidentemente sotto schock, zuppo dalla testa ai piedi di un qualche liquido bluastro, e con le unghie rotte.
Come se avesse graffiato qualcosa fino a farsele sanguinare, cosa che stavano effettivamente facendo.

Hiroshi scoppiò di nuovo a ridere.
- Che te ne è parsa della piccola esperienza nel "mondo reale"? Eheheh!-
- Aspetta una ttimo, che diamine vorrebbe dire? Ha vonto, non dovrebbe essere in un qualche paradiso virtuale?!- sbottò Fumuhiro, che voleva delle rosposte.
Cominciava a sentirsi le gambe deboli, mentre tremava per la rabbia.
Hiroshi ridacchiò, di nuovo.
- L'ha fatto, anche se "paradiso" non è il temrine corretto. Gli ho fatto vivere cosa sarebbe successo, ma non penso si aspettasse di risvegliarsi in una capsula totalmente sigillata dall'esterno dove è annegato.-
Hiroshi scoppiò nuovamente a ridere.
- Non è giusto!- sbottò Sora - Non erano quetse le regole del gioco! Almeno uno di noi dovrebbe salvarsi!-
- Questa- fece il bambino - è la 537esima volta che qualcuno si è lamentato fi questa regola.-
- Uh...?- si alsciò sfuggire Leilani, mentre il bambino continuava
- La 1023esima che cedete a questo movente, convinti che potete fuggire dal mio gioco, come se non fosse sempre stati sotto il mio totale controllo, e la 17986esima simulazione giunta al termine.-
Attimo di pausa - Pardon, 17988esima. Si aggiorna in fretta questo numero.-
Scoppiò di nuovo a ridere, mentre Michiko scoppiava a piangere per la tensione accumolata.
Tutti gli altri rimasero in silenzio, mentre ascoltavano Hiroshi continuare a parlare.
- Non importa cosa avete provato a fare in ognuna delle mie simulazioni. Ogni volta, avete fallito. Ogni volta, avete perso. Avete giocato, avete giurato, avete ferito, lottato, ucciso, pianto, già centinaia di volte. Vi siete lasciati abbandonare alla paura, cedere alla follia, suicidati, e disperati migliaia di volte.- sorrise.
Il suo sorriso era affilato e allungato a dismisura, mentre i suoi occhi duventavano fessure luminose.
Scoppiò a ridere.
- Vi ho fatto ammazzare a vicenda e impazzire migliaia di volte. Non siete nient'altro che topi da laboratorio, carne da macello, burattini, giocattoli.-
- Perchè lo stai facendo...?- cheise Leilani, che stava tremando terrorizzata.
Hiroshi scoppiò a ridere.
La sua rosata era meccanica, distante.
- Per il programma REWRITE! Lasciatemi fare un piccolo esempio...-
Tornò improvvisamente normale, mentre si sedeva aterra a gambe incrociate, un foglio in mano e un pastello e una gomma nell'alatra.
Appoggiò il folgio a terra, mentre cominciava a disegnare.
- Facciamo finta che questo foglio sia il vostro cervello. I segni di pastello sono le simulazioni. O meglio, i ricordi di esse. Durante ogni simulazione, cambio qualcosina, per vedere le vostre reazioni. I soggetti uccidono con più o meno facilità se l'ambiente non è il mondo reale? Cambaire i colori della mobilia influisce nell'inconscio dei soggetti? Se sì, come?- poi, prese la gomma.
Cominciò a cancellare il segno di pastello, con forza, dato che non andava via.
- Quando il vostro avatar muore, raccolgo tutti i dati, e li confronto con quelli dei vostri avatar e di quelli degli altri. Poi, camcello i vostri ricordi legati a quella simulazione. A, ps: posso accedere anche ai ricordi che non sono legati al killing game.-
Ricominciò a scrivere
- Poi ripeto il tutto.- tornò a cancelalre - e lo ripeto.-
Di nuovo col pastello, mentre il suo sorriso cominciava ad allargarsi con aria folle.
- E lo ripeto e lonripeto e lo ripeto e lo ripeto e lo ripeto...-
Il foglio, all'ennesima cancellatura, si strappò
- Fin quando ho abbastanza dati da sostituire tutti i vostri ricordi con quelli più adatti per rendervi dei perfettibsoldati della dosperazione. Certo, ciò potrebbe causare qualche problema che a lungo andare potrebbe generare malattie mentali e/o fisiche, dato che è la prima volta che testiamo questa operazione du degli esseri umani. Gli scorsi giocatori erano dei topi, e un paio sono morti mentre stavo riscrivendo i loro ricordi.- sospirò - Spero davvero che voi duriate di più. Abbiamo davvero bisogno di trovare un metodo sicuro per creare nuovi soldati.-
Il bimbo ridacchiò, di nuovo.
- Altre domande?-

Fumihiro rimase paralizzato.
Cosa voleva dire tutto questo?!
Davvero non aveva nessuna via di fuga?
Si protò una mano al petto, mentre sentiva un misto di paura e rabbia riempirlo.
No, non poteva finire così.
Non voleva lavroare per le persone che avevano creato quel gioco malato.
Il silenzio calò di nuovo, mentre Nishio si infilava le mani tra i capelli.
E cominciava a piangere in silenzio.
- Mi dispiace- si limitò a dire piano, mentre Hiroshi tirava fuori il suo telecomando.
- IIIIIT'S PLAYTIME!-
Disse, schiacciando il pulsante.

₩Ⱨ₳₮ ₳ ₵Ʉ₮Ɇ ₱Ʉ₱₱Ɇ₮!

Fumihiro si guardò attorno, terrorizzato.
Era legato a un tavolo di legno sporco di sangue, incatenato per le caviglei e i polsi, e costretto a rimanere attaccato a quell'orribile sostanza.

Voleva già piangere, o urlare.
Ma non voleva dare quella soddisfazione a quel bambino demoniaco.
Tirò su col naso, mentre vide avvicinarsi a lui una persona che conosceva bene, anche se era molto più grande di quanto avrebeb dovuto essere.
Un uomo anziano, che ricomobbe come Zuzuko, il simpatico vecchietto che gli aveva trasmesso la sua passione per i pupazzi infeltrati, si avvicinava con un calmo sorriso e due grossi uncini per la lana in mano.

Fumihiro si lasciò sfuggire un grido mentre il metallo freddo gli affondava nella carne.
Urlò, pianse, e provò a scappare, ma era tutto inutile.
Alla fine, smise di muoversi, e acneh di respirare.
Di lui era rimasto solo un freddo corpo zuppo di sangue in parte dotato di pelle infeltrita.
Come un pupazzo abbandonato a metà dell'opera.

𝙵𝚞𝚖𝚒𝚑𝚒𝚛𝚘 𝚂𝚊𝚔𝚊𝚒 è 𝚜𝚝𝚊𝚝𝚘 𝚎𝚜𝚎𝚐𝚞𝚒𝚝𝚘. 𝙶𝚊𝚖𝚎 𝙾𝚟𝚎𝚛

𝒮𝓌ℯℯ𝓉 𝓉ℴℴ𝓉𝒽

Sora stava cadendo.
Non speva bene da quanto, ma quandi atterp non si fece tropo male, anche grazie al fatto che lo zucchero aveva attutito l'impatto.

Capì subito di essere dentro a una replica enorme di un qualche macchinario per fare lo zucchero filato, per la precisione nella specie di tubo forato dove lo zucchero viene sciolto.

Prese fiato e strinse i denti.
Non aveva possibilità di fuga, e lo sapeva.
Sapeva già che i suoi ultimi momenti sarebbero stati pieni di agonia.
A quel punto, il macchinario si accese: il tubo si riempì di calore, cominciando a... scioglierl*?
Sora cacciò un grido.
Non aveva senso. Abrebbe dovuto carbonizzarsi a quella temperatura.
Invece, si stava letteralmente sciogliendo, insieme allo zucchero.

Il macchinario continuò il suo lavoro, espellendo nel mondo esterno fili di zucchero bianco e di carne umana.
Hiroshi, con un bastoncino, si fece una piccola palla di zucchero filato color sangue, prima di tirargli un morso, tutto contento.

𝚂𝚘𝚛𝚊 𝙰𝚒𝚔𝚊𝚠𝚊 è 𝚜𝚝𝚊𝚝* 𝚎𝚜𝚎𝚐𝚞𝚒𝚝*. 𝙶𝚊𝚖𝚎 𝙾𝚟𝚎𝚛

ᑎO FᑌƬᑌᖇƐ

Michiko si svegliò in una stanza.
Sembrava una libreria di una qualche magione, col pavimento e i mobili in legno oscuro, e una tv, spenta.
Ovunque, sui muri e sui pavimenti, c'erani delle scritte fatte col sangue.
Parole a caso, disconnesse tra loro.
Si alzò, e di fronte a lei comparve una scritta: "Hai trenta minuti prima che il veleno che hai iniettato in corpo faccia effetto. Usa il tuo talento!"

Michiko sbiancò.
Si alzò in piedi, serrando i pugni.
Doveva uscire da lì.
Doveva trovare un qualche modo per... romepre il sistema, o qualcosa del genere.
Si avviò erso la libreria, e cominciò a sfogliare tutti i libri.

Il tenpo scorreva, e per terra si accatastavano sempre più libri.
Poi, Michiko aprì un libro con dentro uno scomparto segreto e una piccola siringa.
In fretta, se lo ineittò.
Fu solo a quel punto che notò cosa ci fosse scritto appens sopra a dove aveva trovato la siringa: piangere fa male.
Che voleva dire...?

A quel punto sentì un grido.
Si voltò verso la tv, che ora era accesa, e stava riproducendo la registrazione dell'esecuzione di Sora.
La ragazza urlo, con le pacrime agli occhi.
E sentì gli occhi bruciare.
Come se i suoi condotti lacrimali fossero pieni di acido.
Con una mano provo ad asciugarsi le lacrime, ma cacciò un altro grido, mentre ritirava la mano scottata dall'acido.

Cominciò un circolo vizioso, dove lei piangeva per il dolore e ciò le faceva ancora più male, e la faceva piangere.
I suoi occhi stavani venendo erosi dall'acido, insieme alla pelle attorno ad essi e all'interno della sua faccia.
Perse la vista in fretta,ma la cosa peggiore era che era un processo
Molto
Molto
Lento.

Finì il limite di tempo, e lei quasi sperava che il veleno facesse effetto, ma non accadde.
Invece, una voce robotica coperta dalle sue urla d'agonia le faceva i complimenti per essersi salvata dal veleno.

L'acido continuò il suo sporco lavoro, fin quando non giunse al cervello.

𝙼𝚒𝚌𝚑𝚒𝚔𝚘 𝙺𝚊𝚗𝚎𝚔𝚘 è 𝚜𝚝𝚊𝚝𝚊 𝚎𝚜𝚎𝚐𝚞𝚒𝚝𝚊. 𝙶𝚊𝚖𝚎 𝙾𝚟𝚎𝚛

ℓσνєℓу νσι¢є

Leilani era in una sala karaoke.
O meglio, in qualcosa del genere.
Era ammamettata al palo del microfono
E per terra c'erano vari fori poco rassicuranti.

Sulla tv di fronte a lei comparve un messaggio: totalizza il massimo punteggio e potrai uscire da qui!
A quel punto, partì l'intro musicale della canzone.

La riconobbe: era "dancing with your gosth".
Prese fiato, e cominciò a canatre, perfettamente a tempo e perfettamente intonata.

Un palo appuntito uscì dal pavimento e le penetrò la carne della gamba, prima di ritirarsi in fretta lasciandopenun foro sanguinante.
Leilani non fece segno di farci caso, concentrata com'era sulla canzone.
Hiroshi sperava di farla sbagliare, magari cacciandole un grido di dolore?
Be' aveva scelto la persona sbaglaita per usare quella tecnica.

Continuò a cantare, ignorando le innuemrevoli ferite alle gambe.
A un certo punto sarebbe anche caduta a terra a causa dei tendoni recisi da un paio di lancio fin troppo precise, la si aggrappò con tutte le sue forze al microfono per non cadere.

Alla fine, le manettero caddero a terra, emntre una scritta sulla tv le faceva i compliemnti per aver raggiunto il massimo del punteggio.
Leilani si alsciò cadere a terra, soddisfatta.

Una porta si aprì, e sulla soglia c'era Pryscilla.
Probabimennte doveva essere una qualche allucinazione causata dalla mancanza di sangue al cervello, dato che quel liquido essenziale stava colando copiosamente per terra dalle sue ferite.

Si trascinò verso la via di fuga, sentendosi sempre più debole.
Poi, appena di frotne al traguardo, fiuscì a vedere il viso di Pryscilla, che la stava osservando con un freddo disprezzo.
La modella le sbattè la prota in faccia, lasciandola morire dissanguata.

𝙻𝚎𝚒𝚕𝚊𝚗𝚒 𝙷𝚘𝚖𝚘𝚕𝚘𝚟𝚊 è 𝚜𝚝𝚊𝚝𝚊 𝚎𝚜𝚎𝚐𝚞𝚒𝚝𝚊. 𝙶𝚊𝚖𝚎 𝙾𝚟𝚎𝚛

ա@☨︎☾︎♄︎ ɱ☰!

Blerry, o meglio Bluthe era su una pedana ad alemno trenta metri da terra.
Sotto di eli, nel buio totalte, si sentiva qualcuno inneggiare: "Blerry! Blerry! Blerry!"

Deglutì per il nervosismo, mentre contro di lei venivano puntati telecamere e riflettori.
La sua faccia terrorizzata comparve su dei mega schermi che illumianrono lo stadio pieno di gente sotto di lei.

L'inneggio svanì subito, mentre un mormorio scontento si levò dalal folla.
Poi, qualcuno cominciò a gridare.
- Chi è quella?!-
- Noi vogliamo Blerry! Non una qualche sfigata!-
- Dateci Blerry!-

Blythe si allontanò dal bordo, terrorizzata.
Ma si bloccò quando sentì qualcuno appoggiarle una mano sulla spalla.

Si voltò, e vide sua sorella che le sorrideva.
- Ci penso io- le disse sorridnendo, mentre tutti i fari si puntavano su Cassie.
- Signori e signore- proclamò - Blerry è già sul palco!- un altro mormorio confuso si levò dal pubblico
- È quella ragazzina lì. Sì, quella schifosa, inutile e asociale ragazzina lì.- proseguì, indicando Blythe.

Blythe fu accecata dai riflettoro che le venirono di nuovo puntati contro, mentre Cassie le so avcicinava.
- Ha ingannato tutti voi. Non è l'ottimista, bella e simaptica Blerry che tutti noi amiamo. No, è solo un'orrendo obbrobrio asociale senza amici e senza valore che non merita di vivere, che non merita di esistere.-
Blythe indietreggiò, con le lacrime agli occhi.
Per poco non cadde giù dal bordo.
Cassie la raggiunse.
- Lascia il palco a chi se lo merita.- sibilò, prima di spingerla giù.

Blythe urlò, prima di schiantarsi al suolo.

𝙱𝚕𝚢𝚝𝚑𝚎 𝙲𝚘𝚛𝚋𝚢𝚗 è 𝚜𝚝𝚊𝚝𝚊 𝚎𝚜𝚎𝚐𝚞𝚒𝚝𝚊. 𝙶𝚊𝚖𝚎 𝙾𝚟𝚎𝚛


Nishio non alzò lo sguardo per guardare le esecuzioni riprodotte sullo schermo spuntato di fronte a lui.
Riamse con lo sguardo basso e le mani tra i capelli, da solo con un'ai nella sala trial.
Quando lo schermo svanì, Hiroshi era di fronte a lui, a qualche passo di distanza.
Aveva monodream stretto in mano, e sorrideva al singhiozzante cacciatore di taglie.
Nishio era così deluso da sè stesso.
Avrebbe dovuto salvarli.
Avrebbe dovuto salvare i suoi compagni.
E invece, li aveva praticamente uccisi.
Che stupido che era stato.
Che stupido.
- Vuoi continuare a giocare o vuoi venire cancellato?- chiese il bimbo, felice di aver fatto raggiungere il punto di rottura dell'ennesimo giocatore.
Nishio esitò, un attimo.
Gli dispiaceva davvero motlo di aver deluso non solo i suoi amici, ma anche i suoi fratelli.

- Uccidimi.- disse, piano.
Hiroshi ridacchiò, mentre con un gesto secco spaccava il collo a monodream.
Nishio sentì un dolore lacinante nel collo, e poi più niente.


Angolo autrice
Ehi
Mi dispiace un po' per... tutto questo
Stu pubblicandi da scuola, e tupo o oggi pomeriggio o domani uscirà il capitolo con alcune scene bonus.
E cosa accadrà ai protagonisti una volta di nuovo svegli.

Perchè ho scelto un finale così?
Perchè era l'unico veramente plausibile.
L'unica soluzione che mi ha convinto.
Sinceramente, non potevano davver salvarsi da un programma fatto apposta per distruggerli.

Spero il capitolo vo sia piaciuto, e anche la mia interpretazione dei vostri oc.

Angolo meme, poi aspetterò le opere di Yakku, se le farà

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