Prologo
Marzo 2021
"Il suo respiro caldo sul collo mi fa perdere il lume della ragione, così come le sue mani che mi accarezzano.
La sua voce roca, la presa salda sui miei fianchi, questo miscuglio di gambe e lenzuola da cui non so più tirarmi indietro.
Sono sua, dal primo momento in cui i suoi occhi hanno incontrato i miei.
Sono sua, da quel primo bacio.
Sono sua, da quella notte in cui ho annullato me stessa per lui."
Smetto di digitare al computer, perché ho sentito dei passi alle mie spalle.
«Non dirmi che stai riscrivendo il prologo per la decima volta.»
«La dodicesima.»
Si fa sempre più vicino, la fragranza del deodorante mi accarezza le narici e percepisco il suo calore alle mie spalle. Le braccia muscolose mi cingono da dietro e stampa un bacio sulla guancia.
Lo scorgo a destra: il viso è tanto vicino che la barba mi accarezza la guancia e gli occhi castani, di quella forma e sfumatura anonima, mi guardano, distraendomi.
«Bambolina» chiama, con fare suadente. «Usciamo da qui e andiamocene in camera. Se non ti rilassi, non potrai mai scrivere bene.»
«Scrivo benissimo comunque.»
«Se ti serve una penna, puoi usare quella che ho tra le gambe. La maneggi molto bene.»
Attacca a baciarmi il collo, una scia di baci caldi che sanno come rapirmi. Quei baci che vorrei ovunque sulla pelle, capaci di trascinarmi in un vortice di piacere a cui non so resistere.
«Mi stai dando della poco di buono?» lo provoco, ma sa che non voglio respingerlo.
«Non lo farei mai, sei buonissima.» Lecca la clavicola, come se volesse assaggiarmi per avere maggior convinzione delle sue parole. «Vuoi sentire se sono buono anch'io?»
Lo bacio, mentre le sue mani corrono a stringere entrambi i seni. Sotto alla felpa non ho nulla e la cosa sembra piacergli, visto che insinua le dita al di sotto e inizia ad accarezzarmi con voluttà.
«Devo finire qui» sussurro, provando a opporre quel minimo di resistenza che lo esalta ancor più.
«I tuoi lettori aspetteranno. Ora sei tutta mia.»
Serra le dita sulle mie rotondità e si lecca le labbra come se fosse la prima volta. Come se fossimo ancora al Sunrise e ci stessimo studiando come due animali in preda agli istinti della stagione degli amori.
Con il senno di poi, ritornerei a quella sera. Al quell'incontro dai sensi annebbiati, alla voglia di aversi che era più forte della mia vendetta e della sua rivalsa.
Mi bacia, schiudendo da subito le labbra. Il suo sapore mi fa perdere la testa, agli inizi mi baciava di rado solo per accontentarmi... o per premiarmi.
Ora lo fa per spingermi a seguirlo in camera da letto.
Anche se spesso neanche ci arriviamo.
«Fermati» sussurro. «Ho un'idea.»
«Basta che chiedi, bambolina, posso spogliarmi anche qui.» Ammicca, con quell'aria di chi ha conquistato fin troppe donne ed è sicuro di sé.
Rido, divertita, e gli accarezzo la guancia su cui sta ricrescendo la barba. «Hai capito proprio male. Ho un'idea per riscrivere il prologo!»
«Se non ti scopo ora, finirò per impazzire.»
«I fazzoletti sono lì, impazzisci per conto tuo» lo schernisco.
«Vuoi prendere spunto?» ridacchia anche lui. Si abbassa i pantaloni e si sdraia sul pavimento.
Andrea nudo è una visione niente male.
«Dai, Sara, facciamo in fretta.»
«Mi offri del sesso veloce da una botta e via?» Inarco le sopracciglia, con aria severa. Sto continuando a scherzare, i nostri battibecchi sono rendono più eccitante ciò che facciamo – dentro e fuori dal letto.
«Sei tu quella che vuole mettersi a lavorare, io sono appena rientrato! Posso darti un piccolo assaggio per continuare dopo, se non sarà stato sufficiente.»
Mi sfilo la felpa, stordendolo con la visione del seno.
«Puoi giurarci che continuiamo dopo.»
"Le mie mani sono incatenate. Il mio Uomo si sta leccando le labbra ammirando il mio corpo steso davanti a sé, legato al suo letto. È il nostro gioco, il nostro più intimo segreto, quello che nessuno avrebbe mai scoperto.
I miei sensi si sciolgono alla sua vista, il piacere è un frutto da assaporare con voluttà. L'ho imparato da lui, che sa farmi desiderare di non uscire mai da questa stanza. Si china su di me, una scia di baci lascivi mi scalda il collo, scendendo lungo tutto il corpo.
Chiudo gli occhi, godendomi la sapienza delle sue labbra. Bacia entrambi i miei seni gonfi di desiderio, come se sapesse che da lì passa tutto il mio piacere, che aumenta in sua presenza.
«Sei la mia bambolina.»
Ha una voce roca, sensuale, che mi fa volere sempre di più da lui. Non l'ho mai visto, il suo volto coperto è un mistero eccitante, ma posso dire di conoscerlo. Proprio come lui conosce me.
«Sarò sempre la tua bambolina.»
I suoi baci arrivano al ventre, accendendo un fuoco che divampa furioso, investendo entrambi con la sua potenza.
Il segreto rimarrà qui, in questo letto, tra queste lenzuola, tra le sue braccia."
Spazio autrice
Eccoci con il prologo di questa storia. A differenza delle altre storie, non si tratta di qualcosa che accade prima rispetto alle vicende, ma dopo. Ci sono delle anticipazioni, ma volevo darvi subito un'idea di come fossero loro due.
Potranno darvi delle vibes dei Nisha (Niko+Sasha), ma vedrete con i prossimi capitoli quanto in realtà siano diversi da loro.
Spero di farvi arrivare presto il primo capitolo, ma non so darvi una tempistica precisa. Quindi vi chiedo perdono in anticipo se gli aggiornamenti saranno (almeno nei primi tempi) molto altalenanti. Confido che l'attesa sarà ben ripagata <3
Baci a tutti e grazie per aver intrapreso anche questa avventura,
Snowtulip.
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