"Lo sai che giorno é oggi?" "No." "Beatrice é sabato!" "E quindi?" "Non dovresti uscire? Andare a divertirti? Bere? Rimorchiare qualche ragazzo da strapazzo che tua madre approverebbe?" "Se non sono nemmeno andata a scuola!" "Davvero? Non me ne sono nemmeno accorta,beh non importa,questa sera esci. Stai sempre lí in camera a studiare,non é normale per un'adolescente." "Non hai nessun diritto di dirmi cosa devo fare nella mia adolescenza." Prese la sua piadina tagliata in tre pezzi e si avvió verso la camera "sono tua madre e ne ho tutto il diritto!" "Peccato che non ci sei mai." Disse a denti stretti.

Distanza e lontananza. Beatrice pensó che tutti sbagliassero. Erano due cose diverse e ben distinte. Lei ed Esteban non erano distanti. Erano lontani. Lei e sua madre non erano distanti. Erano lontane. Lei non era distante dal resto del mondo. Dalle persone. Dalle consuetini. Dal buon costume imposto da una società che di buono aveva ben poco. Lei era lontana dal resto del mondo. Dalle persone. Dalle consuetudini. Dal buon costume imposto da una società che di buono aveva ben poco.
Essere distanti ha un significato molto letterale. "Dista". Chilometri.
Essere lontani ha anche un significato letterale. Eppure anche spirituale. La lontananza non é distanza. La distanza non é lontananza. La distanza é recuperabile,i chilometri si possono raggiungere. Due animi lontani non torneranno mai congiunti come prima.

La scultura é molto nota,si intitola "love" di Milov ed é un vero e proprio inno all'amore che ognuno di noi proba grazie all'animo,al cuore bimbo che é in noi. Quindi mentre i corpi e le parole ci dividono ancor piú,l'animo vorrebbe rincongiungersi sempre e comunque.