Palabras
Lei lo pensa. Ogni tanto. Ogni tanto si mette sul letto. Chiude un occhio. Punta l'indice e conta le stelle che Lui ha disegnato sul soffitto di camera sua. Quel fine settimana. Quando i suoi genitori non c'erano e dolci pemsieri le ossessionavano la mente. Il corpo. Se si amano certo non se lo sono mai detti. Eppure se si amano potrebbero dirselo.
"Beatrice non mi piacciono le stelle. A dirla tutta le odio. Mi fanno un po' cagare ed odio disegnare. Si so che questo non è proprio disegnare. Comunque non mi piacciono le stelle,le odio,mi fanno cagare ed odio disagnare ma l'ho fatto perchè volevo saperti felice. Volevo saperti a fissare quelle stelle. A pensare a me. A decidere per noi."
In fondo non bisogna dirselo se ci ama. Non proprio. Ci sono molti modi per dirlo. Se ti amo voglio la tua felicità. Semplice. Ti voglio vedere felice quindi ti amo.
"Ti amo quindi non posso essere egoista con te e pensare al fatto che odio quelle stupide stelle ed odio il fatto che io non possa essere egoista con te perchè ti amo."
Contorto ma lineare. Si a Beatrice non piace parlare di sentimenti con leggerezza e poche parole. Devi dirglielo che l'ami. Ma non dirle che l'ami. Non devi dirle solo "ti amo". Ti guarderebbe di sbieco e la risposta sarebbe obbligata.
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