Revisione editoriale (2)
Una lunga e istruttiva telefonata... con la redattrice della casa editrice
Dopo l'arrivo del plico e il primo contatto via mail, oggi pomeriggio (16 ottobre 2018) ho avuto una lunghissima telefonata con la redattrice della casa editrice Leonida che pubblicherà il mio romanzo. Si tratta della persona, la Dr.ssa Francesca Tuccio, che con cura minuziosa ha effettuato la revisione editoriale del mio romanzo.
Riporto ancora il messaggio che mi ha lasciato nel frontespizio della bozza del romanzo, che mi ha meglio specificato a voce.
In particolare, ha chiarito il significato dell'ultima frase, precisando il riferimento al "tranello": il mio stile di scrittura prevede un'abbondante aggettivazione e questa comporta il rischio di ripetizioni, da cui l'accurata ricerca di sinonimi per variare anche la radice stessa delle parole (sostantivo, verbo, aggettivo, avverbio).
Francesca è stata davvero molto gentile e disponibile, ha fatto bellissimi complimenti che hanno solleticato il mio orgoglio di scrittrice e ha chiarito molti dubbi svelandomi l'esistenza di regole editoriali precise su tanti argomenti.
Ad esempio il corsivo, che io tanto amo ma che, per la sua inferiore leggibilità rispetto al tondo, va utilizzato solo in casi specifici e ben disciplinati che Francesca mi ha spiegato con pertinenti esemplificazioni. Per i non addetti ai lavori il tondo è il "non corsivo", anche se il termine tecnico "tondo" in sé potrebbe trarre in inganno: a questo punto perché non chiamarlo "dritto" visto che si tratta del tipo di carattere in cui l'asse di ogni lettera è perpendicolare alla linea di base? Mah... misteri dell'editoria. 🙂
Torniamo al corsivo e alla citazione di Francesca di una frase di Beppe Severgnini (L'italiano. Lezioni semiserie - Ed. BUR Rizzoli pag.94). "Meno grave, ma altrettanto indisponente, è il corsivo enfatico, utilizzato per attirare l'attenzione su un vocabolo o un'espressione.[...] Ma se io voglio veramente sottolineare una parola, devo riuscirci in altro modo. È troppo facile ricorrere a questi trucchetti."
Le parole di Severgnini sono precise ed è evidente che un abuso del corsivo non risolve il problema: dovrò imparare la lezione. Del resto, Francesca è stata incoraggiante affermando che le mie frasi, quando intendo sottolineare un messaggio/passo importante, sono già ben costruite e rendono l'enfasi con le parole stesse, senza necessità di aggiungere anche il corsivo. Ecco, questo è uno dei graditi complimenti di Francesca, che ringrazio anche pubblicamente.
Anche le maiuscole sono rette da regole ben precise: quelle di base le conoscevo ma adesso ho scoperto anche quelle dei cognomi composti.
Abbiamo parlato a lungo di alcuni particolari aspetti del romanzo e Francesca mi ha fornito suggerimenti davvero utili e validi per risolvere alcuni piccoli problemi, cosa di cui la ringrazio molto.
Ora devo solo rivedere con attenzione le 266 pagine del romanzo (sono arrivata a pagina 38!), discutere eventualmente con lei qualche ulteriore modifica e poi rispedire il tutto all'editore per la pubblicazione. Non ho idea di quanto tempo ci voglia per la stampa e la pubblicazione: mi piacerebbe tanto poter mettere il mio romanzo sotto l'albero di Natale! 😍
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