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Capitolo 16

CAZZO!! Delle ombre si compattano formando una rete che ci salva. Per poco non ci ritrovavamo schiacciate al suolo e infilzate da degli spuntoni di pietra.
-CHE CAZZO È SUCCESSO?!- urla Sofy.
-Una trappola?- chiedo in tono ovvio. Lei facepalmizza.
-Per poco non diventevamo delle schiacciatine infilzate...- borbotto stendendomi sulla rete.
-Già... Come si torna su?-
-Le iatte gunfie sanno arrampicarsi sulle reti?- chiedo.
-Si ce la fanno. Sennò come arrivano quando sentono odore di cibo eh?-
-Mh... Giusto giusto-
-Ma che c'entra?-
Penso ad una iatta gunfia e poco dopo noto che Sofy mi fissa sbalordita.
-Che c'è?- chiedo.
-Iatta gunfia... Sei una iatta gunfia...-
La guardo confusa. Alzo un braccio davanti a me ma... Non c'è il mio braccio... Una zampa... Pelo nero...
-Miao...- borbotto. Poi mi rendo conto di ciò che ho detto. Oh...
-Quindi posso arrampicarmi. Bene-
-E io? Abbandoni così la tua ragazza superspecialosa e fantasticosa?-
-Modestia è scappata ancora?
-Sì. È una iatta gunfia stronza. E anche Contegno è un cane stronzo-
Scoppio a ridere/miagolare.
-Che c'è? È vero!!-
-Già... Sì... Comunque... Dobbiamo tornare su. Da sopra dovrei riuscire a tirare su la rete-
-Mh... Okay-
Mi arrampico con agilità su per la rete fino a tornare sopra. Bene... Come cazzo torno normale? Okay... Mi concentro e poco dopo mi ritrovo normale a quattro zampe con le ginocchia doloranti.
-Okay... Sono di nuovo io. Ti tiro su!- urlo.
-Va bene amore!-
Inizio a tirare la corda attirando a me le ombre che risalgono e mi entrano nei polsi. Aiuto Sofy a salire mentre le ombre piano piano scompaiono.
-È andata bene eh?- dico.
-Già. Non siamo diventate delle iatte gunfie schiacciate e spunzonate yeeee!!!-
-Spunzonate?- chiedo trattenendo a stento le risate.
-Sì! Non ridere! È il termine terminoso del secolo!-
Scoppio a ridere e lei con me.
-Siamo delle sceme- dico.
-Ma va?-
Scuoto la testa ridacchiando e creo un ponte con le ombre per oltrepassare la trappola. Dovremmo stare più attente.

~Idrial~
Mi avvio con mia sorella in silenzio. È un corridoio dritto. Non ci sono vie secondarie o altro. Valeria è molto silenziosa...
-Che hai Val?-
-Uh? Ah no niente-
La guardo poco convinta ma sospiro e non insisto.
-Resteremo al campo se usciamo vive da qui?- chiede dopo un po. Mi fermo e lei con me. La guardo. Non so che rispondere.
-Non lo so... Potremmo anche tornare alla nostra vecchia vita continuando ad andare in giro per la foresta tentando di sopravvivere oppure... Ricominciare da capo. Non so cosa sarebbe meglio né so se al campo staremmo bene...-
Lei annuisce.
-Tu cosa vorresti fare?- chiedo. Fissa le sue scarpe con un espressione indeficiabrile sul volto.
-Vorrei tentare di stare al campo- dice dopo un po.
-Allora andremo lì- dico accennando un sorriso. Lei lo ricambia e torniamo a camminare.

Più in là sento qualcosa scattare e d'istinto mi butto a terra trascinando con me Valeria. Partono delle frecce che si conficcano nel muro opposto. Per un pelo...
-C'è mancato un soffio...- dice Valeria.
-Già... Ci conviene stare più attente- dico alzandomi e aiutando mia sorella. Andiamo avanti con più calma. Ci conviene.

~Ilary~

Siamo fottutamente circondate! Non ci credo! Intorno a noi ci sono dei giganti. Che cazzo ci fanno qui dei giganti?!
-Siamo sfigate o è una mia impressione?- chiede Astra.
-Nono. Siamo proprio sfigate-
-Bene... Come li abbattiamo sti cosi? E poi che cazzo ci fanno dei giganti qui?!-
-SEI TU LA FIGLIA DI ATENA! DOVRESTI SAPERLO TU!- urlo.
-Ma non lo so!-
-Uff. Che facciamo?-
Astra si guarda intorno finché non le nasce sul volto un sorrisetto. È davvero bella... No Ila!
Non ricambierà, non farti illusioni. Soffrirai di meno, mi dico.
-Quanto riesci a usare i tuoi poteri del fuoco?-
-Tu...come...come lo sai?-
-Sei gemella di Martina. Quindi per logica avete gli stessi genitori-
-Giusto...- dico.
-Quindi?-
-Non lo so. Mai usati-
-È un buon momento per imparare. Distruggi il vicolo cieco in cui siamo finite- dice Astra indicando il muro. Annuisco e ci provo. Non succede nulla. Cazzo.
-Forza concentrati. So che puoi farcela!- dice arrossendo leggermente. Mi sento le guance calde ma le ignoro. Faccio un bel respiro,chiudo gli occhi e mi concentro. Sento un'ondata di calore attraversarmi fino alle mani per poi scomparire. Mi sento afferrare il polso e trascinare via. Apro di scatto gli occhi e noto che Astra mi ha preso il polso e mi sta trascinando dall'altra parte di un buco nella parete. Nel saltare inciampa trascinandomi a terra con lei dall'altra parte. Ora sono sopra di lei. I nostri nasi si sfiorano. Sento la mia temperature alzarsi mentre lei arrossisce.
Provaci Ila. Ora o mai più, mi dico. Così faccio un respiro e... La bacio. Un bacio veloce e casto ma allo stesso tempo pieno di desiderio e di amore. Ora siamo entrambe rosse.
-Tu...cioè...perché...- balbetta evidentemente in imbarazzo. Cazzo. Non dovevo farlo. Ho rovinato tutto.
-Mi...mi dispiace... Non avrei dovuto... Ho rovinato tutto... Sono solo una st...- dico ma non riesco a finire che Astra mi bacia. Ricambio sorpresa il bacio inaspettato.
-Dici troppe cazzate- dice sorridendo. Ricambio il sorriso alzandomi da sopra di lei. L'aiuto e torniamo a camminare. Con il foro che ho fatto ho aperto un altro corridoio quindi è meglio se lo esploriamo.

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