"I'm Danger" ("Danger" ha sposato "Dark" e questo è il risultato) - Parte Uno
Shade Owl stava osservando con occhio critico una fiala di vetro piena di liquido verdognolo semitrasparente, tenendola in controluce davanti alla Finestra. Il Passante, sbirciando, si accorse dell'occhiata che gli lanciò e corse via in preda allo spirito di autoconservazione, così da non essere usato come cavia, svoltò in un Vico Vicoloso e cadde in un Buco di Trama.
- Quello è una versione del Distillato della Pace più intensa e più potente di ogni altra esistente al mondo.- disse Piton, in piedi accanto a Shade Owl - L'ho modificato aggiungendoci lo Xanax e alcune strane alghe che Cthulhu mi ha portato da R'lyeh. Non sono sicuro, ma dovrebbe permetterti di affrontare le prossime recensioni senza dare di matto o sfondare le pareti a testate. Non possiamo più chiamare i muratori ogni settimana, ho dovuto subappaltare il lavoro a Cthulhu.-
- Effetti collaterali?- chiese Shade Owl.
- Yykl'nhm thle k'ttuh nak lmer terk'luhm.- disse Cthulhu, che cazzuola alla mano stava dando l'ultimo tocco di intonaco alla parete della stanza.
- Ah, niente di cui mi devo preoccupare, allora.- commentò il recensore.
- K'leh nok'reh n'mah lltpwke n'uhk?- chiese il Grande Antico, scocciato.
- Perché gli operai sono stanchi di riparare le craniate che do ai muri, e tu hai perso a Morra Cinese.- rispose Shade Owl - Ora finisci e vai a lavarti, che tra poco cominciamo con una nuova recensione. Gaia, hai comprato la vodka?-
- Miao!- esclamò la gatta dalla cucina. - Miao?-
- Con un po' di ghiaccio e del lime, oggi voglio gustarmela davvero, grazie!- rispose Shade, sedendosi al computer.
*
Bentrovati a tutti e tutte, lettori e lettrici che seguite le nostre recensioni. Oggi riprendiamo la sistematica stroncatura delle ficcyne con il Bedboy Justin Bieber provenienti dalla mia autrice preferita, Bieber23.
Sì, ormai ho deciso che devo demolirgliele tutte. Mi spiace, niente di personale, ma non ne ho ancora trovata una che sia salvabile.
Quella che andremo a prendere oggi in esame si intitola "I'm Danger", che richiama la tristemente famosa "Danger" (se non fosse per il Distillato della Pace Potenziato di Seveurs starei già sclerando), la cui pubblicazione è precedente rispetto alle altre due ficcyne da me già recensite ("Top Secret" e "Welcome To My Hell").
È lunga 37 capitoli (anche se uno è in realtà solamente un capitolo di avviso) e ha ben 403 recensioni, di cui tre sono neutre e una, proprio al primissimo capitolo, è addirittura negativa.
La "storia" è presente anche su Wattpad, pubblicata di nuovo dall'autrice CarmelaSabatino.
Qui ha ben 438k letture e 15.2k voti, per la gioia di tutti noi e, in particolare, del mio istinto suicida.
Ne esiste anche un sequel, pubblicato solo su Wattpad sempre da CarmelaSabatino, "I'm Danger 2", che conta solo dodici capitoli ed è incompleto dal 2018, cosa che mi fa sperare in una interruzione definitiva. Ma ci torneremo in separata sede.
Io qui, oggi, mi occuperò come sempre della versione originale di "I'm Danger" su EFP, ma stavolta quella su Wattpad verrà assalita da CryBaby (LaRaccontatrice) sul suo canale Youtube, con la quale ho lavorato in sinergia per distruggere tale affronto alla letteratura mondiale.
Lei ha creato in tutto quattro videorecensioni, e ha postato la prima Lunedì 25/05. Non mancatela, io non l'ho fatto.
https://youtu.be/U5uy9Xe6mJg
Tornando alla fic, proprio per questo suo essere precedente alle altre storie dell'autrice il suo stile è decisamente più acerbo e incerto se paragonata a quelle da me già prese in esame. Ovvero, se le prime due erano scritte male, questa è scritta ancora peggio: periodi molto lunghi, con abbondanza di descrizioni gestuali che richiamano i "capolavori" che si è puppato il povero FearTear (anche se non così lunghe, grazie a Dio), ovvero "tizio va dal punto A al punto B" spiegato nei minimi dettagli.
Per dire, un personaggio apre una porta, attraversa il corridoio e raggiunge la stanza camminando lungo suddetto corridoio chiudendosi la porta alle spalle, quando sarebbe bastato dire "esce dalla stanza e va in quell'altra".
Non raggiungiamo i livelli di "Danger" ma ci avviciniamo parecchio!
È inoltre piena... no... colma... no... farcita... no... STRARIPANTE di cliché, tanti che incaricherò Gaia di appuntarseli su una lista e, a fine recensione, berrò uno shottino di vodka per ognuno dei "check" che la gatta mi segnalerà. Probabilmente verrò ricoverato per coma etilico.
Rimanendo in tema di malesseri gravi, la headline di TUTTI i capitoli è sempre lo stesso banner in vari toni di grigio che non può non richiamare "Danger", in quanto oltre a Justino in posa plastica abbiamo la scritta: "DANGER - they don't call him Danger for nothing".
mattheus93: - E in effetti, "non per nulla lo chiamano Danger", è ripreso pari pari dalla celebre fan fiction d'oltreoceano.-
Shade: - E che, non lo so? Sono andato a guardare sul profilo di Adriana v. Al ritorno ero traumatizzato.
Siccome vi voglio male, ve lo faccio proprio vedere:
Se voi non riuscite a sopportarne la vista, pensate cos'è stato per me vederlo per 37 capitoli... e molto più grande.
Passando alla trama, che nelle note di presentazione pare essere "ispirata a una storia vera" (anche se poi ci viene detto che è "scritta di pura immaginazione", quindi boh...), la nostra Hope di turno si chiama Evelyn Smith, la cui prestavolto (sì, abbiamo di nuovo i prestavolto) penso sia ANCORA la povera Barbara Palvin, ex fidanzata di Justin Bieber (ma non sono sicuro al 100%, visto che la sua gif, nel primo capitolo, è crashata), che ci viene descritta come "una ragazza semplice, timida anzi, timidissima", molto riservata e chiusa in se stessa. Talmente chiusa che non esita a provocare sistematicamente il suo incubo peggiore, il ragazzo che la picchia sempre perché sì, dandosi della stupida ogni volta e ricascandoci sistematicamente nella scena dopo.
Ovviamente il suo "incubo peggiore" è proprio Justino El Biebero, che, come Enrico Stiloso in "Dark", è un pugile, anche se lui combatte personalmente invece che allenare e basta, ma solo in combattimenti clandestini e illegali. Anzi, è proprio "il campione in carica di pugilato illegale tra ragazzi", malgrado io lo abbia visto allenarsi in tipo due o tre scene al massimo e non ci siano dettagli sul suo stile di lotta, e la sua vita è fatta di alcool e droga (mai vista, solo nominata una volta), sesso e boxe. E ovviamente ha il cuore di ghiaccio.
Piton: - In pratica è un Wendigo.-
Shade: - Se mangia gli umani allora sì.-
Cthulhu: - Hyt! L'kjnt myyk'teh! Thr'lnke huss mlnay rk'nlah? Ttl'pky n'thku nehk!- (Ehi! Li mangio io gli umani! Come osa sottrarmi il cibo? Verrà divorato per primo!)
Shade: - Cthulhu, la nostra è solo una supposizione. Rilassati. Beviti anche tu del Distillato della Pace. Gaia, glielo passi tu?-
Gaia: - Miao.-
Ovviamente la storia, che scopriremo essere ambientata a Los Angeles, anche se Justin Bieber nella realtà è Canadese e non sarebbe male se lo ricordassero anche le autrici, ruota intorno a loro due e a come diventeranno una coppia, malgrado Justin massacri di legnate Evelyn solo perché il cielo è nuvoloso o quel giorno non sia riuscito ad andare di corpo. I restanti personaggi importanti, di cui ovviamente ci vengono mostrate le gif, sono (naturalmente) Justin e i suoi migliori amici: Chaz Richmond (Paul Wesley, noto per avere interpretato Stefan Salvatore in "The Vampire Diaries"), importante ai fini di trama quanto la scoreggia che ho fatto ieri, e Chris Smith (Ian Somerhalder, il Damon Salvatore in "The Vampire Diaries).
Ah, sì: Chris è il fratello di Evelyn, ma del fatto che Justin la meni non potrebbe fregargliene di meno. Che fratello premuroso.
La storia conterrà innumerevoli messaggi sbagliati e a tratti anche disturbanti, per non dire proprio malati, su come dovrebbe essere una storia d'amore e addirittura sulle preferenze di autrice e lettrici in proposito. Vi riporterò qualcuno dei loro commenti, di quando in quando, così da permettervi di soffrire così come ho sofferto io.
Evgenij: - Quanto sei premuroso! -
Shade: - Grazie, ci tengo a far soffrire la gente.-
Bene, queste sono le premesse, e già tanto mi basterebbe per segnalare la storia. Ma siccome ho patito per leggerla tutta, ora dovete patire anche voi leggendovi gli estratti e le conclusioni che ho tratto.
Sì, sono malvagio. Non vi ha sorpresi che fossi amico di Cthulhu e che andassi tanto d'accordo con Piton?
Ordunque, smettiamo di cincischiare: ho sbrigato le faccenduole, quindi possiamo procedere.
Iniziamo con un prologo che ci mostra la nostra Hopevelyn seduta sul divano con un libro di biologia tra le mani. Perché lei è anche una secchiona, ovviamente, o non sarebbe una Hope.
Sono le diciotto di sera (scritto a numero) e Chris non è ancora rientrato. Quando finalmente si fa vivo, con lui ci sono i suoi amiconi Chaz, descritto sommariamente, e Justin, per il quale l'autrice spende due parole in più:
L'altro si chiamava Justin ma nella mia mente corrispondeva all'incubo.
Era alto, muscoloso, mostrava fiero le braccia quasi completamente piene, di tatuaggi. I capelli biondo grano alzati dal gel in un ciuffo alto - oserei dire perfetto - e degli occhi color nocciola da far girare la testa. Tutte le ragazze arrossivano ogni qualvolta li vedessero, disgustoso. Tuttavia per me lui non era tutto questo, per lui era solo l'incubo ma non un incubo qualsiasi,
il mio incubo.
Le ultime tre parole non sono normali per caso, è che nel testo originale sono in corsivo.
E ovviamente siamo già al primo cliché, il Bedboy con la schiera di ragazze che gli muoiono dietro tranne la Hope (check!).
Shade: - Gaia, puoi spuntarlo dalla lista.-
Gaia: - Miao.-
Nel paragrafo dopo Evelyn ci spiega che Justin "lottava ad incontri illegali di box" (sto riportando parola per parola, così come è scritto, errori compresi), e che Chris e Chaz fanno a loro volta parte di quel mondo. Il loro ruolo, malgrado Evelyn non riesca a definirlo, è essenzialmente quello di suoi manager/allenatori, dato che nel corso della storia partecipano più volte a "riunioni" per organizzare gli incontri con cadenza quasi settimanale. O meglio, questo sarà il ruolo di Chris, Chaz non ho mai capito cosa cacchio faccia per Justin, a parte l'autista occasionale.
E il bello è che vanno tutti a scuola!
Non ci viene detta la loro età, ma Hope dovrebbe averne circa sedici (anche se Bieber23 è famosa per modificare l'età della protagonista ogni cinque capitoli), ed è la più piccola dei quattro, quindi direi che gli altri hanno tra i diciassette e i vent'anni. A istinto propendo per diciotto-diciannove. Ma, come ho detto, non ci viene specificato nulla di tutto ciò, è una mia deduzione.
Insomma, i tre entrano in casa e, appena avvista Evelyn, Justin ci dà prova di essere un vero gentleman con savoir-faire, modi raffinati e buona educazione:
"Ehi pulce preparaci qualcosa da mangiare" la sua voce così fastidiosa e malvagia mi arrivò sino al cervello, corrugai la fronte spostando lo sguardo da mio fratello a lui.
Evelyn risponde giustamente che non prende ordini da lui, guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Chris che, invece di pretendere dal suo amico un minimo di rispetto per la sua casa e sua sorella, pensa bene di prendersela con Evelyn che invece ha detto una cosa sacrosanta.
Dopo un paio di frasi in stile "tu fai quello che dico io" e "io non prendo ordini da te", Justin la schiaffeggia così forte che per poco non la fa cadere. Non va oltre solo perché Chris, spinto da un rarissimo moto di pietà, gli dice che "non ne vale la pena".
Uno che partecipa ad incontri illegali di boxe schiaffeggia una ragazzina che sarà sì e no metà del suo peso, ad essere fortunati. Se non fosse una Hope le avrebbe come minimo staccato la testa. A lei, comunque, state pur certi che non spunterà nemmeno un livido!
Piccolo spoiler che poi spoiler non è: Justin non si scuserà mai per il suo comportamento. Botte, maltrattamenti e insulti verranno condonati senza che lui debba mostrare un minimo pentimento per quello che ha fatto.
E complimenti a quella merda umana di Chris: io al suo posto avrei sfondato il cranio di Justin con qualsiasi cosa fosse a portata di mano e l'avrei cacciato a calci nel culo, altro che "non ne vale la pena"!
Insomma, Evelyn alla fine va in cucina, seguita da suo fratello:
"Si può sapere che ti è passato per la testa?!" nel suo tono potevo sentire chiaramente quanto fosse irritato ma non me ne importava, l'unica che doveva essere irritata ero io.
"Dico, rispondere a Justin?!" continuò poi, sbuffai girandomi verso di lui.
"Si e allora? Sono stanca che mi tratti come uno zerbino, che si permetta anche solo di sfiorarmi quando gli pare e piace e tu che sei mio fratello dovresti capire!" urlai.
"Anche Justin è un fratello per me, non lo tradirei mai" alzai gli occhi al cielo sentendo le lacrime vicine al bagnarmi nuovamente le gote.
"E allora tradisci me?" alzò le spalle.
"Non ti difenderò un'altra volta Evelyn hai capito?!" sbottò, alzai le spalle incrociando le braccia al petto.
Se quello è "difenderla" allora chiamatemi Mr. Two Bon Kurei e guardatemi mentre comincio a ballare per Rufy.
Poco dopo finisce il prologo, e già abbiamo un'idea di come procederà la storia.
Ah, tranquilli, vi faccio un altro piccolo spoiler, che poi di spoiler non ha proprio niente: entro l'undicesimo capitolo avremo la Redenzione Random™ e nel sedicesimo il loro primo bacio, quindi la picchia e la tratta male perché in realtà è innamorato di lei. Che carino, vero?
Passiamo alle recensioni. Non quelle positive, ovviamente:
"Questa storia la trovo troppo copiata ...mah idee vostre no?"
Questa era l'unica negativa. Di tutta la storia. Già.
Risposta dell'autrice:
"Ma il rispetto per una nuova scrittrice no?
Impara l'educazione va che non credo te l'abbiano data.
Vergognati
PS ho letto la tua storia e posso dirti che parli solo per invidia"
Se non fossero state entrambe ragazzine (era il 2015), avrei detto che questa era una gran bella prova di maturità da parte di tutte e due, anche se va ammesso: la lettrice non ha torto. Certo, non credo che si tratti di un plagio consapevole: queste ficcyne sono tutte uguali, in fondo, e se l'autrice l'ha resa simile a un'altra non è (del tutto) colpa sua.
Quanto all'accusa di invidia... meh... quella poteva risparmiarsela. Invidiare una roba del genere vuol dire essere messi male. Spero che avesse torto.
mattheus93: - Mi ricorda una discussione che ebbi con un altro utente cinque anni fa: abbiamo finito per insultarci a vicenda le storie. Il bello era che effettivamente sia io che lui avevamo scritto cose che facevano abbastanza schifo. -
C'è un'altra recensione che devo riportare, stavolta neutra:
"Solito cliché:lui figo, puttaniere e quant'altro più una buone dose di bipolarismo; lei sfigata e timida, che improvvisamente diventerà un leone. Mah, non sa nè di carne nè di pesce, inoltre dovrei segnalarti per plagio perché una storia con la medesima trama e stessi personaggi l'ho già letta; nuova scrittrice o no, informati . Nota positiva, scrivi bene, ti manca solo la creatività. Baci"
Non scrive bene e sì, le manca la creatività, ma rispetto l'opinione della lettrice.
"Io non so più cosa fare
Non sapevo che c'era una storia con gli stessi personaggi e la stessa trama volete capirlo?!
Non so in che lingua dirvelo davvero
Ti prego di non segnalarmi però davvero basta con sta storia
Non è che ho letto tutte le storie del sito di justin bieber e poi a me piace lui puttaniere e lei timida problemi? La storia è mia e ti assicuro che sarà originale
Dopo due capitoli come fai a.. uffa va beh lasciamo stare
Grazie in ogni caso"
Sotto un certo punto di vista mi dispiace per lei: non si rendeva conto di aver scritto una cosa piena di cliché al punto tale da essere quasi identica all'oceano di ficcyne, non solo su Justin ma su qualsiasi altro Bedboy e la sua Hope.
Tuttavia, dopo queste recensioni, si sarebbe potuta sforzare di migliorare un po' la trama, di inventare qualcosa di originale. E, credetemi, non l'ha fatto.
mattheus93: - C'è da dire che a tutti capita di ispirarsi a qualche opera già esistente per scrivere le proprie fanfiction. Io una volta lessi una fic incompleta in cui due giovani del mondo reale finivano dentro World of Warcraft e l'autore si rese conto, grazie a dei commenti, che di base la trama della sua fic era identica a quello che accade in "Hyperversum" di Cecilia Randall. -
fanwriter91: - O in una valanga di Isekai. -
mattheus93: - Poi ho letto un crossover dichiaratamente ispirato alla Fase Uno del Marvel Cinematic Universe; talmente ispirato ad essa che praticamente presentava situazioni analoghe, a momenti persino le stesse battute. Tranquilli, poi prendeva molta ispirazione dalla prima metà della terza stagione di Once Upon A Time. -
Shade: - Non c'è assolutamente nulla di male a prendere ispirazione da altre opere, nemmeno dalle ficcyne (se si riconosce che sono schifezze e si sa quello che si sta facendo). L'importante è non plagiare. In una mia storia, alcuni anni fa, senza volere scrissi una scena che era praticamente identica a una di "Sherlock Holmes" (quello con Robert Downey Jr) che avevo visto un mese prima, ovvero la scena del mattatoio. Me ne accorsi quando me lo fece notare una lettrice. A monito di tale errore non ho cancellato o modificato il capitolo: ho commesso un errore e lo riconosco, ad oggi me ne vergogno molto, ma non negherò di averlo fatto. Chiunque può commettere un plagio, anche involontario. Ciò che conta è riconoscere l'errore e imparare.
Passiamo al capitolo successivo.
Inizia con Hopevelyn che si sveglia (check!) e si prepara per la scuola, con un lungo paragrafo che ci descrive, nell'ordine: i gesti che fa per chiudere la tapparella e accendere la luce, la stanza, il tappeto "grigio spiegazzato sotto il letto che non aveva fatto una piega" (ehm... cosa?), i vestiti che si mette e pure l'odore di lavanda che esce dall'armadio.
E sticazzi! Vuoi anche descriverci gli acari sulle lenzuola?
Arriviamo in cucina, dove incontriamo la madre di Evelyn:
Mia madre si stava versando del te dentro una tazza verdognola mentre mio padre a capo tavola era così impegnato a leggere il giornale che credo non si accorse nemmeno del mio arrivo ma infondo nemmeno mia madre lo fece.
Non era una novità
Presi la tazza sotto il mio naso portandomela alle labbra, soffiai raffreddando il latte bollente all'interno prima di berne un sorso, nella stanza entrò Chris che passandosi una mano fra i capelli andò a sedersi di fronte a me.
"Oh cielo com'è tardi.. io vado!" mia madre battè con forza la tazza dentro il secchiaio ed afferrò la borsa accennando un lieve sorriso prima di sparire e di correre fuori di casa.
Alzai gli occhi al cielo alzandomi e mettendomi lo zaino in spalla, mi voltai verso Chris che stava mangiando l'ultimo biscotto della mattinata prima di piegarsi sotto il tavolo per prendere il suo zaino nero e di caricarselo in spalla.
Se ve lo state chiedendo sì, è una madre che se ne frega dei figli, almeno secondo quanto ci dice Evelyn praticamente ogni volta che il personaggio compare, benché siano più che altro del tutto incoerenti. Stessa cosa il padre, che ci verrà presentato solo più avanti. Abbiamo quindi la famiglia disastrata (check!) che sguazza nell'indifferenza dei genitori (indifferenza intermittente, sia chiaro...).
Fuffa per qualche paragrafo e arriviamo a scuola, dove incontriamo la Migliore Amica™ di Evelyn, Cassie.
Lei era la ragazza più spettacolare che io avessi mai conosciuto, era la sola che riuscisse a capirmi, la sola che sapesse sempre quale fosse il momento giusto per parlare, la sola che sapeva come farmi sorridere, lei era speciale per questo era la mia migliore amica.
La mia unica amica a dire la verità.
Purtroppo però non era tutto rose e fiori, lei era la sorella di Justin.
https://youtu.be/gi8839yopoM
Cosa? È la sorella di Justin? La sua migliore amica è la sorella di Justin?
Piton: - Shade, non inganni nessuno. Ammettilo, te l'aspettavi.-
Shade: - Severus, non rompere i coglioni!-
Gaia: - Miao!-
Ci viene detto che Cassie sa perfettamente della situazione che esiste tra Hopevelyn e suo fratello, ma ci viene spiegato che, secondo Cassie, "lui era fatto così e nemmeno lei lo avrebbe fatto cambiare".
Che migliore amica di merda!
Beh, non posso certo prendermela solo con lei, comunque: andando avanti scopriremo che la stessa Evelyn non ha un'alta opinione dell'amicizia che la lega a Cassie. Ma non voglio approfondire troppo presto, vi spiegherò meglio con calma. Ci sono un sacco di cose carine da dire... eh sì...
Tornando al capitolo, c'è un po' di fuffa che serve a far rimanere sola Evelyn davanti agli armadietti e tre Maschi Gamma generici, senza nome né volto, ma che sappiamo essere membri della squadra di basket e "amici di Bieber", arrivano a prenderle i libri e a bullizzarla un po'.
Ma poi, sorpresa sorpresona, a salvarla arriva proprio Bieber che, a quanto pare... va ancora a scuola! No, sorpresa un cavolo... ve l'avevo già accennato...
Come dicevo prima, non abbiamo idea di quale sia la sua età, ma, come vediamo qui, frequenta ancora la scuola. Non so se è ripetente, non so quale classe frequenti, so solo che è uno studente. La mia teoria sul fatto che abbia circa diciotto anni, quindi, si sta rafforzando. Ma nessuno si curerà di confermarla, di farci sapere qualsiasi cosa sulla sua situazione scolastica, quindi potete smettere di grattarvi la testa.
Tornando alla situazione attuale, per qualche motivo che non ho mai capito nemmeno io, Justin scaccia i tre in malo modo dicendogli di lasciarla in pace. Forse lei è il suo trastullo personale e ha l'esclusiva per bullizzarla e menarla?
Non ci è dato sapere neanche questo, fatto sta che manda via i suoi amici senza nome né volto e li intima di non avvicinarsi più a Evelyn. Meno male che Justin era il suo incubo...
Fuffa e finisce il capitolo. Passiamo al terzo, che si apre con Hopevelyn che bisticcia con Cassie:
[...]
"E' solo colpa sua se sto così" ribadii chiudendo a mia volta il mio, sospirò pesantemente mettendosi lo zaino in spalla poi iniziò a guardarsi intorno prima di prendere il cellulare dalla tasca dei jeans e di osservarlo per qualche istante.
"Non ho buone notizie" si morse il labbro osservandomi, alzai gli occhi al cielo infastidita da quel continuo arrivo di cattive notizie durante quella giornata.
"Justin non pranza a casa.." disse poi.
[...]
"Ehi.. tu verrai se dovesse venire lui vero?" dal mio tono di voce era evidente l'apprensione e l'ansia che avevo per la sua risposta che tuttavia in un certo senso sospettavo già.
"Lo sai che non posso" rispose.
Cassie aiutava la madre ogni giorno al lavoro, non avevo mai capito bene che lavoro facesse, credo avesse un negozio di fiori a sud della città tuttavia sapevo di essermi illusa se solo per un momento avessi avuto la speranza di un sostegno da parte sua.
Lei e Justin erano fratelli certo, ma non si parlavano da molto o per meglio dire non si calcolavano da molto.
I loro genitori si erano separati due anni prima, lei andò con la madre in un piccolo appartamento in centro città mentre Justin fu affidato al padre che appena un anno dopo trovò una nuova compagna della quale però nessuno sapeva nulla.
Ogni tanto la curiosità di sapere qualcosa della vita di Justin anche solo per scoprirne un punto debole era davvero forte ma nemmeno Cassie sapeva rispondere alle mie domande, della compagna del padre conosceva appena il nome.
"Mia madre chiude prima stasera, se ti va possiamo vederci dopo" aggiunse poi, sospirai portando lo sguardo sul pavimento in marmo poi alzai la spalle guardando altrove.
"Avrà già fatto in tempo a picchiarmi.." sussurrai poi, alzò gli occhi al cielo attirando la mia attenzione.
"Lui non ti picchia" disse.
"Ci sei mai quando viene da me? Allora sta zitta" la sorpassai senza degnarla di uno sguardo, non ero arrabbiata perché andasse da sua madre invece di aiutare me ma piuttosto ero delusa dal fatto che ancora si ostinasse a difenderlo.
Bene, ora vi ripropongo uno dei miei elenchi numerati:
1) Che amica del cavolo, Cassie! Nello scorso capitolo ci viene detto che sai tutto del rapporto che c'è tra Evelyn e Justin e in quello dopo lo difendi?
2) I genitori si sono separati e si sono spartiti i figli? Non dico che non succeda, ma questo è accaduto due anni prima! È piuttosto improbabile che, con due ragazzi adolescenti, i genitori decidano di prendersi la custodia di un figlio solo a testa!
3) Nessuno sa nulla della nuova compagna? Cioè, in tutta Los Angeles non c'è un cane che sappia qualcosa di lei a parte il nome? Cos'è, una ex agente CIA?
4) Cassie e Justin "non si calcolano" da parecchio. Bel rapporto, che hanno... mia sorella e io non andavamo d'accordo da piccoli, come succede spesso in questi casi, ma non è che ci ignorassimo completamente! Questi qui invece sembra che nemmeno si conoscano! È per via della separazione dei genitori? O anche prima avevano un rapporto così schifoso che erano due estranei in casa? Boh, non ci viene detto...
5) In riferimento al punto precedente, non ho capito la cosa del "Justin non pranza a casa". Scusa, non vi parlate, non vi cagate, non vi calcolate e sai cosa fa a pranzo tuo fratello, che tra l'altro vive con tuo padre, che tu non frequenti? Cos'è, hai un cellulare magico che prevede gli eventi futuri, tipo quelli di "Mirai Nikki - Future Diary" (uno dei miei anime preferiti)? Magari fosse così, entro la fine morireste tutti quanti! Deus, intervieni tu, ti prego! Dalli in pasto a Yuno!
Le mie preghiere vengono bellamente ignorate (Deus Ex Machina, sei un bastardo!) e la conversazione procede ancora con Cassie che insiste nel dire che Justin non è così cattivo come sembra ed Evelyn che giustamente non le crede. Poi la bomba:
"Prima che te ne vai, devo dirti una cosa importante. A dire il vero lo so da un paio di giorni ma non ho mai avuto l'occasione di parlartene" disse fermandomi una seconda volta, sospirai guardando prima i sassi sotto le suole delle mie scarpe e poi i suoi occhi, sembrava seria e preoccupata, forse anche agitata.
"Che c'è?"
"Lo sai che ultimamente il negozio di mia madre non sta andando bene con gli affari e così abbiamo cercato un'alternativa, se continua così chiuderà presto" mi spiegò rassegnata.
Avevo un brutto presentimento ma stetti in silenzio in attesa che continuasse.
"Mia madre ha trovato lavoro a Boston, partiamo domani"
Esatto: di punto in bianco, Cassie se ne va.
E nessuno aveva idea di cosa stava per accadere: è una cosa improvvisa, capitata dall'oggi al domani. Come se la madre di Cassie avesse deciso la sera prima di chiudere il negozio fallimentare e, nello stesso lasso di tempo, avesse trovato lavoro in un'altra città. E hanno anche già preparato tutti gli scatoloni, il negozio è quasi vuoto.
Così in fretta?
Shade: - Cthulhu, tu che ti intendi di superpoteri cos'hai da dire?-
Cthulhu: - Tfffhgny l'hktu ne'lak mnaaah khot t'eh l'uhk numbtha. Yhk n'sjktnehe l'mnka tkrj'yyy.- (Dico che probabilmente sanno viaggiare nel tempo. È l'unica spiegazione per la loro rapidità.)
Meravigliosa è la reazione della Hope:
Forse mi sarei dovuta sentire male, sarei dovuta scoppiare in lacrime secondo la logica poiché lei era la mia migliore amica ma la verità era che tra noi non c'era mai stato quel feeling speciale, lei sapeva come prendermi come nessuno certo, ma averla o non averla nella mia vita al di fuori della compagnia che mi faceva la mattina a scuola non faceva differenza.
Cassie sarà pure un'amica di merda, ma non mi pare che Evelyn sia molto meglio di lei. Per forza che vanno tanto d'accordo, se ne sbattono entrambe l'una dell'altra.
E ci viene anche detto che il loro è un addio definitivo: Cassie "non è il tipo che torna indietro per trovare un'amica o che si tiene in contatto con lei", quindi uscirà per sempre dalla trama. Allora, a questo punto, perché inserirla? Quale sarebbe la sua utilità come personaggio? Di certo non offre sostegno alla protagonista, visto che ha difeso suo fratello tutto il tempo, né ha offerto chissà quali spunti di riflessione. Neanche abbiamo un momento di crescita o di disperazione per Hope che vede andar via la sola persona con cui interagisce a scuola e che, a conti fatti, è la sua migliore amica, malgrado poi ci dica che non gliene frega niente del fatto che se ne va.
In pratica: come sprecare un personaggio.
Vabe', fuffa e arriviamo in auto con Chris, a cui Evelyn racconta del trasferimento di Cassie. La prima cosa che chiede lui è se Justin ne è al corrente. Non come si sente sua sorella che sta per perdere "la sua unica amica" (ma tanto non frega niente nemmeno a lei, quindi chissene), ma se Justin lo sa.
Fuffa di nuovo, tornano a casa dove trovano la madre (cosa strana secondo Evelyn, perché a quanto ci dice solitamente non c'è) che li saluta (altro fatto strano, secondo lei) e finalmente ci viene dato qualche dettaglio su questa donna e suo marito:
Mia madre era la segretaria di mio padre il quale era un avvocato, non erano mai a casa ma ero certa che anche se non avessero lavorato non avrebbero comunque trovato il tempo per badare a me e a mio fratello.
Ma che, tutti i genitori delle fic di Bieber23 sono lui avvocato e lei segretaria e se ne "fregano" dei figli? Ma che razza di problemi ha con genitori e avvocati?
mattheus93: - Mh... Evoluzione di quelle storie dove il padre della protagonista si fa la segretaria (nell'ufficio)? Magari qui c'è stata una normale relazione sfociata in matrimonio! -
Piton: - Ciò sarebbe... ammirevole.-
Proseguiamo con il carosello della fuffa, durante la quale la madre senza nome torna a lavorare, Chaz e Justin arrivano a casa e il secondo ne approfitta per vessare un altro po' la nostra Hopevelyn, sia mai che ci dimentichiamo che è uno stronzo.
Successivamente, Evelyn parla di nuovo con suo fratello:
"Sa di Cassie?" sussurrai in modo impercettibile.
"Non so come dirglielo" rispose lui.
"Potresti farlo tu" alzò le spalle poi avvicinandosi ai due che non capivano l'argomento del nostro discorso.
"Non ci penso nemmeno" risposi fredda.
"Ti prego.." mi morsi il labbro sbuffando, poi annuii lievemente facendo apparire un grande sorriso sul suo volto.
Da questo punto in poi (che come vedete è scritto coi piedi, tanto che è difficile pure capire chi sta parlando) per Chris diventerà un'ossessione che sua sorella dica a Justin della partenza di Cassie e sua madre, manco fosse suo dovere informarlo.
A parte che proprio sua madre, in quanto genitore, dovrebbe averglielo già detto (e così non è, per qualche motivo a me oscuro), cosa cavolo gliene frega a Chris? Perché dovrebbe essere compito suo o di Evelyn dire a Justin una cosa del genere? Sono problemi della famiglia Bieber, cosa ci mettono bocca loro due? Che senso ha?
Piton: - Shade, rilassati... un altro sorso di Distillato della Pace potenziato?-
Shade: - Sì, grazie... Gaia, mischialo alla vodka, per favore.-
Gaia: - Miao!-
Il capitolo finisce poche righe dopo, con la solita nota autrice che chiede se le lettrici hanno critiche e consigli. Ovviamente non ce n'erano, tutte e nove le recensioni erano uno sproloquiare di "scrivi benissimo", "ti prego aggiorna" e "amo la tua storia" che hanno fatto vomitare Severus e Cthulhu, ma, se anche ci fossero stati, ormai dovremmo sapere come avrebbe risposto l'autrice.
Arriviamo al quarto capitolo: siamo a casa di Evelyn, rientra la madre che chiede di Chris, in quel momento assente. La protagonista si stupisce. E pure io: questi episodi (che continueranno, eccome se continueranno) sono assurdi, visto che in teoria i genitori sono totalmente indifferenti nei confronti dei figli, stando a quanto ci è stato detto. Tuttavia continuiamo a vedere scene incoerenti con questa tesi, scene che saranno reiterate in tutta la fic, cosa che mi fa chiedere: allora perché ci sono stati presentati così? Non sarebbe stato più semplice renderli genitori normali, ma, al limite, un po' distratti? Addirittura, a un certo punto, la madre dirà a Evelyn che ha saputo del trasferimento di Cassie e si preoccupa che la figlia possa sentire la sua nostalgia. E tutto quello a cui riesce a pensare questa benemerita stronza (perché, perdonatemi, ma è proprio una stronza) è che "dovrà sopportare" un'intera serata con i suoi genitori. Considerando che si è lamentata (e continuerà a lamentarsi) del fatto che sono assenti e indifferenti, dovrebbe essere felice di averli a casa per cena!
A parte questo, Hopevelyn è nervosa perché dovrà dire a Justin della partenza di sua madre e sua sorella, e anche questa è una cosa che non riesco a capire, come ho già detto, tanto che voglio ribadirla (e la ribadirò più volte): perché cavolo dovrebbe preoccuparsene? È uno stronzo che la mena perché la gelateria ha finito il suo gusto preferito e lei dovrebbe fare ciò che avrebbero dovuto fare invece i suoi genitori? No, non andare al cinema o usare un profilattico, intendo parlargli.
Segue cena con mamma e papà, il cui unico scopo è farmi imbufalire leggendo quanto Evelyn debba "sopportare" i discorsi dei genitori (pensate, le chiedono come è andata a scuola e fa pure la sostenuta!) cercando anche di ignorarli. Giuro che non mi invento niente, vi lascio pure uno screen:
Ditemi voi come posso empatizzare con lei, per favore. Io davvero non lo so.
Ad ogni modo, quando finisce questa scena (grazie al cielo era breve), Evelyn va in camera sua a scrivere sul suo diario, che definisce "il suo unico vero amico", al punto tale che scrive rivolgendosi direttamente a lui come se fosse una persona in carne e ossa.
Non sto a riportarvi questo pezzo: è lungo e totalmente inutile. Riassume letteralmente tutto quello che è successo fino ad ora. Peggio degli spiegoni che fanno nelle soap opera all'italiana ogni venti minuti.
C'è un solo passaggio che ci tengo a citare, ed è riferita al cuore di Evelyn, che spiega (al suo diario, sì) perché non le è importato nulla della partenza di Cassie:
[Il mio cuore] Ha sofferto troppe volte e si è congelato per colpa degli altri..
Tesoro mio, starai anche male, sarà anche vero che hai una vita difficile con un bullo psicopatico che ti mena ogni giorno, un fratello che farebbe vergognare Radish e dei genitori assenti (mah...), però non è che puoi sempre dare la colpa agli altri per qualsiasi cosa... se non te ne frega niente di aver perso quella che dovrebbe essere la tua migliore amica non è colpa loro, sei tu che te ne sbatti di lei!
Ci sono, nella realtà, delle persone, anche non tanto giovani, che ragionano così, ma non è un atteggiamento corretto perché, da un lato, è autoassolutorio (della serie, "non sono io il cattivo, sono gli altri ad avermi reso così"), e, dall'altro, non spinge in alcun modo a cercare di migliorarsi (dato che, appunto, "la colpa è degli altri").
Dopo questo paragrafo arriviamo alla fuffa e al giorno successivo. Possiamo saltare grossomodo tutto quanto, anche se Chris insiste con la storia che Hopevelyn deve dire a Justin di Cassie e sua madre:
"Quando gli parlerai?" chiese improvvisamente prima di sfrecciare via. Il mio stomaco si contrasse e in gola mi si formò un groppo che non riuscivo a mandar giù.
"Non lo so.. non glielo dirà suo padre o sua madre stessa?" lui fece un cenno negativo con il capo per poi lasciarsi scappare una risata.
"Non è così che funziona in casa Bieber, probabilmente sua madre non si farà mai più sentire e suo padre.. credo scoprirà della sua partenza solo quando passerà davanti al negozio ormai chiuso" spiegò alzando le spalle indifferente.
[...]
"L'hai promesso" mi bloccò.
"Non l'ho promesso" ribattei sicura, lui sorrise poi annuì.
Mi avrebbe incastrata in qualche modo, ne ero sicura.
"Ma me lo hai detto, non ci si tira indietro" forse avrei potuto ribattere ed ottenere anche la ragione della cosa ma infondo non aveva tutti i torti, ormai mi ero incaricata io di dirgli la verità.
Una volta arrivati a scuola scesi dall'auto imboccando il viale d'entrata, feci per entrare in aula quando una mano mi prese il braccio facendomi voltare.
"Un'ultima cosa" sussurrò Chris avvicinandosi ulteriormente a me.
"Fallo il prima possibile" e se ne andò.
Okay, per prima cosa, come Evelyn ha detto, nessuno ha promesso una beata mazza di niente. In secondo luogo, se per Chris è così importante farsi i cazzi di Justin, che sia lui stesso a dirglielo. E poi, che cavolo vuol dire che "non è così che funziona in casa Bieber"? Com'è possibile che il padre non sappia di questa storia? Cioè, sua figlia se ne va, la sua ex moglie (a cui nella realtà dovrebbe pagare gli alimenti) trasloca in una città diversa e nessuno glielo comunica?
Ormai ho capito, comunque: siamo su un altro pianeta, e questi non sono esseri umani, ma alieni per i quali certi concetti sono totalmente sconosciuti.
Procediamo: siamo a scuola, Hopevelyn entra in classe per la lezione di biologia e...
https://youtu.be/4O5dwh9FKqw
Justin frequenta il suo stesso corso!
Piton: - Ciò avvalora la teoria secondo la quale è ripetente.-
Shade: - Sì, ma sai... a essere onesto mi sono stufato di formulare teorie. Vorrei che fosse l'autrice a darmi le informazioni, invece di tirare a indovinare.-
Vi risparmio i dettagli di questa scena: il professore riporta i compiti in classe (check!), e lei scopre di aver preso una bella "A" (check!) mentre Justin, invece, ha preso "un votaccio" (check!).
Gaia: - Miao?-
Shade: - Sì, hai ragione... se Hopevelyn ha appena scoperto che Justin è nella sua classe vuol dire che ha appena iniziato il corso. Come può aver fatto il compito?-
Sorvolando l'ennesimo nonsense, che tanto ormai è routine, il professore decide che il modo migliore per far recuperare a Justin l'insufficienza ed evitargli di ripetere il corso è fargli dare ripetizioni da Evelyn che è la migliore della classe (check!).
Secondo Gaia siamo già a sette "check". Sette cliché. Ed è solo il quarto capitolo!
Salto tutto il resto, tanto è inutile, e raggiungiamo il capitolo cinque.
Hope e Justin si mettono d'accordo per incontrarsi nel pomeriggio a casa di lei. Dopo la scuola, una volta rientrati, Evelyn e Chris scoprono che la madre (ancora non se ne conosce il nome, sapete?) è a casa: ha deciso di prendersi una pausa dal lavoro, ed è intenta a cucinare un arrosto per i figli.
La reazione di Evelyn è di fingere un sorriso. Ci fa anche sapere che detesta l'arrosto della madre.
Cthulhu: - Ykt'nlmuh tjka ll'ry rhtnu mnptda? Trl'nmy kkkh ns'tah ytkkn'reh llmy!- (Cosa deve fare questa donna per essere apprezzata? La divorerò pietosamente per liberarla dalla Hope!)
Questa ragazzina sta schifando anche Cthulhu. E lui mangia intestini umani a colazione.
Dopo questo c'è qualche riga di fuffa, e poi incontriamo finalmente il padre di Hope:
Si avvicinò a mamma senza calcolarmi e scostandomi dalla porta lasciandole un bacio sulle labbra, cercai di evitare la sua figura ma era impossibile.
Che diamine ci faceva lui a casa?!
"Che ci fa qui?" chiesi di getto.
"Hanno rimandato la riunione a domani"
Avrei avuto oltre a mia madre anche lui in casa.
Malgrado questa presentazione, il padre (non sapremo mai il nome di quest'uomo, così come per sua moglie) poco dopo le chiede com'è andata a scuola, e lei dopo mezza parola in croce fugge dalla cucina. Un po' poco per convincermi di quanto sia stronzo quest'uomo...
E subito dopo...
Pochi minuti dopo suonarono alla porta e andai nel panico, era arrivato.
Uh, addirittura sottolineato? Mi fa venire in mente "LUI" di "Afraid of You"...
Salto la fuffa che viene dopo, così da arrivare direttamente al momento che preferisco di questo capitolo e di tutta la ficcyna finora: la reazione di Justin quando finalmente Hopevelyn gli comunica che Cassie e la madre sono andate via da Los Angeles.
"Lo sospettavo.. ho sentito dire che il negozio stava chiudendo" lo disse quasi più a se stesso che a me, mi osservava duro come ogni volta ma non accennava a muoversi.
Si alzò iniziando a camminare lentamente facendomi stringere le dita attorno ai lembi della maglietta, si voltò verso il muro tirando un pugno contro esso.
Sobbalzai al rumore provocato dal contatto tra la sua mano ed il cemento, un brivido mi scosse facendomi alzare la testa.
Ne tirò un altro e non appena si scostò intravidi una frattura sul muro che mi fece dischiudere le labbra come sbalordita, aveva fatto crepare il muro di cemento.
HA CREPATO IL CEMENTO CON UN PUGNO?
mattheus93: - Saitama può solo accompagnare. Anzi no, Saitama farebbe molto di meglio con un pugnetto. -
Se dessi io un pugno a una parete di cemento mi spaccherei la mano, altroché! E non centra niente il fatto che un pugile ha più forza di un umano normale: anche lui si procurerebbe dolorose fratture. Probabilmente l'autrice voleva dire che ha colpito una parete di cartongesso (in effetti la maggior parte delle pareti, negli USA, è fatta in cartongesso), e allora potrei anche credere a una cosa del genere... ma il cemento?
Cthulhu: - Yk nlkt gfgrtn'he llk'a tyrklar'yy... mm'ntkla yhkt'nuh mmnlha rk'ply tehk!- (Dimostra una forza fisica impressionante... non ho altra scelta, devo divorarlo per primo.)
Dopo aver colpito la parete, per buona misura, schiaffeggia Evelyn, giusto per non farsi mancare nulla. Lei non chiede aiuto, non protesta e non piange. Anzi, evita di fare una qualsiasi di queste cose per non farlo innervosire ulteriormente, o la picchierebbe ancora di più.
Non sono d'accordo nel non chiedere aiuto, ma posso capire il resto: questo è psicopatico!
Il capitolo procede e finisce con la fuffa, ma Justin invita a sorpresa Evelyn a vedere il suo prossimo incontro, malgrado in precedenza ci sia stato detto che Chris non la vuole a quelle serate perché, l'unica volta in cui si è presentata, Justin ha rischiato di perdere.
E, sorpresa sorpresa, prima di uscire dalla stanza, Justin si scusa per lo schiaffo.
Stavo per postare qualche meme per sottolineare l'evento, ma considerando che si è scusato solo per lo schiaffo che le ha appena dato non credo che sia il caso: non si è scusato (né si scuserà) per tutte le altre botte che le ha dato in precedenza. E comunque, chiedere scusa va bene solo fino a un certo punto: se fosse una cosa capitata ogni tanto e per sbaglio (che so... è inciampato e l'ha spinta, o si è voltato di scatto e le ha dato una gomitata), allora andrebbe bene, ma qui Justin l'ha picchiata più e più volte solo perché gli andava. Le scuse non bastano, nemmeno per quest'ultimo schiaffo.
Eppure, per Evelyn è un evento di proporzioni epiche, tanto che il capitolo finisce con "lui si era scusato con me". Sì, sottolineato.
Questo capitolo ha la terza recensione non positiva della storia, che poi è anche la penultima del suo genere. Per la precisione è neutra:
"Ciao tesoro, ti avevo promesso che sarei passata a leggere la tua storia e infatti eccomi qui!
Devo essere sincera con te.
La trama non mi fa impazzire. Anzi, non mi piace proprio.
E' davvero poco originale ed è stata usata già parecchie volte ma magari a te piace e magari con un pizzico di creatività ed originalità riuscirai a renderla più interessante.
I capitoli sono scritti molto molto bene! La lettura è piacevole ma qualche volta avrei messo un punto invece di una virgola.
Ci sono alcune cose che mi hanno incuriosita e mi piacerebbe continuare a leggere questa storia quindi segui il mio consiglio e aggiungi qualcosa di originale, qualcosa di TUO.
Infine, volevo dirti che il soprannome 'pulce' l'ho già letto in una storia (che aveva una trama completamente diversa da questa). Magari per iniziare a renderla più originale potresti iniziare dal nomignolo.
Ovviamente questi sono solo consigli, e sta a te decidere se seguirli o meno. In qualsiasi caso continuerò a leggere questa storia e a lasciarti recensioni!
Passa da me se vuoi!
Baci, Mars!"
Un po' troppo soft per i miei gusti, ma è la sola recensione a non dire "oddio, amo questa storia, jopwrgjjionjmewfohj" e cose simili. E quelle non voglio riportarvele. Al contrario della risposta dell'autrice, quella ve la riporto eccome:
"No senti ti prego è già la seconda recensione negativa che mi lasci, se la storia non ti piace dal principio non seguirla più te ne prego!
Io continuerò a scrivere come ho sempre fatto e non mi interessa se non lo approvi, io scrivo così è la seconda volta che te lo dico.
Ora ti prego di smetterla
È inutile che continui a seguire la storia perché se non ti piace ora non ti piacerà mai poiché io continuerò a scrivere così
Non voglio farti perdere tempo e non voglio perderne nemmeno io
Puoi quindi evitare di commentare la mia ff? Grazie
Vorrei una risposta"
Già in passato ho parlato di quel mio lettore con cui ho tagliato i ponti. Ma vorrei specificare che non gli ho mai chiesto di smetterla di seguirmi. Ho smesso di rispondergli e di dargli attenzione, anche perché se gli avessi risposto avrei rischiato di sembrare sempre più sgarbato, e avrei finito col farmi segnalare (a ragione, a quel punto). Lui ha deciso da solo di togliermi dall'elenco degli autori preferiti.
Si possono avere idee diverse da quelle degli autori, o critiche, che in questo caso mi sembrano anche abbastanza costruttive. Poi una persona può anche non apprezzarle, certo... a volte ci sono lettori che pensano di sapere meglio dell'autore come si scrive una storia, e in quei casi si tratta di persone veramente sgradevoli. Il punto, però, è che arrivare a chiedere di non seguire più il proprio lavoro è... non trovo nemmeno le parole per definirlo. Scegliete voi.
(Ah, comunque la lettrice non ha mai smesso: ho trovato e riportato sue recensioni anche mentre leggevo "Top Secret" e "Welcome To My Hell". Sempre neutre, mai positive.)
Nel capitolo successivo Hopevelyn si getta subito sul suo diario e fa un resoconto dettagliato di quanto appena successo, ed è così contenta che Justin "si sia limitato a un solo schiaffo" che nemmeno gliene frega del fatto che ancora senta dolore e che le è rimasto un segno che, più tardi, suo fratello noterà. Probabilmente le botte hanno finito col danneggiarle il cervello...
Grossomodo, quello che segue è fuffa, inclusa la parte in cui Chris le chiede se ha parlato con Justin, fregandosene del fatto che sua sorella sia stata picchiata di nuovo. Anzi, dice pure che Chaz e Justin verranno a cena da loro quella sera, e si raccomanda con Evelyn di non istigare Justin.
Davvero, se questo è un fratello io sono una delle provette da pozionista di Severus.
Come dicevo, saltiamo la fuffa e arriviamo al primo POV di Justin (che, come è abitudine di Bieber23, viene segnalato con "Justin"), dove finalmente la prima persona che avrebbe dovuto dirgli del trasloco si degna di telefonargli: sua madre.
"Ehi tesoro" la sua voce, la sua fastidiosa voce che per l'ennesima volta mielosa, che sapeva solo la incantatrice, mi penetrò il timpano.
"Che vuoi?" sputai aspramente.
"Ti prego ascoltami, è importante" sospirò facendo una breve pausa, sembrava fosse preoccupata ma non sarebbe servito, sapevo già abbastanza ed anche se probabilmente non era tutto mi bastava ciò che mi era stato detto.
"So già tutto non serve che tu aggiunga altro, starò bene e non mi mancherete perciò.. addio" non avevo voglia di discutere, in altre circostanze sarei stato al gioco pronto a ribattere ad ogni sua affermazione ma non ne avevo proprio voglia, zero.
"Sono pur sempre tua madre e mi dispiace non avertelo detto prima, è stata una sorpresa anche per noi"
"Ah già quasi dimenticavo Cassie" alzai gli occhi al cielo sbuffando, lei sospirò facendomi quasi innervosire ulteriormente.
Voleva essere più infastidita di me?
"Mi dispiace.."
"Almeno ora so che persone avevo attorno" non aspettai un'ulteriore risposta e chiusi la telefonata[...]
Qui mi sento diviso in due, a essere onesto: abbiamo di nuovo odio nei confronti di un genitore (e, come vedremo più avanti, ci sarà odio anche nei confronti di padre e matrigna), che personalmente ritengo molto poco motivato, visto che da ciò che traspare è precedente al trasloco; d'altra parte, che cavolo vuol dire "è stata una sorpresa anche per noi"? Se ti trasferisci, soprattutto in un'altra città, lo fai perché ci hai ragionato, hai svolto ricerche per trovare un posto di lavoro e un appartamento, hai avuto tempo!
Quando mi è scaduto il vecchio contratto di lavoro ho trovato un altro impiego in una città diversa, lontana quasi due ore da dove vivevo prima. Per traslocare ho avuto bisogno di fare molti preparativi, tra l'imballare le mie cose e il trovare una casa. Ho avuto bisogno di settimane! Qui invece abbiamo una donna che con sua figlia, nell'arco di tipo ventiquattr'ore, ha chiuso un'attività, ha trovato un nuovo lavoro e un nuovo appartamento a Boston! E sapete quanto è lontana Boston da Los Angeles? 2983 miglia, ovvero 4800,673 chilometri! È alla costa opposta degli Stati Uniti (Los Angeles Costa Ovest, Boston Costa Est)! In auto sono quarantaquattro ore di viaggio, in aereo tra sei e otto! È fisicamente impossibile che qualcuno organizzi un simile trasloco così rapidamente!
Come accidenti ha fatto a non trovare il tempo di dirlo a suo figlio?
Purtroppo, la spiegazione più ovvia è: "all'epoca l'autrice non aveva mai traslocato e non sapeva cosa voglia dire".
Andando avanti abbiamo di nuovo fuffa, farcita di cose che mi fanno prudere le mani (come Justin che dice a Chaz che non andranno a casa di Chris perché ha voglia di farlo, ma perché piuttosto vuole torturare Evelyn, e non sto parafrasando), e veniamo a sapere che la nuova compagna di suo padre aveva due bambini: Jazmine (anche se in realtà si scriverebbe "Jazmin") e Jaxon, che anche nella realtà, lo sapete, sono realmente sua sorella e suo fratello, entrambi molto più piccoli di lui.
Anzi, realmente la sua sorellastra e il suo fratellastro, e sono davvero molto più piccoli (Jazmine è del 2008, Jaxon del 2009). Non lo sapevo nemmeno io, ma per scrupolo ho dato uno sguardo a Wikipedia: sono figli di suo padre, ma non di Pattie Mallette. Curioso, vero? "Danger" queste cose non ce le diceva. In teoria avrebbe un'altra sorellastra, Bay, ma è nata solo due anni fa, quindi le ficcynare non l'hanno potuta usare come personaggio, ancora. Forse si è salvata.
Veniamo anche a sapere che avrebbe dovuto vedere Bridget, "la sua ragazza", quella sera, ma che annullerà l'incontro per andare da Chris. Le virgolette non le ho messe perché è una citazione, le ho messe per un motivo che vedrete più avanti, quando comparirà fisicamente nella storia. E voi vi incazzerete quanto me.
Salto tutto il resto, che non ci interessa, e passo al capitolo sette.
Justin rincasa un momento, incontrando la compagna del padre, tale Jane (COSA? UN NOME???) che gli chiede come mai sia tornato, visto che sarebbe dovuto andare a cena da Chris:
"Credevo andassi da Chris" aggiunse poi entrando in cucina dopo avermi dato una rapida occhiata.
Cattivo presagio.
Non mi chiedeva mai spiegazioni riguardo a miei ritardi o rientri non previsti a casa invece quella volta lo stava facendo il che non mi sapeva nulla di buono anzi, il contrario.
La domanda di Jane è più che legittima, ma Justin ci fa subito sapere che detesta questa donna quanto la sua vera madre, e poche righe dopo mostrerà lo stesso sentimento nei confronti del padre. Non state a chiedervi perché, io ho letto la fic e non l'ho capito, figuriamoci se potete riuscirci voi che leggete solo la mia recensione...
Poco dopo, mentre Justin è in camera a prendere un po' di cose, arriva Jane:
"Justin ho bisogno di parlarti" era Jane.
"Che c'è?" per quanto cercassi di essere gentile con quella che rappresentava la gioia di mio padre ero consapevole di risultare sempre freddo e distaccato ma ero semplicemente io, fatto così e basta.
"Ha chiamato la scuola.. hai minacciato un ragazzo" alzai gli occhi al cielo infastidito, era successo più di due mesi prima ma la direttrice sembrava essersene ricordata solo allora.
Patetica.
"E' una storia vecchia, è tutto risolto ora" tagliai corto avvicinandomi alla scrivania sperando se ne andasse.
"D'accordo.. ad ogni modo, perché non inviti Bridget qui?" corrugai la fronte portando lo sguardo su di lei.
https://youtu.be/-xWqRHL6QBU
Più di due mesi? DUE? La preside ci ha messo due mesi per chiamare la sua famiglia per una cosa del genere? Ma che razza di scuola è questa, Hogwarts? La preside è in realtà Silente travestito?
Piton: - Perché citi Hogwarts e Silente?-
Shade: - Severus, ormai dovresti sapere cosa penso di lui.-
E anche Jane, che cacchio di reazione ha? Cioè, sarà pure una storia vecchia di mesi, ma porco Aers, io scatenerei la terza guerra mondiale in casa se scoprissi che mio figlio (in questo caso figliastro, ma cambia poco) ha minacciato qualcuno a scuola! E non vi dico cosa farei se, come è successo qui, lo venissi a sapere dopo mesi! Roba da Guerra Delle Macchine!
Ma no, passiamo subito oltre, la condotta scolastica di Justin non conta una beata ceppa ai fini della trama e del personaggio, parliamo invece di fuffa!
Per quel che riguarda l'invitare Bridget, se proprio siete curiosi di sapere perché non la invita posso tranquillamente dirvi che a Justin non frega niente di presentarla ai genitori. Rimasto solo, questa specie di larva in formato Bieber la chiama per annullare il loro appuntamento:
"Ehi Bridge" dissi subito, fu come se la potessi vedere e avessi potuto sentire un sorriso apparire lentamente sulle sue labbra al suono della mia voce.
"Ehi tesoro"
"Questa sera dovremmo annullare, devo andare con i ragazzi" tagliai corto, all'altro capo del telefono sentii un grosso sospiro, sapevo quanto odiasse ogni qualvolta annullavo un nostro "appuntamento", come lo definiva lei.
"Hai un incontro?" alzai gli occhi al cielo, odiavo quando non si faceva gli affari suoi, ero costretto ad inventare una bugia al momento pur di non raccontarle i miei impegni ogni volta.
"Si domani sera.. abbiamo una specie di riunione" dissi poi vago, lei sembrò però soddisfatta della mia risposta dandomi un lieve cenno di assenso.
"Beh per farti perdonare potresti portarmi con te domani non credi?" mi morsi il labbro al suo invito se così lo si poteva definire.
Non avrei mai potuto portare lei ed anche la pulce, mai nella vita.
Perché?
Beh semplice, non volevo si incontrassero tutto qui.
Sapevo com'era fatta Bridget, non volevo che una come la pulce venisse in contatto con una come lei, la sua purezza si sarebbe potuta contaminare.
Non penso di dovervi dire quanto questa parte sia rivoltante: limitiamoci a segnare un altro cliché, quello della dolce e pura Hope contro la scabrosità della #troja (check!). E no, non è questa la cosa a cui vi accennavo prima, che vi dovrebbe fare arrabbiare... questo è niente. Ma arriverà presto, però. Promesso.
Diverse righe fuffose dopo Justin ripensa a ciò che è accaduto quel pomeriggio con Evelyn. Il che significa "flashback", e la parte migliore è che ci viene riproposto per filo e per segno TUTTO QUELLO che è successo tra loro dal momento in cui Justin l'ha invitata all'incontro fino alle scuse per lo schiaffo, con la sola differenza che tutto è narrato dal suo punto di vista, stavolta.
Utilità di questo pezzo? Essenzialmente la stessa che hanno i pulsanti dei semafori.
Torniamo al POV di Evelyn, che è strapieno di fuffa. Per riassumere, Chaz e Justin finalmente arrivano a casa sua, cominciano a parlare degli incontri di pugilato con Chris che dice di averne fissato in media uno ogni settimana e mezza con nessun incontro infrasettimanale (e qui vorrei sapere come cavolo è possibile una cosa del genere) e saltiamo fino al punto in cui Justin ed Evelyn rimangono da soli.
Per chiarire le circostanze, Evelyn è scappata in cucina perché non vuole stare nella stessa stanza con loro, ma Justin la segue e le fa notare la cosa.
"Ora mi fai anche da psicologo?"
[...]
"Non ci tengo grazie.. non serve essere un genio per capire che ogni volta che hai qualche problema scappi, non credi?" mi morsi il labbro quasi facendomi male e tutto per trattenermi dallo scaraventarmi su di lui con tutte le mie energie.
"Proprio tu parli.." dissi divertita.
".. tu che pur di non soffrire non ti affezioni a nessuno. L'unico vigliacco qui sei tu" quelle parole non le controllai, capii di averle detto solo dopo quando dalle sue labbra non uscì più nemmeno una parola.
[...]
Ecco, mi ero appena uccisa da sola.
Mi si avvicinò scoccando la lingua contro il palato prima di prendermi con forza i polsi e di sbattermi con altrettanta aggressività contro il muro.
"Come dici?" ringhiò contro il mio volto.
Stavo per condannarmi ma un qualcosa mi disse: o adesso o mai più.
"Sei un vigliacco" un bruciore iniziò subito a diffondersi sulla mia guancia destra, mi aveva dato uno schiaffo, di nuovo.
"Ecco è così che risolvi, con la forza perché sai che sono più debole di te non è vero?!" gli urlai contro divincolandomi.
Non mi lasciava andare ed io non riuscivo a liberarmi, era troppo forte.
"Tu devi imparare a stare zitta bambolina" spostai lo sguardo su di lui, per quanto mi avesse tirato uno schiaffo non sembrava arrabbiato come al solito.
"Bambolina? Non ero una pulce?" risposi senza distogliere lo sguardo dal suo.
Mi lasciò andare spingendomi all'indietro lontana da lui, non cercava guerra, non quella volta almeno.
"Purtroppo sei troppo bella per esserlo" non mi lasciò il tempo di ragionare o di pensare, se ne andò dalla stanza sbattendo la porta dietro le sue spalle.
Deglutii.
Aveva detto davvero quello che avevo sentito?
Mi aveva detto che ero.. bella?
Abbiamo ancora aggressione e percosse, ma chissene, ha detto che è bella, questo è l'importante, no? Priorità, gente! Che importa se il tuo lui ti mena? Conta che ti trovi bella e ti faccia tanti complimenti, no?
Anche per le lettrici pare che sia così, visto che nessuna si è lamentata dell'ennesimo schiaffo e del comportamento di Justin che, di nuovo, ha aggredito una ragazza in casa sua.
Il capitolo finisce così, e passiamo all'ottavo, dove Hopevelyn, di nuovo da sola, rimugina su Bridget, la "ragazza" di Justin.
Lei era una delle ragazze più belle della scuola, i capelli biondi, lisci le ricadevano lungo la schiena, gli occhi verdi erano sempre truccati alla perfezione così come il suo viso roseo e le sue labbra rossastre.
Era obbiettivamente una ragazza provocante che indossava shorts o minigonne in qualsiasi periodo dell'anno, non era ben vista dagli insegnati ma di certo dai ragazzi si.
Ed ecco un altri cliché, la #troja bionda, truccata e con vestitini succinti pure a scuola in barba alle regole dell'abbigliamento (check!).
Poi arriva la madre di Hope, che entra nella stanza "precipitandosi dentro ma a passo cauto" (ehm... cosa?) per una conversazione fuffosa e scandalosamente breve sui voti di Evelyn che stanno calando (ma non ha appena preso una "A" in biologia?), poi se ne va carezzandola e dicendo che sia lei che suo padre sono fieri dei loro figli.
Okay, non è una madre modello, ma non è nemmeno così indifferente come ci è stata presentata all'inizio. Coerenza, cribbio!
Torniamo al POV di Justin, che è ancora nervoso per quanto successo con Hope, e decide di andare a farsi Bridget per sfogare la tensione. Ecco, ora c'è il pezzo di cui vi parlavo, quello che mi fa incazzare:
[...]
"Tesoro! Pentito eh?" la sua voce, così fastidiosa ed irritante mi fece subito corrugare la fronte per cercare quasi di sentirla meno, insopportabile, semplicemente insopportabile.
[...]
"Sapevo saresti venuto alla fine.. non sai resistermi" sussurrò provocante a pochi millimetri dalle mie labbra.
Patetica.
Avrei voluto allontanarla, mandarla a fanculo e uscire di casa, odiavo quanto era così sicura di se, così sicura che avessi bisogno di lei, forse era solo troppo stupida per capire che la usavo solo per il sesso.
[...]
Avevo solo bisogno del suo corpo e non delle sue solite frasi provocanti e seducenti che lei credeva mi attraessero di più.
[...]
"Perché sei così frettoloso?" mi sussurrò all'orecchio prima di stringermi il lobo fra le labbra, forse credeva mi provocasse – ed in un certo senso aveva ragione – ma non capiva che la cosa era diventata così monotona da non darmi più alcun gusto.
[...]
Mi sfilò velocemente la felpa e la maglietta bianca, la sentii iniziare a fremere non appena le mie dita le sfiorarono il fondoschiena.
Patetica, sembrava fosse la prima volta.
[...]
"Sbrigati, non è più un gioco" chiusi la chiamata infilandomi velocemente i pantaloni sotto lo sguardo stordito di Bridget, forse avrebbe voluto sapere ma la verità era che non le raccontavo mai nulla. E mai lo avrei fatto.
"Devo andare" m'infilai in fretta la felpa senza lasciarle il tempo di controbattere, infondo si sarebbe lamentata della mia scarsa presenza nell'ultimo periodo, della mia presunta poca voglia di vederla – il che era vero – oppure della mia noncuranza verso le sue mancanze affettive.
Patetica insomma.
La "chiamata" a cui si accenna nell'ultimo pezzo proviene da Chris: un certo Kevin Maddox, un "pezzo grosso di Los Angeles" (che mai apparirà una sola volta), ha chiamato perché vuole che Justin e amici gli paghino subito una grossa partita d'erba che avevano comprato a credito da lui per rivenderla, ma ora si è stufato e vuole i suoi soldi o li farà fuori tutti quanti, anche se nessuno dei tre ha abbastanza denaro.
E riecco il cliché del boss mafioso di stocazzo che ammazza i suoi debitori (check!). Come in "Afraid of You", "Danger" e compagnia.
Shade: - Gaia, a quanti siamo?-
Gaia: - Miao.-
Dieci. Mica male come media, vero?
Ma consideriamo invece quanto appena letto, lasciando da parte la storia della mafia e della droga, su cui torneremo più avanti: capite ora perché mi sono incavolato? Perché questo pezzo mi ha fatto così arrabbiare? Perché il Distillato della Pace Potenziato ha ceduto e ho ricominciato a sbattere il cranio contro i muri fino a spaccare di nuovo tutto facendo imbestialire Cthulhu che aveva appena finito di ripararli?
Mentre mi bevo una vodka ghiaccio e lime corretta con un ettolitro di Distillato della Pace Potenziato (e Cthulhu ripara di nuovo le pareti, bofonchiando furioso in R'lyehano), chiarisco per quei pochi di voi che non hanno capito (o forse puntualizzo, visto che sono più che certo abbiate capito tutti quanti):
JUSTIN NON PROVA ALTRO CHE DISPREZZO PER QUESTA POVERA RAGAZZA!
Niente, lei deve per forza essere una creatura disgustosa e odiosa, anche se non è altro che una ragazza con una sua vita sessuale e si comporta come penso si comporterebbe una qualsiasi altra sua coetanea. Non che sappia quale sia la sua età, figuriamoci la sua situazione domestica: la scena è ambientata a casa di Bridget, ma la porta la apre lei, e i genitori non vengono minimamente menzionati. Devo quindi supporre che viva da sola, pur andando ancora a scuola. Come diamine fa a mantenersi da sola, se va a scuola? Lavora? Se sì, dove? Non ci viene detto nulla. Nulla, è solo un giocattolo sessuale antistress!
Come cazzo è possibile che una ragazza scriva cose di questo genere? Potrei apprezzare se si trattasse di una storia con dettagli scabrosi tipo un personaggio femminile che, senza nessuno a prendersene cura, decide di finire ugualmente la scuola mantenendosi con il sesso come merce di scambio. Una storia squallida, triste, che però se trattata bene svilupperebbe un personaggio coi controcazzi e che darebbe spessore all'intera trama.
Qui invece abbiamo una ragazza che apre la porta e fa sesso con uno che la disprezza. Nient'altro. Il personaggio inizia e finisce così.
È sbagliato sotto almeno un milione di punti di vista!
Vi voglio postare anche la nota autrice:
Ehila bellezze
Eccomi qui.. beh è chiaro che il finale del capitolo sia stato fatto appositamente per mettere della suspense nella mente delle lettrici, Justin che si scopre in mezzo ad un giro di droga credo sia un colpo duro (?) diciamo.
In pratica per quanto la boxe possa essere davvero una sua passione la verità è che dietro a due guantoni da boxe c'è un vero e proprio circolo di droga di cui lui, Chaz e Chris ne fanno parte.
Cosa succederà? E Evelyn?
Beh io vi aspetto come sempre, siete meravigliose
un bacio
Muah cichas
Non è nulla di assurdo, ma se lo accostiamo al pezzo qui sopra (che tra l'altro chiude il capitolo) aumenta la mia collera...
E naturalmente nessuna lettrice ha minimamente nominato Bridget nelle recensioni!
Bah... andiamo avanti, o qui ci passo la giornata...
Capitolo nove, siamo di nuovo a casa di Hopevelyn e, di nuovo, Chaz e Justin stanno arrivando. Ma vedersi a casa di Chaz? O in un posto in cui non ci siano orecchie indiscrete? Sempre a casa di Chris ed Evelyn?
Insomma, i due arrivano e si siedono in salotto (dove c'è anche lei) per risolvere la questione troka. Osservandoli, Hope vede gli occhi di Justin:
Il loro colore non era il solito così intenso da far girare la testa, quella sera avevano un colore particolarmente strano, sembrava quasi una vena nera, sembrava la rabbia gli si fosse colorata nelle iridi modificandone il colore. Non sapevo definirli, sembravano macchiati di nero e verde proprio accanto alla pupilla anche se avevano mantenuto i bordi di quel solito color miele che piaceva a tutte le ragazze, direi quasi fossero spaventosi.
Ehm... cosa?
Ma che cacchio sta succedendo agli occhi di Justin? Nemmeno negli anime abbiamo occhi del genere!
Evgenij:- Ma sì, è il cliché della cattiveria che rende gli occhi scuri: "Luce e ombra" docet.-
Boh... passando al POV di Justin (finalmente hanno chiesto a Evelyn di andarsene per parlare in pace): Kevin vuole i suoi soldi entro sabato mattina, alle 8.30 (scritto così), e li incontrerà "al vecchio magazzino" (check!). La cifra che devono portargli è di novecento dollari in contanti.
I tre però dubitano di poter racimolare tanto entro sabato, anche con l'incontro della sera successiva. Che strano, io credevo che i combattimenti illegali fruttassero migliaia di dollari con le scommesse... questi invece sono convinti di guadagnare al massimo cinquecento dollari.
Insomma, i ragazzi sono nei casini e non sanno come risolverla, ma Justin ha un'idea geniale: far ballare la pole dance a una ragazza in mezzo al ring. Ma chi mai potrebbe farlo?
"Beh c'è Bridget" alzò le spalle Chris, io scossi la testa trattenendo un gemito, non volevo partecipasse al combattimento, alla fine mi si sarebbe aggrappata al collo ed avrebbe iniziato ad urlare come una gallina isterica – non che al solito non lo facesse – ed io di certo non mi sarei fatto deridere davanti ai boss della pugilato per le crisi.
"Nah.. io pensavo a qualcun altro" dissi alzandomi per poi portarmi la mani nelle tasche, i due mi guardavano dal basso verso l'alto in attesa che continuassi, in effetti adoravo far restare le persone col fiato sospeso, mi divertiva oserei dire.
Mh... fiato sospeso, come no. Anche il mio comodino ha capito che sarà Evelyn, e questo fin dal momento in cui ho letto "ragazza".
Chris, in uno dei suoi rari slanci di protettività fraterna, se ne esce con:
"No, non la costringerò a fare la puttana solo per parare il culo a noi"
Sono contento che, per una volta, si comporti da fratello, ma chiariamo una cosa: ballare attorno a un palo non è fare la puttana. La pole dance è un tipo di attività sportiva, regolarmente riconosciuta dalle associazioni di genere. Richiede forza, scioltezza, agilità, eccetera.
Quando vivevo a Pisa dirigevo una struttura artistica in cui associazioni di vario tipo tenevano corsi artistici e sportivi, e uno di questi era appunto la pole dance. Non ho mai assistito direttamente a queste lezioni, ma so che non hanno nulla a che fare con la lap dance. Va bene, magari viene usata anche per lo strip tease, ma in quel caso si tratta di una sua variante che nulla ha a che vedere con la danza originale.
Ma, a prescindere da questo, le ballerine di lap dance e di pole dance generalmente non vanno oltre la danza. Gli strip club svolgono un'attività riconosciuta dallo Stato, e se ci sono vere e proprie prestazioni sessuali da parte delle ballerine allora si sconfina nell'illegalità. Tuttavia, il semplice ballo non ha nulla di illegale, è più una provocazione, e non comporta alcun tipo di contatto sessuale esplicito. In pratica, chi balla la lap dance non è una puttana, e ancor meno lo è una ballerina di pole dance.
Le proteste di Chris comunque durano tipo tre righe:
"Non accetterà mai di farlo" alzai gli occhi al cielo, tutti sapevamo che con la forza avrebbe fatto qualsiasi cosa.
Grazie al cazzo, anche io con la forza accetterei di fare qualcosa!
Insomma, quando Evelyn viene a sapere che dovrà ballare sul ring (ricordiamoci che ha sedici anni) reagisce in questo modo:
"Non farò mai la troia attaccata a un palo per voi tre, mai!" ribadì incrociando le braccia al petto, dopo la sua affermazione allora decisi che era il momento di intervenire.
E pure lei spara a zero sulle ballerine di pole dance...
Comunque, anche Hopevelyn cambia idea in poche righe, quando le dicono che se non dovesse accettare di aiutarli suo fratello verrà ammazzato. Una sedicenne che balla una danza alquanto complicata nella cui pratica non ha la benché minima esperienza davanti a dei criminali adulti e arrapati... devo aggiungere altro?
Passiamo al giorno successivo (indicato con "il giorno dopo..") e al POV di Evelyn, che si reca insieme a suo fratello al luogo dell'incontro, truccata e vestita per l'occasione. C'è pure il link di un'immagine che ci mostra gli elementi dell'outfit scelto da lei. Giusto, mettiamoci la foto...
Dopo avere dato a Evgenij un po' del mio Distillato della Pace Potenziato perché mantenga il controllo, arriviamo al luogo del combattimento. La nostra Hope è giustamente in ansia, tanto che le manca il respiro. In pratica rischia di avere un attacco di panico, almeno da quanto traspare da ciò che leggo, e avrebbe anche ragione.
Chris e Justin la portano in una stanza in cui dovrà aspettare la fine del combattimento (al quale però era stata invitata ad assistere, quindi perché non lo può vedere?) che si rivela piuttosto breve, al contrario di quello tra Harry e il suo rivale in "Dark", che era assurdamente lungo.
Una volta finito, la nostra Hope viene portata sul ring e lasciata lì per ballare.
Passiamo al decimo capitolo: Hopevelyn è ancora sul ring, dove dovrà ballare la pole dance per gli spettatori. Non vi preoccupate, il palo è comparso magicamente sul ring, quindi ora ce l'ha.
In ogni caso, mi sono piaciuti i suoi pensieri:
Immaginavo già le risate del giorno seguente, tutta la "Compact High School" sarebbe venuta a conoscenza della cosa, non si sarebbero mai risparmiati a semplici commenti, probabilmente mi avrebbero riservato un articolo sul giornalino della scuola o peggio, avrebbero appeso delle mie foto fornite da uno dei presenti sulla bacheca.
Gaia: - Miao?-
Shade: - Sì, in effetti suona strano anche a me...-
Questi sono combattimenti illegali. Già è strano che dei ragazzini quali sono Justin e compagni vi prendano parte, ma non esiste che qualcuno faccia delle foto! Nessuno vuole prove di quanto accaduto, se esistessero verrebbero tutti arrestati! E poi, il giornalino della scuola? Ma che, sono tutti ragazzini quelli che frequentano questo posto?
Potremmo dire che Hope si faccia paturnie mentali inutili connesse all'inesperienza, ma non è questo il caso. Più che di essere sputtanata sul giornalino della scuola dovrebbe preoccuparsi che qualcuno possa seguirla, aspettare che sia da sola e violentarla, altro che essere sputtanata a scuola! Quello è il meno!
Comunque, una volta passati al POV di Justin, parte la musica, si abbassano le luci e cominciamo a ballare. I pensieri di Justin sono che, anche durante la danza, riesce ancora a scorgere "quella sua vena dolce, ingenua, innocua, innocente e talvolta quasi ridicola", ma al tempo stesso vede "una persona che non aveva mai visto". E Chris se ne esce con "mia sorella è una bomba, ragazzi".
La bomba è quella che gli è esplosa nel cervello, mi sa.
Torniamo al POV di Evelyn, che raggiunge Chris tutta contenta (mah... come faccia ad essere contenta lo sa solo lei...) salvo cominciare a piangere appena Justin si complimenta con lei. Colgo l'occasione per congratularmi con questa testa di cazzo che l'ha menata al punto tale da farla piangere appena le rivolge la parola... anche se la situazione è piuttosto incoerente: visto che è tanto felice per aver fatto una cosa abbastanza umiliante davanti a un mucchio di criminali arrapati, che senso ha sconvolgersi fino alle lacrime solo perché lui, una volta tanto, è stato carino?
Lo sconvolgimento è tale che, come esce, sente talmente tanto freddo che sembra inverno e nemmeno riesce a camminare. A parte che non so nemmeno in che periodo dell'anno siamo, visto che non è specificato, ma non è normale ridursi così... io mi farei controllare. O, se davvero ha così paura di Justin, farei qualcosa di diverso dall'incassare le botte e basta! Cavolo, se proprio in famiglia e a scuola nessuno ti aiuta almeno denuncialo! Non che abbia mai chiesto aiuto, a scuola...
Comunque, mentre è praticamente paralizzata e suo fratello si è magicamente allontanato per parlare con Chaz malgrado fosse al suo fianco un rigo prima, torna alla carica El Biebero in perfetto stile "principe azzurro di stocazzo":
"Vieni" non feci in tempo ad alzare la testa o anche solo a realizzare ciò che aveva detto Justin che due forti braccia mi sollevarono, una dietro la schiena e l'altra sotto le ginocchia, in meno di un secondo ero tra le braccia di Justin il quale aveva iniziato a camminare verso la macchina.
"No lasciami io non.."
"Sta zitta" mi ammutolì non appena iniziai a parlare, sentivo le sue calde mani toccarmi la pelle e le sue forti braccia sollevarmi, avrei voluto gridargli di lasciarmi andare, di non toccarmi, di non parlarmi poichè lo consideravo uno stronzo, un egoista ed un prepotente.
Mi portò sino alla macchina, appena ruotai la testa vidi gli occhi sia di Chaz che di mio fratello fissi su di noi, le labbra dischiuse e le pupille dilatate. Non appena Justin aprì la portiera feci per scendere per salire nell'auto ma mi bloccò tenenedomi più forte.
"Faccio io" disse anticipando ogni mia possibile frase, non riuscii nemmeno ad oppormi - se mai ne avessi avuto la forza e il coraggio - che si chinò sedendosi senza mai lasciarmi e stringendomi sempre più forte fra le braccia.
Non mi sembra premuroso, mi sembra che la tratti come una bambola gonfiabile. Comunque se la carica in macchina, sistemandola sulle ginocchia tipo sacco di patate, e non la molla nemmeno quando lei cerca di spostarsi.
C'è poi un'altra magia:
"Siamo arrivati" disse Chaz parcheggiando davanti casa, Chris mi diede un'occhiata come per dirmi qualcosa, qualcosa che io non capii. Si rigirò verso il moro con aria pensierosa.
Ehm... qualcuno mi spiega come? Perché sono tornato indietro a rileggere tipo tre volte e non è scritto da nessuna parte che Chris e Chaz sono saliti in macchina, hanno messo in moto e/o sono partiti! Per me Justin e Evelyn erano in macchina da soli! Anche perché tutto il pezzo prima è fatto di fuffose descrizioni della figaggine di Justin!
Comunque, Chris invita gli amici a rimanere a dormire perché i genitori non ci sono (sì, siamo a casa sua), ma non ci viene spiegato né dove sono né perché non ci sono. Giuro, pure Hope si stupisce!
Inoltre, bisogna pensare alle sistemazioni per la notte, e il capitolo finisce con una frase che ci fa già presagire l'imminente disgrazia:
"Ehi sorellina.." sentii la voce di Chris attirare volontariamentela mia attenzione, roteai gli occhi passandomi una mano fra i capelli prima di voltarmi.
"Dobbiamo pensare dove farli dormire" non lo feci quasi terminare, mai e poi mai uno di loro avrebbe dormito con me.
Nemmeno mi avessero pagata oro.
Ma cosa starà mai per succedere? Ah, i misteri delle ficcyne, eh?
Il capitolo undici inizia con l'autrice che chiede più recensioni, non perché sennò non aggiornerà ma perché vuole davvero sapere cosa ne pensano le lettrici. Mah... aveva già quattro-sei recensioni a capitolo, io quando ne ho tante arrivo a due, in casi eccezionali tre... al suo posto mi sarei accontentato, specie perché:
1) la stragrande maggioranza delle recensioni sono variazioni di "amo la tua storia", "amore scrivi benissimo" e "ahahahah Justin e Evelyn sono fantastici";
2) quando qualche lettrice ha detto che la storia non le piaceva avete visto come ha risposto, quindi che cacchio chiede alle lettrici cosa ne pensano se vuole solo altri commenti positivi e basta?
Comunque, dopo qualche riga fuffosa, torniamo a parlare delle sistemazioni notturne, e non capisco nemmeno cosa discutano a fare, visto che secondo Hopevelyn ci sono le camere per gli ospiti. Chris commenta con un "dovrete accontentarvi di quelle". Embeh? Qual è il problema? La sola volta che un amico ha dormito in camera mia era proprio perché la camera degli ospiti era già occupata!
Nel paragrafo dopo, Hope si sveglia di soprassalto:
Bum.
Bum.
Oh no, il temporale.
Mi svegliai di soprassalto non appena i tuoni iniziarono a rimbombarmi in testa, no non poteva essere vero, non quella notte.
"Bum bum".
Cthulhu: - Tlhy kknt'eh?- (Uno sparo?)
Piton: - Sono due "bum", quindi due spari.-
Gaia: - Miao.-
Shade: - Per favore, non vi ci mettete anche voi...-
E poi, porca paletta, ha sedici anni! Sono più che sicuro che ci siano sedicenni a leggere questa recensione, vorrei proprio sapere in quanti e quante hanno ancora paura dei temporali! Cioè, non voglio prendere in giro una fobia, ma quelle sono situazioni psicologiche molto particolari, e non è questo il caso, malgrado la storia cerchi debolmente di farcelo credere!
Comunque, Evelyn è spaventata e va da Chris, che però non vuole saperne di rassicurarla. L'alternativa che le propone è quella di andare da Chaz (che ci viene detto si è scolato dieci birre, quindi è sbronzo marcio), che lei scarta all'istante, ma mentre se ne va Chris le ricorda che c'è anche Justin.
Se state temendo quello che penso vi tranquillizzo subito: avete perfettamente ragione.
Stavo per condannarmi, per fare la cosa più sciocca che avrei potuto fare ma non avevo scelta, ero certa che se non l'avessi fatto non avrei chiuso occhio un secondo e che probabilemte se il temporale non se ne fosse andato avrei facilmente avuto un attacco di panico.
[...]
"Pulce.. che ci fai qui?" chiese con la voce che faceva subito intendere si fosse appena svegliato. Mi abbassai sperando di riuscire a parlare ancora, una cosa era parlare mentre dormiva un'altra mentre mi fissava con quei suoi occhi impenetrabili anche nel buio della notte.
"Io non.. posso dormire qui con te?"
https://youtu.be/4O5dwh9FKqw
Insomma, si infila nel letto con lui e dopo qualche rigo fuffoso in cui lei comincia a piangere (e non c'entra niente il temporale, alla faccia della fobia!) cominciano a bisticciare: Justin vuole assolutamente sapere perché piange, ma lei non intende dirglielo. La discussione prosegue inutile e ridondante per diverse righe, con una narrazione così approssimativa che non riesco a capire chi è che stia parlando. Vi risparmio la lettura, perché davvero non ne vale la pena.
Insomma, alla fine Justin capisce che è per via del fatto che lui la mena continuamente (wow che volpe!) ma è anche deluso:
"Credevo mi avessi perdonato" disse poi.
"E per quale motivo?" corrugai la fronte, questa poi.. avrei anche dovuto perdonarlo.
"Se non fosse stato per me saresti morta di freddo" disse consapevolte del fatto che quella volta avesse davvero ragione lui, tuttavia io ero certa di avere una risposta pronta anche per quell'occasione.
https://youtu.be/gi8839yopoM
COSA?
In quel pezzo di lui che la prende di peso e la porta in macchina lei non stava avendo un attacco di panico ma stava morendo assiderata? Ma lo sa l'autrice come avviene l'ipotermia? Quanto tempo ci voglia per avvertirne gli effetti in modo tanto paralizzante?
Piton: - Suppongo di no, o avrebbe saputo che anche tutti gli altri avrebbero risentito del freddo. È vero che, dovendo ballare attorno a un palo, Hope si fosse vestita in modo più succinto (cosa che a qualsiasi altra ragazza sarebbe valso l'appellativo di "#troja"), ma è comunque piuttosto ridicolo. Inoltre, una sola buona azione non basta a rimediare a tanti anni di maltrattamenti.-
Shade: - Sì, beh... questa è la stessa autrice di "Top Secret", dove era convinta che una ragazza sarebbe tornata dal fidanzato mafioso che il giorno stesso l'aveva picchiata di brutto "perché aveva avuto paura di perderla" capendo quanto lui l'amasse in seguito a un pompino che si era fatto fare da un'altra...-
Ma se pensate che abbiamo raggiunto il fondo, vi assicuro che il carosello delle stronzate continua, ed è pure peggio:
"D'ora in poi sarai la mia principessa d'accordo?" alle sue parole sentii le pupille dilatarsi, non credevo a ciò che aveva appena detto.
"Io.. perchè?" riuscii solo a dire.
"Non mi va di vederti piangere.. non davanti a me e posso scendere a compromessi" disse alzando gli occhi al cielo.
"Del tipo?" chiesi curiosa.
"Non pensare che d'ora in poi ti tratterò bene, non lo farò mai.. posso solo evitare di chiamarti pulce" alle sue parole sorrisi ed annuii, era molto più di quello che avevo sempre sognato. Mi chiedevo il motivo di quel suo cambiamento "d'umore" potremmo dire.
Signori, abbiamo la promessa Redenzione Random™ del Bedboy e una concessione assurda: non le promette di trattarla bene (leggasi: di non picchiarla mai più), ma di non chiamarla più "pulce", e lei... ne è contenta!!
MA CHE CAZZO STO LEGGENDO???
È contenta che lui smetta di usare un insignificante nomignolo e non gliene frega niente quando dice che non la tratterà meglio??? Per citare South Park, questa si buca col vinavil!
Gaia, cosa ne pensi?
Mi sa che non sei la sola, sai?
Il resto del capitolo è totalmente saltabile, quindi passiamo oltre.
Arriviamo al dodicesimo capitolo che, come vuole la tradizione di quest'autrice, è strapieno di fuffa con la quale Justin pretende che gli venga preparata la colazione malgrado siano appena le sei del mattino.
La nostra Hope va in cucina ma non fa in tempo a cominciare che arriva El Biebero che la afferra per i fianchi e la scansa manco fosse un soprammobile, sistemandola sull'isola della cucina con un "faccio io". Allora che cacchio rompi le palle alle sei di sabato mattina se poi fai tu?
Boh, ma è comunque un'occasione per accennare al cliché di Hope che, per sua stessa ammissione, fa schifo in cucina (check!).
"Astuto Bieber" risposi saltando giù dalla piccola isola toccando nuovamente il pavimento con i piedi freddi, non appena mi avvicinai al frigorifero accanto a lui e lo sentii sbuffare. Cos'era infastidito forse? Quasi risi al pensiero, ridicolo credere che si fosse infastidito perchè mi ero avvicinata al frigorifero, di casa mia per di più.
"Perchè sei qui?" chiese poi con quel suo tono che nascondeva stanchezza, rabbia, disapprovazione e talvolta noia. Alzai un sopracciglio inclinando la testa verso di lui, forse per capire se avevo davvero sentito bene, quel ragazzo era davvero impossibile da capire.
Una bomba ad orologeria o se preferite una mina vagante, pronta ad esplodere in qualsiasi momento.
Io preferisco "psicopatico". Ma che problemi ha?
Piton: - Shade, se dovessimo elencarli tutti non la finiremmo più, sai?-
Insomma, quella specie di cavernicolo sottosviluppato è così infastidito che afferra Evelyn per un braccio e la spintona indietro, così lei s'incazza per come la sta trattando e lo caccia di casa.
No, scherzo, torna buona buona a sedersi sull'isola di marmo.
Mi passai le mani sul volto, era appena iniziata la giornata e la sua "promessa" se ne stava già andando, forse non capiva che non era il cabiamento di un soprannome a cambiare tutto. Anche se la parola pulce forse non l'avrei più sentita dire dalle sue labbra - e sottolineo forse - di certo non mi sarei sentita meglio se trattata come sempre aveva fatto, se non peggio.
E allora perché cavolo eri così contenta ieri sera? Te l'ha detto chiaro e tondo che non avrebbe smesso di fare la merda ma solo di chiamarti "pulce"! Persino Dory di "Alla Ricerca di Nemo" se ne sarebbe ricordata!
Alla fine, tutta offesa nello scoprire quello che noi già sapevamo (e che avrebbe dovuto sapere anche lei), Hope fa per uscire dalla cucina quando avviene l'ennesimo cambio di umore alla cazzo di Justin:
Arrivai alla soglia della porta quando una scarica mi attraversò tutto il corpo, dalla punta dei piedi all'ultimo lembo di pelle del volto, Justin mi aveva avvolto entrambe le braccia attorno al corpo da dietro mantenendo la testa china quasi nascosta in parte, appena dietro la mia spalla.
[...]
"Non mi toccare" dissi fredda cercando di liberarmi dalla sua presa ma con scarsi risultati, era troppo forte per me.
"Non fare la bambina" disse.
"Ti ho detto di lasciarmi e comunque l'unico bambino qui sei tu" trovai il coraggio di rispondere stringendo i dentri fra di loro.
Lo sentii sbuffare irritato ed aumentare la presa sul mio bacino quasi al punto da farmi gemere.
"La vuoi smettere di sfidarmi? Non ti rendi conto di cosa sto facendo per te?!" mi urlò contro poi voltandomi velocemente verso di lui. I suoi occhi erano duri e freddi ma allo stesso tempo caldi, anzi roventi e più giallognoli rispetto al solito.
"Per me.. Dio, forse non sai cosa vuol dire fare qualcosa per una persona" risposi alzando gli occhi al cielo e conficcando le unghie nei suoi avambracci ricchi di tatuaggi ormai da tempo.
"No invece, l'unica che non capisce qui sei tu!" mi rispose aumentando la presa - per quanto fosse ancora possibile - sulle mie anche facendomi serrare le labbra per non far fuoriuscire dalla mia bocca piccoli gemiti di dolore.
"Non ho mai provato pietà per nessuno, non ho mai fatto sconti a nessuno ed ora che sono gentile, che voglio prepararti la colazione e che ti chiamo principessa, cosa che non ho fatto mai nemmeno per la mia ragazza, tu che fai?! Mi ripaghi così" sbraitò poi tutto d'un pezzo.
https://youtu.be/-xWqRHL6QBU
Fatemi... ricapitolare... un secondo...
1) Justin dimostra di essere affetto da un grave disturbo dell'umore, visto che cambia praticamente ogni due-tre righe. Strano che non sia stato definito ancora "bipolare"...
2) Abbiamo appena assistito alla decisiva APOTEOSI degli occhi che cambiano colore, e per la prima volta sono diventati GIALLOGNOLI! Ma che è, un gatto?? Cos'è, una nuova abilità oculare del manga di Naruto? Il Coglionegan?
3) Per lui è colpa di Evelyn che non capisce la sua gentilezza, non sua che si incazza a caso solo perché lei, IN CASA PROPRIA, voleva prendere qualcosa dal frigorifero e AIUTARLO a preparare la colazione! E ha pure la faccia tosta di rinfacciarglielo!
Ma a farmi cascare la mascella è la reazione di quella cretina apocalittica di Hope, che "infondo non vale assolutamente nulla" (oh, c'è scritto così!) e si vergogna del proprio comportamento! E subito dopo cerca pure di ergersi a modello di femminismo, paragonandosi alle "altre ragazze" di Justin!
Aspettate, vi devo riportare il discorso!
"Vedi non si può parlare con te, sai solo piangere" disse poi allentando la presa e muovendomi leggermente, io mi passai una mano sopra gli occhi sospirando.
"Non è colpa mia [...] se sei abituato a luride puttane che non piangono mai poichè non ne hanno motivo dato che di te non sanno nulla" continuai poi alzando lo sguardo sino ad incontrare il suo pronta - stranamente - a reggerlo.
Cioè... ma perché...
No... no, lasciamo perdere. Sono letteralmente senza parole. Tutto questo è così assurdo e fuori dal mondo che mi lascia letteralmente basito. Non riesco nemmeno a fare battute, è... semplicemente impossibile. Severus, tu cosa ne pensi?
Nemmeno lui sa cosa dire.
Il litigio prosegue, e stranamente non sveglia nessuno, ma non diminuisce minimamente il livello di assurdità che lo permea. Comunque, dopo poche righe Justin la fa indietreggiare fino a spalmarla contro il muro, e poi è lui a spalmarsi addosso a lei. Evviva le molestie sessuali, yheeee!!
Ma ad Evelyn fottesega, perché "il suo cuore comincia ad accelerare". Bah...
Comunque, dopo poche righe, Chris irrompe nella cucina trovandoli così e finisce il capitolo. Nell'angolo autrice chiede alle lettrici di recensire per dirle cosa ne pensano, il che tradotto vuol dire "lasciatemi tante recensioni positive", visto come reagisce quando qualcuno le muove una critica. E infatti le recensioni al capitolo sono quattordici, tutte da bandierina verde, tutte praticamente uguali e tutte sufficienti a provocarmi la nausea.
Nel capitolo dopo (che parte con le ultime tre righe del capitolo precedente, manco fosse un episodio di un anime giapponese, escamotage che verrà ripetuto per quasi ogni capitolo da qui in avanti), Chris fissa sua sorella come se fosse colpa sua, anche se era palesemente attaccata al muro e Justin abbarbicato a lei come un polpo. E ovviamente quella eminente cretina si vergogna.
Ma cavolo, è stato Justin a metterla all'angolo e a strusciarsi su di lei! È lui che stava facendo tutto, e chiunque, vedendoli così, l'avrebbe capito!
Ma la parte peggiore è che Justin, avendo promesso di non chiamarla mai più "pulce"... comincia a chiamarla "piccola"!
*
All'improvviso risuonò un grido lontano ma penetrante, che fece scattare in alto le orecchie di Gaia e colse di sorpresa tutto il gruppo.
- Lllt mnyyk thlkuf?- chiese Cthulhu.
- Era senz'altro un grido di frustrazione.- rispose Piton, aggrottando la fronte.
- A me sembrava la voce di Lady R.- disse Shade Owl.
*
E abbiamo un altro cliché, quello dei "piccola" (check!).
Insomma, Hopevelyn alla fine scappa dalla cucina tutta imbarazzata con la scusa che vuole cambiarsi e che non ha fame, pensando che ha troppa paura per "incrociare di nuovo quegli occhi nocciola che tutte tranne lei adorano", facendo poi un discorso che non posso tollerare.
Non fraintendetemi, la bellezza di Justin era una cosa oggettiva e nemmeno i ragazzi la negavano tuttavia c'era una bella differenza dal considerarlo come lo vedevo io a come lo vedevano tutte le altre ragazze della scuola, della città.
Voglio dire, ma perché tutte le ficcyne devono per forza definire la bellezza del Bedboy di turno come un concetto oggettivo, assoluto e veritiero a prescindere? Esisterà sempre qualcuno che non è d'accordo, porca miseria! E in ogni caso, cosa cavolo ce ne frega? Insomma, detto una volta che un personaggio è bello, non serve sottolinearlo ogni tre parole!
Vi faccio un esempio forse stupido: alzi la mano chi di voi ha visto la serie TV americana "Streghe". Parlo dell'originale, con Shannen Doerthy, Holly Mary Combs, Alyssa Milano e Rose McGowan come protagoniste. Io l'ho vista, mia sorella stravedeva per quella serie quando eravamo piccoli, tanto che ora ce l'ha tutta su DVD.
Ricordo benissimo che, in quasi ogni episodio, quando qualcuno per qualche motivo descriveva una delle protagoniste, usava sempre aggettivi come "molto carina" o "bellissima" e similari. Una volta o due lo fecero anche agenti di polizia.
Ora, io capisco che in effetti parliamo di belle donne, ma è davvero un dettaglio così fondamentale la loro bellezza fisica? Così importante che persino un agente di polizia che nemmeno le ha mai viste deve sottolinearlo? A me questo ha sempre dato fastidio, a dire il vero, e per tantissimi motivi, senza contare che alla lunga ti viene da dire "va bene, è una bella ragazza, ma ci avete rotto le scatole adesso!".
Tornando alla fic, dopo un inutile paragrafo in cui ci viene detto come Hope pesca dall'armadio i vestiti, senza risparmiare la descrizione dei gesti che compie, oltre che quella di ogni singolo capo d'abbigliamento e del trucco, torna di sotto e trova Chris che sta parlando al telefono con qualcuno. Quando riattacca dice che lui e Chaz hanno "delle cose da sbrigare" , ovvero consegnare i soldi per la droga, quindi la porterà Justin a scuola.
Ma... non era sabato?
Piton: - Se ricordi bene, l'autrice faceva andare i personaggi a scuola di sabato anche in "Welcome To My Hell", che era successiva a questa. Non ti sorprendere.-
Insomma, la nostra protagonista esce e trova Justin appoggiato a una moto che non so da dove cavolo sia uscita fuori, dato che fino alla sera prima è stato scarrozzato in giro dalla macchina di qualcuno. Ora che ci penso non so di chi fosse, probabilmente di Chaz, anche se nessuno lo ha mai detto...
Il punto è che quella moto non può essere lì, dato che:
1) Justin non ha mai, e sottolineo mai, parlato di una moto, e vi assicuro: il mio migliore amico ne ha una, e mi straccia i maroni ogni dieci minuti parlandone. Chi ne possiede una ne è estremamente fiero e geloso!
2) Justin non può averla lì a casa di Hope perché, come ho detto, è venuto in macchina, portato tra l'altro da Chaz, quindi come cavolo è arrivata?
3) Persino Evelyn si sorprende che abbia una moto, che non gli ha mai visto, non ne ha mai sentito parlare e non si sa da dove proviene!
Sì, credo di avere una sorta di feticismo verso gli elenchi numerati.
Insomma, Justin dice di avere "preso in prestito" quella moto, e questo significa che l'ha rubata, come viene confermato due righe dopo da lui stesso. In sostanza, è fottuto (passatemi il francesismo) perché, come ho detto al punto uno, il proprietario di una moto ne è maledettamente geloso, tanto che se qualcuno gliela toccasse potrebbe pestarlo con un tubo fino a Ferragosto 2025. Sarebbe anche disposto a sborsare migliaia di euro (in questo caso dollari) per l'assicurazione pur di essere coperto in caso di furti, e scatterebbero denunce su denunce. Girare con una moto rubata è quindi una mossa estremamente stupida. Meglio una macchina, a questo punto...
Peccato che questa sia una ficcyna, e tutto questo verrà beatamente ignorato dall'autrice, perché tanto "l'ha presa in prestito in Canada", quindi non c'è pericolo. E certo, passare il confine con una moto rubata è la cosa più semplice del mondo, no? E poi, quand'è che ha avuto il tempo di andare in Canada, rubare una moto e tornare a Los Angeles? Cioè, in auto ci vogliono diciannove ore per arrivare da Vancouver, che è una delle città più vicine al confine...
Piton: - Shade, ormai dovresti sapere che le nozioni geografiche di queste ficcyne sono pressoché inesistenti. Ricordi quando Justin disse che per arrivare da New York a Stratford avrebbero dovuto attraversare Pennsylvania, Ohio, Indiana, Michigan, Wisconsin, Minnesota, Dakota del Nord e passare il confine in Montana, mentre sarebbe bastato passare da New York all'Ontario, che sono confinanti e dove si trovava la loro destinazione?-
Shade: - In effetti ci stavo provando...-
Insomma, senza nemmeno mettersi uno straccio di casco, caschetto, elmo vichingo, i due partono con quella cavolo di moto (su una moto rubata senza casco, allora volete davvero essere arrestati, porca Atena!), e ovviamente con addosso solo una maglietta a testa, così che congelino meglio mentre viaggiano.
Sul serio, io ho viaggiato in moto: se non vi mettete almeno una maglia a maniche lunghe vi ritroverete tutti intirizziti in cinque secondi. Era Agosto quando ci sono salito (l'una di notte, ma vabe'...), e anche con una giacca a vento addosso ho avuto freddo. Senza non sarei più riuscito a tenermi.
Tutto questo, però, serve per fornirci un'altra, inutile e fuffosa descrizione di quanto sia figo Justino con i suoi "addominali scolpiti".
Scusate se mi soffermo su questa storia della moto, ma davvero, è tutto troppo assurdo per sorvolare!
Insomma, finalmente arrivano a scola e Justin le dice che adesso tutte le ragazze la odieranno, perché è arrivata in moto con lui e quindi saranno invidiose. Evelyn ribatte che basterebbe che lui andasse in moto con Bridget.
"Credevo fosse chiaro.. non è lei la mia principessa, sei tu" [...]
Ora, io posso capire che quella tra lui e Bridget è, come viene più volte definita, solo una relazione di convenienza, cosa che a quanto pare anche la stessa Bridget condivide, ma che male c'è? Nel senso, Justin non si fa problemi a preferire altre ragazze a lei, che in pratica non è altro che una trombamica, ma da ogni volta che qualcuno parla di lei sembra che sia solo una specie di mostro affamato di sesso, squallido e senza volontà!
E che cavolo! Una ragazza non può avere delle amicizie con benefici? Che problema c'è? Perché questa cosa deve sempre, sempre essere motivo di biasimo nei loro confronti?
Per il resto il capitolo è unicamente fuffa inutile, così possiamo finirla qua. E, fortunatamente per Evgenij, la GIGANTESCA gif che concludeva tutto è crashata.
Nel successivo, il quattordicesimo, abbiamo fuffa scolastica finché arriva una ragazza che ci viene descritta minuziosamente anche se non ha un nome e no, non apparirà mai più nella storia, arriva solo per comunicare che Hope è attesa in presidenza per via di Chris.
Appena arriva trova Chaz in corridoio, e quando chiede cos'è successo lui risponde che "può tornare in classe".
E allora cosa cacchio è venuta a fare? Ma poi perché dovrebbe farlo? A dirle di andare via è Chaz, mica un insegnante! Che autorità dovrebbe mai avere questo coglioncello che a livello di trama vale quanto Ron Weasley in tutta la serie degli Harry Potter (a eccezione della partita a scacchi verso la fine del primo romanzo)?
Bah... comunque, Chris è già dentro che parla col preside, e nel giro di un paio di righe arriva anche Justin. Viene fuori che i Tre Moschettieri di Stocazzo hanno "colorato una parete della scuola".
Cioè, dallo spaccio di droga ai graffiti? Scarface, meno male che sei morto, o questi ti avrebbero surclassato!
Comunque, al di là di questo... che motivo c'era di chiamare Evelyn? Io pensavo che fosse qualcosa correlato al pagamento per Kevin Maddox, che qualcosa fosse andato storto e lui si fosse fatto male! Che fosse finito in ospedale! Questo sarebbe un buon motivo per far correre la sorella di Chris in presidenza, chi cacchio se ne frega di due graffiti?
In ogni caso, tutto questo è solo una scusa per descrivere una scena in cui Hopevelyn, offesa e arrabbiata, se ne va in lacrime e viene inseguita da Justin che "non sopporta quando piange". E di nuovo questi due litigano, perché lui è stronzo e lei non capisce.
Il litigio va avanti per lunghe righe, fuffose e noiose. Alla fine, dal nulla, Justin dice che quella sera parteciperà a una corsa automobilistica illegale, come nella successiva "Welcome To My Hell".
Shade: - Ma che palle... riesce a compiere solo azioni illegali, questo? Per dire, ci viene descritto come una sorta di campione di boxe, perché non si regolarizza e non lo fa a livello agonistico? Diventerebbe un professionista in poco tempo, no? E poi, da dove vengono le corse illegali? Da quando corre? Per fare il pilota automobilistico servono riflessi, abilità, sangue freddo... bisogna allenarsi a lungo, come nella boxe. Come si può trovare il tempo per seguire entrambe queste attività fino a diventare il migliore sia nell'una che nell'altra? Perché è ovvio che è il migliore anche come pilota, figuriamoci!-
Piton: - Shade, vuoi altro Distillato della Pace? L'ho appena finito.-
Shade: - Prima voglio farmi del male. Fammi prendere qualche altra parete a craniate e...-
Cthulhu (con la cazzuola in mano e un cappellino di fogli di giornale in testa) :- Tkhfl'yy! Nk'njr thklum o'mnah!- (Fermo lì! Se ti azzardi ti stritolo!)
Comunque, Justin invita Hopevelyn ad assistere a questa corsa, e per giustificarsi con i genitori per il fatto che rincaserà tardi (ma non erano totalmente disinteressati ai figli?) dirà loro che dorme a casa di un'amica. Giusto, mi pare corretto... diciamo bugie a mammina e papino.
Vabe', se lo facesse per stare col suo ragazzo, e questo ragazzo fosse una persona normale, ci passerei sopra. Anche io ho detto qualche bugia ai miei per fare un po' quello che mi pareva, alla sua età. Peccato che dormirà da Justin, un bullo violento, invischiato in combattimenti e corse illegali che ha a che fare con spacciatori (pure idioti) e che si diverte a mettersi nei guai perché si annoia.
Ci sono un trilione di ragioni per cui tutto questo è sbagliato.
Segue il POV di Justin con una carrellata di fuffa senza fine in cui, una volta rincasato, la sua matrigna osa persino chiedergli "com'è andata oggi?", e lui:
Ecco perchè non ero quasi mai a casa, ogni volta mi torturavano con stupide domande come questa, detestavo quando mi chiedevano come fosse andata la mattinata o che cosa avrei fatto il pomeriggio, m'innervosiva e non poco.
Oh mio Dio! Gli ha chiesto come va! AL ROGO!
E meno male che anche i suoi genitori erano del tutto disinteressati! Ma poi non lamentarti se, come fa qualsiasi altro genitore, uno di loro ti chiede come va!
Severus ha avuto davvero un'infanzia difficile con dei pessimi genitori. Dopo questa scena si è quindi sentito in dovere di correre da Justin e dirgli quanto segue:
Sì, era un po' irritato.
Ricompare la fuffa fuffosa, torniamo al POV di Evelyn, altra fuffa e lunghi quanto inutili paragrafi su quello che indosserà, mentre aspetta che Justin venga a prenderla con la sua solita "Rang Rover nera", che fin dai tempi di "Dark" è la macchina preferita per il Badboy di ogni ficcyna, il cui nome è ovviamente scritto male come in quasi tutte le storie di Bieber23. Comunque, abbiano di nuovo il cliché dell'auto supercostosa (check!). E la moto, ovviamente, è già sparita.
Cthulhu: - Yk ll'mbt krl'teh nn'ah plub nmbu kklat'ne...- (Io mi chiedo dove trovi i soldi per un'auto come quella...)
Shade: - Beh, è invischiato in corse clandestine, combattimenti illegali e traffico di troka, quindi IN TEORIA potrebbe permettersela. Ma visto che in questo universo i combattimenti fruttano massimo cinquecento dollari l'uno, non esiste che possa acquistarne una.-
Cthulhu: - Tkrrn?- (Quindi?)
Shade: - Quindi non lo so. Mi servirebbe Severus per un'opinione, ma sta ancora urinando sul pranzo di Justin.-
Tornando a Hopevelyn, quando va ad aprire la porta non trova Justin: trova Dean!
E voi vi chiederete: e chi cacchio è Dean?
Ve lo dico io chi è: è il nostro Decklon!
In sintesi: Dean è un ex compagno di scuola di Chris che in passato andava spesso a casa loro e "per qualche motivo sembrava attratto da Hope". No, anzi, non in sintesi: è tutto quello che ci viene detto su di lui, a eccezione di mezzo rigo sul suo aspetto fisico.
Quanto segue sfiora la psicosi:
"Che ci fai qui?" chiesi subito.
Mi chiedevo cosa ci facesse a Los Angeles, si era trasferito a New York ormai da ben tre anni, non aveva senso che fosse lì davanti casa mia.
"Sono venuto a trovarti.. sei davvero stupenda, stai uscendo con il tuo ragazzo forse?" chiese lasciandosi sfuggire una risata.
"Si proprio così" spalancai gli occhi.
Oh no, Justin.
Dietro la sua figura muscolosa comparve quella di Justin, teneva lo sguardo incollato a Dean e le braccia incrociate al petto.
Lo guardava come raramente lo avevo visto guardare qualcuno, deglutii rumorosamente, sentivo il cuore accelerare ma allo stesso tempo perdere un battito ogni qualvolta le sue parole alla domanda di Dean mi tornavano alla mente.
Aveva detto che ero la sua ragazza.
"Justin.." sussurrai appena portandomi una mano alla bocca.
"Ciao principessa"
Oh Dio, stavo per morire.
Cioè... questo tizio non vive più da anni a Los Angeles, si era trasferito dall'altra parte del Paese, non si era fatto più sentire (e questo lo posso dedurre dal fatto che non sia mai stato nominato prima) ed è comparso adesso perché voleva andare a trovarla? Alle otto di sera? Viaggiando da costa a costa?
E non dimentichiamoci che è apparso anche Justin, che come vuole la tradizione dei cliché s'imbufalisce al solo vedere un tizio che nella sua testa bacata è una minaccia alla sua proprietà (leggasi: Hope) (check!).
Quest'ultima cosa in particolare la possiamo notare meglio nel POV di Justin, che viene subito dopo questo pezzo, con i suoi pensieri deliranti e oltre il limite della follia possessiva:
[...]
Scesi rapidamente dall'auto senza ragionare, chi cazzo era quel fottuto bastardo che le stava parlando?!
Quella sera sarebbe stata solo mia, mia e di nessun altro. Non avrebbe di certo rovinato tutto un coglione uscito da chissà dove.
[...]
Strinsi la mano in un pugno, non solo cercava di portarmela via ma si permetteva anche di presentarsi a casa sua senza avvisarla.
Pff, patetico.
Forse vi chiederete cosa mi fosse preso, la verità era una sola, per qualche stupidissimo motivo vedere quel ragazzo parlarle mi aveva così irritato da non riuscire a trattenermi. Lo avrei ucciso se solo avessi potuto.
Nessuno poteva avvicinarsi tanto alla mia principessa.
[...]
Era così fottutamente bella.
Ma non era il momento di perdersi a contemplarla, c'era un fottuto figlio di puttana da mandar via.
Con le buone o con le cattive se ne sarebbe andato.
Lei era mia.
Mia e di nessun altro.
Okay, partiamo con un altro dei miei adorati elenchi numerati:
1) Justin, amore santo... quel "fottuto bastardo che le sta parlando" è evidentemente un ospite che ha appena bussato alla porta, e potrebbe essere chiunque, incluso un poveraccio in difficoltà a cui si è fermata la macchina che chiede di usare il telefono, per quello che ne sai...
2) Sarà anche vero che si è presentato senza avvertire e piuttosto tardi, ma è un'improvvisata a qualcuno che non vede da tanto tempo. Certo, io stesso ho sottolineato l'assurdità della cosa, ma più che altro per il fatto che ha attraversato tutti gli Stati Uniti, non per la maleducazione. A volte l'ho fatto anche io, sai?
3) No, nessuno si chiede cosa ti prende, sappiamo benissimo che sei uno psicopatico.
4) SEI UN PAZZO POSSESSIVO GELOSO DI UNA RAGAZZA CHE NEMMENO STA CON TE! È come se io fossi geloso di Lindsey Stirling, con la sola differenza che non la conosco di persona!
Il capitolo termina con quelle due frasi da maniaco sottolineate, e nell'angolo autrice, subito sotto l'ennesima gif di Barbara Palvin, suddetta autrice chiede alle lettrici cosa ne pensano della gelosia di Justin. Io ciò che penso l'ho già detto, e mi sono RIFIUTATO di leggere i pensieri delle lettrici. Anche perché sapevo già che l'ultima recensione non positiva era molto più avanti, verso il capitolo 35, e c'è un limite alla quantità di stronzate che posso sopportare in questa vita.
Sono però moralmente obbligato dalla promessa che ho fatto a inizio recensione a chiedere a Gaia di segnare anche questo cliché, quello del Decklon (check!). Gaia, a quanto stiamo?
Gaia; - Miao.-
Shade: - Sedici? Oh, perdincibacco...-
Piton: (appena tornato, finendo di aggiustarsi i pantaloni) - Sedici cliché ad appena metà storia? Cielo, Shade... sei sicuro di riuscire a tollerare tanto alcool?-
Shade: - Severus, sono Shade Owl! Niente può uccidermi! Nemmeno le Hope!-
Cthulhu: - Yy ln'm ktnha rs'nn mgha l'kthu?- (E allora perché mi hai chiesto di redigere le tue ultime volontà?)
Ehm... temo di dovere interrompere qui la nostra recensione, amici miei. Dovrete aspettare per sapere come proseguono le avventure di Hopevelyn e Justino El Biebero... io ho alcuni affari di cui occuparmi con Cthulhu, al momento.
Non temete, comunque: non appena avremo risolto queste quisquilie, riprenderemo il lavoro e stroncheremo definitivamente questo insulto alla letteratura mondiale!
*
Shade Owl mise via il computer, passandosi una mano sulla fronte sudaticcia.
- Uff... questa recensione è davvero faticosa, sapete?- disse.
Sorseggiando una tazza di the, Piton annuì con fare serafico.
- Il tuo impegno è tuttavia ammirevole.- disse - Cionondimeno, siamo tutti molto preoccupati per quella tua scommessa. Sei sicuro di voler bere tanta vodka quanti sono i cliché presenti in questa ficcyna?-
- Certamente. È una cosa che devo fare!- esclamò Shade Owl, serio.
- Miao?- chiese Gaia, perplessa.
- Perché, vedete, questa storia rappresenta lo schifo tossico che noi Demoni cerchiamo di abbattere.- spiegò il recensore - Ma per farlo corpo, mente e spirito devono essere ben temprati. Se sopravvivrò a tutto quell'alcool, che se troveremo abbastanza cliché sarà sufficiente a provocarmi uno shock tossico, allora potrò sopravvivere anche al veleno contenuto in queste ficcyne!-
Cthulhu aggrottò la fronte, imbracciando le carte notarili. Per l'occasione aveva abbandonato (temporaneamente) gli abiti da muratore per indossare un completo nero da avvocato.
- Gl'fht nnkhee ly'ss tthku nl'eh?- chiese - Yyyk trpah n'hak l'eh thuk nub.-
- Tranquillo, so che sei molto impegnato.- disse Shade Owl.-
- Ma non pensi di dare il cattivo esempio, così?- chiese Piton, portando la tazza alle labbra.
- Parla quello che, come insegnante, vessava uno studente solo perché suo padre gli era antipatico.-
- Credevo approvassi.-
- Mai detto il contrario.- rispose Shade Owl - E poi, confido che i lettori siano abbastanza intelligenti da non imitarmi. Io so di poter sopravvivere, ma non è detto che possano farlo tutti quanti.-
- Bly n'kthu nek lah jyss hynk'het?-
- Cthulhu, falla finita!- sbuffò Shade Owl, spingendolo fuori dalla stanza.
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