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capitolo 35

Dean si era recato a balcone per fumare l'ennesima sigaretta.

Seth:lo sai che fumare tanto può provocare un tumore o qualche altra malattia

Dean:tranquillo

Seth fece spallucce e andò a cambiarsi per andare ad allenarsi. Contemporaneamente suonarono alla porta. Dean non si mosse di un millimetro il che fece sbuffare Seth

Seth:andare ad aprire no eh?

Aprì la porta e si ritrovò il mastino sorridente come sempre

Joe:giorno ragazzi

Seth:giorno

Dean fece semplicemente un cenno della testa. Joe lo osservò attentamente per poi chiedere a Seth che cosa avesse. Lui in tutta risposta fece una scrollata di spalle.

Seth:Jon forza dobbiamo andare in palestra prendi il borsone

Dean: si padrone

Joe rise di gusto e Seth li fece la linguaccia. Ma il cambiamento repentino di Dean era strano. Quasi anormale.

(..)

In palestra ogniuno era concentrato sul proprio allenamento. Joe stava facendo qualche flessione. Seth sollevava quache peso e Dean torava pugni al sacco da box.

Tutti però in quella stanza si accorseri di come Dean sembrava arrabbiato e si sfogava pendendo a pugni quel povero sacco che non aveva fatto niente di male per meritarsi tutta quella crudelatà. Ad interrompere i pensieri del lunaco però fu una voce abbastanza sottile quanto roca

X: che ha fatto quel povero sacco?

Tutti e tre i mastini si voltarono e videro quella ragazza che due giorni prima aveva visto Dean tra il pubblico. Quest'ultimo non rispose alla ragazza ma la osservò attentamente come se fosse qualcosa di raro e prezioso.

Seth:tu sei una nuova divas della wwe?

Lei:no, magari. Sono la sorella di Paige. Mi chiamo Elly

Joe: piacere Elly, sono Joe

Seth: io sono Colby, ma mi puoi chiamare anche Seth

Elly si volto verso il lunatico sperando che anche lui proferisse parola. Ma cio non accadde

Seth: è un uomo di poche parole

La ragazza sorrise per poi salutare tutti e tre e andare via con un bellissimo sorriso stampato sul viso.
Dean simase a fissare il vuoto per qualche minuto ma poi Roman lo fece riportare alla realtà

Roman: perchè non ti sei presentato amico?

Dean: vado a prendere una bottiglietta d'acqua dal distributore, torno subito.

Seth e Roman lo guardarono stranito ma poi fecero finta di niente. Infondo lui era il lunatico.

Dean stava camminando per i corridoi pensando a quella ragazza. Sembrava così dolce e innicente anche con quell'aspetto dark. Improvvisamente alzò lo sguardo e la vide difronte alle macchinette. Prese tutto il coraggio che aveva in corpo e...

Dean: ehi, scusa se prima non mi sono presentato. Mi chiamo Jonathan, ma se vuoi Jon.

A Elly li si illuminarono gli occhi. La voce di Dean li sembrava la più sexy al mondo. Non era il suo wrestel preferito ma lo ha sempre trovato bello. Anche se sua sorella li ha sempre detti di starli lontano, che era pericoloso. Anche se Elly lo trovava interessante.

Elly: pensavo fossi muto

Lei rise ma Dean non accenò nemmeno un piccolo sorriso, la stava osservando ancora

Elly: bhe...ora devo andare...

Dean: assomigli molto a tua sorella.

Elly:oh, grazie...credo. Sai ho sempre cercato di essere me stessa senza seguire nessuno. Credo che essere se stessi si la mossa vincente per essere felice

Queste parole suonavano stranamente nella mente del lunatico...

'mamma:jon, tesoro non devi seguire nessuno. Tu sei speciale così cone sei. Non importa ciò che dicono gli altri..

Jon:ma mamma, gli altri bambini non vogliono giocare con me, dicono che sono strano.

La mamma sembrò intristirsi

Mamma: promettimi una cosa jon,  voglio che tu segua i tuoi sogni, anche se possono sembrani impossibili. Tu sei capace di fare tutto, tesoro. Con questo tuo carattere che tieni avrai delle file di ragazze. Non cambiare mai, rendimi fiera di mio figlio.

Jon:te lo primetto mamma'

Dean era quasi in trance.... Elly era spaventata, gli occhi del mastino erano spenti, un blu talmente scuro da far gelare le tenebre.

In lontanaza c'erano Seth e Roman che parlavano tranquillamente.
Elly li andò in contro e li disse che Dean era strano e che si era bloccato.
Ma quando i due mastini e la ragzza andarono verso le macchinette Dean era sparito

Elly: non capisco...era qui fino a pochi secondi fa

Roman fece un colpetto a Seth che capì subito. Si diressero verso il camerino di Dean. Ed eccolo, seduto su quel divano di pelle con le mani nei sui capelli biondi cenere, occhi lucidi e la consapevolezza che il mondo era una lunga agonia per lui

Seth: Jon..

Roman: come stai?

Dean aveva i le orecchie ovattate, non sentiva niente. Nella sua mente c'era una tempesta di pensieri

Sua madre
Sua madre che soffriva per colpa sua
Sua madre morta
Sua madre morta da suo padre
Suo padre che l'ha uccisa solo per colpa sua
La sua infazia persa per via dei bambini che non volevano giocare con lui
La sua esistenza inutile
La sua esistenza sbagliata
La sua sofferenza
La sua agonia

Il suo cervello chiedeva pietà, non voleva più lottare, era finita. Tutto era colpa sua. Non aveva fatto niente di giusto e se continuava poteva andare anche peggio

Dean: voglio farla finita..

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