18/11/2016
Dean era appena entrato nella federazione, taciturno come sempre. Si era subito diretto nel suo camerino, ma davanti  la porta c'erano Seth e Roman che con gli occhi li chiedevano di non scappare e lasciarsi aiutare. Lui annuì ed entrò seguito dai due.
Roman:come stai amico?
Seth: hai pianto ancora, hai gli occhi rossi.
Dean: si....
Abbassò lo sguardo e si sedette sul divanetto di pelle nera posto alla destra della porta.
Roman: forza...
Dean: ho deciso di...di raccontarvi tutto...
I due mastini fecero un sospiro di soglievo e si sedettero difronte al loro amico.
Dean: mia madre...qualche giorno fa..o meglio, due settimane fa...è morta. Le volevo molto bene, mi sempre cresciuta lei, da sola. Ci proteggiavamo a vicenda. E stato mio padre ad ucciderla, ma non posso fare niente e questa situazione mi mette un ansia incredibile. Ho scoperto anche che l'ha uccisa per colpa mia. Lui non voleva avere figli...e quando ha saputo della mia nascita mi voleva sibito uccidere ma mia madre si era opposta e ne ha pagato le conseguenze per tutta la sua vita. Ogni singola notte sogno mia madre che viene uccisa da mio padre. Per farmi state meglio mi picchio da solo e mi taglio. Sono solo una nullità, un idiota.

Seth e Roman non osarono fiatare ne durante il racconti ne dopo. Si sentivano male al solo pensiero che il loro migliore amico potesse sentirsi così.
Seth però si avvicinò a Dean, gli prese i polsi e vide i tagli. Dean abbassò lo sguardo sentendosi colpevole ma poi dovette alzarlo per il gesto inaspettato del mastino: gli stava accarezzando i tagli
Seth:tranquillo ora ci siamo noi.