Dio quanto mi manchi.

Il sapore, l'odore tuo, disperso nella stanza.

Avrei dovuto fermare il tempo,

capriccio costante e beffardo tra noi.

Se solo mi fosse stato concesso.

Un gioco, una sfida, un abbraccio rubato,

quando davanti alla porta di casa appoggiavi il tuo io.

E non ti pentivi, seguivi, osservavi sfrontato

mentre salivo le scale ancheggiando.

Era un gioco seducente, tentarti, attirarti nella mia ragnatela,

mentre spingevi il mio corpo sul muro

rubando un bacio profondo.

Una lotta d'amore tra noi,

mentre mani affamate esploravano implacabili

non permettendo alcuna debolezza.

Era brama, desiderio inarrestabile,

vento, pioggia, tempesta e sole lucente più in alto di tutte le vette.

Dio quanto mi manchi.

Quanto mi manca tutto l'amore che ho dato.

Nostalgia furente del tuo bacio

che mi lasciava persa

senza respiro.