Normalità
Era tutto più semplice...
Questo pensò Aizawa quando, con il cuore in gola, si accorse di cos'era appena successo...
Era tutto più semplice fino al giorno prima...
Lui si sarebbe alzato, dopo una notte insonne, ed avrebbe compiuto la sua routine....
Perché, la routine, per Aizawa era tutto....
Gli permetteva di non pensare....gli permetteva di potersi illudere di star vivendo una vita normale e non si accorgeva che, invece, stava a malapena sopravvivendo chiuso in una gabbia, auto-imposta, da cui probabilmente non sarebbe mai uscito....
Si sarebbe alzato....avrebbe maledetto il giorno in cui aveva deciso di insegnare....si sarebbe fatto un caffè ed avrebbe sorriso, ed imprecato, nel finire di correggere i compiti....
Poi si sarebbe preparato, mettendo sempre la sua amata roba nera, e sarebbe arrivato in classe dove avrebbe urlato o, nel migliore dei casi, dormito....più o meno...
Perché, per quanto sembrasse che l'insegnante dormiva nel suo sacco a pelo giallo, in realtà la sua mente era vigile ed attenta...
Approfittava di quei momenti per scoprire qualcosa in più sui suoi ragazzi...
Fu così che scoprì che Iida faceva ancora degli incubi dopo che Stain aveva ridotto, suo fratello, su una sedia a rotelle...
Fu così che scoprì che Tokoyami ,a volte, si sentiva solo nonostante la presenza di dark Shadows....
Fu così che scoprì, senza rimanerne davvero sorpreso, che Kirishima aveva una scuffia, talmente pesante da farlo star male, per il biondino esplosivo....
Si.... Aizawa faceva finta di dormire....
Come faceva finta di mangiare...o di ascoltare i pettegolezzi di Midnight...o di dire, a Present Mic, che stava bene....
Lui affrontava la giornata, prendendo quello che gli interessava, e tutto il resto faceva finta di farlo....
Ma ora....ma oggi...
Oggi non avrebbe potuto scappare....oggi non avrebbe potuto fingere...
Perché la realtà era spalmata sopra di lui, sotto forma di sperma, ed a quello non poteva far finta di niente....
Era venuto....
Dopo anni in cui aveva ,a malapena, concesso un po' di piacere al suo corpo....lui era venuto....
Ed era venuto tra le braccia di un ragazzino che ora sorrideva, beatamente, sul suo torace....
Era venuto godendo della sua mano....godendo della sua voce...godendo di quegli occhi che, nonostante le brutture che aveva vissuto, erano limpidi come l'acqua in un oasi di un deserto....
E non riusciva a pensare ad altro.....
Percepiva soltanto, sopra di sé, quel liquido appiccicoso che aveva completamente stravolto la sua routine....
Perché ora non avrebbe piu potuto fare finta di niente....
Ora Izuku lo stava guardando, con una strana luce negli occhi, ed era in attesa di una sua parola....o forse di un suo ordine...
Il corvino si chiese cosa sarebbe successo se, in quel momento, lo avesse allontanato....se avesse urlato....se gli avesse ordinato di andare via...
Cosa sarebbe successo se avesse chiamato Nezu?
Perché lui poteva farlo....
Forse, per una volta nella vita, poteva cedere no? E mandarlo via....far finta di non essere un eroe....chiedere aiuto, seriamente, almeno per una volta....
E tirarsi via di dosso quella sensazione...
Quella beatitudine, mista a disgusto, che stava provando in quel momento....
Perché, per quanto sapesse di aver sbagliato, era anche consapevole che si sentiva maledettamente bene in quelle braccia....
Cosa doveva fare?
Come doveva comportarsi?
Far finta di niente?
Urlare?
Piangere?
Intavolare un discorso, articolato, spiegandogli che aveva sbagliato? Che non era quello che voleva? Che non sarebbe più successo?
Poteva, seriamente, ordinargli di non toccarlo più?
E come avrebbe reagito?
Probabilmente male.....
Quel ragazzo aveva appena provato, sulla sua pelle, cosa significasse avere un orgasmo ....
Ne aveva mai avuto altri?
Era mai stato abbracciato dopo?
Aizawa chiuse gli occhi continuando a chiedersi come si sarebbe dovuto comportare perché , se da un lato voleva solo spingerlo via da sé e cancellare tutta quella situazione, dall'altro avrebbe solo voluto rimanere così.....e, magari, toccarlo ancora.....
Si chiese anche se, in una situazione diversa, si sarebbe concesso di farlo....
Ma fu una domanda a cui riuscì a rispondere in un micro secondo...
Perché lui lo sapeva...
Anche se avesse conosciuto quel ragazzo in un'altra occasione non si sarebbe mai concesso nulla...
Non lo avrebbe mai portato a casa sua dove le sue ansie, e le sue paure, venivano mostrati sotto forma di vuoto...
Non lo avrebbe lasciato dormire nel suo letto...
Non gli avrebbe preparato un bagno caldo e né, tantomeno, una cena...
Non avrebbe mai avvicinato un ragazzo che aveva la stessa età dei suoi studenti....
Non sarebbe mai uscito con uno di loro....
Non gli avrebbe mai concesso nulla se non uno spiraglio, tra l'altro finto, di sé stesso....
Ma Izuku era diverso....
Lui era completamente disarmante....lo aveva destabilizzato a tal punto da non riuscire più ad avere il controllo....
Il che era assurdo no?
Il verdino non cercava forse questo? Qualcuno che prendesse il controllo della sua vita?
Eppure, pochi minuti prima, era stato proprio "lo schiavo " a costringere il "master" a cedere....
E lo aveva catapultato in un mondo fatto di sorrisi e guance rosse....di abbracci e di gemiti mal trattenuti...trascinandolo dentro ad una prima volta finalmente desiderata....
Ma Aizawa non poteva concedersi questo...
Non poteva concedersi il lusso di abbassare le braccia e godersi quel tempo....
Perché la consapevolezza, e la sua parte razionale, stavano premendo per uscire....ed allora sì che avrebbe, probabilmente, maledetto il giorno in cui aveva accettato di averlo con sé....
Cercò solo, con tutte le sue forze, di essere delicato quando iniziò a districarsi dal suo abbraccio...
Vide il volto di Izuku rabbuiarsi, per qualche secondo, per poi abbassare la testa ed accettare quella scelta...
Perché il verdino aveva capito....
Aveva notato il momento esatto in cui i suoi occhi erano passati dall'essere pieni di piacere all'essere quasi terrorizzati....
Gli capitava spesso, quando era ancora con il vecchio padrone, che gli uomini si comportassero così...
Andavano da lui, il vecchio padrone diceva che era per "educarlo", e si servivano di Izuku per ore....
Vedeva, in quegli occhi orribili, il piacere che provavano nel legarlo...umiliarlo...frustarlo....
Ma poi, quando avevano finito, li vedeva cambiare...
Ed ecco che, improvvisamente, tornavano umani e , slegandolo, gli raccontavano delle loro mogli o dei loro bambini....
Gli dicevano che era solo una fase....che non lo avrebbero fatto mai più ...che non si sarebbero più abbassati a tanto....
Ma poi, quando Izuku si ribellava di nuovo, loro tornavano....tornavano sempre....
Ma il suo nuovo padrone... Aizawa sensei...lui era diverso da quegli uomini ed Izuku lo sentiva......
Sentiva che non era perché era schifato da lui se, in quel momento, si stava alzando guardandolo a malapena in faccia....
Era per se stesso....
Ed Izuku avrebbe rispettato questa scelta....
Avrebbe aspettato, con pazienza, che i suoi occhi neri tornassero felici come pochi minuti prima...
E sperava, con tutto il cuore, che questo avvenisse il prima possibile....
Perché quell'uomo così strano, e che lo destabilizzava più di ogni altra cosa, gli piaceva da impazzire....
Così com'era....
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