Dolore
Izuku seguì, anche se riluttante, il piccolo gruppetto formato da Momo, Uraraka, Tsuyu e Kirishima....
Aveva dei forti dubbi, dentro di sé, sul fatto di seguirli...
Aizawa aveva detto che doveva stare in mensa no?
Però aveva detto che doveva stare con Kirishima....e kirishima era uscito dalla mensa....
Cosa doveva fare?
Izuku se lo chiese e guardò il rosso che, a capo del piccolo gruppetto, rideva e parlava normalmente....come se anche lui facesse parte di quella classe....
Per un attimo, per un singolo battito di ciglia, anche le sue labbra si piegarono in sù prima che Eijirou, improvvisamente, si fermasse nel corridoio...
La sua mano scattò, in alto, e fermò le ragazze
E:" d-dovremmo prendere u ... un'altra strada..."
Momo sorrise e ,facendo un passo avanti nel corridoio, gli batté una mano sulla spalla
M:" Ma cosa dici!!! Questa è la strada più breve per la mia sta...."
La corvina spalancò gli occhi e, come farebbe una madre, allargò le braccia
M:"...cambiamo strada...subito...."
Ma non fece in tempo la mora....
Né lei, né tantomeno Eijirou, erano stati abbastanza rapidi....
E come avrebbero potuto?
Nessuno di loro si sarebbe aspettato di trovarsi, di fronte, una scena del genere...
Nessuno....
Tantomeno Izuku che, in coda al gruppo, osservò le due persone che erano in fondo al corridoio....
Ed i suoi occhi si allargarono sbarrandosi completamente....
Il respiro arrivò, rarefatto , ai suoi polmoni mentre, contro qualsiasi regola dettata dal buonsenso, Eijirou lo prese in braccio...
Un urlo disumano risuonò, nel corridoio, facendo girare persino i due uomini che erano in fondo...
Aizawa si riscosse, e si staccò dall'abbraccio del suo amico, appena in tempo per vedere Izuku urlare ed essere afferrato dal suo alunno....
Li vide allontanarsi, velocemente, ed un senso di ansia e terrore invase le sue vene
Pm:"....Shouta....Shouta è lui?"
Present Mic afferrò, la sua spalla, e lo scosse violentemente.....
Ma Aizawa rimase rigido, e con la bocca spalancata, a guardare il punto in cui, poco prima ,erano i ragazzi....
Perché...perché erano lì?
Izuku .....
Una lacrima scivolò, sul volto del corvino, mentre cadeva a terra in ginocchio....
Quell'urlo.... quell'urlo era penetrato nelle sue ossa e le aveva fracassate una ad una....
Present Mic si affiancò a lui, inginocchiandosi a sua volta, e lo strinse di nuovo tra le braccia
Pm:"... Hey...Hey Shouta...calmati....lui....non sappiamo perché ha reagito così no? Magari....magari è solo una di quelle regole..."
Ma, il corvino, scosse il capo
A:"...un...un sottomesso non....non mostra emozioni...mai...."
Anche il biondo si girò, verso quel punto, e sospirò appena
Pm:"....bene....allora hai ottenuto la tua prima, vera, reazione umana...."
Nel frattempo, in camera di Kirishima, Izuku era catatonico....
A nulla valsero le parole del rosso, i tentativi di battuta o qualsiasi altra cosa....
Izuku si era messo in un angolo, schiena al muro, e si dondolava su se stesso continuamente...
Il suo vecchio padrone....anche lui...anche lui aveva degli altri sottomessi....diceva che faceva parte delle regole del gioco...che era una cosa che, faceva di un sottomesso, un ottimo sottomesso...
E ad Izuku non dava fastidio vederlo con loro....anzi....
Quando entravano altri ragazzi, nella stanza dei giochi, Izuku quasi gioiva perché, per quella notte, non sarebbe toccato a lui....
Ma, il vecchio padrone, non abbracciava quei sottomessi...
Il vecchio padrone faceva, con loro , quello che faceva con lui....
Ed allora perché?
Perché Aizawa Sensei si rifiutava di toccarlo mentre, l'altro sottomesso, poteva stringerlo a sé?
In cosa era più bravo?
Era più ubbidiente?
Era più buono?
Era più.....
L'immagine di Aizawa, che toccava quell'altro uomo, gli venne in mente...
Izuku sgranò gli occhi mentre, disperatamente, cercava di mettere un respiro dietro l'altro...
Era colpa sua....aveva sicuramente sbagliato qualcosa...ecco perché lui era stato regalato a Kirishima mentre, Aizawa, se n'era trovato uno migliore....
Era solo colpa sua....
Forse perché lo aveva baciato?
O...o forse perché lo aveva toccato?
In fondo Aizawa aveva detto no.....
Lo aveva detto più volte...
Eppure la sua mano era scesa....e lo aveva fatto.....
Forse era per il fatto che anche da Izuku era uscito quel liquido brutto?
Con il vecchio padrone non era mai successo....con nessuno dei suoi padroni.....
Si...forse era per quello....per questo ora doveva ubbidire a Kirishima....e doveva stare con lui....
Ma lui non voleva....
Voleva tornare a casa....voleva mangiare il riso con Aizawa sensei...voleva vederlo ridere....
Com'era la sua risata?
L'altro sottomesso l'aveva sentita?
Si.... sicuramente si... perché a lui era permesso toccarlo....
Izuku iniziò a tirarsi dei colpi, sulla testa e sul viso, maledicendosi per il suo errore....
Eppure glielo avevano insegnato....
Più volte, a suon di frusta, quelle parole erano state inserite nella sua testa...
"...il padrone è tutto il tuo mondo....bisogna ubbidire.....bisogna stare al proprio posto..."
Ma qual'era il suo posto?
E perché, a lui, non era permesso toccarlo? Ed all'altro si?
Cos'aveva in più?
"No.... cos'ho in meno io" questo pensò Izuku mentre si mordeva una mano a sangue....
Doveva essere punito....
Doveva pagare per il suo errore....
Così Aizawa lo avrebbe perdonato....e lo avrebbe picchiato per farlo tornare al suo posto....
E:" IZUKU!!!"
La voce di Eijirou, finalmente, riuscì a penetrare nelle sue orecchie ed il verdino alzò gli occhi....
Il rosso allungò, una mano, e cercò di toccarlo ma Izuku ricominciò a dondolare....
Ma, altra due braccia, si avvolsero improvvisamente a lui ed Izuku iniziò a piangere stringendosi a lei...
Con il viso appoggiato sul suo seno, e le mani nei suoi capelli, Izuku pianse per interi minuti....
Pianse per quella strana sensazione, di dolore, che non aveva mai provato...
Pianse per il fatto che, per la prima volta nella sua vita, riceveva un abbraccio....
Pianse perché, quei capelli corvino tra le sue dita, non erano quelli che voleva....
E, Yayorozu Momo , pianse con lui....stringendolo a sé....mentre le altre due ragazze gli accarezzavano dolcemente i capelli....
Ed Eijirou, senza farsi vedere, scivolò fuori dalla stanza
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