Capitolo 6
Il mattino seguente mi svegliai circondata da libri e appunti. Perché?, mi chiesi. Dopo alcuni minuti di attenta analisi mi ricordai della promessa che avevo fatto al vampiro della foresta.
Perchè mai glielo avevo promesso? Perché??
Quando realizzai il perché divenni furiosa: aveva usato il suo potere su di me! Era riuscito a convincermi ad aiutarlo facendomi cedere con il suo potere.
Ci sei cascata in pieno cara mia!
Non ti ci mettere pure tu! Intanto oggi andrò a dirgli che non lo aiuterò, mi ha convinto con il suo potere, non l'ho scelto di mia spontanea volontà!
Ah sì? Allora perché stai mettendo i suoi appunti nella tua borsa?
Servono a me ok?
Se se...
Uscii dalla camera diretta in classe. La giornata trascorse lentamente, non avevo mai passato una mattinata di scuola così lenta.
-Tutto bene Herm?- chiese Ron a pranzo.
Man mano che si avvicinava il pomeriggio avevo iniziato a diventare sempre più ansiosa e nervosa. I motivi? Erano due: quel pomeriggio avrei avuto Difesa Contro le Arti Oscure e da come si era comportato il professore la sera precedente ero sicura che quella lezione sarebbe stata molto pesante; poi, dopo le lezioni, sarei andata da Draco e chissà cosa ne sarebbe venuto fuori! Che non si azzardasse un'altra volta ad usare il suo potere su di me!
-Sì non preoccuparti, sono solo nervosa per il compito di Pozioni, spero sia andato bene!-.
-Hermione, mi stai prendendo in giro? Sei la più brava della scuola e hai paura di un compito?- disse Harry.
-Beh un po' di tensione c'è sempre-.
-Ehi ragazzi! Questa dovete sentirla, hanno trovato un uomo morto ad Hogsmeade e probabilmente si tratta di un vampiro!- disse Neville facendo cambiare discorso. Grazie a Dio!
-Come un vampiro?- chiese Ron -Non ci sono vampiri nelle vicinanze-.
-A quanto pare sì, gli Auror stanno indagando-.
Come previsto, la lezione di Difesa Contro le Arti Oscure passò lentamente ed era carica di tensione: il professor Hell continuava a fissarmi e questo mi rendeva ancora più nervosa.
-Signorina Granger venga qui per favore- mi disse il professore mentre gli altri stavano uscendo dalla classe.
Mi avvicinai, le mani sudate.
-Sì professore? Ho fatto qualcosa di sbagliato?-.
-No no, non preoccuparti. Volevo solo sapere come stavi, ieri sera mi sembravi alquanto scossa dopo aver visto il mio ufficio-.
Sussultai, eccome se lo ero stata, ma non per quello che credeva lui.
-Sì, va tutto bene. Non si preoccupi-.
Lui mi sorrise: -Molto bene. Va pure e mi raccomando, sta lontana dalla Foresta Proibita-.
Annuii e uscii.
Ero davvero preoccupata per Draco? Continuavo a chiedermelo dalla sera precedente, ma dopo aver scoperto il suo trucchetto usato per convincermi ad aiutarlo, temevo avesse usato lo stesso metodo sulla mia compassione per lui.
Arrivai nella foresta e lo chiamai.
Comparve da dietro, facendomi spaventare a morte da quanto ero tesa.
-Ma sei impazzito?!-.
Lui rise. -Sei in ritardo streghetta-.
-Il professore mi ha trattenuto in aula. E comunque sono venuta a dirti che non ti aiuterò, non ho mai voluto farlo. Sei stato tu a convincermi!-.
-Io?- fece la finta faccia da colpevole -Beh forse un pochino sì- sorrise furbo.
-Lo sapevo!- feci per andarmene, ma poi il mio lato buono prese il sopravvento. -Comunque, se fossi in te me ne andrei, il mio professore di Difesa Contro le Arti Oscure vuole la tua testa-.
Stavo per allontanarmi quando mi sentii afferrare per un polso.
-Come fai a saperlo?- chiese, sul volto la paura pura.
-Mi ha mostrato i denti dei tuoi genitori e ha detto che sta cercando anche il figlio...-.
Mi lasciò andare. -Non posso andarmene, qui sono sotto la protezione di Silente, nessun cacciatore può farmi del male! Ma se lui è qui...-.
In quel momento buttai via tutti i miei buoni propositi.
-Ascolta, ogni giorno verrò qui e ti aggiornerò su quello che succede con il professore, portandoti qualche appunto da studiare. Sarà un incontro veloce e basta, ok?-.
Annuì. -Nessuno era mai stato così gentile con me. Hai portato qualcosa oggi?-.
Sorrisi. -Sì, qualche appunto di ieri. Facciamo un'oretta ok?-.
Dopo un'ora Draco aveva imparato un incantesimo, ma, essendo ancora alle prime armi dopo anni che non usava la bacchetta, aveva ancora qualche problema ad usarlo.
-Dovrei andare ora... Ho anche io i miei compiti da fare-.
Lui si rattristò, evidentemente gli piaceva la mia compagnia.
-Tornerai?-.
Annuii sorridendo. -Non stai usando il tuo potere vero?-.
-No, non lo userò mai più su di te-.
-A proposito, prima che me ne vada: sei stato tu a uccidere l'uomo ad Hogsmeade?-.
Si rabbuió. -Non volevo, lui aveva iniziato ad urlare, non potevo permettere...-.
-Shh va tutto bene. È tutto apposto- dissi avvicinandomi.
In quel momento feci la cosa più naturale per calmarlo: lo abbracciai. Lui rimase sorpreso e non ricambiò.
-Non è che non voglia abbracciarti, è che...- disse appena mi staccai -È che se l'avessi fatto avrei avuto il tuo collo vicinissimo e... Merlino, il tuo sangue ha un odore delizioso!-.
-Devo prenderlo come un complimento?- dissi sorridendo.
-Se fossi un vampiro sì. Ora vai, si sta facendo tardi-.
Annuii e me ne andai, con un sorriso stranamente posto sulle mie labbra.
Note:
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye
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