Erano due giorni che continuavo a rimuginare su quello che mi aveva detto quel ragazzo. Si reputava superiori dei maghi, quindi non poteva essere uno di noi. Certo, magari era un mago talmente bravo che si credeva superiore a tutto e a tutti, ma c'erano alcuni elementi che mi facevano sospettare che fosse qualcos'altro, qualcosa di oscuro e misterioso.

È un vampiro, quando lo ammetterai?

Stupida voce interiore!

È vero, te l'ha mostrato lui stesso: la pelle fredda, gli occhi rossi e i denti sul tuo collo.

Primo, la pelle era fredda perché fuori si congela e lui stava senza giubbotto; secondo, gli occhi rossi erano delle lenti a contatto; terzo, non è detto che fossero canini quelli che ha posato sul mio collo.

Sì sì, tanto lo sai che ho ragione, devi solo accettarlo.

La mia tesi aveva senso, eppure... non ero del tutto convinta.
Caso volle che mentre stavo camminando per i corridoi incrociai il professor Hell.
-Vieni nel mio ufficio per favore Granger- disse passandomi accanto -Ora-.
Cercando di capire per quale motivo mi avesse convocata, lo seguii.
Una volta nel suo ufficio chiuse la porta e mi invitò a sedermi.
-Ti chiederai perché ti ho convocata immagino. Non preoccuparti, non hai fatto nulla di male, voglio solo parlarti. Vuoi una tazza di tè?-.
Annuii. -Sì grazie-.
Mi porse una bella tazza di tè bollente, l'ideale in una fredda giornata come quella.
-Dunque, ti ho vista avventurarti di nuovo nella Foresta Proibita l'altro giorno. Ora, non che voglia farmi gli affari tuoi, ma mi spiegheresti perché continui ad andarci?-.
-Beh ecco...-.

Inventati qualcosa e non raccontargli del presunto vampiro!

Ma non c'è nessun vampiro nella foresta...

-Ecco... avevo visto una sagoma umana muoversi in mezzo agli alberi e la stavo seguendo per riportarla al castello, la Foresta Proibita può essere molto pericolosa, soprattutto con la storia del vampiro che sta girando ultimamente-.
Annuì, ma non mi sembrava propriamente convinto.
-Capisco... E non hai pensato che con questo presunto vampiro in giro anche tu avresti potuto essere in pericolo?-.
-So cavarmela professore, dopotutto ho il massimo dei voti nella sua materia-.
-Sì questo è vero, ma un vampiro è un avversario difficile da sconfiggere, solo i lupi mannari riescono a tenergli testa facilmente-.
-Lo avrei schiantato, poi sarei scappata-.
-Ah sì? E cosa avresti fatto se quel vampiro fosse stato in part mago? Oppure se fosse scappato e ti avesse attaccato? Quando un vampiro attacca, ci si rende a stento conto di quello che sta succedendo. Sono veloci, velocissimi, quasi impercettibili all'occhio umano quando corrono al massimo della loro velocità-.
-Posso riconoscere un vampiro da lontano?-.
-Beh se ha appena mangiato sì, sarà ricoperto di sangue. Lo riconosci quando lo tocchi, la pelle è fredda come quella di un morto; lo riconosci dagli occhi, quando sono affamati diventano rossi. MA soprattutto, lo riconosci dai canini-.
-Sembra che lei se ne intenda di vampiri...- osservai finendo il tè.
Lui sorrise. -Sono appassionato, ma non vorrei mai ritrovarmene uno davanti. In ogni caso, ora puoi andare: mi raccomando, attenta alla Foresta Proibita-.
Annuii e uscii. La situazione si stava facendo sempre più tesa, infatti appena tornai in corridoio feci un respiro profondo.
Guardai l'orologio: mancavano due ore alla cena in Sala Grande.
Iniziai a correre e in poco tempo arrivai nella foresta: dovevo incontrare quel ragazzo di nuovo, ora avevo capito cos'era.
-So che mi stai seguendo! Sono qui per dirti che ho capito cosa sei!-.
Sentii una risata dietro di me e mi voltai: che mi venga un colpo, era vicinissimo e non l'avevo nemmeno sentito arrivare!
-Quindi ci sei arrivata? Avanti, dimmelo-.

Un vampiro!

Un vampiro!

Un vampiro!

-Un vampiro- dissi secca e guardandolo negli occhi.
Lui sorrise, mostrando i canini appuntiti: -Brava-.

Note:
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye