Saturn - Melodie inattese
AUTRICE: la_Lettrice94
È un giorno come tanti nella vita della famiglia Rowe. In casa, c'è Madison che persevera a essere sempre se stessa, sedici anni, è la primogenita dei coniugi Annabelle e Victor Rowe; Mad, con i suoi capelli scuri corredati da un viso fino e slanciato, adora spesso specchiarsi e ammirare i suoi occhi azzurri che risaltano indubbiamente più di tutto il resto. Madison però, non è una ragazza che pensa solo a se stessa come si potrebbe credere perché è più altruista di tanti altri. Ha una passione smodata per se stessa ma al punto gusto! Nonostante ciò, infatti, la giovane è fautrice del verde, si batte per la difesa dell'ambiente e spesso si cimenta anche in episodi di volontariato attivo. Mad in casa, appena può, non disdegna di pavoneggiarsi per l'aspetto fisico ma al di fuori, pur consapevole di essere bella, invece è più intenta a destreggiarsi aiutando le persone o gli animali che ne hanno davvero bisogno. Madison Rowe è bella sia dentro sia fuori.
In casa Rowe però c'è anche il piccolo Ian, fratello di Madison, dodici anni e futura promessa della musica, sì ma di quella da camera! Occhi scuri e capelli corti biondi, Ian non aspira a diventare la classica rockstar, perché non è un batterista, né un bassista o semplicemente chitarrista, lui è un violinista e del violino la star vuole diventare. L'intera famiglia ancora non si capacita di come Ian abbia avuto questa intuizione trasformata, per di più, in notevole talento. Il ragazzino ha da sempre avuto una predilezione per la musica ma quando ha voluto assecondare, con la pratica, la sua passione non ha mai preferito il pianoforte o una chitarra, è sempre stato fermo sul voler imparare a suonare il violino. È stato irremovibile e i suoi genitori non si sono mai sottratti dal guidarlo nel suo sogno.
Oggi i fratelli Rowe sono entrambi in casa e se Mad è impegnata a fare i compiti oltre che ammirarsi, Ian si esercita col violino. Il piccolo Rowe, ogni giorno, dopo i compiti scolastici, dedica del tempo prezioso a perfezionare la sua tecnica. Munito di archetto e strumento, chiuso nella sua camera, suona le più svariate melodie. Ian non ama suonare e ascoltare però solo musica classica ma si addentra anche in generi che con essa magari non si potrebbero nemmeno accostare; impazzisce per i Clean Bandit, infatti, perché uniscono il suono del violoncello e pianoforte alla musica prettamente pop ed elettronica. Per questo, si mette alla prova nelle sue perfomance non solo nei classici che il suo insegnante gli affida, ma anche in cover meno tradizionali e più originali. Gli piace spaziare tra i generi quando suona e s'informa spesso su Youtube delle novità da poter inserire nel suo repertorio di cover.
Madison è sempre entusiasta di sentire e ascoltare Ian quando suona, è sempre stata la sua prima fan anche quando il fratello era ancora alle prime armi con lo strumento. Quando lei aveva undici anni e il fratello solo nove, Ian ha voluto assai fortemente imparare a suonare il violino e Mad si è sempre battuta, con la sua anima altruista, per convincere i loro genitori ad assecondare la volontà del fratello. E ci è riuscita alla grande se Ian adesso, dopo cinque anni, è ancora più entusiasta di poter esercitare la sua passione e incrementare il suo sogno di diventare un violinista rock.
Mentre Ian è nella sua camera a suonare e Madison è in cucina a studiare, un suono improvviso e forte disturba l'armonia della casa. Qualcuno suona al citofono e Mad, la più vicina alla porta, si precipita a vedere chi è che li reclama. Guarda dallo spioncino e notando nessuno di sconosciuto, apre la porta. È la signora Harrison, dirimpettaia della famiglia, col suo bimbo Jake che richiede la loro attenzione. È un po' sconvolta, nota Madison, perché nonostante sia vestita di tutto punto e truccata al meglio, non ha proprio un'espressione serena e il fatto che abbia tra le mani una capiente borsa, a vedersi non adatta all'outfit che indossa, e tra le braccia il suo piccolo di nove mesi, non volge a suo favore. Vivian Harrison, è una PR affermata e ha, da pochi mesi appunto, avuto il piccolo Jake. Da non molto tempo è ritornata a svolgere il suo lavoro ma di solito lascia il figlio alla madre o a una babysitter perciò Mad è stupita di trovarsela davanti così.
«Oh ciao Madison, cercavo tua madre!» esclama Vivian, rivolgendosi alla maggiore dei figli della sua amica e vicina Annabelle.
«Salve signora. Ciao Jake!» saluta Mad rivolgendosi però molto più al piccolo in braccio alla madre. «La mamma non c'è, ci siamo solo io e Ian veramente. Come posso aiutarla?»
«Beh, volevo affidare Jake a tua madre, in realtà. Devo raggiungere Robert a un appuntamento ma la babysitter non può occuparsi di Jake e adesso non so come fare! Non so a chi altro chiedere questo favore ...» Vivian è attesa dal marito e la sua amica era l'unica immediata soluzione che gli sembrasse più giusta per il suo bimbo. Se Annabelle non c'è però, cosa deve fare allora?
«Oh, mi spiace ma se si fida, potrei tenerle io Jake per qualche ora. » Da generosa e altruista qual è, Madison non vuole perdersi l'occasione di aiutare la vicina, e poi il piccolo Jake sembra così carino e calmo che cosa potrebbe andare storto, se fosse lei ad accudirlo?
Vivian sta meditando, non è proprio convinta di affidare il figlio alla piccola Madison però, a questo punto, cosa ha da perdere? «Hai avrei preferito tua madre ma sono già in ritardo, quindi se non ti da noia, ti affido il mio piccolo.»
Mad, felice come una pasqua, accoglie dalle braccia della madre il piccolo mentre Vivian le spiega e affida anche la capiente borsa che aveva con sé. «Questo è la borsa con l'occorrente per cambiarlo e qualche gioco per calmarlo se dovesse fare i capricci.»
«Grazie signora Harrison, non si preoccupi. Ho già fatto altre volte la babysitter , con Jake non sarà diverso. Vada pure da suo marito, a Jake ci penserò io.» «Non sai quanto te ne sono grata Madison.» e dopo aver salutato e sbaciucchiato il suo piccolo, Vivian Harrison può finalmente scappare via a raggiungere il marito.
«Jake, la mamma adesso è via, sta andando dal tuo papà perciò noi, ce ne staremo qui, insieme a Ian, a giocare. Va bene, Jake? Ti piacerà...» così, Mad con moine e smorfie, rivolgendosi al piccolo batuffolo tutto occhi azzurri e guance da mordere e accarezzare di Jake Brewster.
******
«Perché? Cosa ti manca Jake? Tesoro, non piangere.. » così Mad, alle prese con il pianto interminabile del piccolo Brewster.
Fino a poco tempo fa, il bambino era stato felice e tranquillo mentre giocava a modo suo con Madison e, nonostante fosse consapevole di non avere più la figura della madre vicino, non aveva dato l'impressione di non voler rimanere solo con la piccola ma grande Mad. La ragazza ha avuto tutte le accortezze di farlo giocare, di farlo mangiare e l'aveva da poco anche cambiato ma, da un momento all'altro, il bimbo ha deciso di far sentire la sua voce e di non smettere più. Purtroppo è ancora troppo piccolo perché possa esprimersi in maniera diversa perciò le orecchie della ragazza dovranno abituarsi ai suoi lamenti almeno finché non trova una soluzione. Ormai anche Ian non ha potuto più sottrarsi dall'aiutare la sorella perché Jake non ha intenzione di smettere di piangere. In realtà, è più un lamento continuo che un vero pianto quello del bambino e i ragazzi ormai non sanno più che pesci prendere per calmarlo.
«Ho un'idea!» esclama d un tratto Ian verso la sorella mentre la ragazza continua a cullare provando ad acquietare il piccolo Jake. Il ragazzino, senza pretese ma neanche impedimenti, corre in camera sua, da dove era giunto prima per dare una mano alla sorella, e recupera il suo amato violino.
«Ian, che fai? Vuoi metterti a suonare proprio adesso? Già Jake fa il suo bel casino, non credo sia una buona idea ..» Mad, non sembra apprezzare la trovata del fratello, a quanto pare.
Ian però è fermo della sua idea, e comincia a suonare. Una musica dolce ma decisa, una melodia soave e quasi ipnotica scaturisce dalle note che il violino di Ian sprigiona e Madison e il bambino non possono far a meno di zittirsi per ascoltarla. Non è una ninna nanna né chissà quale pezzo classico quello che il ragazzino sta suonando ma l'effetto è assicurato: Jake ha smesso di lamentarsi e, con gli occhi azzurri rivolti verso il bambino più grande e le orecchie ben alzate, è fisso ad ascoltare dimentico del malessere che fino a poco prima lo affliggeva.
Madison è incredula ma deve ammettere che Ian è stato tempestivo e geniale al tal punto da risolvere il problema in un modo alquanto semplice. La ragazza non vuole interrompere il fratello che egregiamente continua a suonare, un po' perché ha paura che il piccolo possa distrarsi e ricominciare il suo pianto, un po' perché le piace ascoltare la melodia che sente. È anche sicura di aver riconosciuto il pezzo e in un certo senso è anche certa che Jake, così come il fratello, ha già buoni gusti musicali. Saturn degli Sleeping at Last, è il brano che Ian sta interpretando al violino e la resa ha ottimi risultati su tutti i presenti.
Ian che aveva smesso di esercitarsi perché credeva che il bambino si spaventasse, adesso ha unito le due cose per il bene suo e del bimbo; Madison, con Jake calmo, è riuscita a rilassarsi insieme a lui e la calma ritrovata sta trasportando il piccolo Brewster anche nel mondo dei sogni. L'ultima nota risuona nell'aria e Jake si è finalmente addormentato per buona pace dei fratelli Rowe che ognuno a suo modo ha contribuito al suo benessere. Mad, in attesa di Vivian e magari prima anche di sua madre Annabelle, ha messo il piccolo disteso sul divano e veglia su di lui affinché non svegli mentre Ian, riposto il violino nella sua custodia, si gode della quiete ritrovata.
I neonati sono proprio degli angeli, sì ma solo quando dormono!
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro