Capitolo 5
Il mattino dopo iniziò di merda. Rimasi a letto e entrai a scuola un'ora dopo, e mio padre non si era nemmeno interessato a svegliarmi. Era solo uscito per andare a lavoro, ed ero così incazzato con lui per questo, con la sveglia perchè non era suonata e con me stesso senza motivo. Ero davanti al mio armadietto per metterci alcuni libri, quando arrivò Liam.
“Amico sei in ritardo.” disse.
“Oh davvero? Cazzo non l'avevo notato Liam.” sbottai.
“Oh qualcuno si è svegliato col piede sbagliato stamattina.”
“Scusami” sospirai. “Questa mattina non è andata molto bene.”
“Mi dispiace. Allora come va con Harry?”
“Tutto bene. Beh almeno credo.”
“Menomale. Sono contento per te!”
“Grazie amico. E te come te la passi?”
“Tutto bene, ma ieri sono stato sveglio tutta la notte a studiare per il test di storia di oggi.”
“Ah allora quello spiega il tuo aspetto di merda.”
“Ehi!” mi tirò un colpetto sul braccio.
“Stavo solo scherzando amico!” risi.
“Ehi ragazzi!” sentì una voce. Mi voltai alla mia sinistra e vidi Niall che stava camminando verso di noi.
“Ehi amico che mi racconti?”
“Mah nulla di che..” disse. “Oggi vai alla partita di calcio?”
“Non credo, non ho molta voglia. Perchè? Tu ci vai?”
“Sì, viene anche Liam.”
“Ehi Louis!” qualcuno mi chiamò. Sapevo già chi fosse, così non mi voltai nemmeno.
“Ehi Harry.” lo salutai.
“Allora vi lasciamo da soli piccioncini. Andiamo Niall.” ci fece l'occhiolino Liam.
“Comunque... Stavo pensando che stasera potremmo guardare un film, che dici?” chiese Harry.
“Sì, va bene. A che ora?”
“Uhm, per le 6? Ti va bene?”
“Sì certo.” poi la campanella suonò, ci salutammo e ci dirigemmo nelle nostre classi.
Prima che me ne accorgessi, era ora della lezione di inglese, entrai e vidi Harry e Zayn seduti in fondo alla classe, così andai lì e mi sedetti accanto ad Harry.
“Ehi.” sorrisi e li salutai.
“Come butta?”
“Ciao, allora che film vuoi vedere stasera?” chiese Harry.
“Non lo so, sceglilo te non mi importa.” risposi.
“Ehi dove diavolo è il mio invito?” si intromise Zayn.
“Uh...” iniziai.
“Amico sto scherzando!” si mise a ridere.
Io ed Harry ridemmo per tutto il tempo, e la professoressa d'inglese ci richiamò molte volte, ma continuammo a ridere. Non so perchè lo trovavamo così divertente, ma credo che lo fosse. La lezione finì in fretta, e mi recai alle lezioni successive. Fui presto fuori da scuola quel giorno, così mi precipitai a casa e mi preparai per uscire. Il campanello suonò, e quando andai ad aprire, Harry era lì fuori. Guidammo fino al cinema e prendemmo i biglietti.
“Vuoi i popcorn?” chiesi a Harry.
“Beh certo. Prendo anche un gelato.” mi rispose.
“Okay ne prendo uno pure io.”
“Copione.” mi fece la linguaccia.
“Cosa hai intenzione di fare allora?” gli feci la linguaccia anche io.
“Farò questo.” mi baciò sulla guancia.
“Mm.. Dovrò copiarti più volte allora.”
“Sì sì, adesso shhh il film sta per iniziare.”
Finimmo per mangiare i gelati e tutti i popcorn durante le pubblicità, e durante il film Harry fece il giochino del finto sbadiglio per abbracciarmi, che mi fece ridere e le persone ci zittirono. A metà film qualcuno picchiettava sulla mia poltrona.
“Ehi puoi smetterla perfavore?” mi voltai e chiesi alla persona di smettere. Era un uomo che aveva più o meno trent'anni. Era seduto accanto a una bambina che aveva sui 6 anni, credo fosse sua figlia.
“No.” disse con tono rude.
“Scusami?” scattai.
“Sei scusato.” ridacchiò.
“Ehi non serve fare lo stronzo per una cosa così. Ti ha chiesto gentilmente di smetterla, penso sia il minimo che tu possa fare.” intervenne Harry.
“Uuh due gay. Non me ne frega un cazzo di ascoltarvi. Siete una disgrazia per il mondo intero. Andate all'inferno.” abbaiò. Harry lo fissò a bocca aperta mentre io stavo fumando di rabbia.
“Uuh omofobi. Non me ne frega un cazzo di ascoltarti. Andiamo Harry usciamo di qui.” afferrai la mano di Harry e ci incamminammo per andare via quando l'uomo urlò.
“'Fanculo froci!”
“'Fanculo anche a te!” gli urlai di rimando.
“Quel ragazzo era fottutamente stronzo.” affermò Harry.
“Sì altrochè. Volevo spaccargli quella faccia di culo che si ritrova. Fottuto pezzo di merda” sbottai furioso.
“Stessa cosa io. Non capisco perchè le persone devono essere così cazzone. Potrebbero tenersi dentro le loro opinioni” concordò con me. “Ma dimentichiamoci cosa è appena accaduto. Cosa ne dici di andare a mangiare qualcosa?”
“Sì, che bello! Sono ancora affamato anche dopo i popcorn.”
“Vuoi andare al Mcdonalds?”
“Dio sìì, in questo momento mi ci va proprio di andare al Mc!”
“In questo momento va qualsiasi cosa.” guidammo fino al Mcdonalds. Lui ordinò un cheeseburger mentre io ordinai delle patatine e dei chicken nuggets. Ci sedemmo e poco dopo il cibo era pronto. Vuotai tutte le patatine sul vassoio e iniziai a mangiare. Harry cercò di rubarmene alcune, ma io gli detti uno schiaffo leggero sulla mano.
“Ehi! Perchè l'hai fatto?” mise il broncio.
“Dì perfavore.”
“Perchè? Volevo solo qualche patatina.” cercò di prenderne altre di nuovo, ma gli schiaffeggiai un'altra volta la mano.
“Dì perfavore.” ripetei.
“Uhm, va bene.” si lamentò. “Posso avere perfavore qualche patatina?”
“Sì che puoi.” sorrisi.
“Grazie.”
Finimmo per parlare di cose inutili come facevamo di solito, e fu divertente. Mi sentivo come se potevo ridere e sorridere così facilmente con lui. Lui era l'unica persona con cui mi sentivo a mio agio, eccetto che con Liam e Niall ovviamente. Quando finimmo di mangiare mi riportò a casa, e il viaggio fu silenzioso, ma era un silenzio confortevole.
“Bene siamo arrivati.” disse Harry quando si fermò davanti casa mia.
“Grazie. Buonanotte Harry.”
“Buonanotte anche a te Louis.” sorrise. Stavo per scendere dalla macchina quando mi voltai verso di lui e lo baciai velocemente sulle labbra.
“Buonanotte.” gli sorrisi. Chiusi lo sportello dietro di me, e aspettai che se ne andasse prima di aprire la porta ed entrare in casa.
“Louis! Dove diavolo sei stato?” mi chiamò mio padre.
“Uhm.. Ero con Liam e Niall a guardare una partita di calcio.” mentii.
“E non hai fottutamente pensato di lasciarmi qualcosa da mangiare?” urlò.
“No scusami me lo sono scordato di nuovo.”
Lui si avvicinò a me e mi tirò uno schiaffo, poi strinse in un pugno i miei capelli e mi sbattè con forza contro il muro.
“Ascolta ragazzo. La prossima volta è meglio se ti ricordi di lasciarmi qualcosa da mangiare, hai fottutamente capito?”
Annuii.
“Bene! Ora vai su, non voglio più vedere la tua faccia per il resto della notte inutile pezzo di merda.” mi ordinò.
“Okay.” risposi, ma prima che montassi le scale mi tirò indietro dal colletto della maglietta e mi colpì nello stomaco. Mi misi le mani sullo stomaco e dal dolore caddi per terra.
“Questo è perchè non mi hai preparato cena. Adesso ho fatto. Vai su idiota.” mi ordinò di nuovo. Seguii i suoi ordini e mi buttai sul letto stringendomi lo stomaco. Sicuramente domani avrei avuto un enorme livido, avevo così tanti lividi, erano infiniti. Quando il dolore terminò, mi addormentai.
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Ciao a tutti! Mettete mi piace e commentate se vi piace, così vedo se continuare o no. Un bacio <3
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