•Ulteriore nuova storia•
Dee manca davvero poco alla fine, ancora però possiamo goderci Sky e Jackson.
Come sapete ho in cantiere due storie che continuerò finita questa, e una terza che per chi ha letto gli spin-of dei divertenti sa già che ogni tanto la mia vena ironica spunta fuori.
Quindi vi do un pezzo di MisSfortuna la S in grande perché direi che sfortuna e fortuna talvolta vanno di pari passo!
Ok! Ricapitoliamo, e facciamo il punto cruciale della situazione, drammatica in cui mi trovo rovinosamente.
Il mio locale sul picco di un fallimento catastrofico.
Il mio ex che si stava bellamente sbattendo la sua segretaria, nel mio fottutissimo letto king-size.
Lo sfratto dal mio appartamento.
Il rimbambito che mi ha coinvolto in questa pazzia.
E ciliegina sulla torta, immancabile, lo stronzo che non avrei voluto trovarmi tra i piedi, ma ci è. E tutto per colpa di questa follia.
Un finto matrimonio. Sul serio? Che razza di persona stabile di mente, si butterebbe in questa insulsa cosa? Evidentemente io non sono molto sana, ancor meno per aver accettato questa offerta.
E giuro che prima di accettarla, come una soluzione a tutti i miei problemi, con in palio un bel mucchio di soldi, per rimettere tutto in riga, non avevo previsto, preannunciato, che sarebbe andato tutto a catafascio.
Ed è così che ora mi ritrovo a casa dei suoi nonni.
I suoi dolcissimi, adorabili nonni.
Solo un piccolo particolare, sfugge al quadretto del Mulino Bianco.
Lo stronzone con la S maiuscola.
Lo strapazza passere.
Lo spezza cuori incallito.
Il marpione.
Il Don Giovanni mancato.
Il mio peggior incubo.
"Clare cara. Com'è andata la prima settimana, di convivenza?" Ecco. Questa è proprio la prima domanda, con tono melenso accompagnato da uno sguardo da vecchia furbetta, che mi riserva al mio risveglio traumatico, la nonna di Nial.
Male. Malissimo. Uno schifo.
"Bene" Rispondo invece con falso entusiasmo. Mi spiaccico sulle labbra arse, un sorriso da premio nobel, quello che non hanno dato per anni
a Di Caprio, spetterebbe sicuramente alla sottoscritta.
Annuisce dolcemente, versandomi del caffè fumante in una tazzina, per porgerla sul tavolo di legno ciliegio, sotto i miei occhi.
Se non altro la caffeina mi è rimasta, l'unica soluzione.
Pensavo di tagliarmi le vene, come suggeriva la grande Donatella Rettore.
Perché non l'ho fatto? Mi mancano le palle.
E una lametta.
Sembra che questa casetta immacolata, sia sprovvista anche di coltelli.
I miei amati Miracle Blade, che usavo sempre nella cucina del mio amato locale, in fallimento.
Sento un trillo e la vibrazione sulla mia coscia, e mi affretto senza farmi vedere, da nonna occhi di falco, a sfilarlo e leggere il messaggio appena ricevuto.
Come sospettavo. È lui.
-Fiorellino delle Alpi...come sta procedendo?-
Che grande faccia di culo. Lui mi ha ficcato in questo casino, e ha pure il coraggio di chiedermi, come cazzo procede?
Digito frettolosa, e con mani tremanti il messaggio, nascondendo il cellulare sotto il tavolo.
-Smettila di chiamarmi così, razza di idiota, decerebrato, che non sei altro. Sta procedendo...-
E nell'esatto momento che vorrei scrivere DI MERDA, lo sciovinista, sciupa femmine, fa la sua entrata trionfale in cucina.
Come nei miglior documentari, che mostrano il risveglio dell'orso Bruno.
Esatto.
Proprio così.
Petto in fuori...o meglio pettorali scolpiti da qualche Dio greco, che vuole punirmi.
Braccia muscolose e bicipiti prorompenti, stesi in alto, per stiracchiarsi.
Occhi socchiusi, da una strana forma di piacere.
Schiena ampia appena ricurva indietro.
E le labbra carnose, leggermente spalancate.
Il tutto condito da un unico indumento; un pantalone della tuta nero, che cala su i suoi addominali obliqui, facendomi scivolare la mandibola a terra, ma peggio ancora il cellulare, per colpa delle mie mani di burro.
Ma a chi diamine voglio darla a bere?
Colpa di questi ormoni impazziti.
Crisi premestruale.
Neanche le donne incinte, si sentono così eccitate alla vista di un petto nudo.
E che Dio mi perdoni. Un petto di tutto rispetto. Un addome che in confronto le tartarughe ninja, erano delle tavole da surf.
E proprio mentre sono ancora assorta, nel mio sogno erotico. Lo vedo avvicinarsi lento, come un felino nella Savana.
Pragmatico.
I suoi occhi nocciola che mi fissano ammaliandomi, e annebbiando il database del mio cervello, ancora a corto di quella sostanza stupefacente, chiamata caffè.
Le mani infossate nelle tasche laterali, che lasciano sporgere i pollici squadrati e assolutamente virili.
Ma porca pupazza...anche i pollici.
Grave Clare. Molto grave.
Sento il suo odore di muschio selvatico, arrivare a colpire il mio olfatto, e mi maledico per rimanere pietrificata sullo sgabello, ad assorberlo come linfa vitale, socchiudendo gli occhi, assuefatta dal piacere.
"Fiorellino delle Alpi. Interessante. Dove l'hai trovato? Su scalatori sfigati.com?" Brutto pezzente. Arrogante. Faccia di culo. Che non è altro.
Ecco perché aveva quel sorriso sornione, sciogli mutandine, stampato su quella faccia da stronzo patentato, con licenza a pieni voti.
Riapro in un millesimo di secondo, gli occhi, rivolgendo lo sguardo terrorizzato e con le pupille dilatate, verso di lui, che scorre i messaggi, ridendo sonoramente.
Dove cavolo si è cacciata sua nonna?
Malefica.
Lasciarmi da sola con questo screanzato, il figlio di Lucifero, niente popo di meno suo nipote.
"Dammelo" scatto come una molla, con il tono di voce irritato e da psicopatica, verso di lui, che si volta di spalle, con il rischio di farmi cadere dallo sgabello, aumentando il suo beffeggiarmi di continuo.
"Calma fiorellino, mi sto solo divertendo a leggere. Mi aspettavo messaggi tipo: Ho una voglia matta di essere riempita...ma come sospettavo..." Lascia con derisione, la frase a metà, riappoggia il cellulare con un tonfo sordo sul tavolo, per prostrarsi verso di me, e le sue labbra maledette, sfiorarmi il lobo che rabbrividisce come ogni cellula del mio corpo.
"Sei una santa." Termina goliardico, lasciandomi un brivido di piacere, che viene subito rimpiazzato dalla voglia di malmenarlo.
"Tu sei un porco. Sciovinista. Maschilista. Insultatore di atti osceni in luoghi sacri e pubblici." Lo accuso Irosa, mantenendo il suo contatto visivo. E penso di poterlo offendere. Invece vedo un muscolo della sua guancia vibrare, e il secondo dopo scoppia in una fragorosa risata, gettando la testa all'indietro.
Cosa ci trova di divertente, questo mentecatto?
L'ho accusato di essere un porco, che usa le donne come ciambelle con il buco, e lui ride?
Ok! Questo è pazzo!
Totalmente malato.
Dovete appoggiarmi. Converrete sicuramente con me.
"Ma dico..." Si sospende di nuovo, per un nuovo attacco di risa a profusione, cercando di riprendere fiato, mentre incrocio spazientita le braccia sul petto e innalzo un sopracciglio fine.
"Ma ti senti? Insultatore di atti osceni in luoghi pubblici? Ma quanti anni hai? 5?" Razza di pezzente. Maschio Alpha fallito. E no! Non m'inganna quella specie di barbie rifatta, mentre urlava il suo nome e ripeteva quanto fosse maschio.
Certo non prevedo fedeltà da questo finto matrimonio.
Poiché sono più le volte che passiamo insultandoci.
Io lo odio.
Lui mi trova sciatta.
Io lo fisso.
Lui se ne compiace.
Io lo ignoro.
Lui mi stuzzica.
Ma almeno un minimo di rispetto me lo aspettavo. E invece no. Barbie girl, si è telata nel cuore della notte, come un'Eva Kent mancata, mentre io mi sorbivo le urla, schiacciandomi il cuscino sul viso, e per giunta sul divano.
Capite? Sul divano. Esatto. Oltre il danno anche la beffa.
Qui si superano i limiti. Certe persone non dovrebbero scavalcare quel confine, che porta a morte certa.
Evidente che Mr ti lecco la patata, vuole essere vittima di omicidio.
Non mi spiego altrimenti, il suo restare composto. Rilassato. E il suo messaggio alle 6 di mattina, con la scritta -Fila in camera, prima che mia nonna scopra che non abbiamo dormito insieme, sulle sue lenzuola ricamate a mano. Sai quanto ci tiene. Svelta. Muovi quel culo flaccido-
Ecco le perle di carineria.
E se non fosse stato per il mio stato comatoso, in cui uno zombie si sarebbe dato a gambe levate alla mia vista, sicuramente ci sarebbe scappato il morto.
Il paralume sul comodino, sembra un'ottima arma di distruzione.
Nuovo programma: seppellire il morto, occultando un chiaro omicidio.
E poi -fila- cosa sono? Un'animale domestico?
-culo flaccido- razza di babbeo, straconvinto. Scendi dalla tazza del water.
"Ascolta, brutto pezzente. Se non ho detto ancora nulla alla tua adorata nonnina, è per un quieto vivere. Ma se vuoi...posso mostrarle i messaggi piccanti che m'invii nel cuore della notte." Lo provoco con finto tono innocuo, mentre vedo la sua mascella squadrata, ricoperta da una barba ispida scura e definita, irrigidirsi, e le pupille risucchiare quel nocciola caldo dell'iride.
"Non oseresti, Ugly Betty." Eh no! No! No! Questo non doveva dirlo.
Afferro con finta calma, la tazzina di caffè, ancora fumante. Ma che cavolo è? Un termos, e con uno slancio del braccio, lo riverso addosso alla sua gran faccia di culo, mentre chiude gli occhi talmente forte e serra i pugni della mano, dandomi giusto il tempo di defilarmi in giardino.
E penso male. Poiché lo vedo inseguirmi, come se avesse una mitragliatrice in mano.
Il passo felpato, mentre cerco una scorciatoia.
E se c'entrassi la cuccia del cane, sarebbe appetibile.
"Sei una pazza psicopatica, squilibrata mentale." Digrigna i denti, mentre supero il povero giardiniere, che ci guarda con sgomento.
È abituato a questo nostro linguaccio colorito.
La mia scusa per spianare eventuali sospetti?
-nuova forma d'amore Mr Robinson. Noi ci insultiamo per poi...capito no? Sesso selvaggio riparatore. Buon sesso.-
E credo che il poveretto da quel giorno, sia entusiasta dei nostri scontri vivaci.
Ciò che non sa che il mio corpo non entrerà mai in collisione con quello di Nial.
Chiaro che lo odio. Ma provo attrazione. E ancor più chiaro, che lui mi vede come una bambina, pazza, e per nulla attraente.
E questo mi ferisce. Ma non mi lascio sconfortare da un'essere come lui.
"E tu un maiale senza riserva." Ribatto, continuando a fare il giro tondo, intorno al giardino, e più precisamente alla fontana.
"Logorroica del cazzo. Repressa sessuale." Replica furioso e con gli occhi iniettati di sangue, mentre si avvicina sempre di più.
Ecco l'unica opzione. Farmi acciuffare. O attraversare l'acqua sacra.
Scelta più sconsiderata.
Mi getto letteralmente come una paperella dentro la fontana, e gli schizzo con i piedi zampillanti, tutta l'acqua addosso, per vedere i suoi capelli bagnarsi completamente, e riprendere la mia corsa.
"Vuoi giocare eh?" Mi urla dietro, mentre innalzo il dito medio e continuo a correre, dentro casa.
"Tanto sai che ti prendo, fiorellino. Fai prima a chiedermi scusa." Usa quel nuovo nomignolo, per farmi perdere il controllo. Ma non ci casco.
E anche se ho i jeans completamente zuppi fino alle ginocchia, e pesano come massi, continuo persistente a camminare spedita.
"Mai! Razza di deficiente. Ammasso di testosterone andato a male." Gli grido di rimando, e sento i suoi passi farsi più acuti.
"Ti piacerebbe sentire quanto sono andato a male, vero? Continua a sognare."
"Continua a essere convinto"
E questo è più o meno, ciò che avviene ogni giorno.
E oggi è il giorno del ritrovo.
Ogni coppia, deve fare un resoconto della loro prima settimana insieme.
"Come vi trovate, Clare e Nial?" Ecco la domanda tanto temuta e attesa, con tanto di sguardo indagatore, del reverendo.
"Magnifico" sbotto subito, con un tono brioso, e sento Nial poggiare la sua mano sulla mia, tremolante sulla coscia.
Ma che diamine fa? O la leva, o gliela mozzo.
"Benissimo. Sto scoprendo qualità di Clare, che non pensavo possedesse." Che attore nato. Sputato. Però che può salvarci il culo, in questo caso.
E indovinate? Dai che siete bravi...Il premio per miglior sceneggiata condita da falsi sorrisi va a....-Rullo di tamburi-...-Suspense-...Clare e Nial.
Proprio noi.
Ciò che non sanno è lo sguardo di sfida che lampeggia nei nostri occhi.
-Ti renderò questo mese un inferno- promettono i miei dorati.
-preparati alla guerra-
Mi avvisano i suoi nocciola.
Che la sfida abbia inizio!
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