Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 6

-Che voleva Vera?-

Ryuk fissò Light mentre leggeva un libro, camminando verso casa.

-Tranquillo: non le ho detto nulla.-

-Lo so.-

-LIIIIIGHT!-

-Eccola...-

Misa saltò addosso al ragazzo che riuscì a tenersi in piedi per miracolo.

-Quanto mi sei mancato... La tua chiamata mi ha fatto così tanto piacere! Se la sono bevuta? Come sta andando con il piano?-

-Misa: non qui. Ci sono troppe orecchie indiscrete.-

Ed i quattro andarono verso casa Yagami. Appena Light si chiuse in stanza, parlò:

-Se la sono bevuta alla grande.-

-Fantastico! Sapevo che il tuo piano avrebbe funzionato!-

-Rem: avete scritto la regola.-

-Io l'ho fatto.-

-Già. Anche io.-

-Allora possiamo passare alla fase due: Misa. Ti chiedo di uccidere gli altri sulla lista.-

-Certo! Lo farò senz'altro.-

-Rem: voglio che tu cerchi persone disposte a seguire le orme di Kira. Puoi farlo?-

-Sei riuscito a scagionare Misa completamente. Hai la mia parola.-

-Perfetto. Devo riuscire a convincere Vera a prendere il Death Note.-

-Potresti rinunciarne la proprietà e lasciarlo sul suo banco: appena lo toccherà, passerà a lei.-

-No. Non posso rischiare che lo tocchi qualcun altro. Devo essere sicuro che sia lei ad assumerne la proprietà e che lo usi! Devo costringerla in qualche modo...-

-Perché non prendi ostaggio sua madre?-

-È lontana ora... E poi, non credo sarà necessario...-

-Ma se perderai i ricordi del Death Note, ti dimenticherai anche di me? E non potremo più parlarci di questo?-

-I ricordi spariranno, ma io continuerò ad essere il tuo ragazzo. Era quello che volevi, no?-

-E se ti parlassi per farti tornare i ricordi? Pensi che funzionerebbe?-

-No.-

Replicò Rem.

-È meglio non provarci. Nel momento in cui tornerò ad essere ignaro del Death Note, cercherò senz'altro di catturare Kira. Ed è meglio che tu provi a non rientrare nei sospettati di L.-

-Light... Farò le veci di Kira al tuo posto! Non ti preoccupare!-

Light sorrise.

-Una volta rimesse le mani sul Death Note, dovrò studiare un modo di far incriminare una seconda persona. Ci penserò strada facendo.-







Vera era ormai meno nervosa all'idea di incontrarsi con Light.

-Ti è passata?-

Ma di sicuro non aveva smesso di odiarlo.

-Zitto, bastardo.-

-Linguaggio...-

-Ciao, Ryuk.-

-Stiamo in mezzo alla strada. Non parlare con Ryuk.-

-Se mi vuoi dietro, carino, voglio poter parlare con Ryuk quando mi pare.-

E lo sorpassò. Light rimase sorpreso nuovamente dalla sua sfacciataggine.

-Aspetta: dove vai?-

-Andiamo a casa mia. Volevi parlarmi in privato, no?-

-Ahahah. Questa ragazza mi piace molto.-

Light non rispose a Ryuk e seguì Vera. La casa era di medie dimensioni: il salone e la cucina erano attaccati, divisi solo dal lavandino.

-Allora? Che vuoi?-

-Sei molto perspicace, Vera. Ho cominciato a far sospettare di te, mi serve solo che tu uccida una persona.-

-Non esiste.-

-Ricordati che ti ho in pugno...-

Commentò Light con un sorriso mostrandole il quaderno.

-Spiegami meglio come funziona il quaderno.-

-Per chi mi hai preso? Per un idiota? Negativo.-

-Io non intendo uccidere nessuno. Chi mi dice che nel momento stesso in cui prendo quel quaderno, mi trasformi in Kira.-

-Di che parli?-

-Mi rifiuto di credere che un essere umano possa avere zero scrupoli.-

Il ragazzo sospirò seccato.

-Perché non accendi il notiziario?-

Vera non seppe cosa rispondere.

-Accendi la televisione. Ti basta far questo per vedere almeno dieci persone al giorno... Che hanno ucciso la loro moglie. Abbandonato i loro figli. Rapinato un innocente. Guarda il mondo... Cosa sta diventando.-

La ragazza era partita in vantaggio, ma ora Light stava riacquisendo terreno.

-Io sono la giustizia. Serve qualcuno che punisca questi malfattori. Se mi aiuti, anche tu diventerai la dea di un nuovo mondo.-

Ryuk tentò di non scoppiare a ridere. Vera esitò.

-Non mi fido... Non mi posso fidare.-

-Ryuk.-

-Il quaderno non ti cambia e non ti dà alla testa. Se non lo vuoi, lo puoi anche buttare o dare a qualcun altro.-

Light lanciò un'occhiataccia allo Shinigami.

"Ecco, questa te la potevi anche evitare..."

-Allora ci stai?-

-Io... Non voglio uccidere nessuno! Nessuno merita di morire!-

Light era proprio convinto di averla corrotta, ed invece...

-Non esiste gente che nasce malvagia! E quindi declino!-

Ryuk si permise finalmente di ridere.

-D'accordo. Proviamo in un altro modo.-

Light si avvicinò a Vera fino a spingerla schiena al muro. Lei si prese paura e quasi urlò, ma il ragazzo le bloccò le vie di fuga con il braccio.

-Se non lo fai, ti uccido. Non ho bisogno del Death Note. Ti butto sotto un treno. Sai quante persone attribuiranno questo gesto alla tua depressione per la morte di tuo padre e della tua amica? Non mi ci vuole nulla... E troverò qualcun altro a cui dare la colpa.-

La temperatura nella stanza sembrò abbassarsi. Gli occhi di Light lampeggiavano mentre fissava Vera. La ragazza perse tutta la sua sicurezza. Ora era di nuovo terrorizzata.

-Sono stato chiaro?-

Light si allontanò e la lasciò respirare. Passò un minuto buono di silenzio in cui nessuno riusciva a dire nulla.

-Quindi... Mi devi lasciare il quaderno?-

-Tieni.-

Light strappò un foglio e glielo consegnò.

-Il nome da scrivere è Mitsuru Aide e questa è la sua foto. Vedi di non deludermi...-

Ed uscì seguito da Ryuk.






-Mitsuru Aide... Sembra giovane... No, lui e mia madre non hanno lavorato insieme.-

Vera stava ragionando seduta a tavola mentre mangiava una scatoletta di tonno.

-Eppure Light non mi chiederebbe mai di uccidere qualcuno a caso. Deve essere una persona riconducibile a me. Controllando i giornali, quasi tutti i nemici che si era fatta mia madre negli ultimi mesi sono morti di infarto. Deve essere stato lui. Allora perché?-

La ragazza sospirò, finì di mangiare e chiuse le tende. Mitsuru osservò fino a che la luce non si spense.

-Turno finito. Mi tocca fare rapporto.-

E si diresse verso la camera d'albergo di Ryuzaki.

-Se non lo uccido, rischio sul serio di morire. Ma Light mi butterebbe davvero sotto ad un treno? No. Lui è sorvegliato perché è uno dei sospettati di L. Non oserebbe fare qualcosa di così teatrale. Scriverebbe il mio nome sul Death Note. Ma non lo sa che il mio cognome vero non è Almen, bensì Almond.-

Vera guardò una foto del padre.

-Come posso fare? Devo trovare un modo di portare questo foglio alla Task Force perché li esaminino, però... Non posso mica presentarmi là e dire che ho informazioni su Kira. Sono solo una studentessa. Non mi crederebbero mai.-

Vera buttò la fronte sul tavolo, disperata.

-Se non voglio che Light scriva il mio nome e scopra che è falso, devo andarci domani stesso. Non posso essere troppo cauta! So chi è il vero Kira e lui è in contatto con il secondo. Nel momento stesso in cui scoprirà che il mio cognome è finto, chiederà a questi di scoprire quello vero.-

Vera si alzò decisa.

-Devo far credere a Light che può comandarmi a bacchetta. Ce la posso fare!-

Buttò la scatoletta ed andò a letto, convinta che il giorno dopo tutto si sarebbe risolto per il meglio.








-Cominciamo la lezione... Almen?-

-Assente.-

Il professore alzò gli occhi dal registro. In effetti, non c'era nessuno al banco solitario.

-Pazienza...-

"Oggi Vera non c'è. Spero stia usando questo periodo di pausa per uccidere Mitsuru in un modo convincente. Forse avrei fatto meglio a lasciarle detto di ucciderlo senza condizioni... Non essere sciocco, Light, non è così sveglia da pensare da sola ad ucciderlo in un modo stravagante. E poi... Le ho detto che L sa che posso uccidere come mi pare. Quando non è così. Mi chiedo se Mitsuru sia con lei ora..."

E invece no, Light, Mitsuru stava in classe.

"Ma perché oggi Vera non è venuta a scuola? Di solita arriva sempre per prima... Stava bene ieri. Devo uscire dalla classe ed avvertire Ryuzaki, poi andare a cercarla. Oppure dovrei prima appostarmi sotto casa sua ed aspettarla là?"

Intanto uscì. Convenì che era meglio chiamare quando lontano da orecchie indiscrete.

-Ryuzaki: il cellulare.-

-Proprio ora?-

-Perché a noi li fai spegnere?-

Commentò Aizawa, mentre Mogi rivedeva i fascicoli delle persone morte il giorno prima. Sempre persone che avevano qualcosa contro Tsukiko...

-Pronto? Mitsuru, cosa vuoi? Mh. Come dici? Ah. Capisco. Certo che devi. Non puoi perderla d'occhio un attimo. Certo. Richiamami.-

E spense.

-Ryuzaki, cosa voleva Mitsuru?-

-Vera non è andata a scuola oggi. La cosa mi puzza... Che si senta in colpa?-

-Se Matsuda ti sentisse...-

-Qualcuno dovrà pur restare in centrale... Himari è qui con noi.-

-Ryuzaki: spero che Mitsuru torni integro o te la dovrai vedere con me!-

Disse la ragazza fissandolo dritto negli occhi.

-Non ne dubito.-

Fece L prima di bere un po' di caffè. Erano rimasti tutta la notte a monitorare gli ultimi tre personaggi che avevano avuto divergenze con Tsukiko. E come previsto dallo stesso, erano tutte morte subito dopo. Le riprese li mostravano solo mentre morivano. Non sembrava esserci una connessione precisa tra l'orario della morte e le persone in questione.

"Che Vera abbia con sé una lista di volti e nomi delle persone che hanno fatto un torto alla madre? Oppure Light sta cercando di farmelo pensare? Non sembrava stesse mentendo quando ha affermato che poteva essere opera del secondo Kira. Che Vera sia il secondo Kira e Light il primo? È una possibilità da non scartare..."







Vera arrivò alla centrale della polizia che aveva il fiatone.

"Light sta in classe. Devo sbrigarmi."

-C'è nessuno? È qui che sta la Task Force anti-Kira?-

-Signorina, come posso... Vera?-

-Signor Matsui?-

Matsuda guardò la ragazza stralunato. E lei che ci faceva lì?

-Non dovresti stare a scuola ora? Che ci sei venuta a...-

-Non ho tempo, signor Matsui! Dove parlare con L!-

-Con L?!-

-Ho delle informazioni riguardo al caso Kira e mi devo sbrigare! La prego...-

Matsuda esitò.

-Ca-Capisci bene che non posso farti parlare con L... Ora è molto impegnato con le indagini e...-

-Allora tu l'hai visto?-

-Certamente! Ma vedi... Non posso davvero...-

-So che sembrerà una pretesa assurda, ma io ho delle informazioni che potrebbero davvero dare una svolta al caso! Perciò, la prego...-

-Ma io lo farei senz'altro... È solo che...-

"Non ha smesso di chiamarmi Matsui da quando è entrata... Non è di sicuro il secondo Kira. Ma L ha ragione... Non posso farla entrare se non sono sicura che non sia il primo..."

Vera prese un respiro. Scacciò l'idea che Light scoprisse quello che stava facendo e disse:

-Senta. So che non è facile credermi. Perciò... Almeno gli dica che c'è qualcuno che lo cerca in centrale. Deciderà lui se fidarsi.-

Matsuda guardò Vera negli occhi: era determinata e sembrava totalmente ignara di quanto importante fosse L. Ma il suo sguardo... Gli trasmetteva un'energia incredibile.

-D'accordo. Aspetta qui.-

E digitò il numero di Watari.

Il cellulare di Watari vibrò.

-Ancora?-

Si lamentò Himari. Dopo un attimo, l'uomo lo passò ad L.

-È Matsuda.-

-Speravo fosse Mitsuru, ma va bene.-

Prese il telefono e rispose:

-È urgente? Sto lavorando.-

-Lo so che sei occupato, ma qui c'è Vera che ti vuole parlare. E sembra anche molto di fretta.-

L rimase in silenzio per un attimo, poi coprì il microfono e disse ad alta voce:

-C'è Vera alla centrale.-

Tutti esclamarono, sorpresi.

-C'è Mitsuru con lei?-

-C'è Mitsuru con lei?-

Matsuda sbirciò dietro la schiena della ragazza, che continuava a fissarlo insistintentemente.

-No. È da sola.-

-È da sola.-

Himari cercò di non strillargli contro, stringendo i pugni.

"Se gli ha fatto qualcosa, l'ammazzo!"

-Signor Matsuda, segua la procedura e le faccia le domande.-

-Ma... Ryuzaki, ma lei non può...-

-Lo faccia e basta.-

E gli attaccò in faccia.

-Cavoli, Ryuzaki. Sei stato scortese.-

-A che punto è, signor Aizawa?-

Aizawa sbuffò.

Matsuda ci mise un po' a capire che L gli aveva attaccato in faccia.

-Mi dispiace, Vera, ma... Non posso farti entrare finché non ti faccio delle domande di routine per capire se sei o meno Kira, quindi...-

Vera rimase sconvolta: se fosse tornata a scuola il giorno dopo e quel Mitsuru fosse stato ancora vivo...

-Capisco.-

-Mi dispiace davvero...-









-Sono più di tre ore che la sto aspettando: oggi non uscirà di casa. E di sicuro, non posso entrare.-

Commentò Mitsuru rimettendosi gli occhiali da sole e bevendo il suo frullato. Si era appostato fuori dall'appartamento di Vera seduto in un bar. Il suo cellulare squillò.

-Pronto?-

-Mitsuru. Sono L.-

-Ryuzaki. Non è ancora uscita. Sono stato qui ad attenderla per troppo...-

Fece l'agente poggiando il suo frullato.

-È andata in centrale.-

-Ha fatto cosa?-

-Mi stava cercando, a quanto pare...-

-E ti ha trovato?-

-Sono in camera. E comunque no.-

-E se fosse stato importante?-

-Sono già due passi avanti a te. Matsuda la sta interrogando or ora.-

-Ascolta: sei davvero sicuro che lei debba ancora stare nella lista dei sospettati? Io l'ho seguita e davvero non sembra che...-

-Uscirà dalla lista quando lo dirò io.-

Mitsuru sospirò esasperato.

-Come procede?-

-Nessuno di loro ha connessioni oltre a Tsukiko. Sembra sempre più una falsa pista o una provocazione...-

-Come Lind?-

-Ascolta, Mitsuru, quando Vera torna a casa, cerca di intercettarla.-

-Come?-

-Falle una domanda: che ne pensi del caso Kira.-

-Posso tirarle fuori una domanda così? Non dovrei non farmi notare?-

-È importante che tu mi scriva come reagisce, mi segui?-

-Ryuzaki, ma per...-

-Fallo e basta.-

E chiuse la chiamata.

-Pronto? Pron...-

Mitsuru chiuse il telefono ed alzò gli occhi al cielo.

-È inaudito...-

E finì il suo frullato.






Matsuda ricontrollò le risposte tre volte, col fiato mozzato.

"È risultato che potrebbe conoscere Kira o che lo potrebbe essere."

-Vera... Non posso... Sei risultata...-

-Che conosco Kira? Lo so, è per questo che devo entrare!-

Esclamò la ragazza, sporgendosi sul tavolo.

-Io...-

Istintivamente, si coprì la fronte, dimenticandosi che non poteva essere il secondo Kira.

-Io ti farei anche entrare... Ma... Ryuzaki non ti vorrà vedere. Mi dispiace.-

Vera abbassò gli occhi. Sarebbe tornata a mani vuote. Aveva rischiato per nulla. Ora sì che Light aveva vinto.

-Grazie comunque, signor Matsui...-

E si allontanò lentamente con gli occhi incollati al terreno con un turbinio di pensieri. Poi si volse un'ultima volta.

-Le chiedo solo una cosa.-

-Ma certo. Quello che vuoi.-

-Nasconda a Light Yagami di questo incontro.-

-Come?-

-Può dirlo a chi le pare, ma Yagami... Non lo deve sapere. Arrivederci.-

E se ne andò piangendo silenziosamente.







Mitsuru si preparò.

-Eccola.-

Vera stava raggiungendo il suo appartamento mesta mesta, con le lacrime agli occhi. Mitsuru fu tentato di ignorare gli ordini di Ryuzaki per lasciarla in pace, ma poi si fece coraggio:

-Signorina: permette un'intervista lampo?-

-No. Mi lasci in...-

Alzò gli occhi ed incrociò quelli di Mitsuru Aide. Il suo cuore accelerò. Era lui la persona che Light voleva morta. Se l'avesse ucciso in quel momento... Forse si sarebbe potuta salvare...

-Lei che ne pensa del caso Kira? È per un sondaggio...-

No. Non ci sarebbe mai riuscita.

-Le rispondo. Venga.-

-Ha cambiato ide...-

Senza lasciarlo finire, la ragazza lo trascinò nel bar.

-Un caffè?-

-È sicura che...-

-Offro io.-

-In questo caso...-

I due bevvero insieme. Poi Vera bisbigliò:

-Kira ti vuole morto.-

Mitsuru si strozzò e prese a tossire.

-Mi dispiace... Avrei dovuto addolcire la pillola...-

Commentò Vera preoccupata battendogli sulla schiena. Appena riuscì a riprendere fiato, il poliziotto chiese:

-E come fai a... Saperlo?-

-Come le diranno in centrale, da dove torno, penso di conoscere Kira.-

E tirò fuori la sua foto.

-Ma... Sono io. Conosce il mio volto e...-

-Non si preoccupi. Ci stavo pensando e... Credo che è al sicuro se va da L e riferisce. Io purtroppo non ho più scampo...-

-Cosa intendi?-

-Tenga gli occhi sull'Università. Se muore una studentessa, cioè io, vuol dire che Kira è Light Yagami.-

-Light Yagami? Ma... Il figlio di...-

-Con permesso...-

Vera si diresse verso l'uscita lasciando i soldi per pagare sul bancone.

-A-Aspetta! Un attimo! Dove vai?-

-Non è ovvio? A scrivere il mio testamento...-

E se ne andò.











"Ma tu non hai paura di morire, mamma?"

"I poliziotti rischiano la vita per una buona causa... Consegnare i cattivi alla giustizia."

"Da grande voglio essere pur'io una super eroina!"

"Piccolina... Lo diventerai. Sarai la migliore."

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro